Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gene

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Ciò ha consentito una fine analisi della struttura del  gene  e dei processi che determinano le mutazioni, confermando e
una con corpo di color nero, carattere determinato da un  gene  black (b) (diverso dal gene per la colorazione ebano (e) di
carattere determinato da un gene black (b) (diverso dal  gene  per la colorazione ebano (e) di cui a pag. 149), e con le
 gene  «occhi bianchi», benché portato da un sol cromosoma, nel
In molti, forse in tutti, gli stati allelici di ogni  gene  sono più di uno, fino a qualche diecina.
degli individui che la teoria non faceva prevedere. Il  gene  «vermilion» si comporta proprio come il gene «occhi
prevedere. Il gene «vermilion» si comporta proprio come il  gene  «occhi bianchi», secondo i principî dell’eredità associata
In sostanza, la natura, creato nel corso dell’evoluzione un  gene  capace di fare una certa cosa, per esempio una proteina, ha
certa cosa, per esempio una proteina, ha conservato quel  gene  e lo ha poi riutilizzato in molte specie diverse. Un po’
 gene  è un segmento della molecola di DNA, che consta all’incirca
con tre cromosomi IV, dimostra in modo inconfutabile che il  gene  eyeless ha sede nel cromosoma IV, e con lui naturalmente vi
fisiologiche che, nel corso dello sviluppo, conducono dal  gene  (potenza) al carattere (atto); e in molti casi si è visto
D’altra parte si è cercato d’indagare la fisiologia del  gene  o del genotipo, cioè quel complesso di cause che possono
metà sono normali e metà eterozigote, cioè conduttrici del  gene  «occhi bianchi». I risultati dello sperimento mostrarono
mutazione baroid come un semplice effetto di posizione: il  gene  Bar in seguito alla trasposizione, viene a trovarsi in
ultimi anni si è dimostrato che anche la posizione di un  gene  nel genoma può avere una notevole importanza sulla sua
modo particolare di eredità è dovuto al fatto che il  gene  dell’emofilia è localizzato nei cromosomi sessuali, o
incrocio. - Maschio occhi bianchi x femmina normale Il  gene  «occhi bianchi», benché portato da un sol cromosoma, nel
e che possiamo indicare con i numeri I, II, III, IV. Se il  gene  che determina la forma normale delle ali è localizzato nel
le due razze, lo zigote riceve un cromosoma II col  gene  «normale» (Vg) da uno dei gameti e un cromosoma II col gene
gene «normale» (Vg) da uno dei gameti e un cromosoma II col  gene  «vestigiale» (vg) dall’altro. Nello schema Vg è indicato
maschi normali e femmine portatrici del  gene  «occhi bianchi» in uno solo dei cromosomi X, cioè
Fig. 52, diviene facile trovare la posizione di ogni altro  gene  il cui locus sia ancora incognito, incrociando la razza che
è relativa all’allelomorfismo multiplo. Quando un  gene  possiede più di un allelomorfo, è prevedibile che i varî
anche per parecchie generazioni. Nell’eterozigote il  gene  per l’albinismo esiste, ma non compare, è recessivo. Se un
varî geni «modificatori» di un carattere determinato da un  gene  principale; ed è certo che variando il complesso dei
normali con iride chiara. I cromosomi X portatori del  gene  per il daltonismo sono indicati con tratto più forte e con
degli emboli. Nella nostra coorte di pazienti con EP, il  gene  wild-type della protombina è stato amplificato in 40 casi e
portatori, in eterozigosi, della mutazione 20210A del  gene  della protrombina. Il gene wild-type del Fattore v è stato
della mutazione 20210A del gene della protrombina. Il  gene  wild-type del Fattore v è stato amplificato in 40 casi ed
ma dipendono da questo fatto: due cromosomi contenenti il  gene  Bar possono subire lo scambio, ma la rottura avviene in uno
rottura avviene in uno al di qua, nell’altro al di là nel  gene  Bar, così che uno dei due cromosomi che si formano in
seguito allo scambio ha due geni Bar vicini, l’altro nessun  gene  Bar. Il primo darà origine a un moscerino double Bar, il
il cui effetto si manifesta, con molto minore frequenza. Il  gene  recessivo vti in Drosophila funebris, che interrompe le
le quali dipendono da differenti alleli dello stesso  gene  (vedi ad esempio il caso già citato delle emoglobine A ed
dalle cellule sessuali, o gameti. Se si indica con A il  gene  del grigio, con a il suo allelomorfo o allelo,
a concludere che esso è rappresentato da una unità, da un  gene  suo proprio nell’idioplasma: esso è piuttosto un indice di
propria ed esclusiva per quel carattere: probabilmente il  gene  che lo determina agisce imprimendo qualche caratteristica
sono quelle di cui abbiamo parlato: passaggio di un singolo  gene  da uno ad un altro stato allelico; cromosomiche cioè
controversa. A tale scopo gli AA. hanno studiato il  gene  HLA-DQB1 con un sistema ad alta risoluzione, in tre casi di
(da 14 a 37). Su tali basi si può ritenere che il  gene  HLA DQB1 sia un marker altamente informativo nelle indagini
posizione è sostituita da un’altra. Così per esempio nel  gene  DNA che presiede alla formazione dell’emoglobina del sangue
ed è precisamente come quell’unità ereditaria — il  gene  dell’albinismo — contenuta nell’uovo, riesca a produrre il
con una frequenza bassissima, dell’ordine (per ciascun  gene  e per ogni generazione), da 1/105 a 1/108, cioè di uno su
un litro di buon vino rosso (occorre un vino forte e  gene  roso), il succo di due aranci e qualche pezzetto di scorza.
per esempio, che, nel primo gruppo (cromosoma X) il  gene  yellow è ad un estremo, white è alla distanza di 1,5 unità
(D) della coppia II un grosso pezzo (F), che contiene il  gene  tk, è spostato sul cromosoma Y (sec. Dobzhansky, da
modificato in modo mirato, ponendo in esso esattamente quel  gene  che gli conferisce la proprietà desiderata: un gusto
sia per i ditteri che per altri insetti, risulta essere il  gene  mitocondriale COI. Considerando le mosche appartenenti alla
famiglia dei Calliphoridae, risulta che le sequenze del  gene  COI disponibili nei database sono solamente il 58,8% delle
di interesse forense tramite sequenziamento del suo  gene  COI è del 50% in Europa e di circa il 59% in Italia. La
di parecchi geni; 2) molto spesso non è la presenza di un  gene  in una razza e la sua assenza nell’altra che determina la
il comportamento e la posizione (cfr. pag. 184), di quel  gene  e quindi del suo allolomorfo, «occhi di colore normale»: là
 gene  qualsiasi, A, può passare ad uno stato allelico, a, per un
a, o viceversa. Una volta compiuto il salto mutativo, il  gene  si riproduce così com’è conservando le nuove