Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: baronessa

Numero di risultati: 195 in 4 pagine

  • Pagina 2 di 4
sùbito discorso, gli avea parlato della povera cugina  baronessa  e delle ragazze che vivevano da monache, di quei tre
han ricevuto uno schiaffo.... Me ne dispiace per la cugina  baronessa  e per quelle due buone creature delle sue figlie.... Che
marchese; è impossibile! Il canonico Rametta, riferito alla  baronessa  quel colloquio, le aveva involontariamente introdotto
della ribellione contro il dispotismo del marito. Per la  baronessa  il suo confessore era un santo; se non operava miracoli da
di questo infallibile segno di santità, che però la  baronessa  si augurava di vedere quanto più tardi possibile, ella
chi per un conto, chi per un altro, si rivolgevano alla  baronessa  per ottenere il po' di danaro che loro occorreva. - Mi
dopo averne accennato qualcosa velatamente, visto che alla  baronessa  e ai suoi figli mancava il coraggio di opporsi alla volontà
t'eternità, disobbedendo al comando di Dio, che v'ha fatto  baronessa  e madre forse unicamente per salvare dall'estremo disastro
spalle, sorridendo di compassione alle osservazioni della  baronessa  che gli manifestava timidamente i suoi terrori
prima di prender posto accanto alla sorella Mariangela. La  baronessa  portò il fazzoletto agli occhi. Ercole ruppe il silenzio,
a Feliciano gli disse: - Dunque? Questa interdizione? La  baronessa  singhiozzava. - Non c'è altra via! - confermò Feliciano. -
di Dio!.... Giacchè io credo in Dio più di voi, signora  baronessa  che vi confessate due volte al mese e date questo
come un ragazzo. Mariangela dètte uno strillo, la  baronessa  si mise a gridare, quasi la minacciata fosse lei; Rosaria
della citazione come segnale di minaccia e di gastigo; e la  baronessa  in piedi su la predella del seggiolone di noce, piangente,
irresistibile, divorante. Quando era stato presentato alla  baronessa  Costanza di Fastalia, in quello splendido pomeriggio di
delle pazzie, era bastato il dolcissimo sguardo che la  baronessa  gli aveva rivolto, il soavissimo suono delle parole che gli
sorpreso nell'accento, nelle parole, nelle attitudini della  baronessa  Costanza, l'espressione di indiscutibile sincerità che ella
Egli, che aveva votato un culto quasi religioso alla  baronessa  Costanza; egli, che le aveva innalzato un altare ai cui
tutti i suoi pensieri, i più intimi, i più reconditi, alla  baronessa  Costanza, soffocando la parola scottante che gli saliva
temuto da molto tempo non fosse finalmente successo. La  baronessa  di Fastalia era forse, fra le signore napoletane, una delle
vecchio zio, il principe di Marciano, suo solo parente, la  baronessa  si trovava in tali condizioni che farle la corte era la
non si dipartiva se non qualche volta, nella intimità della  baronessa  alla quale era legato da un'amicizia fatta di simpatia, di
dolore per lo sconveniente contegno che i conoscenti della  baronessa  di Fastalia assumevano in presenza di lei, salvo però a
o del suo palco. Qual era il sentimento che persuadeva la  baronessa  a tollerarli? Il bisogno di distrazione, per grande che
in pieno caffè, insultò atrocemente il nome della  baronessa  di Fastalia. Si parlava delle prossime villeggiature, e si
in quel momento deserta, senti schiudersi l'uscio. Era la  baronessa  Costanza di Fastalia.
centrale in casa della  baronessa  di Champigny. – In fondo due grandi porte si aprono sulla
domenica andando, cosa insolita, dalla zia  baronessa  senza che fosse mandato a chiamare, il marchese ebbe la
a faccia con lei che già sapeva le intenzioni della zia  baronessa  e, forse, pure le riluttanze di lui, non essendo la
padrona: «C'è il marchese!». E per alcuni istanti anche la  baronessa  si era trovata in imbarazzo. «Si parlava della mal'annata»,
quando era entrato. Così egli, trovandosi ora a lato della  baronessa  e di faccia a colei che era stata la sua breve passione
parola, una frase con cui riprendere il discorso, quando la  baronessa  ruppe il silenzio: «Ebbene? Non vi dite niente? Come se non
sorriso le fiorì su le labbra; ma si spense subito. La  baronessa  allora si rizzò da sedere con la scusa di mostrare
e lui, il marchese esitò un istante. L'atto della zia  baronessa  gli aveva fatto smarrire il filo delle idee, ed egli
come gli altri, in mezzo agli altri.» «Fate bene.» «La zia  baronessa  vi ha parlato qualche volta ... » «La baronessa è buona, e
«La zia baronessa vi ha parlato qualche volta ... » «La  baronessa  è buona, e s'illude riguardo a me!» «In che modo? Perché
andar oltre senza riprendere la sua abituale rozzezza. La  baronessa  veniva a rioccupare il suo posto. «Vi siete riconosciuti,
a tossire con rauchi scoppi. «Senti?», disse la  baronessa  al marchese. «Tossono da quattro giorni, poveretti! Non si
Zòsima lo guardò sorridendo benignamente del gesto della  baronessa  che aveva portato le mani alle orecchie per non sentire i
egli era arrivato a trasfonderla, dopo qualche anno, nella  baronessa  Fidenzia, nelle figlie, e in Feliciano che lo avrebbe
"Olio e tempo sciupato!„ Poi, una sera, durante la cena, la  baronessa  Fidenzia aveva chiesto, insolitamente, al barone notizie
di lei, e aveva risposto seccamente: - Tutto va bene! La  baronessa  avea replicato: - Dobbiamo ridurci all'elemosina? Non parlo
femminile. Talvolta erano nobildonne sposate, come la  baronessa  Marron de Meillonas, pittrice e poetessa. Tal altra
lentamente un guanto, Andrea Ludovisi conversava con la  baronessa  di Fastalia, che si sporgeva verso di lui con dei movimenti
Giussi si avanzò, col cappello in mano. - Se la signora  baronessa  permette, il duca avrebbe da dirti qualcosa di urgente. -
Cogli occhi socchiusi, assorta in un sogno di felicità, la  baronessa  faceva oscillare lievemente la testa, in cadenza col ritmo
danza. Egli mormorò a bassa voce: - Costanza, ti amo! La  baronessa  portò le mani al cuore. - È possibile? Mi par di sognare!
tra tutte la misteriosa protagonista della Storia della  baronessa  Budberg, personaggio storico in realtà ma che, filtrato
nessuno che si rubava in casa? - domandai. - La povera  baronessa  se n'era accorta, e aveva avvertito il signor barone. Ma sa
no. Ma era sempre tra i libri. - E la baronessa? - E la  baronessa  piangeva, perché le faceva dispetto. - Chi le faceva
Che cosa? I libri? - Si facevano i dispetti, il barone alla  baronessa  e la baronessa al barone. E allora, quando la baronessa
- Si facevano i dispetti, il barone alla baronessa e la  baronessa  al barone. E allora, quando la baronessa diceva che mancava
baronessa e la baronessa al barone. E allora, quando la  baronessa  diceva che mancava la roba, il barone diceva di stare
filosoficamente. - Più ne hanno e più ne vogliono. - Ma la  baronessa  non aveva dei sospetti sul ladro? - Che vuole? Sapeva far
e il Boldrella gli era antipatico: e dice: " La signora  baronessa  ha fatto il comodo suo; che volete saper voi?" E il
di domandar più niente, e comincia a pensare che anche la  baronessa  è a Milano, e la villa è vuota, ed è venuto il momento di
nei libri.... - Ma il Boldrella non è in galera? - E la  baronessa  non è morta? E il barone non è vivo? - Che c'entra il
C'è stata la disgrazia che proprio in tutto il giorno la  baronessa  non si lasciò vedere: restò nella sua camera a piangere per
mi sfogassi. Quella canaglia, quando è stato sorpreso dalla  baronessa  non poteva gettarsi ai suoi piedi, non sapeva ch'era tanto
perdonato? Lui ha tirato fuori il coltello, e perché la  baronessa  lo teneva per il petto (che coraggio, cara Madonna!) le ha
e lo teneva in casa, e lo lasciava qui anche quando la  baronessa  era sola? Che cosa è, questo barone: un matto o un
ella continuò - perché abbiamo l'anima tranquilla; e se la  baronessa  torna, non ci fa male. Ma c'è qualcuno che non ci potrebbe
a Falkenstein nel Taunus; nel 1893 la munificenza di una  baronessa  di Rothschild permise l'apertura di un sanatorio di 80
Prendi moglie! Si era però eccitato per la fissazione della  baronessa  che Agrippina Solmo avesse fatto ammazzare il marito con
gli era stato accennato questo sospetto, aveva spinto la  baronessa  a rompere ogni indugio. Egli aveva dovuto ascoltarla,
anche con questo la sua attenzione dalla predica che la  baronessa  aveva cominciato a fargli e che minacciava di non finire
una terribile malia; lo sentiva e fremeva. Ma la zia  baronessa  faceva peggio rammentandogliela; egli ora tentava, appunto,
radicata nell'animo più assai dell'amore! Ah, se la zia  baronessa  avesse saputo! ... Egli però non aveva mentito giurandole:
festosamente le code e saltellargli attorno e abbaiare. La  baronessa  li guardava sorridendo dalla commozione. «Non fai loro
bestie mezze spelate e con gli occhi pieni di cispa! La zia  baronessa  aveva ragione. Perché egli non voleva? Perché si ostinava a
lucignolo a olio, che essa adoprava in cucina. Dalla zia  baronessa  tutto era un gran vecchiume; ma vi si scorgeva la
senza trovar mai una buona parola per essi. Ah, la zia  baronessa  aveva ragione! Perché non voleva? Le altre volte la zia gli
tutti si sentivano sospettati e tutti sospettavano; la  baronessa  pensò di congedare quanti erano alle sue dipendenze: poi,
in giro, si cala nel giardino, scivola in iscuderia. La  baronessa  che passa qualche istante dopo, vede il Boldrella tutto
perquisire tutte le persone di servizio e raccomanda alla  baronessa  di vigilare specialmente la cameriera, poiché questa sola
e vede che le abitudini non si ripetono: la finestra della  baronessa  ha le gelosie socchiuse: alla sera non le recano il tè,
la cameriera, contro il solito, va a dormir presto. La  baronessa  non si vede, non si sente, la baronessa è partita, la casa
a dormir presto. La baronessa non si vede, non si sente, la  baronessa  è partita, la casa è in mano di lui, la breccia su nel
nemmeno la cameriera, dalla quale pure si sapeva amata, la  baronessa  si sia coricata affranta, e che verso le due di notte,
giovane signora coricata: luce dov'era il Boldrella. " La  baronessa  si sveglia e vede; non grida, non dà l'allarme; forse non
di leggerezza, di temerità. Egli aveva lasciato la  baronessa  in villa, di pieno inverno, in un paesucolo sul lago di
in disparte, mentre due innamorati si battono!... Quando la  Baronessa  Rita era stata tanto gentildonna da dirvi: "diffidate di
una donna fatale. Aveva quasi sessant'anni ed era diventata  baronessa  Altari, moglie legittima del barone Altari, nobile
... Poi ricordo mio padre sopraggiunto e il commiato e la  Baronessa  che s'allontanava lungo il viale, agile ancora e svelta, e
o morbillo. Fu necessario esiliarmi di casa subito. La  Baronessa  era presente nell'ora d'angoscia, in giardino, mentre il
di quei quindici giorni d'ospitalità a villa Palmira. La  Baronessa  aveva adunato nella villa d'improvviso, alla rinfusa, tutti
Poi, già sotto le coltri, mi facevo ripetere dalla  Baronessa  le cose che più m'avevano colpito. Una certa corsa
stinta, sotto il cristallo. - Adesso basta, - sussurrava la  Baronessa  con tono di mistero pauroso; e mi prendeva il cuoio dalle
mentre si era a tavola, arrivò un lungo telegramma. La  Baronessa  ebbe tale gesto e tale espressione che Ortensia posò la
Di là vedevo, attraverso la grande vetrata aperta, la  Baronessa  seduta e i due signori alzati, già in atto d'accomiatarsi.
aspra e sconosciuta, ma capivo che dovevano dire alla  Baronessa  cose non liete, perchè la mia amica scuoteva il capo con un
dalla gran porta di fondo che si chiuse lentamente. La  Baronessa  fu sola in mezzo alla sala, si portò le mani alle tempie
pochi minuti dopo, la stanza s'illuminò ed entrarono la  Baronessa  e la cameriera, io fingevo di dormire. - Signora! Signora,
la villa di Vienna! - Per me il denaro non conta. - E la  Baronessa  cominciò a singhiozzare forte, china sulla proda del letto.
me! Sono bandita, capisci, bandita! Io: Palmira Zacchi,  Baronessa  Altari, bandita come una sgualdrina! - Ma non capisco! Mi
vecchia mia; facciamo morire il piccolo di spavento. La  Baronessa  mi prese tra le braccia, mi cullò passeggiando per la
dopo, nè poi. La villa fu venduta e la figura della  Baronessa  dileguò senza traccia e senza rimpianto. Il mondo si chiude
un mese in qua le risposte piovono. - Risposte?... Ma se la  baronessa  non scrive mai!... - Come sei sciocco! Scrive, ma fa
tant'oltre: le bastava di sapere che l'intrighetto della  baronessa  Toroni continuava. Ormai riconosceva anche da lontano la
soltanto lui ancora credeva, o fingeva di credere, che la  baronessa  non era scappata via con quell'amante, ma era andata in
nelle spalle, con un sorriso muto. Il figlio maggiore della  baronessa  Scilò stava sempre alla finestra, a farle dei segnali, e le
d'aver frainteso. - Il figlio della baronessa?.. della  baronessa  Scilò?.. Alzava la testa, cogli occhi sfavillanti di
disprezzabile, ma quello di Angiolina era la sua fortuna:  Baronessa  Scilò, non c'è che dire! La sua casa andava avanti, come
lettere.... - Voglio leggerle... qualcuna almeno.... La  baronessa  si passò una mano sulla fronte. - Senti, io potrei dirti
perchè c'è qualcuno che ti scrive ancora. - Oh! La  baronessa  ebbe un istante di esitazione. Poi, risolutamente, si
sempre? - Per sempre? - Ne dubiti ancora? - Giuralo.... La  baronessa  si rizzò in piedi, guardandolo fisso. - Te lo giuro!...
abbandonarla a colui.... - No! No!... Costanza mia!... La  baronessa  riappariva in quel momento. Malgrado il suo braccio destro
protese indietro, le mani strettamente intrecciate, la  baronessa  aveva una tale espressione di angoscia e di smarrimento,
una forza di cui non sarebbe stata mai creduta capace, la  baronessa  si sciolse da quella stretta, fuggendo per la camera. Egli
viso di Porpora, le nari aperte, gli occhi sfavillanti, la  baronessa  era bella d'una fiera e selvaggia bellezza. Al colmo
mise sotto gli occhi la busta, Andrea Ludovisi lesse: Alla  baronessa  Costanza di Fastalia, sue adorabili mani. Era il carattere
duca dinanzi alla trionfante passione di Andrea, in cui la  baronessa  aveva riposta l'ultima fede della sua vita, si risolveva
e ornato di borchie metalliche, il ritratto della  baronessa  Costanza stava esposto, insieme con altri di famiglia, nel
il pubblico ne tragga ammaestramento e profitto. Marta  Baronessa  D'Estraignes. Firenze, 1864.
sul divano, con la faccia nascosta fra i cuscini, la  baronessa  reprimeva un'esclamazione di dolore straziante. - È
dalle proprie parole. Raddoppiava d'affetto, circondava la  baronessa  di ogni cura e di ogni premura, pareva tornato alla serena
piú! - Oh! Oh! Oh! - Le signore protestarono in coro, e la  baronessa  Lanari, battendogli col ventaglio sul braccio, tra
... - Non faccia il profeta anche lei! - lo interruppe la  baronessa  Lanari, con la gentile autorità di padrona di casa che vuol
 baronessa  e le figlie, quando il barone più non comparve in casa,
riprendeva le sue caccie; Marco non lasciava in pace la  baronessa  perchè gli desse i mezzi di costruire in casa loro il gran
- Egli sa meglio di noi quel che fa! - diceva la  baronessa  a Rosaria, che spesso borbottava contro il fratello. Una
e lo aveva fatto entrare in punta di piedi, perchè la  baronessa  non si accorgesse della venuta di lui. - Lasciaci; va di
più! - Oh! Oh! Oh! Le signore protestarono in coro, e la  baronessa  Lanari, battendogli col ventaglio sul braccio, tra
... - Non faccia il profeta anche lei! - lo interruppe la  baronessa  Lanari, con la gentile autorità di padrona di casa che vuol
... dottore! - Non parlo così io, per mio conto, cara  baronessa  - rispose tranquillamente il dottor Maggioli. - Ho ripetuto
sedie vuote; poi andò a sedersi fra mistress Dudley e la  baronessa  Gleunitz, mettendo fra sè e quest'ultima la piccola
la seguì collo sguardo, fin che fu scomparsa. Intanto la  baronessa  Gleunitz, che adorava i bambini, a riguardo della piccina,
menomamente a rifiutare. Solo quando il piatto fu colmo, la  baronessa  domandò: - Bastano? Essa accennò di sì, ringraziando. Poi
porse semplicemente il piatto a sua madre, che guardò la  baronessa  e le sorrise. Il primo passo era fatto. La tavola andava
le sue paste e i suoi confetti, sorridendo alla  baronessa  ogni volta che ne trovava una molto buona. - Come ti
e con gran calma: - Ma, babbo, - disse accennando la  baronessa  - la signora desiderava che io cantassi, e bisogna bene
- Chi t'ha insegnato a cantare? - chiedeva intanto la  baronessa  alla bimba. - Ho imparato da me. So questo che ho udito
Solange alla madre. Uscirono tutti. Sarah a fianco della  baronessa  Gleunitz, Solange sempre con Lovere e d'Ostrog, mentre il
faro dei naviganti e stella dell'Oceano!... Sarah e la  baronessa  s'erano appartate un po' in un viale scoperto per
di così bello! - disse la giovane donna, con commozione. La  baronessa  la guardò sorpresa assai, di vederle gli occhi umidi. -
eccentrica, si alzò e facendo un profondo inchino alla  baronessa  e al marchese: - Buona sera e mille grazie - disse
vi è sembrata un po' brusca quella partenza? - interrogò la  baronessa  mortificata. - Ah, bah! non dovete badarci - disse Lovere.
cadere la testa, stringendosi la fronte tra le mani. La  baronessa  tentava di leggergli negli occhi il segreto di quelle
ripreso da una di quelle repentine tristezze, mentre la  baronessa  aveva già cominciato a rimproverarlo dolcemente, alzò ad un
Dio!... Egli restò a guardarla a lungo, muto, immobile. La  baronessa  non poteva sostenere la fissazione di quello sguardo. Due
ogni bacio!... Dal posto dove se ne stava abbandonata, la  baronessa  lo attirava a sè; ma tutte le volte uno sforzo formidabile
fossero appena le undici, la  baronessa  di Fastalia, passeggiando dalla stanza da letto al
della passata tempesta fosse oramai cancellata. Pure la  baronessa  non si sentiva ancora perfettamente sicura. Ferma dinanzi
Deludendo l'impazienza dell'attesa lunghissima, la  baronessa  pensava in qual modo avrebbe confessato ad Andrea il
almeno una carrozza?... - È qui abbasso. In un attimo, la  baronessa  corse a gettarsi uno scialle addosso; tornò rapidamente
l'oblio.... Al cancello, Vittorio Giussi aspettava. La  baronessa  gli corse incontro, con le braccia tese, interrogando con
anno del loro matrimonio era passato tranquillamente. La  baronessa  amava vivere ritirata. Era seria, quasi triste; e il marito
lui la prendeva in mala parte. - Quando? - domandò la  baronessa  dopo qualche minuto di silenzio. - Presto. - Bisognerà
del profumo della loro zagara. Nei primi giorni la  baronessa  e il figliastro si eran trattati con un po' d'impaccio.
un'ammirazione di fanciullo, continuando a sbucciare. La  baronessa  s'era alzata, e preso il libro messo a cavalcioni di un
dolce! - E assaporava. - Via, lasciami leggere - disse la  baronessa  impallidita. Ma quel ragazzo non s'avvedeva di nulla.
male? - Giorgio mi ha detto: "Cecilia ha i nervi" -. La  baronessa  abbassava la testa e aggrottava le sopracciglia. Il barone
- disse Giorgio osservando il tempo dalla finestra. La  baronessa  guardava il cielo e la campagna, muta, colla fronte
massaro Turi. - Pioverà certamente tutta la nottata -. La  baronessa  aveva guardato Giorgio e si erano messi a ridere: - Che
con uno scroscio sordo sordo. Tutta la villa dormiva. La  baronessa  cominciò a spogliarsi, lasciando cadere i capelli snodati
troppo arruffati dal marito. Si affrettò ad andare dalla  baronessa  di Gallinetta. La baronessa abitava al secondo piano del
Si affrettò ad andare dalla baronessa di Gallinetta. La  baronessa  abitava al secondo piano del palazzo, che a don Pietro,
la chiamerà, - sia il più tardi possibile, - la signora  baronessa  dovrà fare poca fatica per entrare in Paradiso. Glielo
da lui posta nel pronunciare quel più tardi possibile. La  baronessa  rispose un po'bruscamente: - Figuriamoci! Una contadina! La
fosse stato per colpa di lui se la signora Carcàra e la  baronessa  Gallinetta e le altre signore lo avevano mandato via con un
attesta che i coniugi si odiavano a morte, che la  baronessa  piangeva, che il barone cercava un'altra donna......
cerca di vincere la moglie e di spingerla a vendere.... La  baronessa  rifiuta; il barone ricade nella vuotaggine della sua odiosa
 baronessa  Giulia de Rothachild Pavillon de Pregny GINEVRA Mia signora
dove la famiglia del barone si era ridotta ad abitare. La  baronessa  e le due figlie vivevano segregate, in fondo in fondo,
avevano risparmiato un po' le scritture dei cassoni. La  baronessa  donna Fidenzia, triste o sfiduciata, gli aveva detto più
padre in figlio, fino al suo matto pronipote! Per questo la  baronessa  donna Fidenzia osservava con una specie di terrore tutto
giovinezza, ella era rimasta turbata il giorno in cui la  baronessa  di Lagomorto le aveva fatto capire fuggevolmente, con
nel letto dove era morta di sfinimento. Oh! Quando la  baronessa  cominciava a parlare delle persone di casa sua, non finiva
stava ad ascoltarla con vivissimo piacere ogni volta che la  baronessa  ragionava della gente di casa Roccaverdina. E quella sera
seduta nel balcone per godersi il sole di febbraio; e la  baronessa  di Lagomorto l'aveva seguita venti giorni dopo, estinguendo
la mamma ... » Con straordinaria lucidità di mente, la  baronessa  aveva provveduto in quegli ultimi due giorni a modificare
felice, è vero?», e alla sua risposta: «Sì, zia!». Ora la  baronessa  doveva vedere di lassù che ella le aveva mentito per non
era mai sfogata con lei, come con la mamma e la sorella; la  baronessa  non avrebbe avuto la prudenza di confortarla e di tacere
aveva fatto trasportare in casa dal palazzotto della  baronessa  lasciato in eredità alla nepote maritata col cavalier
perfettamente con tutti gli accessori e le scarpine - la  baronessa  li mostrava raramente tanto n'era gelosa - si era sentita
 baronessa  di Lagomorto, che da dieci anni usciva di casa soltanto per
moltiplicasse tra le mani, come una volta a Gesù Cristo. La  baronessa  di Lagomorto gli aveva detto: «Faccio fare, ogni tre
della compagnia, pregandoli di aspettare che la signora  baronessa  li potesse ricevere. Il barone, che fumava il sigaro
virtù, desiderava aiutare i poveri del paese, sapeva che la  baronessa  ne' primi dì del suo soggiorno in villa era stata alla
bottoni dorati entrò e annunziò dall'uscio: - La signora  baronessa  prega il reverendo signor curato di passare nella sua
nella mia infanzia, tra la mia povera mamma ed una vecchia  baronessa  inferma, che non aveva nessun bambino in casa, e teneva in
espressa: "Mi annoio mortalmente in sua compagnia." Ma la  baronessa  non aveva bisogno che le si mettessero i punti sugli i. Si
dalla casa di quella venerabile amica di mia madre. La  baronessa  morì pochi mesi dopo, senza che l'avessi più riveduta. Ma
Che ne dice, dottore? - domandò la  baronessa  Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli.
- Quante stranissime cose ha viste! - esclamò la  baronessa  con fine espressione di malizia. - Privilegio della
Oh, io sono come le bambine, alla mia età!… - disse la  baronessa  Lanari, ridendo. - Raccontatemi una fiaba, datemi a leggere
il dottor Maggioli. - No, una mistificazione - riprese la  baronessa  - un capriccio di fantasia artistica (quel che mi sembra
Oh, io sono come le bambine, alla mia età! ... - disse la  baronessa  Lanari, ridendo. - Raccontatemi una fiaba, datemi a leggere
il dottor Maggioli. - No, una mistificazione - riprese la  baronessa  - un capriccio di fantasia artistica (quel che mi sembra
anche per evitare l'impaccio di una visita alla zia  baronessa  e di un abboccamento con Zòsima. Non poteva più dirle: «Non
vicino ai seggioloni dove i due superstiti canini della  baronessa  stavano accovacciati coi musi appoggiati sul piano
valere. Io la penso come la mamma. E per ciò ho detto alla  baronessa  quel che deve avervi riferito, se ho ben compreso il
Che ne dice, dottore? - domandò la  baronessa  Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli.
- Quante stranissime cose ha viste! - esclamò la  baronessa  con fine espressione di malizia. - Privilegio della