Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: apprende

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viene di mano in mano ad altre meno ampie. Prima dunque  apprende  la somiglianza estesissima, che forma il genere, e poi le
di primavera, e quelle d' autunno a quelle d' estate;  apprende  poi che altre vogliono essere vicine alle mura per
e perciò l' idea più generale, tanto più facilmente si  apprende  dal fanciullo. Per convincersene basta osservare, come il
speditezza si è la formola semplicissima che egli tosto  apprende  per passare da un numero all' altro. Questa formola
Vedemmo già che al second' ordine d' intellezioni egli non  apprende  che i nomi sostantivi, e per meglio dire sostantivati; e
bene i tempi vedesi manifestamente nella gradazione con cui  apprende  il linguaggio, specchio del suo concepire. Egli per molto
più di prima. Al secondo ordine d' intellezioni il bambino  apprende  a parlare: al terzo ordine il nome di Dio che gli suona
aiutato da una religiosa istituzione. Al terz' ordine egli  apprende  del pari che la madre ha una volontà; e al quarto egli
ordine d' intellezioni, che il fanciullo pel linguaggio  apprende  che gli enti intellettivi che come buoni ed amabili a lui
irreducibili per il collo. Ora sa d'esser vecchia e lo  apprende  con quella irrevocabilità che di solito alle donne è
perchè il sentimento è cieco, e l' intelligenza che lo  apprende  e percepisce direttamente è pronta a giudicare in fretta
la forma intelligibile . E per questo dice che il senso  apprende  per accidente l' universale in quanto questo è contenuto
con un' altra sua facoltà diversa da quella del senso,  apprende  l' universale, e riferisce la sensazione a un universale,
la scienza in potenza, perchè l' atto compiuto della mente  apprende  l' oggetto determinato (5). Se dunque gli universali, come
di tutti gl' individui possibili; l' altra è quella, che  apprende  l' universale, l' essenza necessaria. In fatti questa
adunque sussistente per sua essenza, cioè Iddio, non si  apprende  neppure per un' affermazione simile a quella che l' uomo fa
dei contingenti. L' atto dunque, con cui la mente  apprende  l' essere assoluto a cui è essenza la propria sussistenza,
e però non sembra potersi applicare al modo con cui Iddio  apprende  ed intende se stesso; laddove l' espressione di sentimento
(3); » onde dal sentimento di Cristo a noi comunicato s'  apprende  la sua umiltà, che non possono insegnare le parole degli
una percezione intellettiva di Dio stesso »: in questa s'  apprende  la realità divina, non già colla immaginazione ma colla
vece dice della percezione, nella quale l' intendimento  apprende  con una sola operazione l' universale e in questo il
o mezzo di conoscere; altro è l' essenza che nell' idea s'  apprende  «( Ideol. 646) ». Nell' idea Platone vedeva ciò che esiste
più altresì ella comunica coll' ente, e quasi con mano l'  apprende  [...OMISSIS...] ; onde quando poi ella del tutto priva del
l' accidente e la sostanza; poichè la percezione  apprende  l' ente reale qual è tutto intero senza fare in esso
facile che confondere Iddio coll' universo. L' uomo allora  apprende  e pensa tutte le cose come una sola: ella è proprietà della
forze è diminuzione di forze. Così, se l' intelligenza  apprende  un male imminente o già accaduto, si manifestano le
ansietà, ecc. (1). All' opposto, qualora l' intelligenza  apprende  un bene imminente o già accaduto, si manifestano le
è il solito procedimento della mente umana, che prima  apprende  le cose tutte insieme, e poi le distingue. Il movimento
in ciascun oggetto, sicchè quella cosa che l' intelletto  apprende  anche il cuore senta, e l' opera manifesti. E a questo fine
le cose fisiche, nella condizione presente, l' uomo non  apprende  che le idee, le quali contengono le ragioni delle stesse.
essa, l' una dipendente dalla natura degli oggetti che essa  apprende  e a cui aderisce come a fine, e questa specie di moralità