Egli può anche disporre che la divisione dell'eredità o di alcuni beni di essa non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine non eccedente il quinquennio.
Il creditore che, in seguito a delegazione, ha liberato il debitore originario, non ha azione contro di lui se il delegato diviene insolvente, salvo che ne abbia fatto espressa riserva.
La prestazione deve essere eseguita a favore degli eredi del terzo se questi premuore allo stipulante, purchè il beneficio non sia stato revocato o lo stipulante non abbia disposto diversamente.
Se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finchè il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione.
Qualora il comitato non abbia ottenuto la personalità giuridica, i suoi componenti rispondono personalmente e solidalmente delle obbligazioni assunte. I sottoscrittori sono tenuti soltanto a effettuare le oblazioni promesse.
La banca, oltre al corrispettivo dovutole, ha diritto al rimborso delle spese occorse per la custodia delle merci e dei titoli, salvo che ne abbia acquistato la disponibilità.
Il vincolo cauzionale deve essere iscritto sul titolo e nel registro dell'emittente, e non può essere tolto finchè l'assemblea non abbia approvato il bilancio dell'ultimo esercizio in cui l'amministratore ha tenuto l'ufficio.
Si devono trascrivere l'accettazione dell'eredità che importi acquisto dei diritti enunciati nei numeri 1, 2 e 4 dell'art. 2643 o liberazione dai medesimi e l'acquisto del legato che abbia lo stesso oggetto.
Divenuta eseguibile la sentenza che dichiara l'assenza, il tribunale, su istanza di chiunque vi abbia interesse o del pubblico ministero, ordina l'apertura degli atti di ultima volontà dell'assente, se vi sono.
Salvo in ogni tempo il diritto dei proprietari di provvedervi direttamente, nel concorso di più persone che, avvalendosi di mezzi nautici, intendano assumere il ricupero di una nave o di un aeromobile naufragati o di altri relitti della navigazione, è preferito chi, avendo identificato il relitto, ne abbia fatto per primo denuncia all'autorità preposta alla navigazione marittima o interna, purchè entro l'anno dall'identificazione egli abbia iniziato le operazioni di ricupero senza successivamente sospenderle per un periodo superiore a un anno.
Il vettore che abbia dichiarato la portata della nave in misura maggiore o minore di quella effettiva, è tenuto al risarcimento dei danni, sempre che la differenza ecceda il ventesimo.
Nelle cause per sinistri marittimi, i fatti risultanti dalla relazione di inchiesta formale si hanno per accertati, salvo l'esperimento della prova contraria da parte di chi vi abbia interesse.
Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui.
Finchè non abbia dichiarato di essere pronta a giurare, la parte, alla quale il giuramento decisorio è stato deferito, può riferirlo all'avversario nei limiti fissati dal codice civile.
Se altri pignoramenti sono eseguiti dopo che il terzo abbia fatto la sua dichiarazione, egli può limitarsi a richiamare la dichiarazione precedente e i pignoramenti ai quali si riferiva.
E' vietata la comunicazione delle iscrizioni previste dai commi 1 e 2 fino quando la persona alla quale il reato è attribuito non abbia assunto la qualità di imputato.
La stessa efficacia ha la sentenza irrevocabile di condanna pronunciata a norma dell'articolo 442, salvo che vi si opponga la parte civile che non abbia accettato il rito abbreviato.
Il giudice può chiedere alle autorità competenti tutti i documenti e le informazioni di cui abbia bisogno; se occorre assumere prove, procede in udienza nel rispetto del contraddittorio.
La probabilità che l'imputato non abbia avuto conoscenza della citazione è liberamente valutata dal giudice. Tale valutazione non può formare oggetto di discussione successiva né motivo di impugnazione.
Ogni Autorità che abbia giurisdizione penale ha diritto di ottenere per ragione di giustizia penale il certificato di tutte le iscrizioni esistenti al nome di una determinata persona.
Durante il procedimento e dopo la sua definizione possono essere chiesti, da chiunque vi abbia interesse, copie, estratti o certificati di singoli atti. Le spese sono a carico del richiedente.
La corte, il tribunale o il pretore, sentiti il pubblico ministero e i difensori, se risulta che le notificazioni furono legalmente eseguite e i termini osservati, prescrive con ordinanza che si proceda oltre nel giudizio in contumacia dell'imputato medesimo, salvo che l'imputato abbia chiesto o consentito che il dibattimento avvenga in sua assenza. Se non può procedersi in contumacia, il giudice pronuncia ordinanza con la quale rinvia il dibattimento e dispone la rinnovazione degli atti, dei quali abbia accertato la nullità.
Sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia già iniziato l'attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza.
Coloro ai quali il consiglio di amministrazione abbia rifiutato l'ammissione a socio possono esercitare i diritti aventi contenuto patrimoniale relativi alle azioni possedute, fermo restando quanto disposto dal comma 2.
Il soggetto che abbia acquisito il possesso del bene per donazione, eredità o legato non può beneficiare di una posizione più favorevole di quella del proprio dante causa.
La protezione conferita dalla domanda di brevetto europeo ai sensi dell'articolo 67, paragrafo 1, della Convenzione sul brevetto europeo del 5 ottobre 1973, ratificata con legge 26 maggio 1978, n. 260, decorre dalla data in cui il titolare medesimo abbia resa accessibile al pubblico, tramite l'Ufficio italiano brevetti e marchi, una traduzione in lingua italiana delle rivendicazioni ovvero l'abbia notificata direttamente al presunto contraffattore. Gli effetti della domanda di brevetto europeo sono considerati nulli dall'origine quando la domanda stessa sia stata ritirata o respinta ovvero quando la designazione dell'Italia sia stata ritirata.
Le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione relativi ai soggetti esecutori di contratti pubblici non hanno singolarmente effetto nei confronti di ciascuna stazione appaltante fino a che il cessionario, ovvero il soggetto risultante dall'avvenuta trasformazione, fusione o scissione, non abbia proceduto nei confronti di essa alle comunicazioni previste dall'articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 1991, n. 187, e non abbia documentato il possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal presente codice.
Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che l'appaltatore abbia risposto, la stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento dispone la risoluzione del contratto.
La sostituzione di cui al comma 1 non è in ogni caso consentita: a) quando la violazione abbia avuto un contributo causale nel verificarsi di un infortunio sul lavoro; b) quando il fatto è stato commesso da soggetto che abbia già riportato condanna definitiva per la violazione di norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, ovvero per i reati di cui agli articoli 589 e 590 del codice penale, limitatamente all'ipotesi di violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La motivazione analitica non è richiesta per l'accertamento dei redditi che il contribuente abbia omesso di dichiarare, né quando la dichiarazione manchi dell'indicazione analitica degli elementi attivi e passivi.
Nelle strade a tre corsie il sorpasso può effettuarsi solo quando un altro conducente che procede in senso inverso non abbia già impegnato la corsia centrale per sorpassare a sua volta.
Se si tratta di infortunio che abbia prodotto la morta o per il quale sia preveduto il pericolo di morte, la denuncia deve essere fatta per telegrafo entro ventiquattro ore dall'infortunio.
Gli assicurati hanno diritto alle prestazioni da parte dell'Istituto assicuratore anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia adempiuto agli obblighi stabiliti nel presente titolo.
L'Amministrazione può inoltre sospendere la concessione per un periodo non superiore a sei mesi o anche, in caso di recidiva, revocarla, senza che il concessionario abbia diritto ad alcuna indennità.
Non può essere nominato chi abbia meno di 21 anno e più di 40 anni di età, eccetto il caso che sia presentemente conservatore od archivista di archivio notarile distrettuale.
All'impiegato, il quale abbia risarcito il danno, spetta il rimborso, da parte dell'Amministrazione, della somma pagata, qualora successivamente, per qualsiasi motivo, detta somma venga ricuperata dal contribuente.
L'autore che abbia compiuto diciotto anni di età ha capacità di compiere tutti gli atti giuridici relativi alle opere da esso create e di esercitare le azioni che ne derivano.
Tuttavia il giudice, con provvedimento in camera di consiglio su istanza del pubblico ministero o del tutore o dell'altro genitore che abbia validamente riconosciuto il figlio o del figlio stesso che abbia compiuto il sedicesimo anno di età, può dare l'autorizzazione per impugnare il riconoscimento, nominando un curatore speciale ».
Le disposizioni precedenti non si applicano nel caso in cui il traente abbia stabilito che il pagamento sia fatto in una moneta espressamente indicata (clausola di pagamento effettivo in moneta estera).
Le disposizioni precedenti non si applicano nel caso in cui il traente abbia stabilito che il pagamento sia fatto in una moneta espressamente indicata (clausola di pagamento effettivo in moneta estera).
La sentenza in epigrafe offre lo spunto per affrontare alcune ricorrenti questioni in materia di sinistri stradali (mortali) nel contesto del nuovo assetto dei danni non patrimoniali; nonché la questione della rilevanza della condotta della vittima, che abbia omesso di allacciare le cinture di sicurezza o che abbia accettato il trasporto nell'auto condotta da una persona in palese stato di ebbrezza, sul piano del nesso causale (ai fini della responsabilità penale e civile del conducente e della diminuzione, ai sensi dell'art. 1227 c.c., del risarcimento dovuto).
All'ennesima prospettazione del dubbio di legittimità costituzionale delle norme della Finanziaria 2003 che hanno previsto una sanatoria tributaria e una causa di non punibilità penale, la Consulta risponde ricordando le plurime occasioni nelle quali ha già affrontato il problema così come proposto e lo ha risolto escludendo che la scelta legislativa abbia compromesso i valori costituzionali o ne abbia aggirato le guarentigie. Rimangono le remore (condivisibili) sull'utilizzo dello strumento: infatti non è affatto detto che ciò che sia costituzionalmente compatibile sia anche costituzionalmente preferibile.
In tal modo, il danno cagionato dal terzo, il quale abbia sedotto una donna coniugata, non è ingiusto; di conseguenza, non sussiste alcuna forma di responsabilità del "seduttore" nei confronti del coniuge che abbia "subito" la violazione del dovere di fedeltà.
La questione esaminata dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 8140 del 2011 concerne la possibilità di fruire delle agevolazioni fiscali da parte di una cooperativa che abbia omesso di presentare la dichiarazione dei redditi e abbia omesso di tenere o abbia irregolarmente tenuto la contabilità. Più in particolare, se, nonostante tali violazioni, essa possa essere ammessa a provare di avere diritto alle agevolazioni o se, al contrario, la constatazione delle violazioni sia di per sé sufficiente a precludere la spettanza delle agevolazioni. L'attuale collocazione al di fuori dell'ambito tributario della disciplina dei requisiti mutualistici, che è il portato della riforma societaria, impone quantomeno di ripensare molti orientamenti consolidati sotto la previgente disciplina, e, tra questi, il fondamento sistematico della totale svalutazione delle funzioni, ai fini fiscali, della vigilanza cooperativa che istituzionalmente ne controlla il rispetto.
L'Adunanza Plenaria, interviene, per la prima volta, sul tema della tutela risarcitoria degli interessi legittimi dopo l'entrata vigore del codice del processo amministrativo; nella decisione, l'adunanza plenaria coglie l'occasione per affermare la natura sostanziale dell'interesse legittimo, l'esistenza nel codice della possibilità di pronunzie dichiarative, costitutive e di condanna inidonee a soddisfare la pretesa del ricorrente titolare di interesse legittimo e la riconducibilità a principi generali dell'ordinamento della rilevanza del comportamento del soggetto danneggiato che non abbia proposto tempestivo ricorso di impugnazione, ovvero non abbia esercitato l'azione cautelare o non abbia eccitato poteri di decisione giustiziale o amministrativa della parte pubblica. Ritiene l'adunanza plenaria che detto ultimo profilo della questione sia rilevante anche con riferimento alle azioni risarcitorie proposte prima dell'entrata in vigore del codice, in quanto si tratterebbe di un principio generale già desumibile dal codice civile.
L'articolo ha ad oggetto la ricostruzione della tutela offerta dal diritto industriale al soggetto che abbia ideato ed, eventualmente, effettuato investimenti economici per incentivare la popolarità di un "hashtag".
Il 31 dicembre 2012 il governo italiano ha adottato il Decreto Legislativo 235/ 2012, che vieta la candidatura al Parlamento a chi abbia riportato determinate tipologie di condanne penali. L'A. si interroga in primo luogo sulla natura della misura in questione; in secondo luogo, si sofferma sulle conseguenze derivanti dalla sopravvenienza di una condanna a mandato in corso. La conclusione è che, da un lato, l'istituto discusso abbia natura sostanzialmente penale; dall'altro, la pronuncia giudiziaria sfavorevole non determina automaticamente la rimozione dall'incarico.
Nonostante la riforma del diritto societario abbia ampliato le ipotesi di recesso del socio e abbia inteso esaltare il valore del recesso quale meccanismo per realizzare, anche parzialmente, il disinvestimento del singolo, permangono difficoltà nell'individuazione degli strumenti di tutela del socio recedente, che rischia di trovarsi stretto tra perdita della qualità di socio e impossibilità di ottenere in tempi rapidi la liquidazione della propria quota, senza neppure certezza sugli spazi per l'ottenimento di misure cautelari a presidio dei propri diritti.
., non è necessario che costui abbia impugnato latto lesivo, ma è sufficiente che abbia sollecitato la P.A. [Pubblica Amministrazione] a rimuovere il provvedimento in autotutela.
L'A. osserva adesivamente come la sentenza commentata abbia dato rilevanza alle circostanze del caso per la valutazione del danno subito dalla vittima, e conseguentemente applicato un moltiplicatore ai valori tabellari.