dall'alba, ostinato a restare in quell'edificio dalle mura spaccate, dal tetto sconquassato, su quel po' di paglia, che gli serviva di giacigllo, fino
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, ma l'aveva rialzata di un piano, con terrazzini invece di finestre e, sul tetto, una vasta terrazza. - Ora che ha preso il male del calcinaccio
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invidiava quegli straccioni che non avevano un soldo in tasca, nè un palmo di terreno al sole, nè un tetto sotto cui ricoverarsi! Per loro non c'erano
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Francesco di Paola che, tira, tira, lui da un capo ed il falegname dall'altro, aveva allungato fino alla giusta misura una trave troppo corta pel tetto
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laggiù la casa poteva sembrare compiuta con il tetto e con le imposte alle finestre. Fìchiti-fon! fichiti-fon! Pareva un altro, sempre di buon umore
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. Vedesse! Quattro stanze con attaccapanni fino al tetto, con cartellini numerati, e il nome di ogni mese. Un servitore è addetto unicamente a batterli e
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di ringhiere; vôlte reali macchiate di umido per l'acqua che vi stillava dal tetto nei giorni di pioggia; stanzoni squallidi, polverosi, e pieni di
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recinto di massi. Piccole stanzette erano addossate alla chiesa, sotto lo stesso tetto, e una specie di portichetto si apriva davanti alle due porte
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nascere, il tetto che riparò la mia culla, il focolare intorno al quale il mio spirito cominciava a destarsi, sognando di fantasmi e di eroi
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allevavo era cascato dal nido sul tetto della casa sottoposta, e io l'avevo fatto prendere e l'avevo tirato su con molta cura. Bello, vispo, malizioso e
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benissimo, ma tanto da averne il pane e il tetto? Tutte sognavano o un gran matrimonio o un terno al lotto o più praticamente un amante dovizioso e largo: ma
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la sua antica proprietà, e non si raccapezzava. - È qui? La casa era sfondata, il tetto e i muri divisorii abbattuti come da un terremoto, ingombrando
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siepi di fichidindia, nelle macchie della viottola, fra i sassi, sul tetto dei casolari, verde come la speranza; e Santo, camminando pesantemente dietro
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star la Nena, che non ha dote, nè tetto, nè terra, Ma la Nena gli era sempre alle costole al Castelluccio, se zappava, se mieteva, a raccogliergli le
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due grossi pietroni che gli si arrampicavano sul tetto. Di faccia, la costa, ritta in piedi, cominciava a scomparire nel buio che saliva dal vallone
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, sotto il tetto, aveva uscio e scala a parte, ed era abitato da una famiglia rispettabilissima, senza ragazzi, per colmo di fortuna al vicinato. Nei due
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amore senza speranza. «lo ho salito quella scala, ho passeggiato per quelle stanze, ho dormito sotto quel tetto... ho veduto la sua camera... Qual
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che lavoravano sul lido e il cinguettare dei passeri sul tetto della chiesa, a cui faceva un triste contrapposto il silenzio funereo di quel recinto
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del tetto stava una suora vestita di color bruno. La cameriera ritta dall'altro lato, piangendo. — Bice... — balbettava Roberto — Bice... E non
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Di qua.... Se ci arrivo!... se posso arrampicarmi sino al tetto!... Sfondo le tegole, com'è vero Dio! Tu reggimi questa scranna.
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facendo sforzi disperati per arrivare al tetto.
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Ed io?... quando mio marito vede che sei fuggito dal tetto?
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nè babbo nè mamma, e non si ebbe mai nè casa nè tetto e gli anni passarono a guisa di gragnuola sul capo? Infine, se si fosse deciso al gran passo
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