quello che piú teme e a cui maggiormente tiene - è il proprio. Un grande uomo di Stato, inglese, richiesto di una definizione del vero gentleman
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cacciare la « signorilità! ». Del resto, chi teme di sembrar «volgare» se ne astenga, e si contenti, col suo calice di acqua fra le mani di star a
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quello che, secondo le esigenze di ciascuno, può occorrere fuori di casa. Se si debbono sbrigare parecchie faccende, e si teme di dimenticarne
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di peggio: se si pensa alla timidezza, si sarà timidi; se si teme di sbagliare, si sbaglierà; chi si fa vincere dalla suggestione d'inferiorità, non
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sciogliere le mani, una parola gli uscì strozzata dalla gola e la disse a bassa voce, tremando, come un fanciullo che teme di essere battuto. - Vi amo. Maria
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di viole bianche che gli era caduto ai piedi dal palchetto di Narcisa e che avea raccolto, per fuggire come un delirante, come un uomo che teme
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sembra che il petto rompa.... Dio! Dio mio! «Pietro mi sfugge, teme d'incontrarsi in me... Che gli ho fatto?... Dio mio! che gli ho fatto?!...
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disperarsi per colei?.. quali diritti ne ho io?... Siamo uomini, perdio!... come dice Raimondo... Ma chi dice questo spesso è segno che teme di non esserlo
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