tavolini, coperti di tappeto verde, carte nuove, gettoni, marchette, carta e matite, scatole con sigarette, fiammiferi, portacenere. Nella stanza dove si
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certi miseri tavolini per la povera gente che non poteva neppure darsi il lusso di farli tingere imbastendo certi trespoli di legno e segando e piallando
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all'uscio per scoprire da lontano il cavaliere che veniva a fare una visita alle due dozzine di seggiole, ai quattro tavolini, all'armadio delle trombe
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, ragazzi! E dalle finestre del Municipio volavano giù nella strada seggiole, tavolini, divani, scrivanie per fare il falò; e volavano registri e carte
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figlie che tentavano di salvarsi, urlando e piangendo. E quando non poteva colpir loro, buttava per aria seggiole, tavolini, dava calci agli usci
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casa nuova alla casa antica del notaio, trasportando materasse, tavole da letto, trespoli di ferro, tavolini, arnesi di cucina, mobili di ogni sorta. La
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ad Elia, gli portava il pane. E infatti l'uomo si chiamava Elia. Dopo che ebbero messo a posto, nelle due stanzette, i Tettucci, due tavolini, alcune
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che? Chi ti poteva far male qui? Le seggiole, la poltrona, i tavolini? Chi? Parla! — Mi era parso... — Che cosa? Non gli era parso niente; ma oramai
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tre tavolini disposti in giro per la stanza. Erano tutti fogli intestati, lettere che in calce portavano la scritta: Il Direttore; mancava la firma
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ammonticchiati sui tavolini; tavole da letto appoggiate contro il muro; trespoli di ferro che reggevano cataste di roba di cui non si capiva più nè il
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darle un'idea delle ebbrezze cittadine; nella seconda, due tavolini occupati, da un giovanotto biondo e fine, venticinquenne, con una ragazza vestita
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