Un noto proverbio dice: « A tavola e al tavolo si conosce il signore». Ciò significa che mai, come stando a tavola o al tavolo, si possono
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, perché questi non sono di loro gusto - è bene non proporli. E non basteranno piú i vassoi in giro, ma ci vorrà, in una stanza accanto, una tavola
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La signora entra per prima, come da per tutto; ma chi l'accompagna la sorpassa subito per cercare una tavola libera. Se si deve salire una scala, la
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qualsiasi altro posto dove si vada a tavola.
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, costringendo gli altri a chiederli. A tavola, si sta come da per tutto; se usa cambiar vestito, uniformarsi; diversamente, farsi servire in camera. In ogni
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calmi e sorridenti; ma la tavola operatoria non è la stessa cosa che il banco del macellaio o del salumiere. Fate che un uomo stia lí per parecchie ore
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; si salutano subito dopo la padrona di casa. A un vescovo è riservato il posto d'onore a tavola. La formola La signora è servita vien sostituita
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tavola, in un ristorante o in una casa d'amici, a chi ci attacca un bottone nell'albergo. Perciò, è tutto detto quando si è raccomandato - a chi può
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degli altri invitati. Se l'invitato fa troppe esclusioni nei cibi, è prudente non accettare, o farlo sapere: meglio cosí che rimanere inattivo a tavola e
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che tutte le signore preferirebbero aver dieci invitati a tavola, piuttosto che uno solo in tutto e per tutto in casa. Perciò, quando ci sia la
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facevano i còmpiti su la tavola da pranzo senza tappeto, per paura dei calamai frequentemente rovesciati; e sorvegliava Lisa, la spilungona (il nomignolo
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notaio già seduto a tavola, in maniche di camicia pel gran caldo, affettava anticipatamente un bel cocomero grondante ancora dell'Acqua del pozzo
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, seduti attorno alla tavola mezzo sparecchiata, tacevano, assorti in una profonda contemplazione, e leggermente inebriati, più che dal vino di fuoco
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, perchè all'annunzio che la zuppa era in tavola, lo aveva guardato con occhi stralunati, come uno cascato dalle nuvole. - È in tavola?... Va bene, va
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da pranzo, dove, mi ricordo, c'era solo una grande tavola di noce circondata di sedie e sulla parete un quadro ad olio col ritratto a vivi colori del
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tanto rientrava e mi si aggirava attorno, cercando sempre di non attirare la mia attenzione. Io leggevo, coi gomiti sulla tavola sparecchiata, ma
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sembrava un cestino di fiori, tutto fronde lievi intrecciate a reticolati di canne. Sotto il pergolato ancora carico d'uva stava una tavola di marmo
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violacei si posavano sul marmo della tavola, battendovi il becco quasi volessero piluccare i grappoli d'ombra: ricordo tutti i particolari di quella mia
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tavola, mentre lei apriva la lettera e la leggeva!
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Così cominciai a frequentare la casa del mio creditore. Del resto non ero io solo a sedere intorno alla tavola di marmo che formava come un altare
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' discosto dalla tavola, come fosse anche lui un invitato, ma un invitato per forza. Infatti mi accorsi, dopo, ch'egli usava mangiare in cucina, quando il
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giorni a trovarla: mi mettevo a sedere in un canto e stavo lì, fermo, quieto come il gatto sullo spigolo della tavola. A volte mi veniva anche a me da
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socchiusa e l'interno del salotto, col solito arredamento paesano: tavola rotonda in mezzo con un mazzo di fiori finti, uno specchio pur esso ornato di
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latte alla bambina a quell'ora, poi cenava alla tavola coi padroni, e infine riprendeva la bimba dal salotto e la portava con sè a letto in una camera al
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tue padrone ancora non hanno preparato la tavola. Bona fu pronta ad alzarsi, sorreggendo il bambino. - Ah, ah, siamo già calzati! Bisogna camminare
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letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a
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sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
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maggiore raccoglimento, ad una concentrazione religiosa davanti a questa tavola imbandita con ogni ben di Dio. Mangiate, o signori; la mensa è l'unico
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dice: — Niente dolce a tavola! — Oppure: — Niente frutte! La bambina parlava con tanta grazia, con tanta ingenuità, che le monache se la sarebbero
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Il giorno tanto aspettato finalmente arrivò. Al momento opportuno, Neo stava per alzarsi di tavola. — Ireneo, dove vai? — gli disse la mamma
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orfanelle che mondavano il frumento su la tavola, come egli aveva lasciato ordine, s'era sentito così intenerire, da non poter pronunziare una sola
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torto. A ora fissa, da una settimana, si metteva a preparare la tavola. — Che fate, nonno? — Lo vedi. Non si desina oggi forse? — Ma se abbiamo già
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altro? - Un altro. Così ogni giorno la principessa andava a desinare un poco più tardi. La sua tavola era sempre apparecchiata con molti posti; ella
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ospitalità, un posto a tavola e un altro a tavolino. Padre Agatino arrivava il primo di tutti, con una valigia, un sacco da notte, la cappelliera e ogni
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non cambia, in casi funesti di separazione, di vedovanza. Qualche sposa, per convenzione di famiglie, porta anche la biancheria da letto e da tavola
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residuo d'insalata, lo prende tutto: comincia a fumare il suo sigaro a tavola e in sala di lettura, prende, per un'ora, i più importanti quotidiani ed
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, sovra una tavola, gli oggetti da portar via, cominciando dai piedi e terminando alla testa.) Oggetti di toilette. - Spazzola da unghie; spazzola da denti
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, per portare il brodo in tavola; guarnizione di toilette in argento o in vermeil; piccolo cane di razza giapponese, di razza purissima, difficile ad
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notabilità della festa, in questa tavola d'onore. Il menu di questa colazione può esser più o meno ricco: il più semplice è quello che ha una tazza di brodo
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padrona di casa presenta a ogni signora, colui che la condurrà a tavola, dandole il braccio: a un certo punto, il marito dà il braccio alla dama più
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della tavola. Ella è sempre in abito scollacciato, ma meno che nei pranzi di cerimonia: la scollacciatura è a scialle, a quadrato: lo strascico è
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essere in tavola, ma versato dalle bottiglie originali, dai camerieri, che ne debbono dire anche il nome. Questo menu generale, che ho dato, può essere un
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; poi la sposa si assicura da dieci a dodici bei regali; poi, la tavola d'onore riesce eccelsa, con tutti i grandi parenti, il compare, Monsignor
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di zucchero. Non comandava mai, si contentava di tutto, a tavola e fuori di tavola, perfino di una camicia male stirata; la gran disperazione dei
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Posa il lume sulla tavola, appoggia il fucile alla parete, e siede lì accanto sulla scranna, curvo, a gambo larghe, colle mani ciondoloni fra le
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fingendo di stare a vedere attentamente per nascondere la sua inquietudine, coi gomiti sulla tavola e il mento frate mani, guardandolo fisso fisso
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Prende la chiave dal cassetto della tavola.
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buttandosi sulla tavola, col capo fra le mani.
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seguita a cercare in ogni angolo cogli occhi torbidi. Il lume è sulla tavola; il letto bell'e rifatto; tanto di stanga all'uscio della cucina, in fondo
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freddo, aveva sonno. Strisciando lungo il muro s'appostò contro l'invetriata di un caffè, figgendovi gli occhi. Alla prima tavola due o tre giovanotti
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