e mi irrigidii. Anche la donna stava immobile come le sue vacche, impietrita dallo spavento e dalla sorpresa. Le porsi un foglietto dove avevo scritto
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fare. Così porsi alla donna il mio libretto: ella poteva anche leggervi quello che c'era scritto: non avrei protestato: ella lo aprì, e sulla prima
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l'usuraio che aveva profittato del mio cuore semplice. Ripresi i miei foglietti: porsi il suo quaderno alla zia. Tornavano così in campo le carte; e
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e dicendo chi ero. Staccai il foglietto e lo porsi alla ragazza; ella parve ricordarsi: certo aveva sentito parlare di me; mi guardò meglio, arrossì
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