Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ero

Numero di risultati: 93 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Malia. Commedia in tre atti in prosa

243102
Luigi Capuana 5 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
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Gli ho lasciati in chiesa. Quella messa non finiva più... Ero in pensiero, lana.

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Pagina 11

sangue di Gesù Salvatore!... Non so, non so come è accaduto!.. Non ero più io in quel punto!

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Pagina 40

No, non l'amo !... Non l' ho mai amato!... Mi si sprofondi il terreno sotto i piedi, se non dico la verità! Ve lo giuro, Nino! Mai! Mai!... Ero nelle

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Pagina 41

Ero pazza! Non sapevo quel che dicevo!...

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Pagina 43

Ero pazza!... La vostra malia mi faceva parlare!...

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Pagina 43

Cavalleria rusticana

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Giovanni Verga 2 occorrenze

dal petto. Ero pazza, sì! Come potevo dir di no quand'egli mi pregava: - Apri, Santuzza, s'è vero che mi vuoi bene! ... Come potevo? Allora gli dissi

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Pagina 20

volevano dire dall'altra parte... Ma io non ero di quelli che, dice il dettato, ..«Lontan dagli occhi, lontan dal cuore».

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Pagina 49

Documenti umani

244553
Federico De Roberto 6 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
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odorosa. - Ed io ero in questa orribile alternativa - diceva Fritz Eisenstein - o di lasciare scoprire la mia relazione con quella donna, di vederla perduta

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sia fortezza o debolezza d'animo; so che ero così. Poi, anche un altro motivo contribuiva al mio mutismo: la persuasione del nessun interesse che

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. "Qualche giorno addietro, dunque, io ero ancora costà, avevo una sciabola al fianco, andavo a prendere gli ordini del mio colonnello, venivo a far visita a

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s'infiacchiva, la mia mente cominciava a smarrirsi, i miei ricordi a confondersi; io ero malato, malato di lei.... Mia moglie era messa a piangere in un cantuccio

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Pagina 137

piangere per me.... lo seppi più tardi, quando dissero che ero guarito.... Guarito? Io non avevo mai sofferto come allora. Io sonnecchiavo in una incapacità

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Pagina 140

10 settembre. Ancora?... Avevo sognato che tutto fosse finito. Io ero rigidamente composto nelle tenebre iperboree e il silenzio stagnava

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Pagina 212

Donna Paola

244915
Matilde Serao 2 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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dei cieli. Queste sensazioni giungevano squisite, soavi ai miei nervi equilibrati. Ero quieta. Quand'ecco nella lontananza della sponda, nella gialla

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Pagina 115

le lagrime che le salivano agli occhi. - Perchè, infine, io ero una creatura felice. Io godevo

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Pagina 36

Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

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Grazia Deledda 25 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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Verso la una ero davanti alla drogheria deserta, accecato dal sole della strada, dal barbaglio del mare che pareva uno specchio mosso, e dai miei

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Pagina 111

pienava di gente. I bambini s'affollavano intorno a me come intorno ad un annegato: io restavo indifferente. Chiudevo gli occhi, li riaprivo: ero di nuovo

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Pagina 128

orribile dove mi ero accorto del furto. Dissi come il droghiere mi aveva prestato i denari, a usura, e come mi erano stati rubati. E accennavo, senza

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Pagina 135

tristezza infinita mi avvolgeva: adesso sì, ero davvero sordo e muto anche dentro. Poi, a tratti, balzavo con furore, come una fiamma sospinta dal vento, e

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Pagina 141

. Vergogna di averlo richiesto con ingratitudine al vecchio: vergogna sopratutto di apparire alla donna quello che non ero: un ingrato. Ma lei non pareva molto

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Pagina 144

Ma ero un altro uomo oramai; non che sperassi davvero di pagare il debito, o avessi altre speranze concrete, ma perchè la speranza in sè stessa era

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Pagina 148

Così cominciai a frequentare la casa del mio creditore. Del resto non ero io solo a sedere intorno alla tavola di marmo che formava come un altare

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Pagina 150

Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo

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Pagina 159

che la moglie del mio creditore non faceva nulla per favorire la nostra passione. Era una donna timida, casta e buona. Mi voleva perchè ero giovane e

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Pagina 166

non poteva risolversi di fuori. A poco a poco mi calmai, mi stesi in faccia al mare. Ero stanco come dopo una lotta: vincitore e vinto nel medesimo

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Pagina 178

, avevo riconfermato la mia promessa, ma non ero deciso in cuor mio a mantenerla. Ecco, nei momenti in cui la zia mi sembrava assopita, mi scuotevo da

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Pagina 184

chiuso la porticina: io ero solo e maledetto in mezzo al mondo. Poi fui riassalito dalla rabbia: ecco che adesso ricominciavo a invertire le parti, a

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Pagina 190

intravidi la balia con una grande scodella in mano: mi guardò con l'avidità con cui mangiava: avidità di sapere perchè ero lì. La padrona la chiamò, le

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Pagina 191

più; ed io, che in fatto di piccoli debiti ero orgoglioso e volevo non se ne avesse, feci notare alla zia che bisognava pagargli le visite: ella non

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Pagina 194

mio, le dirò ogni cosa, alla zia, e lei sara contenta. Intanto ero contento anch'io, d'una contentezza strana, grottesca, da folle: oltre alla

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Pagina 199

lettuccio, nella sua cameretta bianca e umida come una tomba. Tornai di là, contento ch'ella non mi avesse chiesto nulla della mia gita: così ero sempre a

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Pagina 202

Ebbi subito l'impressione di essere inseguito. Forse non lo ero ancora, ma bastò l'impressione per farmi camminare più rapido stringendo a me il

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Pagina 206

Quei, lumi si avvicinavano, o per meglio dire io andavo verso di loro senza badare ad altro: mi sembrava di sentir l'aria rinfrescarsi; forse ero

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Pagina 211

: ero già libero della parte più gravosa della mia angoscia: della paura. Deposi l'involto sulla sabbia e mi sdraiai accanto. Così piccolo

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Pagina 216

? ero disperso, ero prigioniero, ma vivo: come potevo morire quando sapevo che mi aspettavate? Quella notte, il bambino smarrito si era mischiato ai suoi

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Pagina 32

dirlo? di far nulla. D'altra parte la zia, presso la quale ero tornato ad abitare, non m'incitava al lavoro: mi considerava ancora come un bambino

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Pagina 62

brividi, sapori, visioni di cose e di luoghi fantastici. In quel giardino ebbi la prima rivelazione dell'amore. Avevo tredici anni; ero felice e

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Pagina 75

la ragazza sui miei passi. Io m'ero alzato, ancora stordito dal vino e dai mali sogni, e andavo lungo la siepe, guardando dal di fuori il mio terreno

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Pagina 78

sdegno feroce, ed io sentivo di amarla per tutta la vita. Ma lei non perdonava. Invano mi ero inginocchiato davanti a lei e le baciavo la veste: appena

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Pagina 84

l'acqua col piede: no, non si poteva andare oltre; bisognava o affogare o tornare in casa della zia. Mi buttai sulla sabbia, disperato, come mi ero buttato

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Pagina 94

Il romanzo della bambola

245665
Contessa Lara 2 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
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- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è

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Pagina 102

usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi

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Pagina 94

L'indomani

246190
Neera 1 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
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che venisti in questa casa? - Ventiquattro, venticinque o ventisei, non lo so neppur io. - Eri però giovane. - Oh sì, signora, ero giovane. Marta non

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Pagina 99

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246721
Luigi Capuana 5 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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ho il coraggio di tornare addietro e riparare la cattiveria, mi propongo l'espiazione: — Darò due soldi a un altro. Una di queste mattine dunque ero a

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. Mi ero fermato dietro a loro, curioso di vedere la fine di quella scenetta; la povera donna sorrideva anche lei al sorriso del figliuolo, e non s'era

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tanto ! Senza dir niente, con le lagrime agli occhi, il babbo depose l'involtino dove la bambina l'aveva messo. La mamma singhiozzava. Io mi ero

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ero sul punto di persuadermi che doveva essere stato sempre così, quando ad Acireale montarono nel mio scompartimento due vecchietti. Entrarono timidi

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balcone, sperando che il canto delle compagne le avrebbe richiamate. Niente. Mi ero già rassegnato alla disgrazia, quando ricevei un cestino

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Pagina 185

Dramm intimi

250076
Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1884
  • Casa Editrice A. Sommaruga e C.
  • Roma
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porta. Dove siete? Che avete pensato di me? Ero tanto lontano da voi, tanto! Ed ora vorrei tanto vedervi! Basta, non ne parliamo. Non me lo merito

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Pagina 123

La caccia al lupo. La caccia alla volpe

250733
Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1902
  • Fratelli Treves Editori
  • MIlano
  • verismo
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Tanto, se ero condannato....

verismo

Pagina 96