Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ero

Numero di risultati: 93 in 2 pagine

  • Pagina 2 di 2

Il codice della cortesia italiana

184069
Giuseppe Bortone 1 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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, peggio, una specie di truffa sociale. Ricordo che, quando ero in un certo ufficio, avevo un superiore immediato borioso e truculento. Costui entrava

verismo

Passa l'amore. Novelle

241297
Luigi Capuana 3 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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tutti in miseria. - Io, signor canonico, voi lo sapete bene, ci sono stato tirato pei capelli. Ero tranquillo, nel mio possesso; e lui è venuto a dirmi

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Pagina 103

sùbito ripreso ad andare in su e in giù, affrettando il passo per compensare il po' di tempo perduto. Una sera, dunque, non mi ero limitato a seguirlo

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Pagina 273

nascondiglio. Ero mezzo svenuto, anche dalla fame.... E voscenza mi servì a tavola come un signore, senza domandarmi chi ero.... Non mangiavo da due

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Pagina 54

Cosima

243711
Grazia Deledda 2 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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credano: ebbi solamente il torto di cominciar troppo presto a pubblicare. Ma ero sola, come ancora lo sono, e non avevo maestri né guide. Se un vigile

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Pagina 173

quella sera «non è inventata: è proprio vera, ed è accaduta quando io ero bambino. Al mio paese l'inverno è piú lungo e rigido di questo, perché stiamo

verismo

Pagina 33

Documenti umani

244529
Federico De Roberto 7 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
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motivi pei quali si scendeva sul terreno. Fu una sera, a..., al Circolo dello Sport, dove mi ero recato per caso, per non sapere che cosa fare di me

verismo

ero guidato da una chiara idea e che sapevo quel che facevo - o per lo meno quello che avevo avuto l'intenzione di fare... Io avevo avuto

verismo

! Sapete che siete un bell'originale? Vi faccio un po' timbré, my poor fellow! Est-ce que si scrive sul serio a quel modo, nel vostro paese? Io mi ero

verismo

innalzarmi da terra, per aver voluto stringere delle nubi, per essermi dimenticato che ero la più miserabile delle creature: un uomo!... Dimenticando

verismo

Pagina 128

in veste bianca, circonfusa di veli; e alzando gli occhi verso di lei, chiese con un accento di incredulità: - Questa?... Sei tu?... - Ero

verismo

Pagina 32

, perchè ero di peso in casa, e perchè aveva un nome! Ed ho subìto gl'insulti più atroci, le vergogne più innominabili. Allora, capisci, io non ero corazzata

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Pagina 66

avevo composto in un'urna le ceneri ben fredde delle mie illusioni.... quando voi siete venuta.... Non lo negate: siete stata voi! "Ah! io ero curioso, io

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Pagina XX

Donna Paola

244829
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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ero egoista, ma tranquillo; io mi lasciavo amare, e non cercavo che mi amassero. Sereno, sereno come Giove! - Dio vi possa ridare la serenità

Verismo

Pagina 45

Il marito dell'amica

245109
Neera 3 occorrenze
  • 1885
  • Giuseppe Galli, Libraio-Editore
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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lo confesso... non sono sincero? Mi ritenevo guarito, speravo di avervi dimenticata... il vostro matrimonio vi aveva contribuito moltissimo... ero

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Pagina 110

se io ero bella. Chi vuoi che me lo dicesse? ma avevo una voglia grandissima di essere bella e di essere amata. - Ma proprio nessuno veniva in casa tua

Verismo

Pagina 18

l'aveva seguita le disse: - Il signor professore l'ha aspettata a colazione. - Dovevate dirgli che ero uscita. - Glie lo dissi; ma egli l'ha aspettata

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Pagina 89

Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245377
Grazia Deledda 6 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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, cominciò a fare dei segni maliziosi con la testa. Intesi quello che diceva: che non ero tanto colpevole come l'uomo affermava; che forse la ragazza mi

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Pagina 100

avesse cacciato di casa: mi fece dispiacere quel modo di trattare i miei affari, ma in fondo ero disposto a tutto, pur di trovare lavoro. II droghiere

Verismo

Pagina 107

del fieno, mi avvolse, mi confortò. Questa volta sentii che proprio ero nato per vivere all'aperto, foglia tra le foglie, granellino di terra nella

Verismo

Pagina 115

odio e male idee contro di lei. Un brivido mi fece tremare l'anima al pensiero che forse ero capace davvero di farle del male. Ancora una volta mi

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Pagina 131

alla moglie del droghiere la mia avventura con Fiora, senza nominare la fanciulla, e l'impegno che m'ero preso di ritirare la creatura; e mi pareva

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Pagina 151

fondo ero contento della sua malattia, che m'impediva di tornare in casa del nostro creditore: un odio sordo mi vinceva per quella gente, compresa la

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Pagina 179

Il romanzo della bambola

245562
Contessa Lara 2 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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- rispose semplicemente il babbo; e soggiunse, rivolto alla moglie: - È stata buona, dimmi, nel tempo ch'io ero lontano? La signora de' Rivani si

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Pagina 11

carne e d'ossa, ella le raccontava le sue pene più intime. - Vedi, Giulia, fin da quando ero piccina piccina, ho sempre patito, io. La fame e il freddo no

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Pagina 53

In Toscana e in Sicilia

245969
Giselda Fojanesi Rapisardi 4 occorrenze
  • 1914
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
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già detto altre volte, io ero figliuola unica e stavo con la mi' mamma, buon'anima, rimasta vedova quando io avevo sett'anni, nella cura più vicina a

Verismo

Pagina 105

passandoselo da una mano all'altra, principiò a parlare: - Ero venuto per dirle che alla mia donna le è morta quella creaturina che teneva al petto

Verismo

Pagina 137

avevo paura che mi volesse canzonare, o che vuoi, ero novizia, ma la m'andò bene,e dopo un anno appena, mi sposò. Allora lasciai il servizio e, coi

Verismo

Pagina 144

, e sapete la risposta? Che ero padrona di fare quello che mi piaceva e di sposare chi volevo. Che avreste fatto voi donna Miciuzza? Io, la sera

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Pagina 47

L'indomani

246130
Neera 5 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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ero bambino. Marta vi si precipitò sopra, coprendolo di baci e di esclamazioni, portandolo sotto alla finestra per esaminarlo meglio. - Come è bellino

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Pagina 15

, accomodandosi il fiocco della sciarpa. - I buoni matrimoni sono quelli combinati dalla ragione. Io, vedi, avevo diciotto anni quando conobbi tuo padre. Non ne ero

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Pagina 185

parole, riprese, rassegnata sotto il peso dei suoi doveri di padrona: - E fratelli? - Nessuno. Ero io sola con la mamma; ora sono sola con Alberto

Verismo

Pagina 33

le scale, mi portava sulle braccia. Ed ero pesante, allora, ero grassa. Marta ebbe invidia della signora Merelli. Lei era più sottile, Alberto non

Verismo

Pagina 49

, gentile, anima sensibile messa a contatto della nostra brutalità..... - Oh! per anima sensibile - rincrudì Merelli - non ho niente in contrario. Quando ero

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Pagina 73

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246630
Luigi Capuana 2 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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occhi, tremante come una foglia : — Sciocco, perchè urli ? Che è stato ? — Niente, — egli piagnucolava. — Ero solo! — E avevi paura, al solito! Ma di

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(Imitando la voce della serva). «Ha suonato appena una volta.» GINO. «Dieci volte ! Sempre così! Dove eri ficcata? Che facevi?» ELENA. «Ero in cucina

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La sorte

247889
Federico De Roberto 2 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
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passeggiere... - Se permette, signor delegato.... - Ispettore. Padre Miniscalco restò un momento interdetto. - Signor Ispettore... io ero arrivato

Verismo

Pagina 248

da testimonio, che io ho ripetuto quel che dice tutto il paese! - Io? Ed io come c' entro? - Santo mutava tono al suo discorso - Io ero pei fatti

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Pagina 63

Una notte d'estate

249452
Anton Giulio Barrili 1 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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venendo a cadergli a piombo sulla catasta dei Grevii e dei Gronovii.. - Ero il buon Demone dei Greci, il Lare dei Romani, il genio familiare, il

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Pagina 69

Una peccatrice

249849
Giovanni Verga 4 occorrenze
  • 1866
  • Augusto Federico Negro
  • Torino
  • Verismo
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credente come un maomettano... Io, povero sciocco, che m'ero fitto in capo di salire le scale del Campidoglio, e raccogliervi una corona qualunque

Verismo

Pagina 13

conte, quello che l'avea lasciato al Caffè Nuovo, vecchietto rubizzo ed elegante. Appena vide Pietro gli stese la mano. - Ero impaziente di stringere la

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Pagina 135

mesi addietro, quando ero a Catania, avessi potuto sognarmi la vita che ho fatto con questo giovane, io avrei riso di me come una pazza. Ora piango

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Pagina 170

digesti a quest'ora; ed eccoti già a correre le strade come uno sfaccendato. - È che lo sono. Avrò sempre il tempo di finire le mie tesi, ed ero una

Verismo

Pagina 33