Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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prudenza, almeno per  tua  sorella!...
solo alla  tua  pelle tu!...
Hai detto tante volte che facevi qualunque cosa per la  tua  Mariangela!...
come ti guarda  tua  cognata? Con tanto d'occhi. Pare che dica: Povera sorella
non son padrone di muovere un passo; che mi tieni sotto la  tua  scarpa come un ragazzo!
vuoi; non portano conseguenza. Sono vecchia.. Potrei esser  tua  nonna. E per ciò ti dico: Scavezzacollo! L'hai
costei è  tua  moglie: amala, rispettala, come ti deve amare e rispettare
 tua  sorella, tuo cognato, le Nigido, la zia Santa con le
l'Alto, l'Invisibile, che rispose al bambino : — Saluta  tua  madre, salutala lieve lieve intanto che dorme e vieni con
poi. — Non voglio lasciare la mia bella culla bianca. — La  tua  bella culla bianca diventerà fra poco un letto duro pieno
dove tutti mi amano, mi accarezzano, mi vogliono bene. — La  tua  casa rimarrà deserta; nessuno più ti vorrà bene come tuo
sotto le viole del camposanto, inaffiate dalle lagrime di  tua  madre, una fiammolina sorgerà dalle zolle, fiamma che
subito al bimbo l'annuncio di una superna pace — guarda  tua  madre. Ella ha amato, ha sofferto, ha lottato, ha vinto, ha
sogno. Chiudi il tuo, o bimbo, fra le bianche coltri della  tua  culla, finchè non hai ancora sofferto, finchè non hai fatto
del mondo, voglio il tuo amore, non il tuo nome, non la  tua  casa, non i tuoi beni, non la pace e la salvaguardia che mi
sei una persona educata. Sin da quando eri fanciulletto  tua  madre, tuo padre, la tua bambinaia, il tuo maestro, ti
Sin da quando eri fanciulletto tua madre, tuo padre, la  tua  bambinaia, il tuo maestro, ti dissero che non dovevi
Melchiorre Gioia e Sperone Speroni, sono impressi, nella  tua  memoria, da anni ed anni e son diventati, insieme tutti gli
gli altri minuti doveri, la consuetudine quotidiana della  tua  vita. Inutile il soggiungere che, più tardi diventando un
che tu, probabilmente, non possiedi; e ciò senza nessuna  tua  colpa, senza colpa di nessuno che ti consigliò e ti guidò,
conosca questo saper vivere, e che, in qualunque ora della  tua  vita, tu non commetta mai uno di quegli errori di condotta,
e sincera che ti guidi in una piccola difficoltà della  tua  vita, possa tu leggere, nelle sue righe, il motto schietto
ti dice, Lina, «quella gara di baci qual vuoto crudele la  tua  presenza «ha colmato?» «L'azione del racconto è
spalle, ogni anno. Può darsi che essa faccia bene alla  tua  salute; può darsi che ti dia l'occasione di un buon affare;
che ti dia l'occasione di un buon affare; può darsi che  tua  figlia trovi un buon marito, colà; può darsi che tua moglie
che tua figlia trovi un buon marito, colà; può darsi che  tua  moglie guarisca i suoi nervi, sempre vacillanti; può darsi
renda omaggio al principio di lavorare per tutti i gusti,  tua  un libro che potrebbe fare la sua fortuna sarebbe quello in
caro ragazzo mio, di esserti confidato con me come con  tua  madre stessa: tu devi sentire che io ti voglio sinceramente
a conoscerti, ad apprezzarti, e adesso sono felice della  tua  amicizia. "Ma perchè dopo la tua ultima lettera tu non ti
e adesso sono felice della tua amicizia. "Ma perchè dopo la  tua  ultima lettera tu non ti sei fatto più vivo? "Sei malato e
ti sei fatto più vivo? "Sei malato e ti sei pentito della  tua  confidenza? Manderò mio padre a prendere tue notizie; anche
dal fato, dice: « Consenti ora ch'io stringa la  tua  destra » (epis. III) e, nell'esodo: «O amico, deh, porgi la
destra » (epis. III) e, nell'esodo: «O amico, deh, porgi la  tua  mano, antico pegno di fede». Se mai, piú consistenza
Peggio di una femminuccia! Capisco; era il fazzoletto di  tua  madre. Ma credere che la tua fortuna stesse legata a quel
Capisco; era il fazzoletto di tua madre. Ma credere che la  tua  fortuna stesse legata a quel quadrato di cotone stampato,
cotone stampato, via!... Capisco. Il cuore di un figlio....  Tua  madre, che è in paradiso, sa però com'è accaduto. Ti
mai.... - Con chi dunque? - Con la mia stella! - Son io la  tua  cattiva stella! Non lo disse più vedendo che, ogni volta
combiniamo il giuoco. CARLO. Se è bell'e combinato! Tu e  tua  sorella, siete il cavalier Valenti e la signora Zaira; io e
ELENA. (Stizzita). È meglio di quello nuovo che porta la  tua  mamma! La tua mamma si fa i cappellini da sè; paiono
È meglio di quello nuovo che porta la tua mamma! La  tua  mamma si fa i cappellini da sè; paiono cestini da spesa...
mangiarvi l'erba... C'è tanto fieno sui cappellini della  tua  mamma! ELENA. Fiori e belli, rossi, grandi così ! Papaveri,
tutti i giorni. Soltanto, era la mia prima passione.... - O  tua  moglie? - Mia moglie? Ah, tu credi che io l'abbia amata di
burbero che gli era abituale: — Dov'è quella strega di  tua  zia ? — l fuori di casa. — Glie l'hai detto: Don Paolo non
Regalbuto 19 ottobre. Caro... caro cugino, possessore della  tua  cara del 16 corrente, ho saputo con dispiacere la cattiva
il matrimonio con la Finocchiara e della sant'anima di  tua  madre nessuno più se ne ricorda. Ma se vuoi sentire il mio
«Regalbuto, 25 ottobre. Caro cugino, ho ricevuto la  tua  del 21 corrente mese e sento quanto mi dici; tu hai ragione
corrente mese e sento quanto mi dici; tu hai ragione e la  tua  lettera mi ha fatto piangere; ma considera la difficoltà di
sapere che alla Banca Industriale non ti hanno voluto; se  tua  madre, sant'anima, potesse parlare dall'altro mondo, ti
: «Caro cugino, sono dispiaciuto delle notizie della  tua  salute, e spero che per guarirti tornerai a casa, se il
dottore ti ha prescritto l'aria del paese. Mi angustia la  tua  lettera, per lo stato in cui ti trovi, tanto più che non
presto, questo è il mio consiglio, e meglio soffrire a casa  tua  che in una locanda.... - Signor ispettore... - La guardia
donna sino a sposarla; dà a costei la miglior parte della  tua  vita, riponi in costei tutta la tua speranza; siile
la miglior parte della tua vita, riponi in costei tutta la  tua  speranza; siile fratello, padre, marito, ansante, antico,
capriccio, un uomo che non ha fatto nulla, che offre alla  tua  donna una vita di disonore, ecco che costui, per forza di
dolce e lieve: - Ti ascolto, figlia mia, come ti ascolta  tua  madre di lassù.... Allora, ella ruppe pianamente in pianto.
dopo l'eccesso dello sconforto. A sostenerti, riprendi  tua  figlia presso di te; il posto delle figlie è accanto alle
madri. Pensa che essa penserà a te, come tu oggi pensi a  tua  madre; pensa che l'amore, l'odio, l'ambizione, l'invidia,
avevano volontariamente rinunciato. - Figlio mio, sono la  tua  mamma! E questo è tuo padre! - diceva la donna al bambino
stavi bene. - Oh sì, con tanti rumori e tante noie di  tua  particolare invenzione! - Scherzi innocenti! - Non tutti,
con te; tanto che, se mi guardi bene, sono in ristretto la  tua  medesima immagine. Anche tu, figliuol mio, ci hai già otto
casa, abita va in quell'altra che fa angolo con questa  tua  sala. Non ignori che siamo sopra un cavalcavia, e che
moda d'allora, sul taglio del Caloandro fedele, come tu la  tua  Storia di Roma. E non lo scriveva mai; sempre per quelle
Sua madre credette che fosse accaduta una disgrazia. —  Tua  moglie ? — Sta meglio. E i bambini? — Sono fuori. — A
santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la  tua  volontà come in cielo così in terra. Dammi quel giocattolo
mortali. - Tu non mi ami, tu sei lontana di qui; la  tua  anima è assente; oh ritorna, ritorna! - egli mi supplicava.
di trovarla. - Maria che hai? Sono io che devo implorare la  tua  indulgenza. Le si accoccolò ai piedi come una fanciulletta
che non mi credi poi tanta perversa... e che sono sempre la  tua  Sofia, la tua pazzerella, eh?... Abbracciami, tanto che me
poi tanta perversa... e che sono sempre la tua Sofia, la  tua  pazzerella, eh?... Abbracciami, tanto che me ne possa
domani più di oggi!.... Andiamo, Costanza, basta!... La  tua  vita, io non voglio, non posso saperla. Che cosa mi
visite per te. Vuoi vederli ? — Chi c' è ? — Ma tutti. La  tua  zia, Augusta, il signor Danei... Vuoi vederli? Bice chiuse
- Non ti ho detto - le mormorò all'orecchio - che la  tua  bambola ha un'altra virtù: parla. - Parla? - esclamò la
troppo.... col farmacista? - Io? Io non perdo mai, per  tua  norma.... Ma con lui non giocherò più, mai più, mai più!...
la mia bella; - disse Pietro scherzando. - Ah!... Ah!... la  tua  bella di numero... Non so più a qual numero sii... buona
prende una risoluzione: - Via, Pietro, è tempo di partire!  Tua  madre ti attende a casa mia! - Mia madre!... - esclamò il
mentre tutte le altre erano allentate e sconvolte. - Sì,  tua  madre, spaventata dalla tua estraordinaria tardanza, che ti
allentate e sconvolte. - Sì, tua madre, spaventata dalla  tua  estraordinaria tardanza, che ti cerca da me come una pazza.
mia soltanto, comprendi? ed io non potrò più baciare la  tua  mano, se le mie labbra rischiano d'incontrare la freddezza
dice lei, sor padrone? - Se credi che ciò possa far bene a  tua  moglie, fallo pure, io sono contentissimo. Tonio non se lo
battiti del mio cuore per udire l'insensibile fruscio della  tua  veste... Ti seguii senza speranza che tu ti rivolgessi a
S***. Ti aspettai in istrada sino alle tre, ora in cui la  tua  carrozza venne a prenderti, vedendo passare i fortunati che
musica festante. Due o tre volte mi sembrò di vedere la  tua  figura, l'ombra tua, che girava fra le vorticose coppie di
sotto. « - È giusto, - mormorai quindi a metà soffocata: -  tua  madre ha ragione!... «Ebbi il coraggio supremo di non
« - Ebbene!... fra quindici giorni tu partirai per vedere  tua  madre!... «Volle abbracciarmi, come per ringraziarmi del
quasi avesse dubitato di avere la mia forza. « - Scrivi a  tua  madre, Pietro... Le hai detto che fra quindici giorni sarai
e farò quanto è possibile all'uomo per renderti la  tua  felicità. Ho tanto provato di sì immenso nella voluttà del
me. Nel tremito ardente dei tuoi labbri sul tiepore della  tua  pelle rosata, nelle nervose e convulse pressioni delle tue
pazzo di te come ero quando passavo le notti innanzi la  tua  casa senza sperare un'occhiata da te... bisogna che io ti
Ma sai - le disse Maria movendole incontro - che la  tua  casa è proprio un piccolo paradiso? - Sì non c'è male,
- Sì, parliamo un poco di noi. - Prima te. Che vita fu la  tua  dopo il collegio? - Ho sofferto molto. - Eppure sei rimasta
Rumasuglia insisteva con Clementina: - Facciamo come  tua  sorella e Caniglia! Non c'è altro verso! - Se mi vuoi bene,
più di questa cosa! - ella rispondeva. - Facciamo come  tua  sorella e Caniglia! - ripigliava l'innamorato. E visto che
improvvisamente l'amica - questo modo di entrare in casa  tua  è proprio romanzesco; permettimi di presentarmi un po'
- Eppure, mio dolce angioletto, quando io bacio questa  tua  fronte, e mi premo fra le labbra questi capelli, e ti
il murmure lontano di quel mare, il fruscio della  tua  veste;... e che io vegga il lume che rischiara la tua
della tua veste;... e che io vegga il lume che rischiara la  tua  camera;... e che la tua voce sopratutto, la tua voce
io vegga il lume che rischiara la tua camera;... e che la  tua  voce sopratutto, la tua voce inebbriante, mi ripeta ad ogni
la tua camera;... e che la tua voce sopratutto, la  tua  voce inebbriante, mi ripeta ad ogni ora, ad ogni minuto,
Ho sognato ancora! ed il risveglio così crudele! Ma è forse  tua  colpa se il sogno non si converte in realtà? No, povero
intendesse di rammentargli: - Bada: ti conosco da bambino.  Tua  madre ha impagliato le mie seggiole, ha messo i punti alle
dovuto risponderle: - Devi vedertela tu con tuo padre e  tua  matrigna. - Che cosa è venuta a infinocchiarle? Dal