Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Non dubitate... Verremo spesso a baciarvi la mano, com' è  nostro  dovere...
il lutto, da sette anni... da sette anni. Dateci oggi il  nostro  pane quotidiano
 nostro  che siete in cielo, sia fatta la vostra volontà, così in
 nostro  che state in cielo, santificato il Vostro nome, venga a noi
gli uomini è ancora buono. Padre  nostro  che state in cielo, santificato il vostro nome, venga a noi
ormai conquistato un posto invidiabile tra i primissimi del  nostro  paese, insieme ad alcuni volumi dei suoi fortunati
di un bozzetto dickensiano; fra le altre quel bizzarro  Nostro  Secolo che vorrei paragonare a un racconto di un Hoffman
d'astuzia per metterci alla prova o per difendere il  nostro  amore.... Talchè quando un Fleri qualunque si scalda la
non ci dovrebbe esser bisogno d'un articolo come il 724 del  nostro  C. P.: la bestemmia, spasimo di anime corrotte e inquiete,
nulla. E anche Tobia si guardava bene dal dir nulla del  nostro  affare.
al naturalismo zoliano, dalla fisiologia del secolo  nostro  alla sintesi genialissima dei mali che travagliano
l'educazione, diciamo in Toscana, è mezza santità; e un  nostro  filosofo la definì « luce che risplende dalla
ottocentesco. Quindi, s'ha un bel dire che « non è il tempo  nostro  tale che ci si possa perder dietro a delle sciocchezze...
attirano, oggi, la nostra attenzione e s'impongono al  nostro  interesse; ma non si deve passare da un eccesso all'altro,
invece, e perdura, un notevole senso di aristocrazia; e il  nostro  illustre orientalista Giuseppe Tucci, scrivendo del
un po' pessimista - direi quasi « offensiva » per il  nostro  prossimo - ma tant' è: con una mancia piú o meno pingue,
in particolar modo da evitare quel vezzaccio - proprio del  nostro  tempo - di deridere piú o meno apertamente quei
superstizioni sfiorano la mente, se non il cuore, del  nostro  Davide. Egli ricorda di aver letto o sentito raccontare
esso fu rappresentato dal compianto artista Cesare Rossi al  nostro  Fiorentini. Donde si spiega la ragione per cui l'illustre
dubbio e ogni sospetto. Né si ascolterà chi parli male del  nostro  amico. Alcuni dicono che la prova del fuoco dell'amicizia è
rappresentazione, tutta la gente che si pigiava davanti al  nostro  teatro. Eran soldati, operai, serve, balie, bambini, che si
inacetito! e inacetito senza essere stato mai vino! Ma il  nostro  signor Geronimo se ne trasse fuori, solo a stare nel vano
e, attraverso queste, nelle famiglie, nel popolo, in questo  nostro  popolo, esuberante piú d'ogni altro di viva cordialità, ma
al caso suo, alle sue condizioni? Sarebbe - lo dice un  nostro  proverbio popolare - come parlar di corda in casa
con i loro contorni limitati e precisi. Quale che sia il  nostro  sentimento, il silenzio è un gran mezzo di espressione: in
», ma « far di tutto » per interessarsi. Parimenti, il  nostro  prossimo, anche il meno geloso ed invidioso, non sopporta
benefizi - e dei meno dispendiosi - che si possano fare al  nostro  prossimo è quello di strappargli un sorriso o, addirittura,
che ci vogliono bene, che ci sono lontani e per cui il  nostro  cuore, la nostra memoria, fremono di simpatia ininterrotta,
da risolvere e l'aver compiuto altre ventiquattr'ore del  nostro  viaggio, ogni sera, ci dà quasi un senso di sollievo,
ci sembra arrischiato: ogni fermata ci sembra mortale. Ogni  nostro  movimento è da noi troppo discusso, troppo vagliato e noi
rimpianto. Se mai, si pensa con una punta di nostalgia al  nostro  bel tempo antico, quando mettevamo la letterina augurale,
di concedermi la creatura che deve nascere: le daremo iI  nostro  nome, le nostre sostanze: sarò la madre più appassionata
mi sembrava che Fiora fosse mia moglie, incinta di un  nostro  figlio legittimo, e che io la tradissi. Ma appunto per
un bambino spoppato; lo terremo meglio che se fosse  nostro  figlio. In un gran stanzone con lettini e culle, la suora
per la Ciociaria, per i castelli romani: ma cosa vuoi? Il  nostro  padrone non c'era più a farci parlare con quella sua bella
in cui avevo trovato il nano seduto davanti al tavolino del  nostro  salotto. Adesso era il mio creditore che veniva a farci
nulla c' inspira più diffidenza che la immaginazione. Se un  nostro  amico mostra della esaltazione, giusta o ingiusta che sia,
secondo la quale, pare, tutti dovremmo vivere. Il figlio  nostro  che più c' inspira tenerezza e più ci dà preoccupazioni, è
il fondo, squisitamente cavalleresco e signorile, del  nostro  popolo rimase sostanzialmente lo stesso, ma quante
esso riusciva particolarmente simpatico al mondo. Questo  nostro  popolo che, come rifugge per sua natura da ogni forma di «
come negli altri casi. Se ci crediamo lesi in qualche  nostro  diritto, non reclamare strepitosamente, ma rivolgersi
monumenti rispettati! virtú, del resto, istintiva nel  nostro  popolo. Durante la penultima guerra, a un mio bersagliere,
badare e tenere di piú, prima di venire a contatto col  nostro  prossimo. La buona educazione non riguarda soltanto il
E si era, quando parlava Gian Luca Balbi, all'anno 1619. Il  nostro  senatore degnissimo voleva dunque campare un bel pezzo. Ma
vetta del cranio. Perchè siano poi tre, non so dire; al  nostro  giovinotto ne bastava uno. Rialzò gli occhi verso Arduina;
crisi piú grave del  nostro  tempo, dopo quella economica, è, senza dubbio, quella del «
raramente lo si confessi con franchezza, che gran parte del  nostro  benessere è basato su di esso. Pensate: nulla c'è nella
rosse nelle gole socchiuse di color paglierino. Il  nostro  signor Ascanio, fra tante cose inutili che aveva studiate,
a quell'Azienda e a quella città; iniziativa che, per il  nostro  buon nome e nell'interesse del costume nazionale,
ossia a quella famosa « anima gemella », che sia degna del  nostro  affetto, della nostra fiducia, della nostra devozione, e
principale, nella valutazione, è rappresentato dal  nostro  cosí detto « tatto », da « quel senso di rispetto che
A mio giudizio, date la tendenza e le esigenze del  nostro  tempo, bisognerebbe averne una doppia serie: una per gli