Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dono

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 Dono  semplice, privo d'immaginazione e sbrigativo: un vestito.
Si può dare a una mamma, a una sorella, a una moglie.  Dono  di mediocre effetto, accolto con freddezza dissimulata. Le
dissimulata. Le donne non amano i regali che si consumano.  Dono  utile, leggermente fantasioso nella forma e spesso
ottanta lire: per donna fuori di casa, trecentocinquanta.  Dono  pratico, meditato da lungo tempo: un servizio di piatti, di
da tanto tempo! Ma la moglie fa una smorfia agrodolce.  Dono  elegante, fine, squisito: un orologetto da tavolino, un
con cui si flirta. È bene accolto, se la persona è fine.  Dono  pericolosissimo: un calamaio artistico, una cartella di
donna facciate questo dono, essa lo adoprerà contro di voi.  Dono  sentimentale: fiori rari e freschi. Alla donna che amate.
giacchè le donne sono come Calcante: trop de fleurs!  Dono  dolce e fugace: dei dolci. Alla donna amata. Ma, come
o in una tazza di Sèvres, o in una coppa d'argento antico.  Dono  individuale: una tabacchiera alla nonna, un rosario alla
alla mamma. E sempre messo a buon interesse, questo dono!  Dono  raro: cercare quello che più piace e che è meno possibile
a nascondere la sua delusione. Voi, siete delusissimo.  Dono  comune, volgare, che tutti possono fare, che tutti fanno:
Così sempre è stato, così sempre è, e così sempre sarà. Un  dono  dato da una donna a un uomo, da un bambino a un uomo, sono
di quella giornata, con una parola di dedica. Poi, vi è il  dono  profano, consistente, per un giovanetto, in un orologio
o in un lapis d'oro: o se non ama questi ornamenti, in un  dono  utile e dilettevole, una macchina fotografica, una scatola
fotografica, una scatola di compassi, un atlante. Nessun  dono  bisogna fare alla madre e ai parenti del figlioccio. Se ha
la madrina di battesimo può essere più modesta nel fare il  dono  alla puerpera e al neonato, scegliendo un gioiello di meno
tutto questo, allora la madrina è tenuta semplicemente al  dono  verso la puerpera, che non deve essere mai di grande
la puerpera, che non deve essere mai di grande valore, il  dono  verso il bimbo o la bimba, il solito dono di un oggetto di
grande valore, il dono verso il bimbo o la bimba, il solito  dono  di un oggetto di argento, bicchiere, o tazza, o posata, e
si ritorna a casa, la madrina offre alla cresimanda un  dono  ricordevole: o una catenella d'oro con una crocetta: o un
con una medaglia sospesa: o una bella broche: infine, un  dono  non troppo ricco, ma bello e durevole. Insieme a questo, le
della figlioccia. Più tardi, secondo i rapporti, ella fa un  dono  al compleanno o all'onomastico della figlioccia e così ne
fregio di oro, di argento. Chi voglia proprio offrire un  dono  a Sua Maestà, dono che abbia un valore intrinseco ed
argento. Chi voglia proprio offrire un dono a Sua Maestà,  dono  che abbia un valore intrinseco ed estrinseco, bisogna che
l'uso costante che, in questo primo giorno, egli porti un  dono  alla fidanzata, consistente, sempre, in un anello: questo
pel matrimonio. La fidanzata, a suo tempo, ricambia il  dono  dell'anello; può non farlo subito: dà un altro anello,
cose con moltissima semplicità, quella semplicità che è un  dono  di natura e che Iarro conosce tanto bene. Il libro, dice
volontà di esser sereno: di non trovare troppo meschino il  dono  che vi si fa e di non badare al dono che manca: di
troppo meschino il dono che vi si fa e di non badare al  dono  che manca: di accogliere bene ogni più umile voto: di
po' triste, pei grandi, perchè non rallegrarla, con qualche  dono  gentile? Il valore, poco importa, ma l'uso delle strenne da
alle persone, che noi amiamo, non è, infine, fare un  dono  anche a noi stessi? Sorridere di un sorriso, quale cosa
«l'immagine tua... Quando i tuoi labbrucci si schiu  dono  «verso di noi e il lieve sospiro del tuo cuo ricino «si
m'immergevo sempre più in quella indifferenza che è il  dono  dei forti. Finchè lui un giorno, in una scena di collera,
il testimone-donna vale tanto meglio, perchè il suo  dono  sarà meno ricco, ma più carino, più gentile, più utile: il
dentro i vasi, rammentarselo! Non è necessario che il  dono  sia molto ricco: deve essere fine ed elegante. Si manda il
con una grossa perla, unita a un grosso brillante. Il  dono  dell'anello è il più pratico di tutti, per il compare: egli
i rossi crepuscoli estivi, l'amore che solo concede il  dono  dell'eternità.
bianco collo, un collare di grosse perle, a sette file, un  dono  di Otto Schulte, il tedesco innamorato, un dono di
file, un dono di Otto Schulte, il tedesco innamorato, un  dono  di cinquantamila lire. Già, nelle quinte, si udiva il
uno spillo formante due cuori legati da una catenella, un  dono  antico della Boschetti, gittatole in grembo, un giorno,
istupidita della bimba, la leggiadrissima donna sorrideva:  dono  conservato con cure specialissime, strofinato sempre con un
nella vita della Marietta. Ella non si aspettava un  dono  così bello e gradito: anche perchè, tanto per la buona
di velluto lilla alla cintura, al collo e alle maniche: un  dono  di Roberto, stoffa, guarnizione, fodera, ella avendone
era galante, ma non amoroso; egli era facile al dono, ma al  dono  che serviva a lui, che doveva farlo figurare come un uomo
come un uomo largo, spendereccio, spensierato, non al  dono  pratico, utile, dell'amante provvido e innamorato.
e dalla crudeltà della vita. Si nasce, con questo  dono  di Dio, come gli uccelli nascono con la loro potenza di
veramente eccezionale. Vedi Comincia a nevicare... in Il  dono  di Natale (1930) pp. 17-20. Fu l'inverno del 1880. Pag. 42.
(1928). Nel racconto intitolato Il mio padrino in Il  dono  di Natale la D. ricorda il dono che il padrino per appunto
Il mio padrino in Il dono di Natale la D. ricorda il  dono  che il padrino per appunto le fece di un piccolo muflone. A
cambia, se tutto muore, perché solo non muore il triste  dono  della memoria? Comprese alla fine che era necessario
a fondo blù cogli orli arancione, di cui intendeva far  dono  alla vedova come promessa di nozze. Confetti bacati! senza
leggono oltre le chiuse fronti, portano il suggello di un  dono  speciale, prezioso, che fu loro concesso dal Signore. Non è
volgevasi con la medesima indifferenza, aveva fatto quel  dono  di mille lire, più di mille lire, si dicea, a Emilia nel
attentamente, con le mani in tasca. Pensò: gli farò  dono  di un accendisigari. E cedendo alla tenerezza egoistica del
come era, poi, più tardi, di- venuta pur conservando il  dono  dei belli occhi e dei bei capelli. Ogni tanto, Amina

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