squisitezza culinaria. Intorno al pesce, per esempio, un | cuoco | geniale fa delle fantasie, con le salse, riempie le |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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ordinariamente, non va in cucina, le basta conferire col | cuoco | o con la cuoca, quando ha gente a colazione o a pranzo, ma |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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di grande e di mezza cerimonia, vuol dire che avete un buon | cuoco | pieno di fantasia o una buona cuoca, piena di abilità: e |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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Ad arricchirlo, non ci vuole che del denaro, un buon | cuoco | e della immaginazione! Ogni invitato ha, davanti, il suo |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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- Lasciatemi stare! Ho dovuto mandar via quell'infame del | cuoco | che mi avvelenava. Non è più possibile trovare chi vi |
La sorte -
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alla messa si sedettero a tavola. Il pranzo, fatto dal | cuoco | dei padroni, fu lauto e lunghissimo, come si conveniva a |
In Toscana e in Sicilia -
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e rivoltar le ova nel tempo istesso. Mi fanno far da | cuoco | e da garzone, e vogliono essere serviti come il re! Che non |
Pane nero -
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e lei gli coglieva le spighe nel campo? Allora serva e | cuoco | si confidavano la loro «mala sorte» che nascevano di «gente |
Pane nero -
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quel drlin drlin, Rosa diceva, dalla sua finestra, al | cuoco | della baronessa, che le faceva l'occhiolino: - Monsù |
La sorte -
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Il pranzo, cui aveva presieduto il dottorone in qualità di | cuoco | consulente, si annunciava squisito con una specie di |
L'indomani -
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di due sperticati in istalla non poteva durare, e un sotto | cuoco | era più necessario del pane; l'avevano perfino i Marotta! |
La sorte -
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