non ha fatto e non farà. Ave Maria, piena di Grazia | il | signore è con voi, voi siete benedetta fra le donne e |
Rosario. Dramma in un atto -
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è con voi, voi siete benedetta fra le donne e benedetto | il | frutto del ventre vostro, Gesù. |
Rosario. Dramma in un atto -
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| il | bicchiere col rovescio della mano) |
Cavalleria rusticana -
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andato a Francofonte per | il | vino. |
Cavalleria rusticana -
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virtù umana, che è quella dell'altruismo. Egli deve cedere | il | passo alle signore, ai vecchi, ai bimbi, dappertutto: agli |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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nei caffè di frontiera; dovunque è bene arrivare per | il | primo e profittare del tempo e dell'occasione. L'uomo |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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L'uomo perfettamente bene educato deve sopportare | il | caldo, il freddo, il digiuno, in viaggio, senza protestare, |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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L'uomo perfettamente bene educato deve sopportare il caldo, | il | freddo, il digiuno, in viaggio, senza protestare, quando i |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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bene educato deve sopportare il caldo, il freddo, | il | digiuno, in viaggio, senza protestare, quando i suoi |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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addormentarsi, quando vorrebbe stare sveglio e ammirare | il | paesaggio: tenere gli sportelli chiusi, quando andrebbe |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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le gambe. L'uomo perfettamente bene educato deve prestare | il | suo giornale, il suo orario, il romanzo che legge, alla |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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perfettamente bene educato deve prestare il suo giornale, | il | suo orario, il romanzo che legge, alla prima richiesta di |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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bene educato deve prestare il suo giornale, il suo orario, | il | romanzo che legge, alla prima richiesta di un compagno o di |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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compagno o di una compagna di viaggio: deve sempre sapere | il | nome della stazione, in cui si arriva: deve sempre aprire o |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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lo sportello, sollevare o abbassare le tendine, chiamare | il | conduttore, il facchino, parlamentare col capostazione. |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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sollevare o abbassare le tendine, chiamare il conduttore, | il | facchino, parlamentare col capostazione. L'uomo |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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deve sempre eclissarsi innanzi alle signore, lasciando loro | il | miglior posto, o guidandole, scortandole, proteggendole. |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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serve modestamente, non mangia molto, non si ciba, ma gusta | il | pranzo; non si mette a fumare, prima di arrivare al fumoir; |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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Ma, realmente, i fidanzamenti, a questo mondo, sono tre: | il | primo, il più intimo, forse il più saldo, è quello di due |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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i fidanzamenti, a questo mondo, sono tre: il primo, | il | più intimo, forse il più saldo, è quello di due che si |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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a questo mondo, sono tre: il primo, il più intimo, forse | il | più saldo, è quello di due che si vogliono bene, |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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eterno e uno struggimento eterno, al non appartenersi: | il | secondo, è quello, più formale, in cui un giovane |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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in un tempo più o meno vicino, la data del matrimonio: | il | terzo, è il fidanzamento religioso o promessa di nozze, |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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più o meno vicino, la data del matrimonio: il terzo, è | il | fidanzamento religioso o promessa di nozze, costume oramai |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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nulla si può dire in queste noterelle del saper vivere: | il | fidanzamento sentimentale non ha norme costanti, non ha |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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cioè in quello di fidanzati bene accetti e di cui | il | matrimonio non è lontano. Allora soltanto, il saper vivere |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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e di cui il matrimonio non è lontano. Allora soltanto, | il | saper vivere può servire per loro. Il fidanzamento |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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Allora soltanto, il saper vivere può servire per loro. | Il | fidanzamento ufficiale è una materia così delicata e così |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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paesi, secondo i ceti e secondo le idee della famiglia, che | il | cronista considera con occhio un po' sgomento, tutte le |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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le fanciulle e per i giovanotti, fuoco in cui, talvolta, | il | matrimonio si liquefa! |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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le pecore. La mattina, mentre egli si disponeva a mungere | il | latte, gli abbai del cane gliene preannunciavano l'arrivo; |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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le mani dappertutto; mungere loro, e loro rimescolare | il | latte posto a scaldare, e loro far fuoco, e aiutare il |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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il latte posto a scaldare, e loro far fuoco, e aiutare | il | pecoraio, cioè, e imbarazzarlo nelle delicate operazioni |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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nelle delicate operazioni del frutto, come egli diceva. | Il | poveretto doveva avere cent'occhi, cento mani per impedire |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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non rovesciassero la caldaia o i secchi col latte. Fin | il | cane di guardia si mostrava seccato del chiasso importuno, |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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l'intera settimana. C'erano non so quali vacanze, e | il | babbo, forse per stare più tranquillo in casa, gli aveva |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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fatica. — Vogliamo stare con voi; venire dietro le pecore! | Il | pecoraio, alla fine, era riuscito a persuaderli; prometteva |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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in pace. Un giorno però essi volevano aspettarlo dentro | il | pagliaio, per non rifare due volte la strada dalla fattoria |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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due volte la strada dalla fattoria alla mandra. — Dentro | il | pagliaio no ! — Perchè? — Perchè no. Li non ci può entrare |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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di questa perentoria ragione. Ma appena stimarono che | il | pecoraio doveva essere con le pecore nella vallata dello |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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nella vallata dello Sgombo, tornarono addietro, da sotto | il | carrubbo dove s'erano fermati a mezza strada, e in due |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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al pagliaio. Avevano ordito una congiura. Sapevano che | il | pecoraio riponeva li dentro la ricotta che poi la sera egli |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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fu ritornato a casa, | il | signor Ascanio guardò con aria di compassione i suoi |
Una notte d'estate -
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non ci lagniamo; ridiamo. - E allora continuate. Ma sarà | il | caso di rider davvero, lassù, nel corso Paganini. - |
Una notte d'estate -
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la mattina seguente carri e manovali. Era fatto così, | il | signor Ascanio Denèa; ne aveva pochi degli spiccioli, e |
Una notte d'estate -
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ne aveva pochi degli spiccioli, e meno da spicciolare. | Il | che va inteso al figurato, e non altrimenti. Pronto e |
Una notte d'estate -
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per scendere in quello scampoletto di giardino, per sorbire | il | suo caffè nero sotto il fogliame spanto d'una bella |
Una notte d'estate -
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di giardino, per sorbire il suo caffè nero sotto | il | fogliame spanto d'una bella robinia. E poi, sempre colla |
Una notte d'estate -
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bisognava risolvere un dubbio. Si doveva premettere | il | sommario ai capitoli? Ma sì, perbacco; è buona usanza, ed |
Una notte d'estate -
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usanza, ed antica. L'occhio ci casca sopra, e trova subito | il | fatto suo; cosa tanto necessaria in opera piena di cose, |
Una notte d'estate -
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a fil di rettorica da un narratore parolaio. Così, lasciato | il | posto pel sommario, il signor Ascanio rifaceva per la |
Una notte d'estate -
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narratore parolaio. Così, lasciato il posto pel sommario, | il | signor Ascanio rifaceva per la millesinia volta quel primo |
Una notte d'estate -
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Ah, la luce! E quando, a proposito di luce, sarebbe giunto | il | mattino? Per chi non riesce a prender sonno, le ore del |
Una notte d'estate -
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sonno, le ore del letto son lunghe, antipatiche, eterne. | Il | signor Ascanio ad ogni tanto riaccendeva il lume, per |
Una notte d'estate -
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eterne. Il signor Ascanio ad ogni tanto riaccendeva | il | lume, per guardar l'orologio. Ma sì, appena il tocco; e |
Una notte d'estate -
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riaccendeva il lume, per guardar l'orologio. Ma sì, appena | il | tocco; e l'aurora dalle rosee dita non faceva capolino che |
Una notte d'estate -
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città volle provare a chiuder gli occhi. Ma non gli valse; | il | sonno ricusava di accostarsi; e quei poveri occhi, mezz'ora |
Una notte d'estate -
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sonno non dorma. Di tutti gli sforzi, quello di riposare è | il | più ridicolo, il più indegno del savio. Se mi alzassi? |
Una notte d'estate -
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Di tutti gli sforzi, quello di riposare è il più ridicolo, | il | più indegno del savio. Se mi alzassi? Potrei fare qualche |
Una notte d'estate -
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savio. Se mi alzassi? Potrei fare qualche cosa, ammazzare | il | tempo utilmente. Nello studio ho già le tre casse per |
Una notte d'estate -
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monumentale. - La scansìa monumentale era quella dove | il | signor Ascanio teneva le opere più voluminose e più rare; |
Una notte d'estate -
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signor Ascanio teneva le opere più voluminose e più rare; | il | Grevio e il Gronovio, il Montfaucon, il Dizionario di |
Una notte d'estate -
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teneva le opere più voluminose e più rare; il Grevio e | il | Gronovio, il Montfaucon, il Dizionario di Trevoux, l'Arte |
Una notte d'estate -
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opere più voluminose e più rare; il Grevio e il Gronovio, | il | Montfaucon, il Dizionario di Trevoux, l'Arte di verificare |
Una notte d'estate -
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e più rare; il Grevio e il Gronovio, il Montfaucon, | il | Dizionario di Trevoux, l'Arte di verificare le date, le |
Una notte d'estate -
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avere tra le mani, e a cercarli nelle biblioteche si perde | il | tempo e la voglia. I suoi libri, con tanto desiderio |
Una notte d'estate -
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riusciva ad acquistarne i due, i tre, i quattro esemplari, | il | guaio gli era derivato molto naturalmente dallo aver libri |
Una notte d'estate -
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essi, se ne formava nella testa una specie di catalogo. Oh | il | catalogo!... quello sarebbe stato un lavoro utile, e |
Una notte d'estate -
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per sè negli sgomberi. Alle altre faccende pensavano | il | servitore e la cuoca, oramai fatti a quel servizio, |
Una notte d'estate -
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unica manìa, e perdonabile, perchè in tutto l'altro | il | signor Ascanio era una pasta di zucchero. Non comandava |
Una notte d'estate -
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- Lavoriamo; sarà tanto di fatto per questa mattina; disse | il | signor Ascanio a sè stesso, entrando nel suo studio, dove |
Una notte d'estate -
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per vederci meglio - Ce ne à, dopo tutto; a incassare | il | grosso dell'esercito, mi basterà appena l'intiera giornata. |
Una notte d'estate -
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Accostato lo scafo alla scansìa monumentale, attaccò subito | il | pluteo più alto, che in pochi minuti fu sgombro. Scendeva a |
Una notte d'estate -
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i volumi, nell'apogèo temporaneo dei cassoni di legno; e | il | signor Acallio li vagheggiava, nell'atto di calarli là |
Una notte d'estate -
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si spampanava un bel fiore, o si rizzava un bel melagrano | il | bel melagrano così caro all'arte libraria del Settecento, |
Una notte d'estate -
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del secolo che più di tutti ha mostrato di amare | il | libro e di saperlo render gradevole agli occhi. Oggi si |
Una notte d'estate -
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per non lasciar traccia di voi alla terza generazione. | Il | signor Ascanio lavorava a gran forca, contento del fatto |
Una notte d'estate -
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dinanzi all'Albergo Bella Firenze, | il | portalettere in giro per la prima distribuzione, col bavero |
La sorte -
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la prima distribuzione, col bavero del cappotto rialzato e | il | berretto sugli occhi, si fermò a cercare nel suo fascio. - |
La sorte -
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nel suo fascio. - Questa è per Filippo Mordina. Don Ciccio, | il | portinaio, appoggiato con la pipa in bocca contro l'orario |
La sorte -
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7, di sopra. - Vengo subito. Donna Vincenza andò a vuotare | il | corbello all'angolo della via, sotto gli aghi di pioggia |
La sorte -
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silenziosamente l'aria buia. - Che tempo scellerato! | Il | portinaio levò gli occhi, da una parte e dall'altra, e |
La sorte -
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col petto mezzo nudo, cercava inutilmente di quietare | il | suo bambino che rifiutava il seno, gettando strida rauche, |
La sorte -
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inutilmente di quietare il suo bambino che rifiutava | il | seno, gettando strida rauche, col viso congestionato. - |
La sorte -
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niente. Senta che stomachino! - Dammi quella chicchera. Ma | il | bambino si mise a strillare più forte, col mento |
La sorte -
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rovesciando la chicchera con una gomitata. - Io vorrei | il | medico. Saverio dov'è andato? - Ha lasciato detto che non |
La sorte -
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a bussare al numero 7. Nessuno rispose. Bussò più forte. | Il | silenzio nella camera era profondo. Col pugno, col piede, |
La sorte -
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gridando: «Ehi, di casa!» Niente. Dal numero 6 comparve | il | padre Miniscalco di Scordia, arrivato il giorno prima, con |
La sorte -
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numero 6 comparve il padre Miniscalco di Scordia, arrivato | il | giorno prima, con un rasoio in mano e una guancia |
La sorte -
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a girare la maniglia. - Se dico vero: è chiuso di dentro! | Il | prete s'avvicinò, curvò la lunga persona per guardare dal |
La sorte -
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dalla padrona. - Signora!... Signora!... - e non trovava | il | fiato - Il numero sette!... buttato per terra, in mezzo al |
La sorte -
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- Signora!... Signora!... - e non trovava il fiato - | Il | numero sette!... buttato per terra, in mezzo al sangue!.. |
La sorte -
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e non rispondeva... Con questi occhi, l'ho visto, dietro | il | buco della serratura!... La padrona, pallida come una |
La sorte -
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ma non rispondeva nessuno... e allora è venuto fuori | il | vicino, il prete di Scordia, quello di ieri sera, e ha |
La sorte -
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rispondeva nessuno... e allora è venuto fuori il vicino, | il | prete di Scordia, quello di ieri sera, e ha visto dal buco |
La sorte -
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quello di ieri sera, e ha visto dal buco della serratura... | il | sangue nero come l'inchiostro!... ed è chiuso di dentro! - |
La sorte -
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di alcuni passeggieri, accorsi alle strida. Comparve | il | prete, in maniche di camicia, una guancia sbarbata e |
La sorte -
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camicia, una guancia sbarbata e l'altra no. - Qua ci vuole | il | delegato, l'uscio è chiuso a chiave. Chi va a cercare il |
La sorte -
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il delegato, l'uscio è chiuso a chiave. Chi va a cercare | il | delegato? - Don Ciccio!.. don Ciccio!.. - e donna Vincenza |
La sorte -
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Ciccio!.. don Ciccio!.. - e donna Vincenza corse a chiamare | il | portinaio. - Ma che cosa avete visto, in nome di Dio? Non |
La sorte -
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veste sul petto. - Si vede uno per terra, la gamba sola, e | il | pavimento intriso di sangue. Io mi stavo radendo, quando la |
La sorte -
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uno. - Che ne so io? Non si muove.... - Ecco don Ciccio. | Il | portinaio guardava con occhi aperti gli astanti, mezzo |
La sorte -
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Dietro la porta del numero sette i curiosi si davano | il | cambio al buco della serratura, guardando la gamba, |
La sorte -
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guardando la gamba, studiando l'aspetto della camera. - | Il | letto non è disfatto. - Anche la finestra è aperta. - Segno |
La sorte -
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a chiedere e a dar notizie. - Hanno ammazzato uno... | Il | padrone è scappato... Non è niente, un passeggiare che non |
La sorte -
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delle guardie. - Largo! Indietro! E in un batter d'occhio | il | corridoio fu sgomberato dai curiosi. - Un piantone abbasso, |
La sorte -
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la porta s'aperse. Nessuno fece un passo. Fra la soglia e | il | letto, di traverso, giaceva il corpo esangue, con la |
La sorte -
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un passo. Fra la soglia e il letto, di traverso, giaceva | il | corpo esangue, con la camicia aperta, il collo tagliato da |
La sorte -
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traverso, giaceva il corpo esangue, con la camicia aperta, | il | collo tagliato da due ferite larghe come bocche spalancate, |
La sorte -
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si voltò indietro, a chiamare: - Dottore!... dov'è | il | dottore? - Eccolo. - Eccomi. Come ebbe guardato un momento |
La sorte -
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dottore? - Eccolo. - Eccomi. Come ebbe guardato un momento | il | cadavere, il medico fece un segno con la mano, come a dire: |
La sorte -
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- Eccomi. Come ebbe guardato un momento il cadavere, | il | medico fece un segno con la mano, come a dire: - Che cosa |
La sorte -
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nessuno della mia morte. Mezzanotte. Filippo Mordina.» | Il | delegato Pinelli, sopravvenendo con altre guardie, si |
La sorte -
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cadavere. - Entrate, Pinelli; due parole di rapporto per | il | pretore, presto. - Non c'è carta; un po' di carta, una |
La sorte -
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po' di carta, una busta... - Subito! - e donna Vincenza e | il | portinaio, che stavano nel corridoio, si precipitarono |
La sorte -
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fuori camera. - Ehi, comare, voi venite qui. Chiamate | il | padrone. - Il padrone è fuori, vossignoria.... - Bravo! La |
La sorte -
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- Ehi, comare, voi venite qui. Chiamate il padrone. - | Il | padrone è fuori, vossignoria.... - Bravo! La padrona? - La |
La sorte -
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vossignoria, piange e non sa niente.... - Portatemi | il | registro dei passeggieri; non c'è neanche questo?.. - Corro |
La sorte -
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non c'è neanche questo?.. - Corro subito io - disse | il | portinaio, recando la carta al delegato Pinelli, che si |
La sorte -
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corte, senza chiacchiere.... - Don Ciccio, vossignoria, | il | portinaio, m'aveva dato una lettera, pel passeggiere; e ho |
La sorte -
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a quest'uscio, senza aver risposta, e allora è venuto fuori | il | reverendo, che ha guardato dalla serratura, e ha visto, Dio |
La sorte -
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che ha guardato dalla serratura, e ha visto, Dio liberi, | il | passeggiere... - Se permette, signor delegato.... - |
La sorte -
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la barba; come lei vede son rimasto a mezzo! e sentito | il | fracasso della serva, mi sono affacciato: Che state a |
La sorte -
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della serva, mi sono affacciato: Che state a picchiare, | il | passeggiere sarà andato fuori! Ma il passeggiere non era |
La sorte -
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Che state a picchiare, il passeggiere sarà andato fuori! Ma | il | passeggiere non era andato fuori... - No, non era fuori - |
La sorte -
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lei, ho capito. Avete finito, Pinelli? - Ecco qui - disse | il | delegato. - Su via, Spina, questo al pretore, al Duomo, in |
La sorte -
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al Pinelli: - Vedrete adesso che cosa ci vorrà perchè | il | signor pretore si scomodi! - E, additando il cadavere: - Mi |
La sorte -
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vorrà perchè il signor pretore si scomodi! - E, additando | il | cadavere: - Mi pare che.... - C'è poco da fare! - rispose |
La sorte -
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cadavere: - Mi pare che.... - C'è poco da fare! - rispose | il | delegato. - Alle corte; Bruscalà, vai dal compare Mezzanca, |
La sorte -
|
novità, tuo padre come ti dissi nell'altra mia ha consumato | il | matrimonio con la Finocchiara e della sant'anima di tua |
La sorte -
|
di tua madre nessuno più se ne ricorda. Ma se vuoi sentire | il | mio consiglio, torna a casa che tuo padre ti riceverà, e |
La sorte -
|
lire, con vaglia postale; io ti abbraccio caramente e sono | il | tuo affezionatissimo cugino Giovanni Ba... Bu... Bertella.» |
La sorte -
|
Ba... Bu... Bertella.» Nel silenzio della camera si sentiva | il | borbottìo dell'ispettore che leggicchiava e s'interrompeva |
La sorte -
|
dovuto stentare per le venti lire che ti mandai; ma io farò | il | possibile per poterti aiutare. Il canonico Pesce ti manda |
La sorte -
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che ti mandai; ma io farò il possibile per poterti aiutare. | Il | canonico Pesce ti manda la lettera di raccomandazione pel |
La sorte -
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di raccomandazione pel barone... - Eccellenza, questo è | il | registro - disse don Ciccio, porgendo il fascicoletto |
La sorte -
|
questo è il registro - disse don Ciccio, porgendo | il | fascicoletto stretto e lungo, dalla copertina sporca di |
La sorte -
|
c'è altro. Ma che è questo vociare? Pinelli, fate sgombrare | il | corridoio. E l'ispettore riprese a frugare tra le carte. - |
La sorte -
|
«Navigazione generale, società, etc. Onorevole signore, | il | personale di questa Agenzia trovasi attualmente al |
La sorte -
|
«Amministrazione delle zolfare del barone Cardara. Signore, | il | signor barone ricevette a suo tempo la lettera che lei gli |
La sorte -
|
sopra? «Le.... Pe...» Pinelli, venite a vedere; come dice? | Il | delegato compitava anche lui: - Pe... Se... Teresa! - |
La sorte -
|
di grado superiore... - Ispettore, lo frughiamo? - domandò | il | delegato. - Senza il signor Pretore? Oibò! - Egli faceva |
La sorte -
|
- Ispettore, lo frughiamo? - domandò il delegato. - Senza | il | signor Pretore? Oibò! - Egli faceva boccaccie - Volete |
La sorte -
|
tua salute, e spero che per guarirti tornerai a casa, se | il | dottore ti ha prescritto l'aria del paese. Mi angustia la |
La sorte -
|
mandare qualche cosa. Caro Filippo, torna presto, questo è | il | mio consiglio, e meglio soffrire a casa tua che in una |
La sorte -
|
giornali.... Pare che non ci sia altro. L'ispettore lasciò | il | suo posto e si fece alla porta del corridoio. - Dov'è il |
La sorte -
|
il suo posto e si fece alla porta del corridoio. - Dov'è | il | portinaio? - Eccellenza! - Don Ciccio si rigirava fra le |
La sorte -
|
- Eccellenza! - Don Ciccio si rigirava fra le mani | il | berretto gallonato. - Era andato fuori, iersera? - |
La sorte -
|
sì; tanto è vero che tornò a notte avanzata, dopo | il | teatro. - Come lo sapete? - Che un momento dopo venne la |
La sorte -
|
un occhio e disse al delegato: - Pinelli, si è visto | il | pretore?... - Poi, rivolto al portinaio: - E col padrone, |
La sorte -
|
finiva?... Domenica, lunedì, martedì... - don Ciccio faceva | il | conto sulle dita, guardando all'aria - Eccellenza, finiva |
La sorte -
|
lo sentivo abbaiare come un cane.... e sputava sangue... - | Il | pretore!.. il pretore!.. - A un tratto le guardie si |
La sorte -
|
come un cane.... e sputava sangue... - Il pretore!.. | il | pretore!.. - A un tratto le guardie si schierarono da una |
La sorte -
|
indietro sull'uscio della sua camera; l'ispettore si cavò | il | cappello, indietreggiando. - Signor pretore, le bacio le |
La sorte -
|
indietreggiando. - Signor pretore, le bacio le mani! | Il | pretore guardò il cadavere, impassibilmente, scialbo nel |
La sorte -
|
- Signor pretore, le bacio le mani! Il pretore guardò | il | cadavere, impassibilmente, scialbo nel viso dalle guancie |
La sorte -
|
sarebbe sentito volare una mosca. Sotto l'albergo, malgrado | il | tempo sempre più buio, la folla ingrossava e ne saliva un |
La sorte -
|
come di acque scorrenti. - Ecco quello che si è trovato. | Il | pretore prese ad esaminare quel ritratto, formato |
La sorte -
|
prese ad esaminare quel ritratto, formato promenade, su cui | il | sangue aveva tirato come un velo rossastro. L'ispettore, |
La sorte -
|
velo rossastro. L'ispettore, colla mazzettina a spall'arme, | il | cappello un po' rovesciato indietro, si avanzò anch'egli a |
La sorte -
|
che piglia sempre posto a destra, in capofila? - chiese | il | Pinelli. - Sicuro, Teresella! - Dove avete trovato questo |
La sorte -
|
Teresella! - Dove avete trovato questo ritratto? - domandò | il | pretore. - Fra il gilè e la camicia - rispose la guardia - |
La sorte -
|
avete trovato questo ritratto? - domandò il pretore. - Fra | il | gilè e la camicia - rispose la guardia - Si sentiva una |
La sorte -
|
Si sentiva una cosa dura. - Nient'altro? - Nossignore. Ora | il | cadavere restava con le braccia in croce, la testa rimossa |
La sorte -
|
mostrante la camicia insanguinata. - Delegato - chiamò | il | pretore - venga qui, cominciamo due parole di verbale. |
La sorte -
|
una maschera sul fazzoletto di seta rossa che le avvolgeva | il | capo. - Neh, cavaliere, che è stato? - chiese colla sua |
La sorte -
|
Voi scherzate.... - Non mi credi? Gli abbiamo trovato | il | tuo ritratto sul cuore. - Il mio ritratto? ... Guarda, |
La sorte -
|
mi credi? Gli abbiamo trovato il tuo ritratto sul cuore. - | Il | mio ritratto? ... Guarda, guarda com'è serio!.. E gli dette |
La sorte -
|
dette uno spintone. - Ferma con le mani. Parlo sul serio, | il | tuo ritratto, nelle Campane, e c'è anche una copia del |
La sorte -
|
L'ispettore trinciò una piccola croce, col dito. - | Il | ritratto glie lo avevi dato tu? - Io? Siete pazzo! Chi lo |
La sorte -
|
mai da passà qualche seccatura?... L'ispettore le accarezzò | il | mento, paternamente. - Non aver paura. E salì nella stanza |
La sorte -
|
- Non aver paura. E salì nella stanza del morto. Dietro, | il | becchino portava la cassa: tre tavole inchiodate e una |
La sorte -
|
Avanti. - Picciotti, a noi. Preso dalle spalle e dai piedi, | il | cadavere fu deposto nella cassa. L'abito aperto faceva |
La sorte -
|
aperto faceva ingombro; lo affagottarono alla meglio. | Il | tempo diventava sempre più scuro; alla luce triste, |
La sorte -
|
del morto pareva di cera. A un tratto s'intese, fuori | il | corridoio, un confuso rimescolio, voci sorde, indistinte; |
La sorte -
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assassino!... - Saverio!... per carità, Saverio!... | Il | padrone, terribile nella faccia accesa, gli occhi iniettati |
La sorte -
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con la bava alla bocca, egli gridava parole mozze. - | Il | cuore debbo mangiargli... a cotesto infame!.. Mi ha |
La sorte -
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facciamo? Restarono un momento così, gli occhi negli occhi. | Il | pretore guardava, impassibile, stropicciandosi le dita. Poi |
La sorte -
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pretore guardava, impassibile, stropicciandosi le dita. Poi | il | padrone, fremente, con le labbra strette e le mascelle |
La sorte -
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si lasciò portar via, barcollando. - Su, facciamo presto. | Il | becchino s'inginocchiò, inchiodò la cassa, leggermente; le |
La sorte -
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corridoio angusto, giù per la scaletta dalla volta bassa, | il | carico andava sbattendo di qua e di là. - Adagio!... |
La sorte -
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al becchino, consegnandogli l'ufficio del pretore. Come | il | carrozzone fu partito, donna Vincenza, nel risalire, vide |
La sorte -
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lettera del passeggiere! - «Municipio di Messina» - lesse | il | pretore, interrompendo la redazione del verbale - «Oggetto: |
La sorte -
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occorre espressamente, per essere ammessi al concorso, | il | certificato speciale di abilitazione allo insegnamento |
La sorte -
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allo insegnamento della ginnastica. Tale essendo | il | suo caso, la commissione non può passare all'esame dei |
La sorte -
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già presentati se la Signoria Vostra non le farà pervenire | il | certificato di cui sopra.» FINE. |
La sorte -
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| IL | MARITO DELL'AMICA ROMANZO DI NEERA G. GALLI 1885 |
Il marito dell'amica -
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facessi | il | contrario sarei una santa, lo so! |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
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BORTONE | IL | CODICE DELLA CORTESIA ITALIANA SEI TORINO |
Il codice della cortesia italiana -
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una sera dell'aprile scorso che | il | possidente Davide D'Elia, tornandosene in calesse da una |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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sopraggiungere del veicolo non si mosse neppure, tanto che | il | cavallo stesso, non facendo a tempo a scansarsi, si fermò |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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invincibile ira contro Dio e contro gli uomini. Pensò che | il | bambino lo avesse deposto lì qualche contadina che lavorava |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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che lavorava nei dintorni, e tirò le redini perchè | il | cavallo passasse a destra della strada: ma ii cavallo, per |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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non andava avanti: sollevava e scuoteva la testa seguendo | il | movimento delle redini, ma non andava avanti. Il padrone, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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seguendo il movimento delle redini, ma non andava avanti. | Il | padrone, tutto agitato dentro il calessino leggero come una |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ma non andava avanti. Il padrone, tutto agitato dentro | il | calessino leggero come una grande sedia a ruote, imprecò, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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a ruote, imprecò, tentando almeno di tirarlo indietro: ma | il | cavallo non intendeva neppure di andare indietro, fermo |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Grandi, pensierosi, di un colore indefinito, fra l'azzurro | il | bruno e l'oro, brillavano come due piccoli specchi che |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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brillavano come due piccoli specchi che riflettessero | il | luminoso cielo del crepuscolo. Davide non era uomo da |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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e questo rimorso, come tutti i rimorsi veri, rincrudiva | il | suo disamore per tutti gli altri bambini del mondo che non |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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quando venivamo qui a far le serenate... C' era sempre | il | fiasco dietro, per annaffiare la gola di colui che |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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colui che cantava..... Ah! Ah! quella notte, ricordate? che | il | contrabasso non si reggeva su le gambe! |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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posto, avendo alla sua diritta lo sposo, alla sua sinistra | il | compare, o, se vi è il monsignore, il parroco che ha |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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diritta lo sposo, alla sua sinistra il compare, o, se vi è | il | monsignore, il parroco che ha celebrato le nozze religiose; |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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alla sua sinistra il compare, o, se vi è il monsignore, | il | parroco che ha celebrato le nozze religiose; allora, il |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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il parroco che ha celebrato le nozze religiose; allora, | il | compare passa al posto seguente. Dirimpetto alla sposa, |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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primo posto, vi è sua madre, se l' ha; la quale ha a destra | il | padre o il più prossimo parente dello sposo, e a sinistra |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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vi è sua madre, se l' ha; la quale ha a destra il padre o | il | più prossimo parente dello sposo, e a sinistra un altro |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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un altro parente immediato dello sposo. Se la sposa ha solo | il | padre, è lui che le siede dirimpetto, dando la dritta alla |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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altre notabilità della festa, in questa tavola d'onore. | Il | menu di questa colazione può esser più o meno ricco: il più |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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Il menu di questa colazione può esser più o meno ricco: | il | più semplice è quello che ha una tazza di brodo, un pesce |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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un gelato e la torta di nozze, o, se lo capite meglio, | il | gâteau de mariage.. Ad arricchirlo, non ci vuole che del |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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cuoco e della immaginazione! Ogni invitato ha, davanti, | il | suo menu , in cartoncino apposito, con le iniziali degli |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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con le iniziali degli sposi e la data del matrimonio: | il | menu , poichè la cucina è sempre di piatti francesi, è |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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che quando gli invitati sono molti, bisogna scrivere | il | loro nome sopra un cartoncino e deporlo sul loro posto, a |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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una poesia, bisogna fargli buon viso: deve rispondere | il | padre della sposa, o lo sposo stesso. Dopo il gelato, la |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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rispondere il padre della sposa, o lo sposo stesso. Dopo | il | gelato, la sposa, al braccio dello sposo, distribuisce le |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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vi è molta varietà di moda; più elegante e pratico, è | il | fazzoletto di seta bianco, legato con un nastro, pieno di |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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bel ninnolo da salotto. La sposa, quindi, va a vestirsi per | il | viaggio di nozze. |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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darmi | il | veleno piuttosto! Lo berrei volonfieri... |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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ha fatto la predica | il | santo sacerdote? |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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- Ah! ah! ah!... bellissimo!... ah ah! ah!... Non c'è che | il | maestro Albani per avere di queste idee!... L'altro lasciò |
Documenti umani -
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maestro Albani per avere di queste idee!... L'altro lasciò | il | suo posto, e aspettato che l'amico si calmasse, riprese a |
Documenti umani -
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scrivi un trattato, non dipingere un quadro.... - Eh! | il | discorso non è poi tanto da matto! E se ti sta tanto a |
Documenti umani -
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a memoria, v'era un'ironia così sottile ed acuta, che | il | Natali si voltò a guardarlo. Ora, egli dirigeva in fondo |
Documenti umani -
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può essere di tutti i tempi di tutti i paesi. - Poi, preso | il | teschio e mettendosi a considerarlo attentamente. - Ed ecco |
Documenti umani -
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a considerarlo attentamente. - Ed ecco un altro quadro: | il | problema d'Amleto, essere o non essere, cioè se è |
Documenti umani -
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essere o non essere, cioè se è meglio.... Tu dovresti fare | il | mio ritratto così. Anastasio Natali scosse le spalle e si |
Documenti umani -
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e se mi prometti di star buono e di lasciare in pace | il | teschio, ti butto giù un pastello. - Vorrà essere una cosa |
Documenti umani -
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giù un pastello. - Vorrà essere una cosa molto originale. | Il | Natali mise a sedere l'amico, dispose il cartone sopra una |
Documenti umani -
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molto originale. Il Natali mise a sedere l'amico, dispose | il | cartone sopra una tavoletta, prese la scatola dei pastelli, |
Documenti umani -
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di meridionale nervoso, le prime linee. Però, a misura che | il | suo lavoro avanzava, l'attività dell'artista andava |
Documenti umani -
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rallentando. Ora egli si fermava ad ogni tratto, buttava | il | corpo indietro per giudicare dell'effetto, guardava |
Documenti umani -
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indietro per giudicare dell'effetto, guardava lungamente | il | modello, e aveva un piccolo aggrinzamento delle guancie che |
Documenti umani -
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aggrinzamento delle guancie che dimostrava chiaramente | il | suo malcontento. - Scusa, tirati più indietro.... no, più |
Documenti umani -
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tirati più indietro.... no, più avanti.... Alza un poco | il | capo.... così.... no, come prima. Tornato al lavoro, |
Documenti umani -
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la bocca, se no c'entreranno le mosche!... A poco a poco, | il | Natali cominciava a indispettirsi; gli pareva che Luigi |
Documenti umani -
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di credere che sono compostissimo. Ed era quello, dunque, | il | suo atteggiamento naturale? Dacchè era tornato da Roma, il |
Documenti umani -
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il suo atteggiamento naturale? Dacchè era tornato da Roma, | il | Natali non aveva ancora guardato l'amico così attentamente; |
Documenti umani -
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e dette ancora alcuni tocchi; poi, ad un tratto, strappò | il | cartone e lo buttò da canto. - Cominciamo daccapo. Era |
Documenti umani -
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proprio impossibile ch'egli afferrasse quella fisonomia? | Il | Natali ci si arrabbiava. A corto di risorse, egli mise in |
Documenti umani -
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scolaro sonnacchioso in atto di ripetere la sua lezione. | Il | pittore si era messo a contraddire tutto quello ch'egli |
Documenti umani -
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alle opposizioni, agli scherzi, ai sarcasmi dell'amico, ma | il | suo sguardo restava freddo come la sua voce lenta, |
Documenti umani -
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Come un velo d'ombra passò sul viso del maestro Albani. | Il | pittore alzò gli occhi al lucernario: era una nube che |
Documenti umani -
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gli occhi al lucernario: era una nube che aveva oscurato | il | sole?... La giornata era sempre tersissima. - Che cos'hai? |
Documenti umani -
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è che hai ragione.... Io sono stato un anno pazzo.... | Il | pittore stava per dire: "Un anno soltanto? vuoi dire un po' |
Documenti umani -
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la più miserabile delle creature: un uomo!... Dimenticando | il | suo pastello, Anastasio Natali esclamò: - Allora, sentiamo. |
Documenti umani -
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galline, si sente nelle uova. Ave Maria, piena di grazia, | il | signore è con voi, voi siete benedetta fra le donne, e |
Rosario. Dramma in un atto -
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è con voi, voi siete benedetta fra le donne, e benedetto | il | frutto del ventre vostro, Gesù... |
Rosario. Dramma in un atto -
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invitava un altro a succhiarle | il | sangue vivo dal cuore; qualche volta la voce di una donna |
Cosima -
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si alzava però ad ammonire le appassionate, e allora | il | coro femminile taceva, con una pausa quasi spaventata. |
Cosima -
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di San Francesco Saverio, | il | mio santo!... |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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| il | Signore che vi manda, compar Alfio! |
Cavalleria rusticana -
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possiamo fare, senza | il | piacere della mamma?... |
Rosario. Dramma in un atto -
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appaiati, da non potersi sciogliere più! L'uomo si mette | il | giogo al collo e la catena al piede prendendo moglie. |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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sorella dovrà tenere bene aperti gli occhi...Il lupo cangia | il | pelo ma non il vizio. Non parlo per dir male... Cola ha un |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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bene aperti gli occhi...Il lupo cangia il pelo ma non | il | vizio. Non parlo per dir male... Cola ha un cuore di |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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nel freddo mattino del tardo autunno: ma a poco a poco | il | cielo si schiariva e si sollevava sopra i monti che |
Cosima -
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ridente alla dolce realtà. Allora tutto prendeva colore; | il | cielo sembrava un mare sparso d'isolette rocciose, sui rami |
Cosima -
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i monti riprendevano le loro tinte azzurre e rosee. Quando | il | tempo era bello capitavano nell'orto la padrona che non |
Cosima -
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anni; ma a volte ne dimostrava di meno, a volte di piú. | Il | viso bianco, corrucciato, gli occhi che sembravano |
Cosima -
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delle donne vecchie, si aprivano e illuminavano come | il | cielo in quelle ambigue mattine, quando il riso schietto le |
Cosima -
|
come il cielo in quelle ambigue mattine, quando | il | riso schietto le sgorgava dai denti stretti con la violenza |
Cosima -
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per sorvegliare chi lavorava, sapendo che di Santus | il | mugnaio poteva, con l'aiuto diabolico dell'acquavite, farne |
Cosima -
|
due litri d'olio grezzo lasciato nel paiuolo apposito o, se | il | proprietario preferiva, due lire in contanti. Molti |
Cosima -
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preferiva, due lire in contanti. Molti lasciavano correre | il | tempo, prima di pagare, e allora il conto rimaneva aperto. |
Cosima -
|
lasciavano correre il tempo, prima di pagare, e allora | il | conto rimaneva aperto. Ed ecco Cosima, seduta al tavolo |
Cosima -
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sfogliare l'unto registro e segnare in fila i nomi e | il | numero delle macinate; era una poesia anche quella, e il |
Cosima -
|
e il numero delle macinate; era una poesia anche quella, e | il | sole, che sbaragliava le ultime rocciose nuvolette e |
Cosima -
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rocciose nuvolette e splendeva alto sui monti, dorava | il | foglio dove lei scriveva e lucidava i suoi capelli severi. |
Cosima -
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col vero popolo, laborioso e mite, che se pure poteva, come | il | mugnaio, mettere le grinfie sulla piccola roba del |
Cosima -
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come quella del famoso contadino che tentò d'ingannare | il | confessore dicendogli di aver rubato una corda, e alle |
Cosima -
|
solitaria e i venti e gli uccelli e le volpi per strappare | il | grano e il vino, dei quali si nutrivano come il sacerdote |
Cosima -
|
e i venti e gli uccelli e le volpi per strappare il grano e | il | vino, dei quali si nutrivano come il sacerdote nella Messa. |
Cosima -
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strappare il grano e il vino, dei quali si nutrivano come | il | sacerdote nella Messa. Cosima li osservava, li studiava, ne |
Cosima -
|
nella Messa. Cosima li osservava, li studiava, ne imparava | il | linguaggio, le superstizioni, le maledizioni e le |
Cosima -
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le preghiere: e dal suo posto di osservazione vedeva anche | il | quadro e le figure del frantoio; sentiva le storielle che |
Cosima -
|
vi si raccontavano, le canzoni dell'ubriaco, e se le doleva | il | cuore e piegava la testa umiliata nel vedere Santus, il |
Cosima -
|
il cuore e piegava la testa umiliata nel vedere Santus, | il | fratello nato per grandi destini, intagliare carrettini di |
Cosima -
|
mise un titolo grigio, che sotto però nascondeva anch'esso | il | seme del fuoco: lo intitolò Rami caduti. |
Cosima -
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infatti le toccava cuocere | il | pane e scopar le stanze per la cognata, la quale come Dio |
Pane nero -
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al Castelluccio. Quel mariuolo del camparo aveva fatto | il | suo interesse a maritare la figliuola senza dote, e doveva |
Pane nero -
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a mantenerla. Dacchè aveva la Nena vedeva che gli mancava | il | pane per tutti e due, e dovevano tirarlo fuori dalla terra |
Pane nero -
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a Licciardo, colle bisacce in ispalla, asciugandosi | il | sudore colla manica della camicia; avevano sempre nella |
Pane nero -
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camicia; avevano sempre nella testa e dinnanzi agli occhi | il | seminato, chè non vedevano altro fra i sassi della |
Pane nero -
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non vedevano altro fra i sassi della viottola. Gli era come | il | pensiero di un malato che vi sta sempre nero in cuore, quel |
Pane nero -
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la gonnella sui ginocchi, per non far danno. E non sentiva | il | peso della gravidanza, nè il dolore delle reni, come se ad |
Pane nero -
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non far danno. E non sentiva il peso della gravidanza, nè | il | dolore delle reni, come se ad ogni filo verde che liberava |
Pane nero -
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avrebbe dato se la spiga veniva a 12, o a 10, od anche a 7; | il | gambo non era robusto ma il seminato era fitto. Bastava che |
Pane nero -
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a 12, o a 10, od anche a 7; il gambo non era robusto ma | il | seminato era fitto. Bastava che il marzo non fosse troppo |
Pane nero -
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gambo non era robusto ma il seminato era fitto. Bastava che | il | marzo non fosse troppo asciutto, e che piovesse soltanto |
Pane nero -
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sognava. Santa Agrippina benedetta doveva pensarci lei! - | Il | cielo era netto, e il sole indugiava, color d' oro, sui |
Pane nero -
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benedetta doveva pensarci lei! - Il cielo era netto, e | il | sole indugiava, color d' oro, sui prati verdi, dal ponente |
Pane nero -
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camminando pesantemente dietro la sua compagna, curva sotto | il | sacco dell' erba e con tanto di pancia, sentivasi il cuore |
Pane nero -
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sotto il sacco dell' erba e con tanto di pancia, sentivasi | il | cuore gonfio di tenerezza per la poveretta, e le andava |
Pane nero -
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voce rotta dalla salita, di quel che si poteva fare, se | il | Signore benediceva i seminati fino all'ultimo. Ora non |
Pane nero -
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s'erano belli o brutti, e d'altre sciocchezze. E quando | il | maggio traditore venne a rubare tutte le fatiche e le |
Pane nero -
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e moglie, seduti un' altra volta sul ciglione a vedere | il | campo che ingialliva a vista d'occhio, come un malato che |
Pane nero -
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e gli occhi impietriti nella faccia pallida. - Questo è | il | castigo di Dio! borbottava Santo, - La buon' anima di mio |
Pane nero -
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me l' aveva detto! E nella casuccia del povero penetrava | il | malumore della stradicciuola nera e fangosa. Marito e |
Pane nero -
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volta che la Rossa domandava i danari per la spesa, e se | il | marito tornava a casa tardi, o se non c'era legna per |
Pane nero -
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Alla moglie, sinchè rimase in letto, le preparava | il | brodo, le scopava la casa, le mondava il riso, e le si |
Pane nero -
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le preparava il brodo, le scopava la casa, le mondava | il | riso, e le si piantava anche ritto davanti, acciò non le |
Pane nero -
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del Municipio valevano forse meglio di lui? Suo marito, | il | cavaliere, come ella Io chiamava parlando con certe |
Passa l'amore. Novelle -
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che farvene, se li spendete così? - Zitta! - rispondeva | il | cavaliere dignitosamente. - Zitta un corno! Lo vedo io quel |
Passa l'amore. Novelle -
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pane, vino, salami, formaggio, tutto deve uscire di qui!... | Il | notaio Pitarra e gli altri non si scomodano. - Viva il |
Passa l'amore. Novelle -
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Il notaio Pitarra e gli altri non si scomodano. - Viva | il | cavaliere! - E il Fascio.... Dio non voglia!.. farà andare |
Passa l'amore. Novelle -
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e gli altri non si scomodano. - Viva il cavaliere! - E | il | Fascio.... Dio non voglia!.. farà andare questa casa a |
Passa l'amore. Novelle -
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voglia!.. farà andare questa casa a catafascio! Già, non è | il | Fascio l'abitazione vostra? Mattina e sera là. Credete che |
Passa l'amore. Novelle -
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Credete che ve ne saranno grati? Alle elezioni vi aspetto! | Il | cavaliere la lasciava dire. - Benedette donne! Vogliono |
Passa l'amore. Novelle -
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rompono i timpani alla gente, non potreste farle tacere? | Il | padre di Vincenzino non ne può più; vi manda tanti |
Passa l'amore. Novelle -
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appunto le trombe per irritarlo peggio! E vedrete che | il | matrimonio di vostra figlia, a cagione anche delle trombe, |
Passa l'amore. Novelle -
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figlia, a cagione anche delle trombe, andrà per aria! - | Il | padre di Vincenzino è un asino. Ora gli dànno noia le |
Passa l'amore. Novelle -
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forse le trombe quando ha votato contro di me? E anche | il | signor Vincenzino.... - Si è astenuto! Il cavaliere, appena |
Passa l'amore. Novelle -
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di me? E anche il signor Vincenzino.... - Si è astenuto! | Il | cavaliere, appena si toccava questo tasto, tagliava corto. |
Passa l'amore. Novelle -
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Ma l'anno prossimo.... dopo le elezioni!... E perciò | il | cavaliere si era dato anima e corpo al Fascio, al suo |
Passa l'amore. Novelle -
|
suo Fascio, che infatti non veniva chiamato dei Reduci, ma | il | Fascio del cavaliere. Egli aveva instituito anche la scuola |
Passa l'amore. Novelle -
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state le trombe del giudizio universale, in luglio, | il | giorno delle elezioni! E con l'immaginazione egli si vedeva |
Passa l'amore. Novelle -
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e noci e fichi secchi, per tenere allegro e ben compatto | il | Fascio, con gran disperazione di donna Beatrice che se la |
Passa l'amore. Novelle -
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prendeva anche con Cipolla, quando veniva a dirle: - Dice | il | signor cavaliere che il pane lo comprerà da Severino. Il |
Passa l'amore. Novelle -
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quando veniva a dirle: - Dice il signor cavaliere che | il | pane lo comprerà da Severino. Il vino, di quello della |
Passa l'amore. Novelle -
|
il signor cavaliere che il pane lo comprerà da Severino. | Il | vino, di quello della botte piccola lo battezzerò io, |
Passa l'amore. Novelle -
|
dopo la vittoria del cavaliere, fino a tarda notte, come se | il | paesetto fosse stato preso di assalto. - Viva il cavaliere! |
Passa l'amore. Novelle -
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come se il paesetto fosse stato preso di assalto. - Viva | il | cavaliere! Viva il cavaliere! - E tatà taratatà! |
Passa l'amore. Novelle -
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fosse stato preso di assalto. - Viva il cavaliere! Viva | il | cavaliere! - E tatà taratatà! |
Passa l'amore. Novelle -
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si affrettavano senza far rumore dinanzi al dottore, | il | quale giungeva calmo, col sorriso mentito in quell'attesa |
Dramm intimi -
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tremito nervoso. — Buona sera! Un po' tardi! Finisco adesso | il | mio giro. E questa cara ammalata come è stata ? S'era |
Dramm intimi -
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l'inferma, tenendo fra le dita bianche e grassocce | il | polso delicato e pallido della fanciulla; ripeteva le |
Dramm intimi -
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in punta di piedi per susurrare all' orecchio della signora | il | nome degli intimi che venivano a chieder notizie |
Dramm intimi -
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che venivano a chieder notizie dell'inferma. Ad un tratto | il | dottore rizzò il capo. —Chi è arrivato adesso ? — domandò |
Dramm intimi -
|
chieder notizie dell'inferma. Ad un tratto il dottore rizzò | il | capo. —Chi è arrivato adesso ? — domandò con vivacità |
Dramm intimi -
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la contessa. —La solita pozione per questa notte — continuò | il | medico, come se avesse dimenticato la sua domanda. — |
Dramm intimi -
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di nuovo. Bisogna dar tempo alla cura. Ma non lasciava | il | polso dell' inferma; fissando uno sguardo penetrante su la |
Dramm intimi -
|
per carità! — supplicava la contessa, accompagnando | il | medico sino all' anticamera, senza badare agli amici e ai |
Dramm intimi -
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di nuovo — rispondeva lui. — La solita febbricciattola, | il | solito squilibrio nervoso... Ma quando furono in un |
Dramm intimi -
|
si portò le mani al petto. —Bisogna pensarci! — ribattè | il | medico con una certa rude franchezza. — Ora ne son certo. |
Dramm intimi -
|
medico con una certa rude franchezza. — Ora ne son certo. | Il | caso è grave. — Lui! — fu la prima parola che scappò alla |
Dramm intimi -
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scappò alla madre, senza sapere quel che si dicesse. —Si; | il | polso me l'ha detto. Lei non ha avuto alcun indizio? Non ha |
Dramm intimi -
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qualche cosa? — Mai!... Bice è così timida... così... — | Il | marchese viene spesso in casa ? La poveretta, sotto gli |
Dramm intimi -
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Noi altri medici allo volto abbiamo cura d'anime — aggiunse | il | dottore sorridendo. — Forse è stato un bene che quel |
Dramm intimi -
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e salutò tutti con un cenno del capo. — Bice, figlia mia! | il | dottore t'ha trovata meglio oggi, sai ! — Si, mamma — |
Dramm intimi -
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quella amara indifferenza degli ammalati gravi che stringe | il | cuore. — Ci è di là delle visite per te. Vuoi vederli ? — |
Dramm intimi -
|
vederli ? — Chi c' è ? — Ma tutti. La tua zia, Augusta, | il | signor Danei... Vuoi vederli? Bice chiuse gli occhi, come |
Dramm intimi -
|
metterete sotto | il | capezzale... senza farnela accorgere.... |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
|
Nulla di quanto mi circonda può riuscire ad interessarmi. | Il | vero reale è ciò che si passa nel mio spirito: la finzione, |
Documenti umani -
|
che si passa nel mio spirito: la finzione, l'illusione, è | il | mondo esteriore. Nulla esiste, fuor che l'idea.... |
Documenti umani -
|
| il | direttore si accorse della nuova diavolerla, per cui |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
allegro, non cattivo; e da quel giorno diventava proprio | il | modello degli scolari. Aveva fatto questo ragionamento : — |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
fatto questo ragionamento : — Se commetto una discoleria, | il | direttore potrà pensare che voglio un'altra tazza di |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
| il | lume sulla tavola, appoggia il fucile alla parete, e siede |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
|
il lume sulla tavola, appoggia | il | fucile alla parete, e siede lì accanto sulla scranna, |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
|
fra le cosce, senza dir altro. MARIANGELA si toglie | il | grembiule e glielo dà; egli lo spinge in là, sulla tavola, |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
|
alle grondaie, stanno ferme un momento, posate lungo | il | cornicione, quasi a consultarsi, poi scappano. Volteggiano, |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
|
quasi a consultarsi, poi scappano. Volteggiano, stridono; è | il | gran giorno della partenza. *** |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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| Il | chiarissimo editore Cav. Giannotta ha dato fuori |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
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| Il | racconto si fa leggere con molto piacere ed interesse, |
L'indomani -
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corrotta in parte dalla madre, che civetteggia; ed | il | burocratico, pieno di studi, che non conosce il mondo.» |
L'indomani -
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ed il burocratico, pieno di studi, che non conosce | il | mondo.» Giornale Il Napoli (2 Dicembre 1888). |
L'indomani -
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pieno di studi, che non conosce il mondo.» Giornale | Il | Napoli (2 Dicembre 1888). |
L'indomani -
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la vera causa: mai più in vita mia proverò la gioia e | il | conforto che mi dava lo scrivere quei fogli, nella |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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se volessero punirlo di aver troppo goduto del bel tempo: | il | nostro cortiletto diventava una vera cisterna; una fiumana |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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torna indietro urlando per la paura: la sola nota comica è | il | carro con la botte per l'inaffiamento delle strade; la |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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nella mia triste cameretta: è così buia che devo avvicinare | il | tavolino alla finestra. Scrivo, scrivo: una vera pioggia di |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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altro! Mi riprende la smania di uscire, di andarmene lungo | il | mare, di mescolare il mio al suo tormento; esco, attraverso |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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smania di uscire, di andarmene lungo il mare, di mescolare | il | mio al suo tormento; esco, attraverso la strada allagata, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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esco, attraverso la strada allagata, vado già verso | il | mare accompagnato dai rigagnoli dell'acqua sporca che pare |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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pare voglia anch'essa tornare al suo luogo d'origine dopo | il | suo triste viaggio per cielo e per terra. II mare è più |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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marinaio che guarda dalla riva come un padrone guarda | il | suo podere, è piccola in quello sfondo tumultuoso, sotto il |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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il suo podere, è piccola in quello sfondo tumultuoso, sotto | il | cielo ancora nero in alto, ma già chiaro all'orizzonte, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ancora nero in alto, ma già chiaro all'orizzonte, dove | il | sole lotta con un drago di nuvole nere dalle cento lingue |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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punti l'onda si slancia Iontana e subito ritorna verso | il | mare descrivendo dei cerchi perfetti, tremuli di uno |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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su sè stessi, con le scaglie brillanti al sole. Ed è strano | il | divertirsi delle onde a riva, mentre pare che il mare le |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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è strano il divertirsi delle onde a riva, mentre pare che | il | mare le mandi gonfie e feroci per divorarsi la terra. Così |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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quasi sera. II sole è andato giù senza riuscire a vincere | il | drago, il quale però, lasciato solo, si divora e si sbrana |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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II sole è andato giù senza riuscire a vincere il drago, | il | quale però, lasciato solo, si divora e si sbrana da sè |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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però, lasciato solo, si divora e si sbrana da sè stesso; | il | cielo pallido è sparso di code, di zanne, di piume che |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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le ultime nuvolette si tingono d'oro, la spuma le imita: e | il | vento di tramontana ricaccia di là dal mare il libeccio e |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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le imita: e il vento di tramontana ricaccia di là dal mare | il | libeccio e abbatte i cavalIoni verdi. È il sorgere della |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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di là dal mare il libeccio e abbatte i cavalIoni verdi. È | il | sorgere della luna. |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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non deve esser contento di voi, | il | vostro amico! |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
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| il | viso nel grembiale e scoppiando in lagrime) |
Cavalleria rusticana -
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tutti e due dentro | il | capanno del pergolato). |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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| Il | perchè lo sapete voi, e non volete dirmelo... |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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quello che fa affrontare | il | caldo, in tutta la sua violenza. Lasciare che, dalla |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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penetri l'aria nelle stanze, ma che vi penetri anche | il | sole: esso uccide, dicono, tutti i microbi, e le case ne |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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dal sole; o, in carrozza, non far neppure sollevare | il | soffietto: e rientrare abbrustolito, e grondante sudore. |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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sudore. Dicono che si deve sudare, in estate: dicono che | il | sudore sia una salvazione: e che chi non suda, ha molta |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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di tenersi in corpo una malattia infettiva. Prendere | il | bagno di mare fra le nove e le undici della mattina, cioè |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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cioè che lascia le braccia nude, e, magari che lasci libero | il | collo, per poter respirar bene l'aria di mare, per poter |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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per poter nuotare, per agitarsi in tutti i modi, finchè | il | bagno di mare diventi giovevolissimo. Invece di rientrare |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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le cose che più piacciono, in estate, che più lusingano | il | palato: cioè dei vermicelli al pomodoro, o risotto |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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a sera, come se si fosse nell' inverno più rigido. E | il | caldo, pare, finisca, per esser vinto: il viso, le mani, il |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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più rigido. E il caldo, pare, finisca, per esser vinto: | il | viso, le mani, il collo si fanno bruni, ma il bianco d'uovo |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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il caldo, pare, finisca, per esser vinto: il viso, le mani, | il | collo si fanno bruni, ma il bianco d'uovo battuto ci pensa: |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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esser vinto: il viso, le mani, il collo si fanno bruni, ma | il | bianco d'uovo battuto ci pensa: invece di dimagrare, |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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è provvido, sovra tutto con la gente semplice, che prende | il | mondo come viene, si acconcia con tutto e si diverte di |
Saper vivere. Norme di buona creanza -
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o in busta a parte; vi debbono esser precisati | il | giorno, l'ora, il luogo della cerimonia, del ricevimento, |
Il codice della cortesia italiana -
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busta a parte; vi debbono esser precisati il giorno, l'ora, | il | luogo della cerimonia, del ricevimento, della colazione. A |
Il codice della cortesia italiana -
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conveniente che ciò faccia - o mandi almeno un telegramma, | il | giorno delle nozze - anche chi non può intervenire. Lo |
Il codice della cortesia italiana -
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in casa della sposa da un fascio di fiori. Egli indossa | il | vestito di società se la sposa veste di bianco. Si è già |
Il codice della cortesia italiana -
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nell'invio delle partecipazioni: nel distretto postale, | il | giorno prima del matrimonio; fuori, un paio di giorni |
Il codice della cortesia italiana -
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personalmente dalla sposa, seguita dallo sposo, e | il | giorno delle nozze, non nel ricevimento fatto eventualmente |
Il codice della cortesia italiana -
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per | il | gentiluomo, uno dei primi doveri. Recarsi a un convegno piú |
Il codice della cortesia italiana -
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non essere puntuale negli affari; perché, in questi, | il | successo dipende, quasi sempre, dall'arrivare « in tempo ». |
Il codice della cortesia italiana -
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a un concerto, a una conferenza quando lo spettacolo, | il | concerto o la conferenza son già cominciati, è mancanza di |
Il codice della cortesia italiana -
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è mancanza di riguardo verso gli attori, i concertisti, | il | conferenziere e, in genere, verso tutto il pubblico che vi |
Il codice della cortesia italiana -
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i concertisti, il conferenziere e, in genere, verso tutto | il | pubblico che vi assiste. Non v'è gente piú sciocca di |
Il codice della cortesia italiana -
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tacite proteste. Chi manca di riguardo agli altri non ha | il | diritto di pretenderne per sé. Vero è che, talora, ciò può |
Il codice della cortesia italiana -
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locali pubblici, aspettare ad entrare quando si può farlo | il | meno rumorosamente e col minor fastidio possibile degli |
Il codice della cortesia italiana -
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mentre la folla tumultuava nella Piazza Grande, e | il | Bracco sbraitava: - Ai casotti! Ai casotti! E quando i |
Passa l'amore. Novelle -
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nella strada seggiole, tavolini, divani, scrivanie per fare | il | falò; e volavano registri e carte, che si spandevano per |
Passa l'amore. Novelle -
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gli uomini con le accette, le donne coi tizzi accesi!... | Il | sindaco non li aveva aizzati contro il cavaliere? Il |
Passa l'amore. Novelle -
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coi tizzi accesi!... Il sindaco non li aveva aizzati contro | il | cavaliere? Il cavaliere contro il sindaco? Il cavaliere non |
Passa l'amore. Novelle -
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Il sindaco non li aveva aizzati contro il cavaliere? | Il | cavaliere contro il sindaco? Il cavaliere non aveva |
Passa l'amore. Novelle -
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li aveva aizzati contro il cavaliere? Il cavaliere contro | il | sindaco? Il cavaliere non aveva predicato ai reduci: Voi |
Passa l'amore. Novelle -
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contro il cavaliere? Il cavaliere contro il sindaco? | Il | cavaliere non aveva predicato ai reduci: Voi soli siete |
Passa l'amore. Novelle -
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fare! Farò giustizia di tutti! - E le case fumavano! E | il | sangue correva! Voleva i loro palazzi, i loro beni, le loro |
Passa l'amore. Novelle -
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moglie e la figliuola scappate di casa come si trovavano, | il | cavaliere, pallido, tremante, incapace di dire una parola, |
Passa l'amore. Novelle -
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la comare Venera si levò, quietamente, per non destare | il | marito ubbriacatosi la sera innanzi e rovesciato sul letto. |
La sorte -
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Ella preparò l'abito di gala di Vanni e si mise ad annodare | il | nastro rosso e azzurro alla torcia di tre libbre da offrire |
La sorte -
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uh! - mugolava in fondo al letto. - Maledetta la festa ed | il | suo santo! Ella portò le mani alle orecchie, per non |
La sorte -
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scomunicato! - e andò a tirare per un braccio Vanni | il | sordo, che non si destava neanche al fracasso della musica. |
La sorte -
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piedi scalzi, con la veste del voto, ella si tirava dietro | il | figliuolo, scalzo anche lui e con la torcia in mano, alla |
La sorte -
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ragazzo? Don Tino, levatosi all'alba anche lui, non aveva | il | tempo di grattarsi il capo, col forno acceso, la caldaia |
La sorte -
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all'alba anche lui, non aveva il tempo di grattarsi | il | capo, col forno acceso, la caldaia bollente e la |
La sorte -
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acceso, la caldaia bollente e la sorbettiera pronta. - | Il | vassoio... un vassoio... Vi serve questo? - San Placido ve |
La sorte -
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gran fascio di bandierine sotto l'ascella, andava parando | il | paese; Peppe Duro e i suoi uomini lavoravano in piazza a |
La sorte -
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incessante. Lo zio Vito, al canto della chiesa, disponeva | il | suo banco, i cestini pieni di ceci, di fave, di castagne, |
La sorte -
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suo banco, i cestini pieni di ceci, di fave, di castagne, | il | fornello da arrostire. - Per San Placido! - disse la comare |
La sorte -
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- Per San Placido! - disse la comare Venera, mostrandogli | il | figliuolo con la torcia. - A voi, prendete! - e il primo |
La sorte -
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il figliuolo con la torcia. - A voi, prendete! - e | il | primo soldo cascò sul vassoio. - San Placido ve ne |
La sorte -
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vicino alla porta. La comare Venera, tirandosi dietro | il | suo Vanni, si avvicinava alle devote: - Per San Placido, |
La sorte -
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Napoleone, finito di imbandierare la via maestra ed | il | viale delle corse, scappava a casa a riporre due pacchetti |
La sorte -
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più forte e la chiesa si riempì da non entrarci un cane. | Il | vicario e i canonici, in cappa magna, aspettavano il |
La sorte -
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cane. Il vicario e i canonici, in cappa magna, aspettavano | il | sindaco per andare a prendere la statua del santo, ma il |
La sorte -
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il sindaco per andare a prendere la statua del santo, ma | il | sindaco non veniva, - Don Delfo?.. Chi l'ha visto?.. |
La sorte -
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San Placido, tutto d'oro e d'argento, con le braccia e | il | petto coperti di voti, guardava dinanzi a sè, cogli occhi |
La sorte -
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suonarono a stormo, e in mezzo a quel frastuono si levò | il | grido della folla: - Viva San Placido! - Che bella |
La sorte -
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con la scala addosso, a spegner le candele, per aiutare | il | sagrestano che smorzava le lampade votive, e ne faceva |
La sorte -
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Don Delfo era andato a buttarsi sul letto, tastandosi | il | polso, palpandosi lo stomaco, ma non aveva avuto ancora il |
La sorte -
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il polso, palpandosi lo stomaco, ma non aveva avuto ancora | il | tempo di chiuder gli occhi che cominciarono ad arrivare le |
La sorte -
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delle autorità, vedendo Ribottazzo farsi da canto, mentre | il | cavallo si rizzava sulle gambe e squassava la criniera. |
La sorte -
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le dita, per animare i corridori, che divoravano la via. - | Il | sauro non mi piace; vuol succedere un guaio! - ripeteva il |
La sorte -
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Il sauro non mi piace; vuol succedere un guaio! - ripeteva | il | sindaco, mentre Ribottazzo passava una mano sui fianchi del |
La sorte -
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si gridava ancora, incitando gli animali. Tutt'in una volta | il | sauro girò su sè stesso, come cercando la coda; nitrì |
La sorte -
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Scappa!.. San Placido!.. Un gran rimescolìo per tutto | il | viale; la gente fuggiva, inciampava, si pigiava; le donne |
La sorte -
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teste, tentavano di accorrere. - A me!.. Largo!.. Aiuto!.. | Il | sauro saltò il muro del viale e si perdette pei campi, |
La sorte -
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di accorrere. - A me!.. Largo!.. Aiuto!.. Il sauro saltò | il | muro del viale e si perdette pei campi, lasciando |
La sorte -
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si perdette pei campi, lasciando Ribottazzo che si reggeva | il | ginocchio rotto, Marotta il sarto disteso per terra con la |
La sorte -
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Ribottazzo che si reggeva il ginocchio rotto, Marotta | il | sarto disteso per terra con la testa spaccata e mezza |
La sorte -
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di persone qua e là gementi ed invocanti soccorso. - | Il | farmacista!.. Presto,don Gerolamo!.. Don Gerolamo, |
La sorte -
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Don Gerolamo, grattandosi la testa, prese con sè | il | taffettà e le filaccie e corse a fasciare i feriti, mentre |
La sorte -
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dietro alla banda che si dirigeva in piazza, attaccando | il | Boccaccio, badava a ripetere: - L'avevo detto, io!.. Tal'e |
La sorte -
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ambulanti divampava l'edera. Lo zio Vito attizzava | il | fuoco del fornello, arrostendo le castagne, e don Tino, che |
La sorte -
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Cannella, crema e cedro... spumone di pistacchio e amarena! | Il | gelato costava cinque soldi e lo spumone il doppio; ma don |
La sorte -
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e amarena! Il gelato costava cinque soldi e lo spumone | il | doppio; ma don Tino l'aveva fatto con coscienza, nella |
La sorte -
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al delegato, offriva loro lo spumone; e come sopravvenivano | il | capo-musica, il segretario, Napoleone, ne faceva portare |
La sorte -
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loro lo spumone; e come sopravvenivano il capo-musica, | il | segretario, Napoleone, ne faceva portare ancora, per tutti. |
La sorte -
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un malanno lo atterriva. - Ho lo stomaco guasto... - | Il | gelato lo rimette! E, non sapendo più resistere, ne prese |
La sorte -
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prese anche lui, dapprima a poco per volta, tirando forte | il | respiro; poi avidamente. Lo spumone andava a ruba ed il |
La sorte -
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il respiro; poi avidamente. Lo spumone andava a ruba ed | il | caffè era pieno zeppo. Quelli che non avevano trovato |
La sorte -
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della Norma e del Ballo in maschera, e i capi battevano | il | tempo con le palme delle mani, cominciarono a cadere alcune |
La sorte -
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razzi; e come la banda suonava e le campane squillavano, | il | fracasso era assordante. - Un quarto d'ora di fuoco! - si |
La sorte -
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Spata non ne potè più. - O perchè non hai fatto partire | il | pallone di tua moglie, che glie l'ha gonfiato il sindaco? - |
La sorte -
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partire il pallone di tua moglie, che glie l'ha gonfiato | il | sindaco? - Ah, sangue di Giuda! Rocco Minna, scomposto in |
La sorte -
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cogli occhi sanguinosi, fece un passo indietro, cavando | il | coltello. - Aiuto!.. s'ammazzano!.. I carabinieri |
La sorte -
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accorrevano; un'ondata di gente, indietreggiando, rovesciò | il | banco dello zio Vito. - Cristo del cielo! Sono rovinato.... |
La sorte -
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gli strappa | il | garofano e lo sfoglia rabbiosamente). |
Malia. Commedia in tre atti in prosa -
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tu | il | mio chirurgo l'hai lasciato per via? |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
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le mani, scuotendo | il | capo, appassionato e supplichevole. |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
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dubitare. C'è | il | groom della marchesa coi cavalli.... |
La caccia al lupo. La caccia alla volpe -
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non è vero! Lungo | il | vostro cammino, vi sorprendono i venti, la pioggia, la |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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egualmente benigna la sorte... Volteggiano, stridono; è | il | gran giorno della partenza. *** |
Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli -
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Solo domandò: - Di chi è? - Adesso, adesso glielo dirà | il | padrone, - disse la vecchia serva. Poi non potè tenersi |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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serva. Poi non potè tenersi oltre: - è un bambino che | il | padrone ha trovato sperduto nello stradone: è anche ferito. |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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dalla stanza attigua e si chinava sulla panca osservando | il | bambino: anche la padrona si volse un poco a guardarlo, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ce l'hai la linguetta? parla, tesoro: non parli davvero? | Il | bambino aveva riaperto i grandi occhi serii, ma non |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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grezzo coi chiodi che luccicavano al fuoco. L'uomo sotto | il | sacco pareva dormisse profondamente, perchè nè l'entrata |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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del resto nessuno badava a lui; solo Davide, nel togliersi | il | cappotto e il cappello che attaccò lì accanto, lo guardò |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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badava a lui; solo Davide, nel togliersi il cappotto e | il | cappello che attaccò lì accanto, lo guardò dall'alto, con |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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fosse scossa dal suo torpore doloroso, poi s'irritò perchè | il | bambino, impazientitosi finalmente di tutta la curiosità |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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finalmente di tutta la curiosità che destava, contrasse | il | viso come per ridere e invece si mise a piangere: un pianto |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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validi più che tutte le moine delle donne a far chetare | il | bambino. Egli prendeva e beveva e mangiava tutto con |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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piaceva; e Bona lo capì subito, perchè così faceva anche | il | suo Eliseo quando era bambino. Anche il marito doveva |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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così faceva anche il suo Eliseo quando era bambino. Anche | il | marito doveva ricordare vagamente qualche cosa perchè |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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doveva ricordare vagamente qualche cosa perchè guardò | il | gesto del bambino, poi guardò la moglie e la vide più |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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è vero ch'è ferito? - domandò con voce sorda: e quando vide | il | vestitino insanguinato spalancò gli occhi, e le sue pupille |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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grandi come per un dolore fisico: ma non aggiunse parola. | Il | marito raccontava l'avventura gli sembrava però ch'ella non |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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e neppure molta attenzione, intenta com'era a osservare | il | bambino, al quale aveva tolto il fazzoletto dalla ferita. |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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com'era a osservare il bambino, al quale aveva tolto | il | fazzoletto dalla ferita. Le serve erano di nuovo accorse, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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sul suo grembo; poi domandò un panno per asciugarlo. | Il | marito raccontava, e diceva la sua intenzione di consegnare |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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marito raccontava, e diceva la sua intenzione di consegnare | il | bambino ai preti o al brigadiere: la sua voce era |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ancora apparecchiata, nella stanza attigua che pareva | il | refettorio di un convento tanto era lunga e nuda e la più |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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la stessa serva vestiva come un'ancella della Bibbia; ma | il | suo viso tutto a punte esprimeva una malizia quasi perfida, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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viso tutto a punte esprimeva una malizia quasi perfida, e | il | padrone s'accorse subito ch'ella lo guardava aspettando, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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subito ch'ella lo guardava aspettando, anzi provocando | il | momento di dirgli che lei non credeva alla storia del |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Elisabetta non avrebbe abbandonato la casa, dove faceva | il | comodo suo, se non per andarsene all'altro mondo. - Perchè |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Davide aveva voglia di gridare: s'alzò, senza aver finito | il | pasto, e ripetè: - Non credere che me lo voglia tenere in |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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portarla. - Adesso? - mormorò la moglie, che teneva sempre | il | bambino in grembo. - E perchè? Non è una notte di burrasca |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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di notte, ma capì che mandando lei dal parroco col bambino | il | padrone voleva castigarla per la sua malizia e si mise a |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ma dovrò forse tornarmene col mio carico. Sua reverenza | il | parroco vorrà parlare con vossignoria, prima di accettare |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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parroco vorrà parlare con vossignoria, prima di accettare | il | bambino; non vorrà credere così subito che.... - |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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non vorrà credere così subito che.... - Elisabetta! - gridò | il | padrone senza lasciarla finire: - quando io dò un ordine tu |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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ordine tu devi eseguirlo e non discutere. Tu devi prendere | il | bambino e portarlo giù dal parroco; s'egli non vorrà |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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giro di notte; una serva deve fare sempre quello che ordina | il | padrone; ma le pareva un'azione vergognosa, da parte del |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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esitazione però, perchè aveva paura d'irritare maggiormente | il | padrone. Del resto, nonostante la furia di lui di liberarsi |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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dalle parole di Elisabetta. - E allora tienitelo, - gridò | il | marito. Bona chinò un po' la testa su quella del bambino, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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imprecando e facendo atto di strappare alla moglie | il | bambino che ella strinse a sè, senza più parlare. II |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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a sè, senza più parlare. II dibattito continuò allora fra | il | padrone e la vecchia serva, finchè questa dichiarò |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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la creatura no. - Allora andrai tu, Albina Albina si fece | il | segno della croce, rifugiandosi nell'angolo più lontano |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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della cucina: lo stesso padrone si mise a ridere, vedendo | il | suo terrore, poi disse che bisognava si movesse pur lui |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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la pipa e fumava rabbiosamente mandando di qua e di là | il | fumo, come ad empirne meglio la cucina, tanto che l'uomo |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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come ad empirne meglio la cucina, tanto che l'uomo sotto | il | sacco cominciò a tossire, ma d'una tosse più di protesta |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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tosse più di protesta che veramente causata dal fumo; e | il | primo istinto di Davide fu di scansarglielo, poi invece lo |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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inghiottiva amaro e si pentiva di non aver già consegnato | il | bambino ai preti o al brigadiere, o a qualche donna che il |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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il bambino ai preti o al brigadiere, o a qualche donna che | il | Comune poi non avrebbe mancato di compensare. La sua |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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di modo che Albina sospettava si trattasse di stregoneria. | Il | dolore per la morte del figlio aveva assorbito anche questa |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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anche questa passione, anche perchè ella sentiva che | il | marito rispettava la memoria del diletto perduto |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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E infatti era così: Davide in fondo aveva l'impressione che | il | figlio dall'eternità lo vedesse in ogni sua azione e in |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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in ogni sua azione e in ogni suo pensiero, e ne temeva | il | giudizio. - Tu vedi, queste donne hanno torto, adesso, - |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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sputò: sì, la sua coscienza non gli rimproverava nulla; ma | il | sospetto continuava a soffiargli egualmente intorno, con |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Aprimi la porta, Elisabetta, poichè dunque devo essere | il | servo io, in casa mia. - In quanto ad aprire la porta, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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non ha che da comandarmi, - replicò la serva, agitando | il | mazzo delle chiavi; ma intanto non si moveva. Ed ecco d'un |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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cominciò ad agitarsi stranamente: dapprima buttò via | il | sacco, scoprendo le grosse spalle rivestite di una giacca |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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testa così abbassata sul petto che i capelli gli velavano | il | viso grigio e duro come scolpito sulla pietra: aveva gli |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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guardava con un po' di derisione. - Adesso sentiremo anche | il | suo verbo, - pensò; ma intanto si rimise a fumare |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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pezzo di pane da dare a un bambino povero a che è ridotto | il | mondo? - Ma sta un po' zitto! - gli disse Elisabetta, |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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D'Elia mantiene qui sulla stuoia come un Cristo deposto | il | suo servo cieco, buono più a niente, e rifiuta ospitalità a |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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innocente, - E basta, - gridò a sua volta Davide masticando | il | cannello della sua pipa. E il cieco non replicò. Era del |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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a sua volta Davide masticando il cannello della sua pipa. E | il | cieco non replicò. Era del resto un uomo taciturno e mite: |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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contro un vago turbamento superstizioso: gli pareva che | il | cieco parlasse meccanicamente, spinto da una volontà |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Bisognava non prender la cosa in derisione, ma pensarci su. | Il | cieco non replicava: rimaneva però fermo nella sua |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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però fermo nella sua posizione, come aspettando che | il | padrone si alzasse per alzarsi anche lui e continuare nella |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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anche lui e continuare nella sua protesta. Ma neppure | il | padrone si mosse. E così, per quella notte il bambino |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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Ma neppure il padrone si mosse. E così, per quella notte | il | bambino rimase in casa. |
Il ritorno del figlio. La bambina rubata. -
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