Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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più. retta, in cerca di scampo. A un tratto, come colto  da  un'idea, metto una scranna sul letto, e fa per
le donnacce... le invento io?... Sono forse una grulla,  da  non capire?
 da  burla incoronato Ecce Homo ingiuriato: che dolore in fronte
e piena di vita?.... Ora che non c' è più nessun ostacolo,  da  nessuna parte?... Ma ditelo finalmente che volete bene a
cosa che maggiormente la confortò. Uno le mandò,  da  Roma - da Roma! - una piccola poesia d'amore, musicata,
cosa che maggiormente la confortò. Uno le mandò, da Roma -  da  Roma! - una piccola poesia d'amore, musicata, dedicata a
risonanza immaginaria, era il fatto che l'omaggio veniva  da  un giovane, forse un ragazzo, un ragazzo che se sapeva
Ma voi lo sapete meglio di noi com'è la mamma... che  da  tanti anni non possiamo neppur nominare nostra sorella in
prima che io la perda per sempre, non troverò io la parola  da  tanto cercata? O voi, poeti innamorati, o voi, sacerdoti
svolge, nessuna imagine più vi si affaccia. Io sono colpito  da  una paralisi spaventevole: la paralisi della mente....
In quella casa più non si mangiava nè si dormiva in pace,  da  che la signorina Maligna (don Franco ora non chiamava
ai consigli, alle minaccie, e fin alle bastonate, stregata  da  quell'infame (non diceva più bravo figliuolo) che voleva
Zitu! - e non era vero. Zitu anzi non si faceva più vedere  da  quelle parti; non ne aveva bisogno. Andava, invece, in casa
salire sulla terrazza per parlare comodamente con Benigna  da  la finestra di cucina. - Non ne posso più! Vuol dire che
si buttava per terra su la terrazza per non essere scoperto  da  don Franco o da donna Sara, o da qualche vicina ciarliera.
su la terrazza per non essere scoperto da don Franco o  da  donna Sara, o da qualche vicina ciarliera. - Ora è
per non essere scoperto da don Franco o da donna Sara, o  da  qualche vicina ciarliera. - Ora è tranquilla, - diceva
severamente. — Vado io, mamma, — rispose Bice pel fratello.  Da  Bice non c'era da temere nessuna sciocca monelleria, come
io, mamma, — rispose Bice pel fratello. Da Bice non c'era  da  temere nessuna sciocca monelleria, come da Neo che aveva la
Bice non c'era da temere nessuna sciocca monelleria, come  da  Neo che aveva la malattia delle buffonate; e per ciò la
sembrava un bel paggetto antico, una figurina scappata viva  da  un quadro del Perugino. Una salva di applausi accolse il
si seppe che era regalo dei bambini, manipolato proprio  da  loro. Neo era diventato rosso rosso, e Bice seria seria. —
— Come avete fatto? — domandò la mamma intenerita. — È  da  un anno che ci pensiamo, — si lasciò scappar di bocca Neo.
anno che ci pensiamo, — si lasciò scappar di bocca Neo. —  Da  un anno ? Perchè? — Per lo zucchero, — rispose Bice con un
poi si inette a tagliare il regolotto di legno col coltello  da  tasca, soffiando o fischiettando, tutto intento al suo
io credo, che le giovani signore maritate  da  uno, da tre, da cinque, o magari da dieci anni (poichè si
io credo, che le giovani signore maritate da uno,  da  tre, da cinque, o magari da dieci anni (poichè si può
io credo, che le giovani signore maritate da uno, da tre,  da  cinque, o magari da dieci anni (poichè si può essere
signore maritate da uno, da tre, da cinque, o magari  da  dieci anni (poichè si può essere benissimo giovane signora,
si può essere benissimo giovane signora, anche maritata  da  dieci anni) dovrebbero esser loro a desiderare le fanciulle
nei balli. Si sa che l'armonia viene, quasi sempre,  da  contrasti, e che una beltà splendida rifulge anche di più,
diamo ragione ai poveri mariti, che sono costretti a fare  da  cariatidi sotto le porte, mentre le mogli danzano, passando
è stato, così sempre è, e così sempre sarà. Un dono dato  da  una donna a un uomo, da un bambino a un uomo, sono fatti
è, e così sempre sarà. Un dono dato da una donna a un uomo,  da  un bambino a un uomo, sono fatti strani, fatti eccezionali,
una singolare deviazione del sentimento, di soverchio amore  da  una parte, di troppa freddezza dall'altra. La bella regola,
malata ; vi compatisco... Mi piglierei anche gli schiaffi  da  voi, per vedervi guarita... Via, facciamo la pace... Datemi
Non me lo volete dare?... Vah, io sono piccoso; lo prendo  da  me, quasi me l' aveste dato voi... E lo metto
che sapore sia il vino schietto?... O battezzato, o aceto  da  peperoni...
parlassi per questo!... Lo so che chi viene  da  massaio Paolo per la carità non va mai via a mani vote !...
con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda  da  vedersi, e tra poco. Anche Orlando, dal canto suo, non
gradazione di verde per le biade immature e gli alberi  da  frutte già in fiore. Un effluvio d'erbe fresche e di petali
primaverile; gli uccellini gorgheggiavano, rispondendosi  da  un colle a un altro. C'era nell'insieme armonioso della
e del cielo un benessere indefinito e infinito che veniva  da  tutte le cose e in tutte le cose penetrava. Alla fine, la
Nannina, la maggiore delle fanciulle, in tono serio,  da  massaia. Intanto lo sguardo della sorella piccola si era
la bambola e il burattino: i quali furon subito osservati  da  tutte le parti dalle due ragazzette, curiose, piene di
e ne' biondi capelli, un non so che di tanto leggiadro  da  farla parere qualcosa di signorile; e a malgrado
perplessa e felice, si pigliava la Giulia, rigirandosela  da  tutte le parti e lanciando attorno occhiate di cupidigia
fino allora fosse stata incerta riguardo al piccolo essere  da  lei tenuto in braccio. - O non Io vedi, sciocca? - le
Nannina depose Orlando in un angolo della rustica stanza  da  letto dove dormiva tutta la famiglia; ed egli parve rimaner
rimaner lì impalato, aspettando. Quante volte, così messo  da  parte, non aveva invocate l'ore della lotta e della gloria
I giorni, anche senza somigliarsi tra loro, hanno  da  essere quanto più semplici gli è possibile. Si deve
nell'immenso, meraviglioso edifizio che si va costruendo  da  secoli e secoli con pietre tutte eguali, benchè qualcuna
su le scene di tanti paesi diversi, paesi non veduti  da  lui nè da' suoi compagni, viaggianti entro un bussolotto,
soddisfazioni di vanità, avea contribuito non poco, fino  da  quando stavano nella soffitta del rigattiere, a correggere
a quel palazzo l'aria di fortezza tra le meschine casette  da  cui era circondato. Bastava però cominciare a salire le
della parte di levante. In una camera, divisa in mezzo  da  un paravento coperto di damasco rosso, stracciato e
con spalliera di cuoio che si accartocciava agli angoli  da  dove le bollette erano andate via. Colà ella riceveva le
e le occupazioni di ognuno di loro. Fucili, carniere, reti  da  conigli e da quaglie gabbietta di legno pel furetto;
di ognuno di loro. Fucili, carniere, reti da conigli e  da  quaglie gabbietta di legno pel furetto; stivaloni alla
Le scritture erano disposte per ordine di data, e  da  ogni mazzo, da ogni fascicolo veniva fuori una linguetta di
erano disposte per ordine di data, e da ogni mazzo,  da  ogni fascicolo veniva fuori una linguetta di carta che ne
arnesi inservibili e stracci di ogni genere buttati là  da  anni. Don Pietro-Paolo, che si era trovato da un giorno
buttati là da anni. Don Pietro-Paolo, che si era trovato  da  un giorno all'altro barone di Fontane Asciutte e Cantorìa,
Asciutte e Cantorìa, si era anche sentito gravare addosso  da  un giorno all'altro il disordine dell'amministrazione di
aveva fatto cavar fuori dallo stanzino quelle altre casse  da  morto, come egli disse, dove giacevano tesori di documenti,
atti importantissimi per le liti in pendenza e per quelle  da  iniziare; dalla mattina del giorno dopo si era chiuso nel
giorno dopo si era chiuso nel suo stanzone, studio, camera  da  letto e da ricevimento in una, e in tre mesi di diabolico
si era chiuso nel suo stanzone, studio, camera da letto e  da  ricevimento in una, e in tre mesi di diabolico lavoro, che
róse dai topi. Per fortuna, avendo trovato tanta altra roba  da  rosicchiare, i topi avevano risparmiato un po' le scritture
- Non vuol dire! E poi.... c'è ancora una rivendicazione  da  fare. Cento-Salmo è nostro, non del marchese di Camutello!
anche voi, peggio di vostro padre? - Mio padre era pazzo  da  legare. Dio gli perdoni nell'altro mondo dove ora si trova!
punto, per indignazione, chiamando suo padre: Pazzo  da  legare! Basta rammentare le burlette che il barone don
Palermo, di Messina, di Siracusa (giacchè egli aveva liti  da  per tutto, con privati, con Comuni, col Governo, con
con conventi, con Opere pie) per qualificarlo a quel modo.  Da  Catania, gli avvocati che gli strappavano a stento gli
scampanìo di lettighe, una per sè e una pel suo cameriere,  da  quel gran signore che doveva mostrare di essere il barone
giorno, all'ora e al luogo del convegno per la transazione  da  discutere. In casa del suo avvocato principale non volevano
occorrevano per un viaggio a Napoli, per una apparizione  da  Cavaliere d'onore alle Corti di Ferdinando I e di Francesco
siciliano abbandonato, come egli diceva, dagli uomini e  da  Dio, Pietro Vètere aveva trovato modo di continuare la sua
e telegrafico. Non già che la corrispondenza e i telegrammi  da  spedire e da ricevere fossero tanti da tenerlo occupato da
Non già che la corrispondenza e i telegrammi da spedire e  da  ricevere fossero tanti da tenerlo occupato da mattina a
e i telegrammi da spedire e da ricevere fossero tanti  da  tenerlo occupato da mattina a sera. Consegnata al postino
da spedire e da ricevere fossero tanti da tenerlo occupato  da  mattina a sera. Consegnata al postino la valigia con le
consistente in uno stanzone diviso in tre scompartimenti  da  due rustici tavolati: uno davanti, con gli sportelli, pel
contabilità e il funzionamento della macchina telegrafica.  Da  un anno e mezzo, egli si scomodava raramente, la mattina, a
uno o due giornali arrivati la sera avanti, ch'egli leggeva  da  cima a fondo prima di consegnarli agli abbonati. Per
e sorrideva maliziosamente. - Ancora? - Ancora. Anzi,  da  un mese in qua le risposte piovono. - Risposte?... Ma se la
della baronessa Toroni continuava. Ormai riconosceva anche  da  lontano la calligrafia dell'amante, di cui tutti sapevano
scappata via con quell'amante, ma era andata in campagna,  da  certi suoi lontani parenti. Alla sentenza del marito, la
volta ditele di non dar  da  mangiare cipolle alle galline, si sente nelle uova. Ave
sempre meravigliosamente profondo - pubblica un volumetto:  Da  Costantinopoli a Madrid, che ha un lungo capitolo destinato
alla Sardegna, ove egli fu per il famoso assalto dato  da  cento briganti (pardon latitanti) al paesello di Tortolì.
e banditi, i briganti che passeggiano, impunemente e  da  tutti riveriti, nella vie dei paesi e persino l'incosciente
il coltello  da  tasca, l' apre e comincia a mangiare lentamente, colle
com'è? Io me ne vado, che qui non ho  da  far nulla. Dove sta di casa vostra sorella lo sapete; le
è fatta con coscienza e conoscenza del cuore umano... e  da  quest'analisi accurata, i caratteri dei due giovani amanti,
dei due giovani amanti, escon fuori delineati bravamente  da  mano maestra, sul fondo verde della bella campagna
ischiettezza. Bel saggio n'è la descrizione di una festa  da  ballo; - più bella, perchè molto più breve, la descrizione
sontuosi costumi ospitali francesi, ogni specie di pranzo,  da  quello di alta etichetta a quello intimo, è assolutamente
un amico, un'amica a pranzo: - gente, che non ha nulla  da  fare, che si annoia, che cerca compagnia, non pensa a
pensa a questa forma così attraente di riunione: niente!  Da  che dipende? Dalla pigrizia delle signore? Dalla
po' difficile, di quanto ci vuole per dare un buon pranzo?  Da  uno spirito di grettezza? Da quell'inclinazione che hanno
vuole per dare un buon pranzo? Da uno spirito di grettezza?  Da  quell'inclinazione che hanno molti ricchi, fra noi, a
sinceri; principalmente perchè sinceri. Eccone un altro  da  aggiungere al numeroso stuolo. «....Innamoratomi alla
qualche regalino. Ma ora anche i ragazzi pare che abbiano  da  pensare ad altro! Delle ricorrenze alcune sono di carattere
nozze d'argento e d'oro ; - quindi, si capisce che variano  da  popolo a popolo, da regione a regione, e quasi da famiglia
; - quindi, si capisce che variano da popolo a popolo,  da  regione a regione, e quasi da famiglia a famiglia. In
variano da popolo a popolo, da regione a regione, e quasi  da  famiglia a famiglia. In realtà, non si comprende perché si
li esprimiamo son persone a noi vicine e a cui siamo legati  da  affetto, espressi o non espressi quei voti, son vivi e
di lui. Perciò, poco male se, avendo tempo e denaro  da  sprecare, si continua a lanciare augúri in tutte le
è di vostra sorella che è diventata una lima: non si cheta  da  mattina a sera. Mi fa fuggire la casa.
romitorio di San Francesco, sull'orlo della ripida scoscesa  da  cui l'occhio dominava l'immensa verde vallata cosparsa di
verde vallata cosparsa di ville e di casolari che,  da  quella distanza, prendevano l'aspetto di giocattoli
degli sterminati vigneti ancor fresco. Di tanto in tanto,  da  un campanile di villaggio, arrivavano i suoni delle ore;
sedarsi l'agitazione dei suoi nervi tormentati; e, vista  da  quella distanza, la vita turbolenta della grande città, la
genere di vita non avrebbe avuto più nulla di meritorio  da  parte sua. In quella disposizione dell'animo, l'inoltrarsi
hanno fatto assopire nelle ore della siesta, quasi cullato  da  voi. Volteggiano, stridono; è il gran giorno della
legno; imbiancate con la calce; l'ingresso diviso in mezzo  da  una parete: a destra la scala, la prima rampata di scalini
allegramente di azzurro: quella a destra era la sala  da  pranzo, con un tavolo di castagno, sedie come le altre, un
battuto. Null'altro. Un uscio solido pur esso e fermato  da  ganci e catenacci, metteva nella cucina. E la cucina era,
C'era il camino, ma anche un focolare centrale, segnato  da  quattro liste di pietra: e sopra, ad altezza d'uomo,
nella cucina abbastanza grande, alta, bene illuminata  da  una finestra che dava sull'orto e da uno sportello mobile
alta, bene illuminata da una finestra che dava sull'orto e  da  uno sportello mobile dell'uscio sul cortile. Nell'angolo
focolare, su grossi treppiedi di ferro che potevano servire  da  sedili. Tutto era grande e solido, nelle masserizie della
gialle, e i piatti di stagno che parevano anch'essi venuti  da  qualche scavo delle età preistoriche: e infine il tagliere
un lungo sacco di tessuto grezzo di lana, che serviva  da  mantello e da coperta al servo: e la bisaccia anch'essa di
sacco di tessuto grezzo di lana, che serviva da mantello e  da  coperta al servo: e la bisaccia anch'essa di lana, e
triangolare, piuttosto lungo e occupato quasi a metà  da  una rustica tettoia dalla quale, per un usciolino, si
pozzo, e, sotto il muro alto di cinta, una catasta di legna  da  ardere, rifugio di numerosi gatti e delle galline che vi
finestra (le finestre erano tutte senza persiane), serviva  da  sedile. E un grande portone fermato anch'esso da ganci e
serviva da sedile. E un grande portone fermato anch'esso  da  ganci e stanghe, tinto di un color marrone scuro, dava
rossastro, non si vede nessuno. Questa casa è abitata  da  un canonico, un lungo e nero asceta taciturno, e da una sua
abitata da un canonico, un lungo e nero asceta taciturno, e  da  una sua giovane nipote intelligente, che avrebbe voluto
Tutto, del resto, è straordinario per lei: pare venuta  da  un mondo diverso da quello dove vive, e la sua fantasia è
è straordinario per lei: pare venuta da un mondo diverso  da  quello dove vive, e la sua fantasia è piena di ricordi
vedremo chi la vince! — Ma questa non gli pareva ragione  da  dire al pretore, quantunque gli sembrasse la sola ragione
Restituitele alla tutrice! Chi l'ha fatta questa legge  da  turchi? E voi, signor pretore, potete ora avere il coraggio
Si arrestò, alla risata del funzionario messo di buon umore  da  quest'apostrofe; ma subito riprese e più accalorato di
conduco qui. Le consegno alla legge; a questa bella legge  da  turchi !... E levatosi da sedere, cercava il cappello, non
alla legge; a questa bella legge da turchi !... E levatosi  da  sedere, cercava il cappello, non rammentando che lo aveva
del pretore, brontolando quasi con singhiozzi: Legge  da  turchi! Legge da turchi! — Sedetevi, e ragioniamo
brontolando quasi con singhiozzi: Legge da turchi! Legge  da  turchi! — Sedetevi, e ragioniamo tranquillamente, — gli
egli aveva lasciato ordine, s'era sentito così intenerire,  da  non poter pronunziare una sola parola; e per non farsi
». Vi sono delle circostanze in cui ci presentiamo  da  noi stessi: in un ufficio, a un superiore, a qualche
un superiore, a qualche autorità. Anche se siamo presentati  da  altri - se, cioè, altri garantisce per noi - la miglior
per noi - la miglior garanzia è sempre quella offerta  da  noi medesimi. Quindi, bisogna tenere nel massimo conto « il
E sarebbe noioso anche; perché i miei amici contrarrebbero  da  quel momento alcuni obblighi, come quello del saluto, che
a uno a uno, guardando in giro, i nomi degli altri. Atto  da  compiersi non soltanto con grande disinvoltura, ma anche
ovvero, se la distanza sociale non è grande, si presenta  da  sé, come molto simpaticamente usa fare nell'esercito. È
presentare alla donna; specialmente in una sala pubblica  da  ballo; dove una donna garbatamente si rifiuterà di ballare
cui si potrebbe andare incontro, o che potrebbero derivare  da  un ballo con uno « che non si conosca »? Dunque, si
giovane a uno piú anziano, né un inferiore a un superiore;  da  noi, basta un inchino; due uomini si alzano anche per la
ragioni cavalleresche, o non si sia realmente « onorati »  da  una conoscenza. Infine, è bene che l'uomo, rivolgendosi a
congresso, sta meglio un titolo accademico. Chi si presenta  da  sé si guarderà bene dal ricordare i propri titoli
usa chiamare gli ufficiali col grado seguito dal cognome:  da  noi, col grado solamente. Per gli ufficiali di Marina, «
il mister, l'Herr si adoperano molto piú spesso che,  da  noi, il « signore »: questo ha un non so che di troppo
Giulia si trovava  da  alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un
fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò  da  una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a
un pranzo..... 84 VII. Nuovo «menu » di pranzo.... 86 FESTA  DA  BALLO......... 89 I. Festa da ballo......... 91 II. Festa
» di pranzo.... 86 FESTA DA BALLO......... 89 I. Festa  da  ballo......... 91 II. Festa da ballo: gli inviti..... 93
BALLO......... 89 I. Festa da ballo......... 91 II. Festa  da  ballo: gli inviti..... 93 III. Festa da ballo: gli
91 II. Festa da ballo: gli inviti..... 93 III. Festa  da  ballo: gli obblighi.... 95 IV. Festa da ballo: il
93 III. Festa da ballo: gli obblighi.... 95 IV. Festa  da  ballo: il trattamento... 97 IV. Questioni mondane: le
si regala a innamorate,a fidanzate........... 194 VI. Doni  da  farsi agli uomini..... 197 VII. Christmas cart (biglietto
VII. Christmas cart (biglietto di augurio) 199 VIII. Carta  da  visita......... 201 IX. Visite di Natale e Capo d'Anno..
FANCIULLE...... 229 I. Per la convenienza....... 231 II.  Da  tredici a quindici anni.... 233 Ill. A sedici anni.........
E così, dai quarant'anni in poi - giacchè calcoliamo  da  questo limite, Io stato di vecchia zitella - si può uscire
accompagnare, per la via, in un teatro, in un ritrovo,  da  un amico di casa; può fare delle conversazioni, con uomini
naturalmente nei limiti del rispetto; può avere delle carte  da  visita, può mettere il suo monogramma sulla carrozza, se
vanità, a trovarla sempre ridicola: ella faccia in modo  da  avere tanta serietà, tanto spirito e tanta disinvoltura, da
da avere tanta serietà, tanto spirito e tanta disinvoltura,  da  far loro rimangiare la voglia di burlarsi di lei. Non
sposa, possano essere le donne, invece degli uomini? È  da  tempo che nelle cronache mondane di Francia, noi vediamo,
cugina, una cognata o magari semplicemente un'amica, fare  da  testimone, in chiesa, alla sua parente, alla sua amica: e
signora, parente o amica o semplice conoscente, possa fare  da  testimone, al rito religioso, a una giovane sposa: e che se
- e di quattro testimoni alla Chiesa, otto uomini,  da  dover cercare, da dover trovare, con grandi difficoltà, con
testimoni alla Chiesa, otto uomini, da dover cercare,  da  dover trovare, con grandi difficoltà, con grandi contrasti
quasi sempre, di una persona a cui si è molto affezionati,  da  cui si avuto delle pruove lunghe di affetto: il
Lo svolgimento del periodo musicale imita ancora più  da  vicino lo svolgimento del pensiero, coi due salienti
volume (San Martino) si distacca  da  tutti gli altri pubblicati nella Biblioteca, pel sapore
adesso....  da  soli... Due mesi che mi fate durare la settimana di
nelle varie località ed occasioni: in albergo, nelle sale  da  pranzo e da ballo, nei salotti; che variano dal tono
località ed occasioni: in albergo, nelle sale da pranzo e  da  ballo, nei salotti; che variano dal tono borghese della
con camicia di colore. Per il pranzo ed il ballo, vestito  da  sera per le signore, giacchetta da sera per gli uomini. Non
ed il ballo, vestito da sera per le signore, giacchetta  da  sera per gli uomini. Non sbarcare definitivamente senza
dove è segnato "per filo e per segno tutto quel che ha loro  da  succedere. Un giorno, morto, da quel che si potè capire, il
tutto quel che ha loro da succedere. Un giorno, morto,  da  quel che si potè capire, il rigattiere, Attilio, sempre in
i mobili troppo usati, e buttando via gli stracci inutili,  da  anni e anni lì ammucchiati dal padre. Tra gli stracci
mondo; e sul carretto dello spazzaturaio, quando la Giulia,  da  una mano ignota, fu buttata tra le braccia di cartone, che
dalla madre, che intendeva crearne due buone massaie,  da  fare, col tempo, felice l'uomo destinato da Dio e scelto
buone massaie, da fare, col tempo, felice l'uomo destinato  da  Dio e scelto dal loro cuore per marito, avevano presa una
le faccende di casa: spazzavano e spolveravano la camera  da  letto dei loro genitori, lo stanzino mezzo buio dove
In questa più che in ogni altra stanza, era per loro il  da  fare. La madre esigeva che le stoviglie e i pentoli, non
assai rustico e ineguale, è vero, era però tanto pulito  da  far sì che la Giulia, sorretta per un braccio dalla
suo antico palazzo di Roma. Non era passato neanche un mese  da  quando ella e Orlando eran capitati là su, che tutti e due
ma non con troppa dimestichezza, a causa dell'arnese  da  guerra che lo copriva. Dall'altra parte sedeva la Giulia,
per giorno, anche i bei capelli biondi, così folti un tempo  da  conservarsi ancora in bastante quantità, furono
o nell'altro, si riesce alla cera brusca. Ci s'é visti poco  da  ragazzi e praticati punto da giovani? ecco una ragione di
cera brusca. Ci s'é visti poco da ragazzi e praticati punto  da  giovani? ecco una ragione di freddezza scambievole. O ci
moglie, a far relazioni nuove e diverse, e si tira via, chi  da  un lato chi da un altro, Tizio non ricordandosi più di
nuove e diverse, e si tira via, chi da un lato chi  da  un altro, Tizio non ricordandosi più di Caio, e Caio
ai più elevati uffizi della repubblica. Ecco il momento  da  ravvicinare la gente, che si era allontanata e perduta di
quello che Bendinello proponeva era strenuamente combattuto  da  Gian Luca, con un corredo di argomenti storici, politici,
argomenti storici, politici, economici, perfino filosofici,  da  disgradarne Cicerone; quello che Gian Luca stimava il
che Gian Luca stimava il miglior partito, era dichiarato  da  Bendinello il peggiore, con una foga di discorso, che
potessero andare gli amori dei figli. Quando se ne toccò  da  un discreto amico al signor Bendinello, il vecchio senatore
oramai non vedeva più altro modo di uscirne, che facendo  da  se. Ma come? da che parte incominciare? Un giorno che
più altro modo di uscirne, che facendo da se. Ma come?  da  che parte incominciare? Un giorno che l'innamorato era lì,
naturale consenso, che li abbassasse ancor egli. Ma egli,  da  questo cavalcavia vedeva meglio di lei in istrada; e
ed era stato fermato proprio sulla soglia del portone  da  un Tizio, probabilmente un seccatore, venuto là ad
villa, Guido Olderico moderò la corsa del suo cavallo.  Da  lontano, posta alle falde della collinetta arrotondata come
collinetta arrotondata come un'enorme mammella, circondata  da  un boschetto di pini e di castagni, la villa della duchessa
senza una certa inquietudine. L'impressione procuratagli  da  quella donna non era ordinaria. Egli aveva molto sentito
ogni volta che l'aveva intraveduta, o se ne era rammentato,  da  un movimento di istintiva curiosità dinanzi a quella che
uno spiraglio si era aperto pel suo spirito.  Da  che cosa poteva dunque dipendere la mestizia diffusa nella
terrazza del romitaggio, e non poteva riuscire a difendersi  da  un sentimento di commiserazione pensando a quei poveri
del padrone e indovinata la mèta, poichè s'era fermato  da  sè dinanzi il cancello della villa. L'Olderico discese,
potè veder meglio la duchessa. Ella portava una ricca veste  da  camera loutre con largo tablier a pieghe di surah celeste
di merletti e cascate di nastri loutre e celeste.  Da  tutta la persona esalava un profumo di corilopsis così
Senza saper bene perchè, l' Olderico si sentiva vincere  da  una freddezza crescente; aveva creduto di trovare la donna
in una partita di caccia, veniva colpito per sbaglio  da  un amico. Era rimasto accecato, e forse non sarebbe
La mano di Dio è lenta nel colpire, ma infallibie!...  Da  due notti egli non chiudeva occhio, agitato dal pensiero
Finalmente il gran giorno arrivava! Bisognava correre  da  un giudice all'altro e dal presidente, per dare
schietto napoletano: - Ma, caro barone, a Corte v'avarria  da  dà ragione pe levasse na mala pimmicia da cuollo! E il
a Corte v'avarria da dà ragione pe levasse na mala pimmicia  da  cuollo! E il giorno dopo, nella sala di udienza, il barone
tener presenti la stagione e il clima dei Paesi  da  visitare; specialmente se si deve passare da climi
dei Paesi da visitare; specialmente se si deve passare  da  climi mediterranei a climi nordici. Durante questi viaggi,
o turbare comunque l'ordine prestabilito non è certo  da  persone perfettamente educate. Per i posti, durante il
le precauzioni di una garbata riservatezza, specialmente  da  parte delle signore e delle signorine non accompagnate.
non è corretto ridere o sorridere per errori fatti  da  chi ci si rivolga nella nostra lingua; come sarebbe di
è rappresentata dalla cosí detta visita doganale. Non c'è  da  far altro - come, del resto, in tutte le contingenze
quest'ultimo, che, ad onor del vero - e specialmente  da  qualche tempo in qua - è completamente eliminato alle
di dare una grande o una piccola festa  da  ballo, bisogna pensarci, pensarci assai! Piccola o grande
questa festa, piccola o grande, sia abbastanza possente,  da  compensare tutto questo. Io so di un principe, mio grande
di chic, che dette una splendida e simpaticissima festa  da  ballo: cinque giorni dopo, uno dei suoi più importanti
vi diventano acerrimi nemici. Tutto è pessimo, per essi,  da  voi; i fiori odorano troppo; le piante, ve le siete fatte
tali infamie sul conto del padrone e della padrona di casa,  da  far arrossire qualunque ingenuo: e, dopo, avviarsi
è chi ama tanto poco sè stesso e tanto il proprio prossimo,  da  voler, assolutamente, esercitare la ospitalità; vi è chi,
troppi che, senza avere mille di vero, fan pompa di nascere  da  studi coscienziosi. Il Valcarenghi ha scritto pagine dalle