Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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allegre, siete tristi? Io non capisco la  vostra  favella; ma vedendovi tornare e ritornare verso i nidi
niente a nessuno... Ha chiesto nulla a sua suocera?  Vostra  sorella ha forse chiamato in giudizio la madre? Un'altra
sul vostro; così come vorrebbe esserci la vostra, tutta  vostra  ELVIRA.
Madonnina benedetta, non mi abbandonate! Oggi é la  vostra  festa!... Liberatemi voi! Non reggo più! Liberatemi voi!...
suo posto!... Una camera che luccica come uno specchio!...  Vostra  sorella, non vi somiglia!... Glielo dico spesso: Benedette
voi lo sapete, lana... Vi giuro che al municipio, vedendo  vostra  sorella parata come una Madonna, con gli occhi che le
dalla porta alla finestra, sempre nell'aspettiva di una  vostra  lettera, non vivendo d'altro! Forse siete in collera perchè
cuore che è vostro, ma voi rispondete al mio affetto? La  vostra  lettera era fredda, e di uomo distratto... scusatemi,
in cambio i pantaloni. Compare Cola però non è di questi.  Vostra  sorella dovrà tenere bene aperti gli occhi...Il lupo cangia
a liberarsi dal suo postulante. - Signor senatore, se  vostra  Eccellenza permette... - Anzi! - rispose urbanamente
Baliani il giovanotto poté metter fuori Ie prime parole. -  Vostra  Eccellenza si meraviglierà... si stupirà, lo capisco, della
il vostro discorso, se fossi una bella ragazza. - Ma  vostra  Wccellenza è... scusi, sa?... vostra Eccellenza ne è il
bella ragazza. - Ma vostra Wccellenza è... scusi, sa?...  vostra  Eccellenza ne è il padre. - Ci siamo! - esclamò senatore
- E la pazzia, niente? Non la vedete, mio bel signorino, la  vostra  pazzia? Ragioniamo, se è possibile; - soggiunse Bendinello,
Non avrete più questo viso da funerale?... Fatelo anche per  vostra  sorella, per l'occhio della gente... La gente è maligna.
Sono otto giorni che ho fatto le valige, e aspetto una  vostra  parola, dura, ben dura, che mi dica di venirvi a chiedere
i miei complimenti. Ma è una lettera à dormir debout, la  vostra  lettera!... Dunque, voi mi amate? Avrei voluto voir ça, che
j'y suis! Voi mi volete dare un aperçu di ciò che sarà la  vostra  compagnia, se io "colmerò" i vostri "voti più fervidi".
Sapete che cosa ho fatto? Ho contato quante volte nella  vostra  lettera avete scritta la parola amore. È come pei treni;
voi dite, in carreggiata. Cercando bene, ho trovato nella  vostra  lettera una definizione, ou presque, dell'amore; il quale
annegamenti. Non mi avete scritto che lasciate annegare la  vostra  anima "al suono della mia voce" ed "al profumo dei miei
presso di sè il dottor Baribine, al quale è affidata la  vostra  salute. Quando il principe domanda: Pietro, come sta la
Regola generale: quando il principe Dimitri s'informa della  vostra  salute, il dottor Baribine ha pronta la sua ordonnance.
che ricomincia! Ah! ah! ah! Sapete a che cosa penso? Alla  vostra  lettera, amico mio, alla vostra lettera famosa, colossale,
a che cosa penso? Alla vostra lettera, amico mio, alla  vostra  lettera famosa, colossale, gigantesca! "Voi non sapete che
il calcolo vigliacco di pervenire a voi per mezzo della  vostra  debolezza..." "Ah! ah! Parfait! Voi siete tutto ciò che
sapete dove metter le mani!... Bisogna che io completi la  vostra  educazione mondaine, volete? Temo soltanto di dover
Dante! Ah, la noia che vi accompagna dovunque, come la  vostra  ombra; che si attacca a voi, che vi penetra tutto, che
Toute à vous CATERINA P. BORISCHOFF. Post-scriptum. - La  vostra  amabilità merita bene un premio. Mi permetto di offrirvelo,
questa, questa la ricompensa?... Potrei..,. stracciarvi la  vostra  carta in faccia, sbattervela sul muso; farvi vedere chi....
la baronessa. - Voi, signora, avete ragione.... per la  vostra  dote. Ma ho già dato ipoteche, ho vincolato rendite.... non
ho vincolato rendite.... non l'ho sciupata, no, la  vostra  dote. Darò sùbito altre guarentigie, se occorrono.... Ho
sùbito altre guarentigie, se occorrono.... Ho abusato della  vostra  bontà, è vero; ho sperperato il fruttato dotale.... per la
una dilazione, tanto più - diceva il colono - che  Vostra  Eccellenza ha dato una ricca festa, e non ha bisogno di
non v'infiammi. Dovete amarmi. Lascerete vostro marito,  vostra  madre, la vostra casa, i vostri servi, tutto quello che
Dovete amarmi. Lascerete vostro marito, vostra madre, la  vostra  casa, i vostri servi, tutto quello che avete amato, tutto
volete che io parli? - Tacete piuttosto. Il suono della  vostra  voce, così dolce e così fredda mi fa disperare. Tacete, ve
fedeli e obbedienti, conservargli il vostro corpo e la  vostra  anima, anche a costo di morire di dolore. E queste parole
signori miei, come l'accomodiamo questa faccenda della  vostra  figliuola? - Quale faccenda, signor don Pietro? - L'avete
qui. Ma dal cavaliere Ferro.... È un ricco signore, solo;  vostra  figlia non dovrebbe faticar molto in quella casa.... ma,
bene che cosa ne fa, per disgrazia sua e degli altri; e  vostra  figliastra.... - Chi la forza? - lo interruppe,
- A questo patto. Ho bisogno di una serva da fidarci sopra.  Vostra  figlia mi converrebbe. È forte, di buona salute. Io pago
non sono generoso?... Ah! bisognava che apprendessi alla  vostra  scuola la generosità!... Sentite: la mamma mia dorme di là,
che voi la sospettaste! senza aver l'aria di mendicare la  vostra  pietà! senza farvi sentire le mie grida ed il mio
profumi, la dolcezza del vostro sorriso, la melodia della  vostra  voce, la soavità della vostra mano!... E quando, già preso
sorriso, la melodia della vostra voce, la soavità della  vostra  mano!... E quando, già preso dalle prime vertigini, egli
vostro cammino? Che pietà! che pietà! Io conosco tutta la  vostra  miseria! Io conosco tutte le prove per cui voi siete
le vostre cadute. Sentite: vi sono delle infamie nella  vostra  vita. Ah, io non studio le mie espressioni; non me ne resta
che vi lasciate adorare, che mi lasciate respirare nella  vostra  aria, umile come uno schiavo, fedele come un cane, muto
vi domanda perdono e viene a picchiarsi il petto dietro la  vostra  porta. Dove siete? Che avete pensato di me? Ero tanto
la corte, e che il duca portava discretamente al collo la  vostra  catena. Che m'importa adesso? Io so che avete le mani
benessere è basato su di esso. Pensate: nulla c'è nella  vostra  casa in cui non si avverta l'opera della vostra persona di
c'è nella vostra casa in cui non si avverta l'opera della  vostra  persona di servizio: dai metalli lucidi dell'uscio, dai
tornate dal teatro!...: che potrebbe fare di piú? Ogni  vostra  « bella figura » frutto della sua attività e della sua
ciò che ha fatto durante la giornata, compiacendosi di una  vostra  parola di lode; felice perché tutto le è andato bene; e
Intanto un uccellino mi ha sussurrato in un orecchio: -  Vostra  figlia è in casa di don Pietro da più di otto giorni.... -
sarà per poco. - Dovreste aver rimorso di aver spinta  vostra  figlia al malo passo. - L'aveva nel sangue il malo passo!
diritti! Vittoria delle vostre rivendicazioni! Io sarò la  vostra  voce in Consiglio, nient'altro! Il sindaco che, quantunque
disse al marito: - Ora basta; siete assessore. Pensate a  vostra  figlia piuttosto. Don Mimmo volle fare l'assessore davvero.
verità? Vi è una verità, reale, e ve n'è una ideale.... A  vostra  volta voi mi domanderete di spiegarvi queste altre grosse
saccoccia, una persona che vi corra dietro a riportarvi la  vostra  lettera.... E se questa lettera è stata da voi scritta col
quando la freschezza pungente del mattino avrà sedato la  vostra  esaltazione.... Allora, in mezzo al ridestarsi delle
due; a molte generazioni d'insetti, che allargano in casa  vostra  la sfera delle loro faccende; al diavolo, che ci ha luogo
questi inconvenienti si verificano in casa vostra, con  vostra  non piena soddisfazione, c'è da sperare che non andiate a
se potrete dare una sola stella di colori argentei alla  vostra  bizzarra tapezzeria, che imita l'antico. Non lo sperate, i
abbiate avuto torto operando così. La scelta fa onore alla  vostra  intelligenza; siete uno dei miei migliori discepoli, anzi
s' accorge di me? Che me n'importa!... E così, dunque, la  vostra  carica a fondo contro la filosofia positiva, a che stato si
trombe per irritarlo peggio! E vedrete che il matrimonio di  vostra  figlia, a cagione anche delle trombe, andrà per aria! - Il
le ostriche non compariranno mai; come se regalaste alla  vostra  domestica che va a nozze un elegante sovrammobile.
per qualche giorno in campagna, e non v'è possibile, alla  vostra  volta, di ospitare; in tante altre circostanze del genere,
comuni, ma lo faranno, piú che altro, per far risaltare la  vostra  miseria o la vostra tirchieria. Di modo che, se i regali
piú che altro, per far risaltare la vostra miseria o la  vostra  tirchieria. Di modo che, se i regali non valgono veramente
— le sgridò; — tornate a casa, e dite a quella strega di  vostra  zia: Don Paolo non vuole che domandiamo l'elemosina!
premnre, con le barzellette: - Sono pazzo di voi! Se c'è la  vostra  vo'ontà.... E s'era spinto oltre, visto che la ragazza,
represso sotto un lieve sorriso di rammarico, lasciate la  vostra  carta da visita, piegata di traverso e fuggite via, via, a
turbarsi. - Sentite ancora. Ve ne scongiuro, in nome della  vostra  coscienza di donna onesta, per la vostra virtù di fanciulla
in nome della vostra coscienza di donna onesta, per la  vostra  virtù di fanciulla e di sposa, per la vostra dolcezza e per
onesta, per la vostra virtù di fanciulla e di sposa, per la  vostra  dolcezza e per la vostra pietà, non mi negate quest'ultimo
di fanciulla e di sposa, per la vostra dolcezza e per la  vostra  pietà, non mi negate quest'ultimo favore... - Non verrò. -
sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la  vostra  vita.
vi lacera le carni; ecco ogni ardire si fiacca, la viltà  vostra  vi fa abbassare la fronte e piegare i ginocchi; allora,
L'Eternità.... "O uomini, o miei fratelli, mettete la  vostra  mano nella mia. Essa è scarna e tremante; nondimeno non
a voi purissime essenze aleggiano irrequiete, dolenti della  vostra  trascuranza; forse in ogni atomo vibra una vita che vuol
dell'immensità, non sarà il vostro orgoglio, non sarà la  vostra  potenza terrena, non saranno i vostri vani piaceri che vi
giorno; nessuno di voi è senza peccato! Nel profondo della  vostra  coscienza, inconfessata a voi stessi, è la storia delle
me, voi tutti avete bisogno di redenzione!... "Io so la  vostra  risposta, io so la derisione di cui mi fate oggetto, per lo
vicino, vedendolo venire, gli dette la chiave dell'uscio. -  Vostra  moglie è andata fuori. Salvatore entrò, a tastoni, nel
- Sapete, Fanny... Giovanni Santoro rideva. - Ah, sono per  vostra  moglie? Glie le porto io. Fanny gli restava obbligata, lo
neppure nel momento in cui la sua testa posava accanto alla  vostra  sul medesimo guanciale. Eppure, tutta la notte questa
adagio, e col sole la lieta fantasia che suscitava la  vostra  memoria. Ora ho freddo, e la nebbia è calata anche su di
il magnifico Gian Luca. - L'ho veduta pur io, quella  vostra  Arduina. - L'avete veduta, padre mio? L'avete veduta, e non
il pretore aveva detto: — Badate di tener chiusa cotesta  vostra  boccaccia, o mando il brigadiere per chiudervela! Il
stato, Comaretta?... Qualche disgrazia?... Vostro padre?...  Vostra  madre?... -Ah, voscenza!... Ah, signor don Pietro!... - si
da quella donnaccia. -Non la chiamate così. E quasi madre  vostra  ora. -Voscenza mi perdoni. Parlo per rabbia di cuore. -E
alla presenza della gente. Ve lo dico, perchè l'onore di  vostra  moglie è come il vostro stesso. Don Gesualdo, che usciva
Che v'hanno fatto? - Vi dico che hanno ingiuriato a morte  vostra  moglie. - Dite davvero? E chi ha avuto il coraggio?.. - È
fa udire la sua canzoncina, se un mobile scricchiola, se la  vostra  voce o la mia si levano un poco, egli si sveglia. Egli
a quattro a quattro, appena gli avevano detto: - Accorrete;  vostra  figlia è ferita! E non poteva parlare, e tastava la
altro sorso di vino? - No, grazie! - Allora lo bevo io alla  vostra  salute! - È stato un miracolo del Santissimo Cristo alla
- ho un affare col conte di Prato e venivo a pregarvi della  vostra  assistenza. E raccontò ai due amici il fatto della mattina
poco, si dirà che fate gli schizzinosi, quasi che la tavola  vostra  offrisse di meglio. Io, francamente, non me ne do gran
è un fondo. - Ma, insomma, ormai! Avreste cuore di lasciar  vostra  figlia così, in mezzo a una via? Non dovreste spossessarvi,
dando ipoteca sulla proprietà; poi, i denari che vi porterà  vostra  moglie e i vostri guadagni serviranno a sbarazzarvene.