Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lui

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Ferro, quando avrebbe saputo...! Giacche la madrigna e  lui  erano già d'intesa. Un mercato! E non il primo pel
ragazza non si troverebbe coricata nel lettino di lui, nè  lui  su quel pagliericcio. Si vedeva chiaramente che il Signore
sentì distruggersi di tenerezza. - Perdonatemi - fece  lui  levandole in faccia gli occhi supplichevoli. - Amico, non
- Non restate mai un momento accanto a me - mormorò  lui  con voce di pianto. - Non posso, amico: questi signori
si era accostato al resto della brigata. - Bizet? - fece  lui  come trasognato. - Sì: vi domandavo se vi piace. - Assai -
- Sì: vi domandavo se vi piace. - Assai - mormorò  lui  distratto. La fanciulla gracile e mesta lo guardò e
palpebre batterono, due o tre volte, quasi per fastidio. Ma  lui  non si scosse, avvinto, ipnotizzato, bevendo dagli occhi di
- Siete anche voi della gita? - No, no, sentite... - disse  lui  con voce soffocata. Ma ella non uscì sul terrazzo. Qualche
istinto, di un solo bacio di lui, le vibrava nel sangue. Di  lui  non conosceva che la linea, una linea quasi azzurra, poiché
e lo aspettava alla finestra, ma appena la figura di  lui  appariva ella si nascondeva. Ma questa volta ella lo vede
sua vita Cosima lo ricordò cosí: e basta ancora che pensi a  lui  per sentire una gioia misteriosa, fatta di luce e di
vialetto in declino. Ella strillava come una ghiandaia, e  lui  non rideva, tutt'altro, anzi stringeva un po' crudelmente i
si sarebbe impressionati a vederlo di buon umore. Ma anche  lui  non s'impressionò e finse di nulla, nel vedere Bona col
dalla strega! E se le cacciò davanti; le bambine a piedi,  lui  a cavallo dell'asino, con le sopracciglia aggrottate,
Tobia, e doveva aver sangue ebreo nelle vene; stava sempre  lui  al banco, sebbene fosse ricco: possedeva una fila di case
che passava nei miei occhi nell'accorgermi che anche  lui  mi credeva incapace di lavorare. Riprese a camminare ed io
la testa: che lavoro poteva darmi? Se fosse stato in  lui  mi avrebbe subito nominato capitano di porto o qualche cosa
sul giaciglio, piegò la testa pensieroso. La vespa da  lui  cacciata tornò a volteggiare e ronzare sullo sfondo d'acqua
E delitto di sangue non doveva esservi, se la condanna di  lui  era stata solo quella del domicilio coatto. E non poteva
piú preciso da Elia: ma il solo pensiero di riparlare con  lui  le destava ripugnanza e quasi terrore. D'altronde aveva
confidenza? Manderò mio padre a prendere tue notizie; anche  lui  ti vuol bene e approva il mio desiderio di aiutarti.
un fanciullo, ma la sua compagnia non mi può bastare; eppoi  lui  ha anche il bisogno di stare molto all'aperto, sta poco in
molto all'aperto, sta poco in casa, ed è vecchio: morto  lui  sarò completamente sola. Questa è la confidenza che volevo
paura della vecchiaia. Mio marito non è cattivo; ma anche  lui  ha bisogno di una vita che lo separa tutto il giorno da me:
poco: la sua compagnia non è un conforto, per me: è come se  lui  in casa non ci fosse. "II mio sogno è stato sempre quello
della citazione, fu come un colpo d' accidente per  lui  e sua moglie. - Ah! quell' assassino di Carmenio ci ha
la mandra. Che curatolo Vito si contentava di pigliar  lui  le febbri un'altra volta, tante erano le sue disgrazie.
il padrino rientra in carrozza, arriva a casa, ed è  lui  che presenta alla madre e al padre, il nuovo cristianello o
quella creatura.... che.... infìne.... non aveva altro che  lui  che s'interessasse alla sua sorte. Era stata scacciata di
passione, debole e inesperta com'era. Se finalmente anche  lui  le diceva: - Non posso far altro più di quel che ho fatto -
questa nobile professione, ma molti ricorrevano a  lui  per consigli e consultazioni legali, profondamente persuasi
le guance che ci avevano la peluria fine come le pesche, e  lui  le guardava gli occhi celesti come il fiore del lino, e il
son bella, e che non mi vuol nessuno. - Guardate! -disse  lui  a un tratto, chè gli veniva quell' idea. - Guardate come
si contenterà di uno come me! Compare Nanni confermò anche  lui  che la vedova di massaro Mariano cercava un marito ricco al
nè rispondere nè porgergli un ramo dei fiori d'oleandro da  lui  scambiati per rose. — Prendili tutti, — risposi. Sorrideva,
Venite all'ufficio con qualcuno che possa far la firma per  lui  che non sa scrivere. - Una lettera?... Di chi? - Che volete
gioia; - m'ami?!... m'ami tu?!!!... E si rovesciò assieme a  lui  sul canapè vincendo, con uno sforzo disperato, miracoloso,
del volto e delle labbra che cercavano il volto di  lui  per baciarlo. - Oh, no!... non ti ho mai amato come
è sepolto sotto il suo capolavoro; fu l'unico compenso da  lui  chiesto. Quest'organo gli costò dodici anni di fatiche;
perchè le monete valevano più di cinquanta mila lire, e  lui  n'aveva avuto appena qualche migliaio. Nessuno aveva visto
ma non poteva parlare. Accennò al dottore che lo aprisse  lui  e leggesse.... - Che cosa è, dottore? - lo interruppe. -
più strane, le più rischiose fanciullaggini erano state da  lui  poste ad effetto. Fermo dinanzi alla sua carrozza, egli le
di rievocare una storia di pianto? Come sopportarne  lui  stesso il racconto? E perchè?... Noti od ignoti, i fantasmi
quella scomunicata! e cercava di attaccar discorso con  lui  anche! - Compare Turiddu, che ci venite a fare da queste
dolore sovrumano che mi si apre dinanzi... perchè io, da  Lui  che mi percuote, voglio il sonno... l'oblìo almeno!...
cioè per la lite di rivendicazione di Cento-Salme, da  lui  iniziata sùbito appena messi insieme i documenti, passava
e sua prediletta, anche di entrare nella stanza di  lui  per rassettarla e rifare il letto. - No, mi arrufferesti
famiglia. Birri non ce n'era mai stati tra i Lo Carmine, e  lui  non voleva parenti birri, nè vicini nè lontani! La
Andrea, Cosima non lo aveva conosciuto, ma sapeva che anche  lui  era un giorno arrivato di lontano, chi diceva da Genova,
valle aspra piena di macchie e di bestie selvatiche. Anche  lui  era selvatico, ma tanto buono che gli uccelli gli si
né dalla Spagna: ci saranno venuti i suoi avi, forse, ma  lui  no. Egli arrivava da un paese di mare, sí, dove la gente è
padrone, da vero barone di Fontane Asciutte e Cantorìa;  lui  che n'era uscito con quattro piastre in tasca e un mazzo di
piastre in tasca e un mazzo di scritture sotto braccio!  Lui  che volevano far interdire perchè rovinava la famiglia! Lui
Lui che volevano far interdire perchè rovinava la famiglia!  Lui  che era stato abbandonato dalla moglie, dalle figlie, dai
della sposa, il filato, e tutta l'allegria che ci era per  lui  quella domenica. Il camparo, col naso rosso, saltellava
occhi, aggrottando le sopraciglia. Pensava all'antica: per  lui  i trovatelli erano muli; e a loro doveva provvedere
vecchia conoscenza e la divertiva con le sue chiacchiere.  Lui  non mancava di portarle qualche cosa, delle confetture, dei
- Già, la ragazza non gli dava retta, all'amico, quando  lui  le andava dietro, in casa della principessa, perchè voleva
Agostino, Salvatore si sarebbe sentito come perduto. A  lui  egli confidava i suoi piccoli dispiaceri, i suoi imbarazzi;
confidava i suoi piccoli dispiaceri, i suoi imbarazzi; a  lui  suggeriva di farlo rappattumar con la moglie, se si erano
mi piacciono. Se no piglio la mia roba e me ne vado. - Di  lui  ti piacciono, e di me che sono il padrone, no? Cosa vuol
essere serviti come il re! Che non si rammentano più quando  lui  mangiava pane e cipolla sotto un olivo, e lei gli coglieva
per le fiere, dietro il carretto del merciaiuolo; con  lui  aveva imparato a cucinare e a governar le bestie. Lucia
le sgridate del padrone, li pigliava per sè, e lasciava a  lui  il miglior piatto, il bicchier di vino più colmo, andava in
avesse suggellato sulla bocca la promessa di sposarla. Ma  lui  non ne parlava neppure, e se la ragazza gli toccava quel
egli metteva su una piccola bettola e prendeva moglie.  Lui  in cucina, e lei al banco. Così non si stava più al comando
fortuna Io poteva senza scomodarsi, giacchè 20 onze per  lui  erano come una presa di tabacco. Ed egli non avrebbe fatto
di Alfio Balsamo! - Io vo' stare allegro - diceva  lui  - perchè ho la salute e la gioventù! - Tu sei un
partito, perchè massaro Filippo aveva dei soldi da parte, e  lui  non lo voleva nessuna - Massaro Filippo, che è vero che
la giornata era finita, e si tornava alla fattoria, anche  lui  stava quieto come gli altri, ed in quel solo momento non
tirato pei capelli. Ero tranquillo, nel mio possesso; e  lui  è venuto a dirmi: Ti voglio cacciar via di lì!... Le parole
operati appena morto. Una sera, infatti, parlando di  lui  con le figlie, aveva esclamato: - Vedrete; se lo
accomodamento poteva evitare alla famiglia del barone e a  lui  l'estrema rovina, il canonico Rametta, dopo averne
rimpianti; la vigliaccheria delle piccole cose uccide in  lui  la facoltà di produrne delle grandi. Le pagine nelle quali
brutale senza gloria e senza compensi, che aveva spento in  lui  qualunque concetto d'umanità per sostituirvi l'idea del
divenuto stoico in mezzo alle sofferenze — se è destino,  lui  o un altro! In quel torno la buona massaia si occupò per
capitato in paese da pochi giorni. Guardò e sorrise anche  lui  alla giovinetta, anzi, per abbondare in generosità, le si
la sua fresca bellezza lo attirava; forse ragionando anche  lui  col metodo corrente pensava: quello che è fatto è fatto. I
per tutta risposta esclamò: — Se Dio lo ha permesso, saprà  lui  il perchè. — Stupidi contadini — pensò l'affittaiola — sono
e non c'era tempo sufficiente. Il padre sarebbe andato  lui  se non fosse stato così vecchio e macilento. C'era un
mattina. Le uniche creature viventi che abitassero con  lui  quella tana, erano l'asino e un gatto; l'asino, vecchio,
non la chiamava altrimenti — somigliassero davvero alle di  lui  figliuole quand'erano state bambine. Ebbene, che doveva
tutt'e due appena si accorsero dell'arrivo del padrone. E  lui  che si era immaginato di doverla ritrovare tuttavia con le
la più corta. E un'ora dopo erano in cammino per Ràbbato:  lui  avanti, su la mina; lei dietro, seduta di fianco sul basto
o l'altro sarebbe stato costretto a chiedere l'elemosina  lui  invece di farla. - Arriveremo a questo, vedrete, voscenza!
ambizioso, e di una serietà insolita alla sua età. Ma anche  lui  apparteneva ad una famiglia mista, che non era borghese ma
Pietro non avrebbe pensato a ciò. Quel fervente amore di  lui  cominciava dunque a dar luogo ai calmi pensieri
la carrozza che rientrava sotto il portone, e i passi di  lui  sulla scala. Ma egli non venne a cercarmi. «Divorata
col fazzoletto, e rimasi muta, pietrificata dinanzi a  lui  che mi stringeva ancora le mani, e mi fissava quasi avesse
era di lacerante in quelle fredde parole che soffocavano in  lui  il risentimento, che fa supporre pur sempre l'amore, per
parole avessero potuto illudermi, quando tutto parlava in  lui  chiaramente. «Passai una notte d'inferno, lacerando coi
il suo dolore colle tracce del mio; volevo attaccarmi a  lui  con tutte le risorse di quell'eleganza che egli aveva tanto
di vedere, di sentire come ogni ora di più il cuore di  lui  s'allontani dal mio; come quelle sensazioni impercettibili,
che una volta, da giovane, era stato illuso anche  lui  da uno di quegli scherzi di luce e d'ombra. Aspettava,
ben spiegata l'apparizione gigantesca, e si divertì anche  lui  a far mosse con la testa e con le braccia. Ma il colpo
hanno dato da mangiare? - E la faceva sedere a tavola con  lui  e gli sembrava che, mangiando, Trisuzza lo guardasse, lo
Tinu Mèndola potrà attendere, - disse. - È qui? È venuto  lui  stesso a portarvi quelle scarpe? Don Pietro, a quel nome,
scarpe? Don Pietro, a quel nome, si era fermato. - Eh!  Lui  se ne sta nascosto, con la sua bella, per paura dello
a domandargli: - E dove si trova? Perchè non le ha portate  lui  stesso? Mezza lira è poco. Va a dirglielo e torna. - E il
notte, un richiamo passeggero di usignuolo, illuso anche  lui  dal chiarore delle lontananze; la serenata di un fantasma
alcune di quelle immagini con paesaggi, sentí la scarpa di  lui  come la zampata di un cavallo che si ferma davanti ad un
e balzò in piedi rossa e spaventata. A dire il vero anche  lui  arrossí e le sue labbra tremarono: ma ciò valse a far
ma come quella di un bambino che sta per piangere e neppur  lui  sa perché. Fortunio fu certo, almeno in apparenza,
giocava una carta: poteva perdere ma poteva anche vincere.  Lui  sapeva benissimo, meglio di quelli del paese, che un vero
al suo avvenire. E in Cosima egli sentiva l'artista; mentre  lui  era diseredato in tutto, anche nelle sue velleità di
successi certamente dei guai. Poiché Fortunio era per  lui  un essere assolutamente inferiore, socialmente e
questa le sorelle di Fortunio contavano, sperando di far di  lui  un cantante; ed egli sapeva scegliere, aggiustandole con
alla roccia della sorgente, intento a sentirne anche  lui  il mormorio melanconico, fra le ombre già dorate del
coi fittaioli della dote della madre, fissato anche  lui  nell'idea di liberare tutte le proprietà di famiglia dalle
per amore. C'era stato anche un po' di calcolo da parte di  lui  che un po' da parte del sarto Parlato e della figliuola. Ma
Signore dà la fortuna a uno, e non vuol darla a un altro. A  lui  non avea fatto sognare, tre, quattro numeri; gli aveva però
benissimo (che cosa non sa il diavolo?) che la fortuna di  lui  stava strettamente legata a quel fazzoletto posto sotto la