Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: chi

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bella!  Chi  lo Sa? Lo sappiamo tutti che compare Nino era pronto, se
possono gentilmente avvicendarsi; beninteso che  chi  si è avvantaggiato dell'avvicendamento non deve metter
tanto piú che non sempre né con precisione si sa con  chi  si ha a che fare. In questi viaggi, tanto peggio per chi
chi si ha a che fare. In questi viaggi, tanto peggio per  chi  non è abituato alla puntualità. Durante questi viaggi -
di «vivere in mezzo alle spine, per un solo innamorato»;  chi  diceva all'amante:
e della debolezza, della grandezza e della piccolezza, di  chi  deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e
grandezza e della piccolezza, di chi deve proteggere e di  chi  deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle
le mammine, le zie, le sorelle, per comperare i doni: ma  chi  forma il nerbo di queste passeggiate e di queste compre, è
diritto di fare la felicità delle persone che ci amano,  chi  vorrà, chi saprà mai rinunziarvi? Quello di vedere il
di fare la felicità delle persone che ci amano, chi vorrà,  chi  saprà mai rinunziarvi? Quello di vedere il tremore di
volete forzarla?... Il matrimonio è libera volontà... -  Chi  t'ha forzato? Hai fatto bene, figliola mia! Nino é un
le mani per sviare le ricerche di lui che non indovinava  chi  delle quattro avesse fatto il colpo ; un' altra infine gli
quand'egli era voltato di là e non poteva accorgersi a  chi  appartenesse la mano lestamente ritirata. Per alcuni
per pregarlo di non abbandonarle... E invece le sorelle,  chi  si era rimessa a leggere, chi a lavorare di ricamo, chi
E invece le sorelle, chi si era rimessa a leggere,  chi  a lavorare di ricamo, chi stava a guardarlo indifferente, e
chi si era rimessa a leggere, chi a lavorare di ricamo,  chi  stava a guardarlo indifferente, e la mamma sorrideva, quasi
la padronanza di noi stessi e rinunziamo alla prima dote di  chi  vive in società: la disinvoltura. Chi è « imbarazzato » lo
alla prima dote di chi vive in società: la disinvoltura.  Chi  è « imbarazzato » lo fa capire e veder súbito: molti,
si sarà timidi; se si teme di sbagliare, si sbaglierà;  chi  si fa vincere dalla suggestione d'inferiorità, non riuscirà
su se stessi. Può esser anche un aspetto dell'orgoglio:  chi  è troppo sensibile «immagina» di essere un centro di
tutto, si tengono, come si suol dire, le mani a posto. E  chi  ci va come spettatore bisogna già che sia disposto a
confondono i veglioni con le serate o i balli in costume,  chi  ne ha i mezzi si faccia copiare da una stampa antica un bel
per quanto è possibile, da ogni eccesso di eccentricità.  Chi  non può, piuttosto che far sorridere pietosamente o farsi
illimitata, il disinteresse, lo spirito di sacrifizio.  Chi  si lamenta di non aver amici, ne chieda a se stesso la
lamenta di non aver amici, ne chieda a se stesso la causa;  chi  dice di avere tutti amici è in errore, perché scambia la
da escludere ogni dubbio e ogni sospetto. Né si ascolterà  chi  parli male del nostro amico. Alcuni dicono che la prova del
con una schiettezza rara, in omaggio alla verità....  Chi  non sente gemere un cuore d'artista e di galantuomo sotto
po' di musica, o fa portare qualche rinfresco-distrazione.  Chi  non sa giocare non deve mettersi con chi sa; e se qualcuno
Chi non sa giocare non deve mettersi con  chi  sa; e se qualcuno vi càpita o vi vuol partecipare di
finita. Il mazzo delle carte deve essere collocato da  chi  le fa in mezzo al tavolo, perché ciascuno dei giocatori
giocatori possa scozzarle. Non si prende il mazzo di mano a  chi  deve farle, per scozzarle, come se si dubitasse della sua
per scozzarle, come se si dubitasse della sua onestà.  Chi  fa le carte mette il mazzo davanti a chi deve tagliare; e
della sua onestà. Chi fa le carte mette il mazzo davanti a  chi  deve tagliare; e questo mette la parte che solleva presso
presso colui che le fa. Non si deve pregare di giocare  chi  non ha voglia: certamente costui o non ha denaro, o ha
Non meno corretto e delicato dev'essere il contegno di  chi  assiste al gioco: quindi, non si debbono suggerir mosse;
subito, accettando o scusandosi di non potervi partecipare.  Chi  accetta deve farsi precedere da un mazzo di fiori: come è
o mandi almeno un telegramma, il giorno delle nozze - anche  chi  non può intervenire. Lo sposo pure si farà precedere in
non ha poteri per disporre di ciò. Eccezionalmente,  chi  ha una domanda grave da fare alla Regina, deve chiedere l'
o morale, che oltrepassi i limiti usuali della carità.  Chi  voglia offrire un libro alla Regina, non deve mandarglielo
di pelle, con qualche gentile fregio di oro, di argento.  Chi  voglia proprio offrire un dono a Sua Maestà, dono che abbia
qualche cosa in ricambio: e ciò non avrebbe limiti.  Chi  voglia dedicare un libro, della musica, un'altra opera
fa ringraziare sempre, per mezzo della dama incaricata,  chi  le invia libri e musica, in dono: a persone, che le hanno
 Chi  oggi non canta, ma mastica tossico, è la Caristia che avea
aver giuocato, bisogna bene che io restituisca i denari a  chi  me li ha prestati. - A chi? - Alla tasca! La principessa
Un vero cane senza padrone! - Tutti lo compiangevano. -  Chi  d'un asino ne fa un mulo, il primo calcio è il suo! -
Fornari, che era straricco, la principessa esclamava: - A  chi  sorte e a chi sporte! - La sorte è di chi se la fa -
era straricco, la principessa esclamava: - A chi sorte e a  chi  sporte! - La sorte è di chi se la fa - rispose donna
esclamava: - A chi sorte e a chi sporte! - La sorte è di  chi  se la fa - rispose donna Cecilia, indispettita.
tesori del suo regno? Un giorno fece pubblicare un bando:  Chi  dirà se c'è una cosa più preziosa di questo carro, ne sarà
che tanto volentieri tornerebbero ad esser discepoli; e  chi  è pallida adopera il rossetto per darsi un colorito vivace;
pallida adopera il rossetto per darsi un colorito vivace; e  chi  ha un colorito vivace adopera la cipria ocra per darsi
adopera la cipria ocra per darsi un'aria sentimentale; e  chi  ha la linea pronunziata riduce la razione per diventar
linea pronunziata riduce la razione per diventar esile, e  chi  è esile mangerebbe le ova con tutto il guscio per avere la
stiracchiata e abbondantemente ricoperta di creme.  Chi  riuscí simpatico e caro nella giovinezza e nella maturità
chiedere all'età; ed essa stessa ne è larga dispensatrice:  chi  vuol sottrarsi alle sue leggi ne è punito nella maniera piú
la firma di Jarro e il titolo di Pagine allegre. Jarro, per  chi  non Io sapesse, è Giulio Piccini, giornalista brillante e
povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi.  Chi  era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E
è automatico, non si comincia piú dal domandare con  chi  si parla, ma dal dire chi parla, aggiungendo con chi si
si comincia piú dal domandare con chi si parla, ma dal dire  chi  parla, aggiungendo con chi si desidera parlare. Né ci si
con chi si parla, ma dal dire chi parla, aggiungendo con  chi  si desidera parlare. Né ci si rivolge mai per telefono a
bisogna rassegnarsi alle conseguenze del noto proverbio:  Chi  tardi arriva... I giornali non bastano come segno di «
della luce, dell'aria, delle visioni panoramiche. C'è  chi  vuole il finestrino sempre chiuso e chi lo vuol sempre
panoramiche. C'è chi vuole il finestrino sempre chiuso e  chi  lo vuol sempre aperto; chi preferisce il vetro, chi la
il finestrino sempre chiuso e chi lo vuol sempre aperto;  chi  preferisce il vetro, chi la persianina; con un po' di
e chi lo vuol sempre aperto; chi preferisce il vetro,  chi  la persianina; con un po' di condiscendenza e di
e suscitando un coro di piú o meno tacite proteste.  Chi  manca di riguardo agli altri non ha il diritto di
volontà; ma, in tali casi, è doveroso chiedere scuse a  chi  ci ha atteso e, se in locali pubblici, aspettare ad entrare
bella, tutta graziosa, inventata apposta per contentare  chi  riceve e chi è ricevuto. Ecco, col ricevimento di un'ora al
graziosa, inventata apposta per contentare chi riceve e  chi  è ricevuto. Ecco, col ricevimento di un'ora al giorno,
alla padrona di casa: la folla si disperde in sette giorni:  chi  non ha potuto esser libero, per far visita il martedì, va
esser libero, per far visita il martedì, va il mercoledì e  chi  il venerdì, il sabato; la domenica, tre o quattro visite al
sono molte riunioni mondane, circoli, ricevimenti, balli:  chi  ha molti inviti, deve potersi decidere a tempo, e chi molto
chi ha molti inviti, deve potersi decidere a tempo, e  chi  molto invita, deve sapere chi interverrà al suo pranzo.
potersi decidere a tempo, e chi molto invita, deve sapere  chi  interverrà al suo pranzo. Però, non vi è bisogno del
per recarsi nella sala da pranzo, è sempre il medesimo:  chi  si avvia primo, è il padrone di casa con la signora più
in mezzo, farlo servire da coperta, povero ragazzo! -  Chi  ha rotto, paghi.... Non lo dico per voscenza.... Mio figlio
non c'è da ridire, - interruppe don Pietro. - Tanto meglio.  Chi  se la è portata via.... Mio figlio non dee servire da
servire da coperta; se lo levi dalla testa.... voscenza o  chi  venuto a ingannarla.... Coi Mèndola niente soverchierie. Se
gente, sentendola parlare ad alta voce. Tutte le vicine,  chi  sugli usci, chi alle finestre, come a uno spettacolo.
parlare ad alta voce. Tutte le vicine, chi sugli usci,  chi  alle finestre, come a uno spettacolo. Sapeva che la gnà
Pietà per sei lire! E l'anello per gli sponsali in chiesa  chi  glielo dava? Almeno un anellino da poche lire, anche di
dita, si mordeva le mani, smaniava pensando a sua figlia. -  Chi  più bada a mangiare? Chi più bada a dormire? Con la mente
smaniava pensando a sua figlia. - Chi più bada a mangiare?  Chi  più bada a dormire? Con la mente fissata: - Che cosa fa?
ore, nella durata delle visite, nei modi, nella misura: a  chi  ben chiede nulla si nega!
ma non sarebbe giusto voler per forza passare avanti a  chi  ci precede. Ciò non soltanto - e in questo caso come in
meglio signorilmente cedere. Per il posto, oggi usa che  chi  l'ha se lo tiene. Ed è giusto: sacrifizi, no; specialmente
accompagnata, non si rivolge a lei direttamente, ma a  chi  l'accompagna. Chi ha ceduto il proprio posto non pretenda
non si rivolge a lei direttamente, ma a chi l'accompagna.  Chi  ha ceduto il proprio posto non pretenda torrenti di
sposato prima di lei...- Sciocchezze!... E vedranno poi  chi  starà meglio... Oh! darei metà, del mio sangue per vedervi
a fare sempre tutte le cose in maniera da accontentare. E  chi  vi rende gustoso il pranzo al ristorante e gradito il
pranzo al ristorante e gradito il soggiorno nell'albergo? E  chi  provvede a ogni vostro piccolo bisogno, premurosa sempre,
cenno, ai monti e al mare? Crisi di qualità dunque! Ma di  chi  è la colpa? Evidentemente, di chi non sa scegliere il
di qualità dunque! Ma di chi è la colpa? Evidentemente, di  chi  non sa scegliere il proprio personale, di chi non sa «
di chi non sa scegliere il proprio personale, di  chi  non sa « formarselo », di chi non sa renderselo affezionato
il proprio personale, di chi non sa « formarselo », di  chi  non sa renderselo affezionato e devoto. È noto ciò che
dei popoli civili - sembra si sia scavato un abisso fra  chi  invoca l'opera altrui e chi presta il proprio aiuto. Colpa,
si sia scavato un abisso fra chi invoca l'opera altrui e  chi  presta il proprio aiuto. Colpa, sopra tutto, di alcune cosí
a risolvere i problemi più incalzanti dell'esistenza.  Chi  è più spensierato, oramai? Mentre tutte le invenzioni della
vita? Come va che l'arte del vivere non ci è più nota?  Chi  ci ha tolto questa scienza e quest'arte? Chi diminuì e
ci è più nota? Chi ci ha tolto questa scienza e quest'arte?  Chi  diminuì e sperperò le nostre forze? Chi ha spezzato in noi
e quest'arte? Chi diminuì e sperperò le nostre forze?  Chi  ha spezzato in noi la molla della nostra energia? Quale
la verità e ci ha resi timidi, trepidanti, quasi vili? Chi,  chi  ha ingrandito, innanzi a noi, la possanza della vita e ha
dolce riposo per sé, con la convinzione di procurar gioia a  chi  lo aveva invitato. Poi « le camere degli ospiti » divennero
alla vita di famiglia per parecchie ore della giornata. Per  chi  è ospitato: Accettare soltanto se si è sicurissimi che
in qualche modo degno la propria gratitudine. Per  chi  ospita: Invitare soltanto persone sane di corpo e di
in casa. A queste norme generali vanno aggiunte, tanto per  chi  è ospitato quanto per chi ospita, quelle particolari di
vanno aggiunte, tanto per chi è ospitato quanto per  chi  ospita, quelle particolari di delicatezza, riguardanti i
da gentiluomo. E un'ultima raccomandazione va fatta tanto a  chi  ospita quanto a chi è ospitato: oggi si parla un po' troppo
raccomandazione va fatta tanto a chi ospita quanto a  chi  è ospitato: oggi si parla un po' troppo e un po' da tutti -
le piú recenti generazioni. Meno male ancora in Italia; ma  chi  scorra le statistiche dei divorzi in alcuni Paesi d'Europa
a galla, con rovina, come ho detto, irreparabile tanto per  chi  ci ha creduto, quanto per chi ha mentito ; purtroppo, anche
detto, irreparabile tanto per chi ci ha creduto, quanto per  chi  ha mentito ; purtroppo, anche per quelli che nasceranno da
in viso, come sorpreso dell'atto di lei e curioso di vedere  chi  ella fosse: e quello sguardo la turbò fino al profondo
di denaro a un libro; e primo dovere - o accorgimento - di  chi  chiede è quello di capire se il prestito è possibile senza
inconveniente si verifica piú spesso che non si creda; e  chi  sa quante di quelle pellicce, di quei vestiti, di quegli
campionario di tipografia ». Ora, ci vuol poco a capire che  chi  non restituisce, di proposito, un libro preso a prestito,
la scienza non è davvero, in questo caso, una attenuante!  Chi  non lo restituisce per dimenticanza - o perché, prestando
si manderà a riprendere il libro prestato. Naturalmente,  chi  si regola in tal modo - e si regola benissimo! - deve, alla
mette nella propria scrittura. Ecco la ragione per cui  chi  debba fare un invito, o chieder un favore, o ringraziare, o
in carcere! - Ecco quel che dovrebbe dire la legge!...  Chi  l'ha fatta cotesta legge? È legge da turchi, non da
fatta cotesta legge? È legge da turchi, non da cristiani.  Chi  l'ha fatta? Il re? Non ha figli il re? La povera donna
in Tribunale, e poi in Gran Corte, e poi in Cassazione....  Chi  l'avea fatta dunque quella legge da turchi? - Certamente
appena fosse comparso, e pregarlo e scongiurarlo!...  Chi  sa? Forse, sapendo che il ragazzo era ben collocato, si
i capelli, lo prendeva pel mento e gli domandava: -  Chi  vuoi per padre e madre, noi o.... altre persone? - No, non
lascia questi qui! - tu che faresti?... - Sto qui, con voi!  Chi  deve venire? - Nessuno! Angelo santo, parla Gesù Cristo con
andarono a ripeterlo anche all'avvocato. E dall'avvocato  chi  c'era? Colui, il Giudice di Tribunale, vestito tutto di
Ma Rosa non si perdette d'animo; scattò: - Figlio vostro?  Chi  Io dice? Ve ne siete mai ricordato in tredici anni? Siete
contro il caldo; non ci si volta mai indietro, per vedere  chi  è entrato, chi entra; non si saluta, di lontano, un amico,
non ci si volta mai indietro, per vedere chi è entrato,  chi  entra; non si saluta, di lontano, un amico, un'amica.
senza dare segno di approvazione, crollando il capo; per  chi  si confessa o si comunica, inutile dare regola di condotta
- Abbasso i dazii! Le terre! Le terre! Vogliamo le terre!  Chi  aveva gridato: Dal sindaco? Chi aveva gridato: Dal
terre! Vogliamo le terre! Chi aveva gridato: Dal sindaco?  Chi  aveva gridato: Dal cavallere? Non se ne seppe mai nulla. La
una promessa di nozze, deve dare una festa; vi è  chi  ama tanto poco sè stesso e tanto il proprio prossimo, da
colombe ? — A cercare il cibo pei loro figlioletti. —  Chi  ha fatto tutte queste cose ? — Le ha create Dio. — E Dio,
ha fatto tutte queste cose ? — Le ha create Dio. — E Dio,  chi  lo ha fatto ? — Nessuno. — Si è fatto da sè ? — Lo saprai
biscotti con buona grazia: e si ha subito l'aria ospitale.  Chi  può offrire dell'altro, tanto meglio! Viene in prima linea
implica argenteria di coltellini, di cucchiaini, squisita.  Chi  lo può fare, tanto meglio! Ora è in moda il servizio di the
di acqua ghiacciata, di limonata, di aranciata, per  chi  abbia sete: e bicchieri alti, senza piede, colorati,
qualche pasticcio, per causa di donne. - Tu non sai dunque  chi  è? - le diceva, per tentar di calmarla - È Alfio Balsamo,
hanno ingiuriato a morte vostra moglie. - Dite davvero? E  chi  ha avuto il coraggio?.. - È stato il figlio di Giovanna
Balsamo. Se siete uomo glie la dovete far pagare cara. - A  chi  lo dite? - rispose don Gesualdo, grattandosi la testa sotto
so? L'ho sentito dire; ma li ho forse visti coi miei occhi?  Chi  con una scusa, chi con un'altra, nessuno aveva il coraggio
ma li ho forse visti coi miei occhi? Chi con una scusa,  chi  con un'altra, nessuno aveva il coraggio di dire la verità.
quella parola, non sapeva ciò che importava; domandate a  chi  volete, vi diranno tutti che è incapace di voler male ad
per tutta la vita. Quale compagnia troverà in carcere!  Chi  gli vorrà dare la propria figliuola, se un giorno il
penserei più. Ma il mondo parla e non si cura di sapere se  chi  mi ha ingiuriata è un uomo o un ragazzo. Per questo debbo
modo ? — Lo faremo noi. — Tu sei matto! — rispose Bice. —  Chi  sa farlo? — L'altro giorno la signora Gilardi spiegò il
in un cassetto. Quel frugone doveva averla scovata  chi  sa come. Allora il dottore lo rassicurò; si trattava d'un
pur maledicendo in cuor suo le sigarette coll'ascich e  chi  l'aveva inventate. Così guarì della smania della giacchetta
sul capo, annodati sotto il mento o dietro la nuca.  Chi  organizza le escursioni deve evitare le dimenticanze e le
evitare le dimenticanze e le esclusioni ingiustificate. E  chi  vi partecipa sia di buon umore, e allontani tutti quei
sono innumerevoli gli altri inconvenienti gravi: ch'è  chi  fischia, chi canta, chi strepita, chi schiamazza: tutti
gli altri inconvenienti gravi: ch'è chi fischia,  chi  canta, chi strepita, chi schiamazza: tutti inconvenienti
gli altri inconvenienti gravi: ch'è chi fischia, chi canta,  chi  strepita, chi schiamazza: tutti inconvenienti poco
gravi: ch'è chi fischia, chi canta, chi strepita,  chi  schiamazza: tutti inconvenienti poco lusinghieri per il
della nostra sincerità, serietà, gentilezza. Generalmente,  chi  legge una lettera si forma un'opinione di chi l'ha inviata.
Generalmente, chi legge una lettera si forma un'opinione di  chi  l'ha inviata. Ed effettivamente, la fisionomia di una
dipendendo, piu che da altro, dal buon senso, dal tatto di  chi  scrive - si acquista con l'esperienza e con l'educazione
dipende dalle relazioni fra mittente e destinatario. Se  chi  scrive è buon amico di colui cui la lettera è diretta,
educazione, della gentilezza, della finezza di modi di  chi  scrive. Non si partecipano i saluti di altri che ai propri
il cognome e il recapito del mittente sia per ricordarlo a  chi  si scrive sia perché si sappia a chi restituire il
sia per ricordarlo a chi si scrive sia perché si sappia a  chi  restituire il messaggio nella eventualità che non si trovi
dare comunemente il « don » e il « donna ». Se c'è ancora  chi  prende gusto a darlo o a sentirselo dare - ma nel
sul rovescio della busta, il cognome e il recapito di  chi  spedisce; e questo sempre, facendo poco affidamento sulla
soltanto.... come in apparenza deve importare a me di  chi  mi fa la corte..... Ma se me ne importasse poi, più
settimana basta. Ma, se si tratta di uomini di affari, di  chi  si deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro,
di questo rispetto, per i lutti meno gravi. La carta di  chi  è in lutto, i biglietti da visita, saranno sempre listati
saranno sempre listati di nero, per qualunque occasione.  Chi  è in lutto, uomo o donna, non porta mai fiori sulla