È quasi inutile avvertire che per piccole quantità di vernici basta un fornelletto a carbone e un matraccio di vetro o bottiglia a lungo collo da
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In generale non si deve riempire che a metà il matraccio o la bottiglia che si pone sul fuoco, affine di ovviare a che sollevandosi la materia in
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traboccasse dalla bottiglia ed evitare così che si riversi sul fuoco la materia infiammabile. Ma si operi col fuoco vivo o a bagno maria, si devono
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Ad impedire che le resine si appiccichino, al fondo del matraccio o della bottiglia da vernice, quando si sciolgono, si usa mettere insieme agli
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che fiammeggi o guizzi; si rimuova spesso la bottiglia prendendola pel manico di carta; infine gradatamente si ponga sulla fiamma viva.
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agitandola nella bottiglia ondeggi fortemente contro le pareti del vaso. Quanto all’altra droga che serve a dare corpo e consistenza alla vernice, è
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Si lasci raffreddare un poco e mentre è ancora tiepida, si travasi in altra bottiglia filtrandola nello stesso tempo a traverso un setaccio di seta.
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Quando la vernice sarà completamente fredda, si tappa la bottiglia e si lascia riposare due o tre giorni, dopodichè si potrà adoperare la vernice con
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Si metta in una bottiglia la stessa quantità di essenza e mastice detta più sopra e si esponga il vetro ai raggi del sollione, avendo cura di seguire
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bottiglia all’aria per vario tempo, bisogna coprirla leggermente, mettendo una garza sul collo della bottiglia e sulla garza un coperchio di cartone con
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Fatta la vernice si passi al setaccio come negli altri modi indicati, e posto il turacciolo alla bottiglia, si conservi in luogo fresco ed in luce
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Ecco come si prepara. Si mette in una boccetta o, piuttosto, in una piccola bottiglia, un torlo d’uovo; il chiaro però questa volta non bisogna
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