Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tinte

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fondo non avesse servito che per la trasparenza delle mezze  tinte  e degli scuri, mentre i lumi vi fossero ottenuti con tinte
tinte e degli scuri, mentre i lumi vi fossero ottenuti con  tinte  a corpo, non sarebbe più che una tempera, perchè fare
il nome a questo processo, ma la consistenza acquosa delle  tinte  da cui viene la trasparenza dominante, compresa quella dei
crolli dei colori, ciò che non accadrebbe usando forti  tinte  a corpo, le quali sarebbero soggette a tutti i pericoli
d’uovo quanto colore, rendeva impossibile lo sfumare le  tinte  impastandole col pennello, e tanto più nelle parti
manchino esempi di opere tanto morbide e di un’unione di  tinte  così perfetta da equivalere i migliori impasti del processo
e le velature erano date con artificio, servendosi delle  tinte  locali dettate dalla natura.
coll’acido idroclorico ricavò dell’ossido di ferro, ma le  tinte  nere resistettero a quest’acido e alle soluzioni alcaline.
il colore attacca perfettamente, il pennello scivola, le  tinte  anche molto fluide non si spandono né colano, la luminosità
opere si mantengano nella perfetta integrità di rapporti di  tinte  stabilite dal pittore, per i quali ci è dato di valutarne
sbiadimento delle  tinte  mescolate alla calce per cui sino Teofilo fece seguire alla
importare all’artista se non fosse che un vano maneggio di  tinte  e solventi.
carta o fondo bianco qualsiasi che si lascia scoperto, le  tinte  a corpo non vi si possono considerare che come intruse,
del bianco possa discendere un’infinita gradazione di  tinte  più chiare, mentre da colori chiari sia impossibile
l’infinita varietà di  tinte  che presenta la natura non sono che modificazioni dei sette
e l’applicazione di questi eseguendosi metodicamente con  tinte  sempre prive di qualsiasi modellatura, carattere questo,
bastevoli per un cospicuo numero di combinazioni di  tinte  se non vi fosse l’ostacolo della materiale natura dei
quanto può occorrerne per ottenere una progressione di  tinte  regolare, dipendente dal criterio dell’operatore o secondo
fa esponendo il colore all’azione dell’aria regola le varie  tinte  che si vogliono raggiungere.
uniforme di fondo dei colori, che influenza anche le mezze  tinte  e gli scuri, e così la tempera si distingue per l’opacità
che non arrivano mai in complesso nè alla vivacità delle  tinte  chiare del pastello, nè alla trasparenza ed intensità della
che l’acquarellista deve chiedere ai vegetali per le  tinte  più intense e trasparenti, il non prestarsi il processo
di colore. Anzitutto il pennello non scivola facilmente; le  tinte  scure, e in special modo le terre, diventano rapidamente
il gesso assorbe in gran quantità; diventando opache tali  tinte  cambiano di tono e per conseguenza è spesso difficile
l’arte di far rotondeggiare i corpi, vi dominano le  tinte  piatte, distese uniformemente entro rigidi contorni, il che
di base il bollo armeno, pure untuoso e tenace, e per le  tinte  scure si utilizzano varietà di lapis neri. Ma le difficoltà
nei quali coi vuoti e la sottigliezza eccessiva delle  tinte  si è interrotta la continuità della superficie generale del
chiarezza biancastra, stridente, i più urtanti rapporti di  tinte  ci rivelano che la precisione del disegnatore, le
togliersi. Eguale il modo di applicare il colore piazzando  tinte  locali che poi un lavoro minuzioso a tratti modella
o la velatura, nell’armonizzare la successione delle sue  tinte  o distaccarne ogni minima gradazione fino ai contrasti più
su tela avessero una preparazione bianca, ma che però le  tinte  non presentando screpolature era difficile determinare
di colore, lasciano sempre sottile lo strato generale delle  tinte  che per la virtù appiccicante della gomma, aderiscono
vernici finali, illuse spesso sulla perfetta fusione delle  tinte  delle più antiche pitture ad olio. Ma il pittore olandese
ma di lì a poco diverrà peggio di prima perchè le nuove  tinte  cambiano e si discordano colle vecchie. Si ricorre perciò
fiamminghe, ciò che, secondo l’Eastlake, indica che le  tinte  gialle trasparenti non venivano sempre messe colle debite
piuttosto scura. Rilavorando sopra un impasto di  tinte  alquanto scure si è meglio aiutati nella ricerca dei
tanto per toglierle il potere caustico che decolora le  tinte  quanto per assicurare l’intonaco da quei parziali distacchi
preparati, il sussidio del fuoco pel miscuglio delle  tinte  e la verniciatura finale.
miglior esito sarà sempre dipendente dal rifuggire dalle  tinte  a corpo, sebbene la distanza le mascheri affatto.
di certi colori, favorire l’aderenza di nuovi strati di  tinte  sul dipinto già secco, togliere prosciughi o servire anche
aggiunte d’essiccanti non potesse servire che a distendere  tinte  d’un sol colore e si limitasse ai più umili uffizi della
di queste sostanze danno luogo a tante gradazioni di  tinte  quante se ne desidera; e stando alle ricette esse corrono
preparavano invece i loro dipinti, come si è già detto, con  tinte  sottili e liquide facendo a corpo i soli lumi.
abbracciare d’un sol colpo d’occhio tutti i rapporti delle  tinte  del quadro, rese necessario che il colore si fosse
col progredire del lavoro, sempre più assottigliando le  tinte  sino alle più tenui velature, possono permettere di
su imprimiture capricciose e il sovrapporsi delle  tinte  un ammonticchiare di strati bagnati ed altri non ancora

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