Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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l’un estremo all’altro d’Italia ebbe campo di raccogliere i  suoi  precetti vedendo operare tutti i più grandi maestri suoi
i suoi precetti vedendo operare tutti i più grandi maestri  suoi  coetanei, bene riflette come non si potesse fidare della
Leonardo da Vinci lo studio della luce e dei colori nei  suoi  legami coll’arte della pittura ricevette il più vigoroso
sperimentale per essere seguito dallo spirito teorico dei  suoi  tempi, egli è anche troppo profondo, perchè le verità
insomma dava l’ultimo crollo a svincolarsi da quei  suoi  negativi elementi di ispirazione che furono l’iconografia
non è diffìcile ricostituire tanto nei  suoi  aspetti esteriori quanto nella sua generica disposizione
a ciò appunto dall’esagerato uso che se ne faceva ai  suoi  tempi e così ne scrive:
calce e di allumina somigliante alla cenere azzurra per i  suoi  principii, ma diverso per le proprietà chimiche: non un
Plinio che asserisce Apelle salvaguardare i  suoi  dipinti con un atramentum che ha tutto il significato di
ad un assetto definitivo della materia colorante e dei  suoi  glutini.
olio seccativo o in un olio essenziale, perde i principali  suoi  pregi.
breve si adagia e dilata senza scongiungersi, assumendo nei  suoi  margini l’attitudine di volere penetrare nel legno anche se
agire come l’acqua sul legno, cioè volgere in basso i  suoi  margini di contatto e tendere a penetrare e diffondersi sul
che può essere anche di riuscita evidente, considerata nei  suoi  effetti parziali, rendono perplessi i più forti e intanto
investe l’artista che intinge ripetutamente il pennello nei  suoi  colori e ammassa tinte e martella colpi violenti su quei
La sua difesa più forte è la coscienza di un retto fine; i  suoi  argomenti sono quelli di tutti i buoni e credenti in una
potesse vedere il progresso già ottenuto in cotale arte dai  suoi  tempi sino ad oggi e siamo convinti che si ricrederebbe».
tanti che l’avevano preceduto. Anzi era quella istessa dei  suoi  contradditori pure abituati a cercare nell’arte, riguardo
abbia a preoccuparsi in nessun modo dell’adesione per i  suoi  effetti in avvenire, contribuendo all’aderenza dei colori
Hans Thoma ha spessissimo dipinto su cartoni e tutti i  suoi  lavori si sono conservati bene ed hanno una materia molto
le facoltà critiche del pittore, rispetto all’impiego dei  suoi  mezzi materiali, tenuto calcolo inoltre della circostanza
Italia, per tentare le prove che diffusamente esplicò nei  suoi  Saggi sul ristabilimento dell antica arte dei greci e dei
con forza si debba distaccare in modo uniforme da tutti i  suoi  punti di aderenza.
per seguire i movimenti vari della superficie dipinta nei  suoi  stadi di essiccazione. Ma se è facile determinare
d’uso promiscuo d’olio e tempera come pratica comune dei  suoi  tempi, oltre il descrivere un processo completo per usare
era fra tutti gli artisti il più capace di dare ai  suoi  allievi un’educazione che permettesse di abbracciare un
tecniche, non pertanto nulla emerge dagli insegnamenti dei  suoi  Veri precetti della pittura, che non sia la sola
dell’epoca, sino, come il Baldovinetti, a rimetterci i  suoi  dipinti, pure di togliersi quel tedio del tratteggio e
verde di cui si servivano gli orefici antichi, che fra i  suoi  componenti aveva il carbonato di rame.
la semplificazione costante che ogni pittore introduce nei  suoi  mezzi tecnici col progressivo esercizio dell’arte, e prima
la tempera si distingue per l’opacità media dominante nei  suoi  colori, che non arrivano mai in complesso nè alla vivacità
che anche la nostra epoca ha in arte le sue perfezioni, i  suoi  tours de force, per nulla inferiori a quelli degli antichi.
suo ornamento, lo volle lavare nel modo che aveva fatto a’  suoi  giorni a molti altri quadri; e ciò fatto quasi subito si

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