Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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lacche gialle sono poco solide e  col  tempo impallidiscono.
fu aggiunta una terza maniera che consisteva nel dipingere  col  pennello dopo aver sciolto le cere sul fuoco; questa
sul fuoco; questa pittura fatta sulle navi non s’altera né  col  sole, né coll’acqua di mare, né con la pioggia, né col
né col sole, né coll’acqua di mare, né con la pioggia, né  col  vento.
ancora una lacca: la lacca di Robbia o garance, perchè  col  vermiglione o col cinabro non si potrà mai, coll’aggiunta
la lacca di Robbia o garance, perchè col vermiglione o  col  cinabro non si potrà mai, coll’aggiunta dell’azzurro,
e guai a pensare di fondere insieme il rosso e l’azzurro  col  giallo qualunque scelto come colore fondamentale, chè si
ombre del bianco si possono cercare  col  bruno di Bruxelles, l'oltremare e l’ocra.
ombre del nero si possono fare  col  bruno van Dyck, il nero e la lacca di carminio.
ombre del giallo  col  bruno van Dyck e la terra di Siena bruciata o naturale,
ed il vermiglione, ma anche queste subordinate al bianco  col  quale si mescolano.
di setola se ne dava uno strato generale spianando in tondo  col  palmo della mano per incorporare il gesso sottile con
completamente il gesso, senza più adoperare la mano ma  col  pennello, si ripeteva otto volte lo strato di gesso
cinabro in natura prodotto dalla combinazione dello zolfo  col  mercurio, che hanno affinità grandissima fra di loro, tale
privilegiato del sistema italiano di mescolare i colori  col  torlo d’uovo per la pittura in tavola ed in muro o su tela,
Oli seccativi. —  Col  nome generico di oli si abbracciano diversi fluidi
delle Indie orientali ed è conosciuta nella Nuova Zelanda  col  nome di cowdie.
di ferro o di acciaio, alterandosi altrimenti il colore  col  bronzo od il rame.
non subivano alcuna azione dagli acidi e dagli alcali, e  col  nitro facevano deflagrazione, stimò che si mostravano con
bollito nell’aceto distillato, fatto filtrare e ridotto  col  fuoco a certa consistenza, si ricavano nel raffreddamento
duro e di difficile fusione. Si trova in natura mescolato  col  quarzo in forma di ossido, per lo più di colore verdognolo,
sono molto infiammabili, come i loro vapori, e possono  col  cloro ed il sodio formare anche delle miscele esplodenti.
da Nerone, alto, stando a Plinio, 320 piedi! la imprimitura  col  gesso si compone delle stesse proporzioni di colla e gesso
processi che impediscono di compenetrare il ritocco fatto  col  colore bagnato sul sottostante colore asciutto, come
quasi negando la possibilità di finire cosa alcuna  col  fresco — ciò che non si può ragionevolmente sostenere.
fondamentali, necessiterà che sulla tavolozza figurino,  col  rosso, l’aranciato, il giallo, il verde, l’azzurro ed il
si giudicherebbe doverne risultare, si dovrà rinforzarli  col  soccorso di qualche altro simile colore sempre dei più
con qualche utile dell’arte, finchè il Vibert fra’ moderni  col  suo incisivo criterio determinò i limiti entro i quali si
una tela così preparata i tratti  col  pennello si possono fare sottilissimi; si possono tirare
d’imitazione delle cose naturali la direzione impressa  col  pennello alla pennellata medesima verso il punto di
riguardo, perchè asciutto il colore e dovendosi correggere  col  disegno delle parti difettose del lavoro anche la direzione
ha un colore giallo verdastro che ingiallisce di più  col  tempo: come l’olio di lino anche quest’olio congela solo a
sia pel colore da rintracciarsi che la forma da imprimervi  col  movimento del pennello, per cui si deve ripetere la tinta
Ne risultano così spessori eccessivi ed incompatibili  col  principio che l’imitazione pittorica non abbisogna del
a pastello per la forma a matita del pezzo di colore  col  quale si dipinge, si può dire sia una sovrapposizione di
causale ogni rapporto, non può essere che in opposizione  col  più elementare senso d’arte e di criterio tecnico.
bianco di Krems o d’argento si fa  col  processo olandese ridotto ad operazione di laboratorio. Le
primitivo impiego nella pittura l’uso di salvaguardarle  col  mezzo delle vernici, le quali per tal modo risalgono molto
rosso, il giallo e l’azzurro,  col  sussidio del bianco e del nero, sarebbero al contrario
preparare cioè le cere colorate e sciolte, distendendole  col  pennello al modo solito della pittura, e in ultimo passare
adoperati nella loro massima intensità, come il giallo  col  rosso e l’azzurro.
si spiega abbastanza riflettendo come dai colori intensi  col  sussidio del bianco possa discendere un’infinita gradazione
aver ritrovato l’antico encausto a pennello, giacchè io  col  sapone nominato da Plinio, non col sal tartaro alcalico,
a pennello, giacchè io col sapone nominato da Plinio, non  col  sal tartaro alcalico, sconosciuto affatto agli antichi,
e romani. La mia saponata di cera e il mio encausto in un  col  metodo non può essere degli antichi per le medesime
costante che ogni pittore introduce nei suoi mezzi tecnici  col  progressivo esercizio dell’arte, e prima della tradizione
in pratica a ricavare dal giallo, dall’azzurro e dal rosso,  col  sussidio del bianco e del nero, tutte le gradazioni
ed addensate. In genere è da preferirsi il tipo noto  col  nome di olio etereo di trementina, avvertendo sempre di
una vernice, comportasi come la coppale in modo che ridotta  col  fuoco a sciogliersi in un olio seccativo o in un olio
eguali su tutta la tela è opportuno fare a parte  col  mestichino due toni neutri, uno più chiaro per le parti in
e intersecantisi; non si dimentichi di bagnare sempre  col  diluente le parti asciutte ove si deve lavorare.
trasformandosi in una fritta di colore bruno rossastro  col  prolungare l’azione della fiamma. Trattata colla potassa
si vetrificò colorandosi in verde, passò al bruno e finì  col  prendere il colore metallico del rame. Questa fritta si
è nota la prima opera condotta  col  nuovo processo da Giovanni di Bruggia. Ma consentono tutti
il solfato di protossido di ferro e solfato d’allumina  col  mezzo di soluzione allungata di carbonato di soda. La
cura i lembi, rimettendovi l’imprimitura, studiandosi poi  col  colore di accompagnare quanto meglio si potè fare da lui la
colorito, e da incisore quando lavorava l’oro e l’argento  col  bulino.
Il mastice si scioglierà più lentamente che non  col  fuoco diretto, ma finirà per sciogliersi benissimo, purchè
per l’usufrutto di tutta la forza adesiva comportabile  col  singolo mezzo dominante il processo adoperato.
mano dipinta dal pittore la propria, perchè se ne giudichi  col  fatto, ma con quanta improprietà di paragone e disturbo di
parete d’appoggio e tanto più spiacevole è l’effetto se  col  margine si scorge la piegatura della tela e i chiodi che la
produsse si limitarono al solo danno del colore alteratosi  col  tempo, essendochè lo sconcio ritocco eccitò al più
di una intensità colorante che si direbbe dovesse aumentare  col  procedere della triturazione.
rendeva impossibile lo sfumare le tinte impastandole  col  pennello, e tanto più nelle parti difficili da modellare,
le qualità migliori, senza alterarle profondamente  col  fatto della soluzione stessa. Così mentre le resine nello
fresco, sia più o meno saturo d’olio, non si amalgama  col  colore già secco, ed infatti l’olio liquido non ha il

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