Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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delle tavole e delle tele, la qualità del gesso è  della  massima importanza.
tecniche  della  pittura quindi prendono posto fra le cognizioni positive
per mezzi tecnici adatti, altrimenti, alla stregua  della  sola capacità di immaginare, tutti potrebbero dirsi pittori
deve la sua caratteristica fisionomia, fra i vari processi  della  pittura, alla prevalenza dei colori trasparenti sugli
si è esposto consegue che le resine determinano la qualità  della  vernice.
e che gli insegnamenti tecnici non ebbero a soffrire  della  gelosa natura di qualche caposcuola, pure qualunque
nulla emerge dagli insegnamenti dei suoi Veri precetti  della  pittura, che non sia la sola persuasione di doversi
conoscere il modo generale di funzionare del materiale  della  pittura.
oggi tanto noti, spiegano come effettivamente l’azione  della  luce operi sulla costituzione chimica dei corpi, cioè,
altro orientamento del moto ondulatorio e delle vibrazioni  della  luce. Nel bromuro d’argento dello strato di collodio
avviene, non è niente affatto diversa da quella prodottavi  della  soluzione diluita di solfato ferroso o di acido pirogallico
come si conducessero quei dipinti che, anche dal lato  della  pura esecuzione materiale, rimarranno fra le manifestazioni
e di quale tirocinio per dominarlo si debbano i capolavori  della  tempera.
raffinando la percezione visiva, fortificando l’esercizio  della  sintesi, iniziando ad una comprensione più larga dell’arte,
maestri, preparando infine un terreno fecondo pei semi  della  scienza nuova.
inverosimile. Alla quale difficoltà se si aggiunge quella  della  indeterminata sensazione dei colori del vero in lotta con
materie coloranti è facile scorgere come la similitudine  della  immagine pittorica col reale possa venire pregiudicata sino
sino dalla sua traccia schematica, non per l’incertezza  della  visione dell’artista o la sua incapacità ad un raffronto
pittoriche quante il genio umano e l’infinito aspetto  della  natura potranno mai suggerire.
che è possibile intravedere la complessità degli effetti  della  loro massa.
secondo il chimico Thènard, non è dovuta ad un’unione  della  calce colla silice, ma proviene dalla conversione
colla silice, ma proviene dalla conversione successiva  della  calce in carbonato che a misura che si forma si precipita
condizioni mutate del tirocinio pratico  della  pittura, dal quale è scomparso sino la memoria dei
frequenza l’artista moderno di fronte al possibile restauro  della  propria opera per quegli inconvenienti più comuni che
in screpolature e distacchi del colore e lacerazioni  della  tela, continuo richiamo ai pericoli che il tempo tiene in
Veri precetti  della  pittura dell’’Armenini, pubblicati in Ravenna nel 1587
non poche evoluzioni di gusto dalle pitture delle arcate  della  Chiesa di San Francesco d’Assisi, che ricordano ancora la
descrizione dei vari processi materiali  della  pittura, da tutte quelle indagini cui furono oggetto le
dell’arte, l’impiego del materiale tecnico, pel còmpito  della  durabilità delle opere, appare scevro affatto dal vincolo
per lui dalla dominante ed indefinibile vibrazione  della  luce. Egli sente che al proprio fardello tradizionale di
delle sue indagini scientifiche cerca invano nel patrimonio  della  linguai termini per contraddistinguerli.
pratiche pittoriche e dei segreti più impenetrabili, quello  della  tempera dei quattrocentisti!
dirobbia, uno dei colori più appariscenti e conservati  della  pittura fiamminga, fu monopolio dell’Olanda, ove si
e un po’ di glicerina per ostare alla frattura vitrea  della  gomma arabica, nei casi ove occorra qualche ripetizione di
strato generale delle tinte che per la virtù appiccicante  della  gomma, aderiscono fortemente alla carta, senza che il
visibilità del meccanismo del pennello aumenta il mistero  della  condotta del modellato e il fascino della gradazione delle
il mistero della condotta del modellato e il fascino  della  gradazione delle tinte.
polarizzazione, rifrazione, irradiazione  della  luce, prismi, circoli cromatici, non sono più ostici agli
di canepa. — L’olio di canepa si estrae dai semi  della  pianta di tal nome. I semi devono essere grassi, levigati,
oltre il regolarne la speciale forma, influenzando il corso  della  luce, ne determina il particolare colore, per via anzitutto
luce, ne determina il particolare colore, per via anzitutto  della  materia che lo compone, per l’aria e per l’acqua che si
a seconda di questi, ma ciò che importa rilevare, ed è  della  più facile comprensione, l’esile compagine di questi
cause che intervengano ad alterarvi il modo di propagarvisi  della  luce, come vediamo nell’esile spessore di una bolla di
ed irrimediabili alterazioni, perchè l’azione decolorante  della  luce giunge sino a cancellarne la traccia dai dipinti. Solo
molti più o meno scomparsi dall’uso pittorico in causa  della  loro incerta stabilità nelle applicazioni ai dipinti, sia
stabilità nelle applicazioni ai dipinti, sia per effetto  della  luce che delle emanazioni gazose, e dei miscugli colle
Ma semplicemente perchè vi è la generale intelligenza  della  impossibilità di ritornare un vetro spezzato allo stato
stato precedente senza l’intervento del mezzo originale  della  fusione.
eseguito dal Mérimée sulle pitture e gli oggetti dipinti  della  celebre collezione Passalacqua (2).
distaccano dai dipinti verso l’infuori, cioè verso la causa  della  diminuzione della superfice esteriore del colore, che è
verso l’infuori, cioè verso la causa della diminuzione  della  superfice esteriore del colore, che è l’aria.
 Della  creta, un sasso sono poca cosa invero, ma tuttavia
è fatto bersaglio perpetuo del pulimento dalla debolezza  della  vernice che lo deve proteggere, e gli è nello stesso tempo
ritocco pittorico, è si può dire certo, che nella mansione  della  pulitura normale dei dipinti, che si travolge tanto spesso
dei dipinti, che si travolge tanto spesso in rimozione  della  vernice finale, se non è fatta considerazione speciale di
latente pericolo  della  pittura ad olio odierna viene da una considerazione di
possibile non lasciandosi illudere molto dalla intensità  della  tinta che può essere una qualità conferita artificiosamente
non fu che una invenzione dei romantici delle tecniche  della  pittura, forse non sembrando naturale che fra tanti misteri
mancasse un pugnale ed un cadavere. Ma la divulgazione  della  scoperta di Giovanni VanEych come non fece trarre altr’arma
di più ozioso, in riguardo al merito di un’opera d’arte,  della  discussione sulla qualità dei mezzi materiali adoperati dal
sul fondo bianco, ciò che non è condizione prestabilita  della  tempera.
quella dei Romani, si ritraeva da una conchiglia univalve,  della  quale vi erano due specie che si raccoglievano lungo le
che il colore differiva secondo il paese di derivazione  della  conchiglia e che il suo colore era più violaceo nei paesi
dall’uso sempre più divulgatosi, fra i più solidi  della  pittura, ad eccezione della terra gialla scura e di quella
divulgatosi, fra i più solidi della pittura, ad eccezione  della  terra gialla scura e di quella bruciata che si alterano
esaurientemente dal Fabbroni (1), nella pubblica adunanza  della  R. Accademia Economica di Firenze delli 10 Febbraio 1794,
bende e tuniche di una mummia, del grandioso Museo Egizio  della  stessa città, opinione sostenuta anche dalle prove evidenti
persino di togliere ogni incertezza di interpretazione  della  parola restauro diventata così elastica e mal fida di
condizione fatta al pittore dalle imprescindibili esigenze  della  propria arte incombe all’artista un impegno morale di
impegno morale di provvedere alla più lunga conservazione  della  sua opera, come corrispettivo alla persistente fiducia
per la resistenza che offre all’azione atmosferica e  della  luce, quanto alle cause meccaniche d’attrito, d’onde una
improprie condizioni del colore sottostante, nel senso  della  durabilità e della sua immediata apparenza o legame diretto
del colore sottostante, nel senso della durabilità e  della  sua immediata apparenza o legame diretto coll’arte che è il
è notato come nell’acqua a 15 gradi la solubilità  della  calce sia di a 54 gradi di ed a 100 di e la lunga
abbia appunto per scopo di rendere idrata ogni minima parte  della  calce, tanto per toglierle il potere caustico che decolora
la durezza da contrapporre agli attriti inevitabili  della  pulizia, e quelli causali cui facilmente possono andare
infine certa elasticità per seguire i movimenti vari  della  superficie dipinta nei suoi stadi di essiccazione. Ma se è
un’opera spedita di pennello quale fu vanto dei decoratori  della  decadenza e si stima ancora per taluni il colmo della virtù
della decadenza e si stima ancora per taluni il colmo  della  virtù d’un artista e mezzo infallibile per destare
ad una convinzione perfettamente opposta. La speditezza  della  mano, la sicurezza del colpo d’occhio e la franchezza del
che le resine si appiccichino, al fondo del matraccio o  della  bottiglia da vernice, quando si sciolgono, si usa mettere
si sciolgono, si usa mettere insieme agli ingredienti  della  vernice del vetro pesto grossolanamente prima lavato ed
vibrato, di più splendente, che per simili casi i colori  della  tavolozza non offrono. Forse attraverso il sentimento della
della tavolozza non offrono. Forse attraverso il sentimento  della  propria impotenza si fa strada nell’artista l’idea giusta
pressochè stabili sempre mischiandoli a vernice d’ambra,  della  quale si faceva uso copioso.
modificazione fisica o chimica facilmente rintracciabile e  della  quale si possa dimostrare l’esatto processo di avvenimento.
un eccesso di glicerina nei colori e dalla cattiva qualità  della  colla delle carte; la possibile presenza nella carta di
i colori, come il cloro, e l’immancabile azione  della  luce. Giacchè la detta sottigliezza delle tinte, necessaria
lacche, tutte queste condizioni, mettono i colori in balìa  della  luce, e la luce può apportare tali alterazioni
dello strato dei colori che si seccano, e per l’elasticità  della  tela stessa. Queste vernici si possono ottenere anche a
essenziale in bottiglie o palloni di una capacità doppia  della  materia postavi dentro. Poi il recipiente di vetro, chiuso
è distillato di recente bisogna aumentare la dose  della  resina perchè la vernice non risulti troppo liquida.
del cielo; ma si è ricompensati dell’attesa dalla bellezza  della  vernice che si ottiene. Dovendosi dunque tenere esposta la
bisogna coprirla leggermente, mettendo una garza sul collo  della  bottiglia e sulla garza un coperchio di cartone con
di calce non sufficientemente isolato dai colori, l'azione  della  calce potè produrre tale effetto, come appunto è opinione
dovuta alla saponificazione susseguita nell’olio per causa  della  calce, cosa che non potrà mai accadere sulle tele finchè
più rapidi il lento lavorìo che si compie nelle viscere  della  terra o creando nuove combinazioni appresta all’arte un

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