Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: colore

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pure notato che un  colore  posto sopra uno sfondo neutro, come il grigio, aumenta
da un aggregato di minutissime parti di  colore  nelle quali la luce libera dall’ostacolo dei glutini, che
disposizione molecolare che presenta ogni singolo  colore  a pastello quando è ancora in matita.
degli oli, che per la poca solubilità e pesantezza del  colore  vengono a galleggiare, e ingiallire, rendendo più spesso il
colorazioni d’anilina si scoprono mescolando il  colore  coll’alcool, che sciogliendo l’anilina si tingerà subito
caso di particolari difficili da eseguire sia pel  colore  da rintracciarsi che la forma da imprimervi col movimento
tanto più se fra una ripresa e l’altra del lavoro il  colore  sottostante ha il tempo d’asciugare. Ne risultano così
dal riguardante, ogni grossezza o rilievo materiale di  colore  visibile verrà a sconvolgere ogni idea di giustezza nella
che si producono pur sempre per la mancata aderenza del  colore  all’imprimitura, si mostrano per una curva opposta a quelle
in tempo finiscono pure per l’essiccamento della crosta del  colore  col crollare dal dipinto. È sempre la stessa causa
ragione si comprendono nell’unico difetto dell’aderenza del  colore  all’imprimitura o al piano sottostante, alla quale aderenza
scrittori antichi erano delle pallottole di cera mista a  colore  che si discioglievano esponendole al calore. I ferri caldi
di grani biancastri, costituiti dagli stessi principii del  colore  precedente, salvo un eccesso di calce ed allumina.
terzo  colore  giudica un rosso ordinario prodotto dalla calcinazione del
colorante si presenta con un determinato colore, questo  colore  resterà indefinitamente lo stesso come è pur chiaro che se,
stessa luce d’osservazione, si verifica un cambiamento nel  colore  della sostanza in esame, il cambiamento si deve
di volume, dal costante incurvarsi delle squame di  colore  che si distaccano dai dipinti verso l’infuori, cioè verso
brillante, con cristalli agati lunghissimi e di un bel  colore  rosso vivo. Il vermiglione è in polvere.
poco che si sia adoperato qualche  colore  intriso di una sostanza glutinosa, non può essere sfuggita
il lavoro successivo dalle improprie condizioni del  colore  sottostante, nel senso della durabilità e della sua
dipendano o meno i rilievi di  colore  in argomento da intensità di luci o da armonie di colori o
ad ampie superfici, per ritornare tutta la compagine del  colore  ad una più uniforme distribuzione non vi ha che un rimedio:
rimedio: togliere cioè con qualche strumento tagliente il  colore  eccessivo o spianarlo col mezzo di carta vetrata o colla
ma tutti i buoni autori esclusero sempre tale  colore  dalla combinazione colla calce.
giallolino di Napoli (antimoniato di piombo). — Di questo  colore  antichissimo che al tempo del Cennini si diceva giallorino,
privo affatto di interstizi di qualunque sorta, purchè nel  colore  ad olio si sia mescolata qualche sostanza volatile.
di Tito trovò sir Davy un vaso di terra rossa contenente un  colore  rosa pallido, ma che nell’interno aveva tutta l’intensità
Anche l’analisi minutissima che egli fece di questo  colore  corrisponde a quello consimile di M. Chaptal su di un rosa
di Tiro o la porpora marina, ma in ogni modo di questo  colore  non trovò indizio veruno sulle pitture murali esaminate.
della luce, dell’atmosfera e per il contatto stesso fra  colore  e colore, cioè nelle condizioni nelle quali sarebbe
verde naturale di Verona. — Si ritiene questo  colore  come un’argilla colorata dai solfuri di rame. Si trova in
bollo armeno, per le dorature. Esposta al fuoco prende un  colore  rosso bruno in uso per l’arte sotto il nome di terra verde
in tal modo, si fanno liquide le tinte, impoverendo il  colore  di conglutinante e saturandolo al contrario d’acqua. Ma
al contrario d’acqua. Ma questa evapora lasciando il  colore  pallido e poroso, difficilissimo da riprendere a secco e
bianco di piombo si può dire il  colore  principale della pittura ad olio, perchè vi si adopera nel
perchè vi si adopera nel maggior numero di tinte. Questo  colore  essicca facilmente, dà corpo ed essiccabilità agli altri
riflessione di chiunque, il fissaggio, che è l’incastro nel  colore  di una sostanza appiccicante e di natura diversa dai
senza che si sposti ed alteri l’andamento molecolare del  colore  ed il suo aspetto, tanto più se la materia conglutinante
che tutti gli strati di  colore  siano compatti, privi cioè di qualsiasi vuoto, è capitale
capitale per la solidità del dipinto, ogni spazio privo di  colore  diventando centro di convergenza delle contrazioni perpetue
vischiosità del conglutinante della tempera per cui il  colore  essiccava rapidamente, ma con tutti i caratteri esterni del
essiccava rapidamente, ma con tutti i caratteri esterni del  colore  ad olio non prosciugato; vale a dire senza scomparsa del
del conglutinante, che essendo in eccesso, manteneva al  colore  quella intensità e lucidezza che ha pure nella pittura ad
comportabile tanto per il piano da coprire quanto per il  colore  che deve coprirlo; avviene una difficoltà particolare di
si distacchino dalle imprimiture o dalle sovrapposizioni di  colore  a colore.
per la maggior quantità di glutine interposto nel  colore  e che si lascia scorgere per un senso pellucido acquistato
adesione alla superficie d’appoggio dei colori aggiunge al  colore  la massima trasparenza e lucidezza.
cobalto è un metallo di  colore  grigio ferro, tendente al rosso: fonde difficilmente allo
e verniciature precipitose per togliere prosciughi di  colore  ancora bagnato e miscele eterogenee di pastello, tempera e
ancora bagnato e miscele eterogenee di pastello, tempera e  colore  ad olio, tutto infine che può abbreviare ad una fantasia
come prima condizione perchè un’ombra sia risoluta che il  colore  locale si riconosca nella sua costituzione primitiva o
d’ombra ottenuti per mezzo di miscuglio, e siccome nessun  colore  presenta questo carattere quanto il bitume, che è nello
spaccature, le vesciche ed i crolli di  colore  sono le manifestazioni dirette di tale sforzo, che può
che avviene fra la silice e la calce bagnata in un col  colore  sovrapposto, giacchè se è indubitabile quanto si vide
che, cioè, l’affresco comporta anche degli strati di  colore  di certa grossezza, non è meno contrario al principio su
dimostra che si possono consolidare anche degli strati di  colore  di certa grossezza, non rimane però meno attendibile che
la sostanza colorante dall’introduzione dei glutini f se il  colore  è sensibile all’azione atmosferica è pure evidente che
sarà delle più frequenti circostanze nelle quali il  colore  è ridotto dal lavoro pittorico in condizioni misere di
a bianco e nero, con duplice danno. Quello anzitutto che il  colore  smosso dalla disposizione naturale presa nell’adagiarsi sul
che si è già detto, di togliere la vivacità del tocco al  colore  per la diversa direzione molecolare risultante dall’uso
spazio rovinato, di avere un restauro inavvertibile. Questo  colore  nuovo farebbe macchia sul verdastro circostante, e, per le
e, per le leggi del contrasto dei colori, una macchia del  colore  complementare del verde che è il rosso, vale a dire che
essere di ferro o di acciaio, alterandosi altrimenti il  colore  col bronzo od il rame.
piante di grosso fusto in forma di goccie o lacrime di  colore  giallognolo, più o meno intenso, che essiccano sino ad una
danneggiare collo screpolìo ed il distacco quegli strati di  colore  dove si trovassero condensate, è da preferirsi la glicerina
parecchi malintesi. Fisicamente e chimicamente parlando un  colore  a tempera sarebbe un colore solubile nell’acqua, pertanto
e chimicamente parlando un colore a tempera sarebbe un  colore  solubile nell’acqua, pertanto un colore non macinato con
tempera sarebbe un colore solubile nell’acqua, pertanto un  colore  non macinato con olì vegetali o minerali. Ci sono però dei
magra e la tempera grassa. La tempera magra sarebbe il  colore  macinato con sostanze solubili nell’acqua e prive d’olio:
latte di fico, miele, ecc. La tempera grassa sarebbe il  colore  macinato con sostanze oleose e resinose ma solubili
minerali, vegetali ed animali, non basta per formare un  colore  adatto alle complesse esigenze dell’uso pittorico
e dell’idrosolfuro di ammoniaca, M. Chaptal riguardò questo  colore  come una vera lacca il cui principio colorante fosse
tempera il  colore  essiccato rimaneva lucido ed affatto impermeabile e tutti i
li tocchi verrà assorbita e penetrerà fra le molecole del  colore  portandovi la sua proprietà di mezzo ritardatore della
la lacca di Robbia non è un  colore  solidissimo che adoperata in velatura, altrimenti annerisce
quantità di vernice o di essiccante. Ma sia pure questo il  colore  adottato per il rosso, e si debba, ad esempio, ottenere un
rivelerebbe la impotenza del mezzo non essendovi finora  colore  alcuno che possa sostituire il cinabro salvo l’effetto di
del dipinto pel preconcetto di non porre sulla tavolozza un  colore  che già esiste e rispondente completamente allo scopo
di cattivo colore). Cenere di biadetto. Cinabrese (un  colore  rosso chiaro per fresco. Serve nelle carni, composto di
quercia, di carta abbruciata). Paonazzo di sale (sorta di  colore  paonazzo che serve a fresco e a tempera). Rosso di terra
i pittori per dipingere chiari scuri). Verde azzurro (un  colore  minerale che ci portano dalla Spagna e che serve per fresco
Verde d’azzurrino d’Alemagna e giallorino (L’uno e l’altro  colore  mescolato insieme serve per dipingere in muro e in tavole,
da questo modo di essere delle più minute parti del  colore  e in relazione alla quantità dell’intermediario di coesione

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