Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 lavoro  mica per Massimo.
è sola in iscena, seduta accanto a una tavola, con un  lavoro  donnesco in mano: - è triste e si asciuga gli occhi. -
il  lavoro  a maglia che Helmer porge).
ha l'abitudine del  lavoro  di banco?
lei e per me voglio un  lavoro  conforme....
un' intesa!... Tutto un  lavoro  lento, ordito con azienza... dei patti stabiliti...
 lavoro  c'è, qui? Siamo due persone sole, la casa è piccola?
fai male a vegliare la notte. Ti dà troppo  lavoro  Massimo.
poco da confidare. Ha accettato un  lavoro  ingrato e ci attende. Ne dubiti?
Rosani figlio? Eccolo là. Guarda, Tommaso. Qui c'è del  lavoro  per te.
un  lavoro  solo ed attenderci, che dieci e fare la spola dall'uno
hai colto a tradimento, bisogna confessare. È un  lavoro  in di più che ho preso. Vedevo che lo stipendio non
mia madre, diresti «la pantalonaia» perché è questo il  lavoro  che fa? Gliel'hai detto a tua madre, che fa la pantalonaia
, la replica dei Parassiti, il nuovo e applaudito  lavoro  di Camillo Antona-Traversi, ebbe conferma completa del
fra le produzioni italiane di questi ultimi tempi, e al  lavoro  è assicurato il percorso trionfale di tutte le città del
un  lavoro  più gentile. Guardi, si tiene il ricamo con la sinistra,
ricordi, Massimo, quello che ti dicevo a Milano? Un bue da  lavoro  e nulla più. Li ho rovinati.... e non ho saputo armarli per
sudo mai. Quando sono a casa, che  lavoro  in campagna, a zappare, sotto il sole di luglio, tutti
Ma sì, che mi farà bene l'alzarmi presto! Poi verrò col mio  lavoro  ad aspettarti al Poggio: la carrozza t'attende alla
e nell'organizzazione degli uffici. Impiegherò in questo  lavoro  tutta la settimana di Natale. Voglio che tutto sia pronto
ho autorità. Sono un bue da  lavoro  e nulla più. Tu non sai lo sforzo che mi è costato essere
e altro per guadagnar mille lire... quando il loro  lavoro  ha fruttato centomila lire agl'infelici!... Ti pare più
così! Ma ricordati queste mie parole, piccina: Per noi, il  lavoro  a quello pagato: è l'intimità. In pubblico bisogna ben
settimanale, si sarebbe già occupato diffusamente del nuovo  lavoro  drammatico di Camillo Antona-Traversi; ma esso arriva con
questi Parassiti, per me il più organico , il più efficace  lavoro  dell'amico lontano e amato. Egli non ci ha dato, soltanto,
dal vero. Camillo Antona-Traversi ha mostrato in questo  lavoro  di aver proprio formata la fibra dell'autore drammatico; e,
della novità. Mi spiego: ella non ha preso parte al nuovo  lavoro  del Traversi. Peccato! Molti non si recano a teatro, se non