Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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E mio marito? Quanto non mi ha fatto soffrire  quel  dannato di Teodoro con la sua gelosia per Riverbella? Che
cose. Ma bisogna che tu le sappia, perchè resti tu solo a  quel  poveretto.
passare stamani dal mio amico per averne notizie. Ma con  quel  ritardo! Gli ho telegrafato dall'ultima stazione, che me ne
E poi, quella mia camera da letto e  quel  mio salottino mi son venuti in uggia... Non so perchè... Ma
 Quel  negoziante di colori, diceva che i milioni sono impegolati,
dal secchio delle immondizie. Glielo faccia buttare via,  quel  cappello. Era là, con quel cappellaccio calato sugli occhi,
Glielo faccia buttare via, quel cappello. Era là, con  quel  cappellaccio calato sugli occhi, una sciarpaccia legata al
 quel  momento! E che mi importava di lei? Mi eravate venuto in
dirà una falsità. Io non vaneggio; ho piena intelligenza di  quel  che dico, e perciò ti ripeto: - Nessuno ne seppe nulla,
È vero; ma la donna, a cui si allude in  quel  foglio, è la signora Amelia Gioiosi; siete voi il primo,
prima di questa sera. Non interrompermi. Ascolta  quel  che ti dico. Dobbiamo regolare i nostri conti.
farà. Lo conosco bene. Non oserà rifiutare. Avuto  quel  posto, lei vedrà. Prima di un anno sarò la mano diretta del
Non potevo mica immaginare che avreste fatto le cose in  quel  modo, in furia, per darmi ancora una mortificazione. In
forse lo pensavi già da principio che non avresti durato a  quel  lavoro?
lei non si fosse presentato all'improvviso, di sorpresa, in  quel  modo, scambiandomi per quella che non ero, crede che
per le mani credo d'intendermene: ne conviene? Ora faccia  quel  che le pare... e dirò soltanto che, se sarò cacciato via
poi... la Melia non aveva portato un centesimo di dote a  quel  povero vecchio... Almeno un po' di gratitudine gliela
la storia, senza qualcuno che l'avesse scritta?... E perchè  quel  qualcuno s'è data questa pena, siamo obbligati a
bene, Torvaldo, in  quel  momento mi parve di essere vissuta otto anni in questa casa
un ragazzo e non un uomo; un ragazzo che non sa amarmi, e,  quel  ch'è peggio, non sa rispettarmi...
nel deserto, e fotograferemo i leoni e le tigri, per  quel  settimanale di Topazia, che paga bene. Forse guadagnerò
troppo gentili - pure onorandola, l'avrebbero offesa, da  quel  momento in poi. Vedete, quindi, che tra noi non ci fu la
due volte. Non mi ci ha portato Topazia, mi ci ha portato  quel  medico ungherese che Topazia conosceva, quando lei era già
Don Michele è venuto lui in anticamera a consegnarmi  quel  biglietto. Mi ha domandato a che ora partivano; si troverà
ha aiutato il cocchiere a rialzare il cavallo; ho fermato  quel  contadino e gli ho domandato chi c'era in quella carrozza,
la cosa con  quel  tatto che - bontà vostra - mi riconoscete!... Avete visto
è giusto che glieli rammenti. Ecco. Promisi di procurarle  quel  danaro mediante una ricevuta che scrissi io stesso.
altrimenti. Detesto i vezzeggiativi. Volevo dirti che in  quel  canestro ci sono sei trote dell'Arve, pescate stanotte a
da Helmer; lo curo io. C'è degli ospedali per i malati di  quel  genere.
scandalo: non voglio che ne vada di mezzo la reputazione di  quel  povero angelo della Duchessina Sofia, a cui è toccato un
la purità e il falso vizio... Ma che rivelazione, in  quel  falso! Che impeto in quella purità!... Che temperamento!..
 quel  po' che me ne disse il pastore Hauser, preparandomi alla
contarci, vedrai! Ora, vieni qua: guarda tutto  quel  che ho comprato, si può dire, per nulla. Ecco: un abito
non è povero, ma è miserabile, perchè il doppio di  quel  che possiede non basterebbe ai suoi vizi.
in un piccolo sciame si fa I' escarpolette, laggiù sotto  quel  pomo! Oppur si gioca alla Capretta, o al Lupo, o alla
mia, devo dirglielo. Né l'una né l'altra. L'ha ancora,  quel  vestito di spugna?
non aver paura! Ricordi?... Anch'io avevo paura...  quel  giorno... a Saint-Denis... quando è scoppiata la bufera...
pompa, nelle quali le belle danzatrici si mostrano in  quel  costume primitivo, a cui natura ha già fatto le spese. E
loro, così io mi divertivo quando tu giocavi con me. Ecco  quel  che è stata la nostra unione, Torvaldo.
diffidente, amara, nella sua vestaglietta giapponese, con  quel  suo codino di capelli attorcigliato in cima alla testa con
non fu portato ai tribunali: però da  quel  giorno mi fu chiusa ogni via. Allora mi tuffai negli affari
i libri, pure. Ma io non debbo più preoccuparmi di  quel  che dicono gli uomini o che è stampato nei libri. Bisogna
Topazia? Quando viene, me lo faccia sapere. Perché allora,  quel  giorno, io non verrò. Preferisco non incontrarla. Non mi è
soldi non gli piacevano, e gli piaceva vivere da povero, in  quel  piccolo appartamento, che teneva in ordine da sé. Scriveva.
e ha accarezzata e... baciata la tua piccola Gigia..."  Quel  che io provi in questo punto, o signore, mi sforzerei
là col gatto in braccio, a carezzarlo, a guardarmi con  quel  suo viso cosí triste... E io ero seduta sul tappeto, e lo
 quel  cielo, di' tu se l'aria non trema. Pensare che a Milano
si giuoca, perchè il giuoco, fra la gente per bene, esprime  quel  distacco dal denaro che è il segno degli uomini superiori.
gente! Emilia senza dubbio che si é liberata finalmente da  quel  seccatore del Marchese. È già un'ora che il pranzo é
sfogliando a caso qualcuno dei tanti libri sparsi su  quel  tavolino, mi venne fatto di aprire le pagine di un