Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: via

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 via  del ritorno i nemici lanciarono bombe anche su un nostro
la quale, a sua volta, lo passa ad una terza e così  via  via. Con questo giochetto — dice il Belli, in una nota de’
un’oretta e ppoi fàtejece li lavativi. Quell’acqua je porta  via  er calore, e je rènne ubbidiente er corpo. Le femmine
calore de li maschietti, perchè quanno nascheno, se porteno  via  tutto er maruvano der calore che ccià in corpo la madre.
sedute fuori dei granai o presso l’anfiteatro Flavio, o in  via  di santa Prassede o altrove, mentre sceglievano il grano in
i pollaroli e trippaioli, intorno al Pantheon e lungo la  via  dei Crescenzi; ferravecchi, rigattieri, in piazza Navona,
pontificio del Quirinale e che aveva dato il nome alla  via  del Lavatore del Papa, ora via del Lavatore. Potete
che aveva dato il nome alla via del Lavatore del Papa, ora  via  del Lavatore. Potete immaginare, da simili congreghe, le
al primo giocatore, passa il diritto al secondo, e così  via  via.
ne sceglie una a piacimento, poi un’altra, un’altra e così  via  via. Mentre la mamma va attorno e dice la suddetta
ce se fermaveno e cce bballaveno se chiama incora adesso  Via  de li Zìngheri.
pe’ vvoi, ecc. — Je farò le scarpe de séta, ecc. Così  via  via, fino a tanto che gli ambasciatori sono invitati a
il diritto di colpire al secondo, e poi al terzo e così  via  via.
questo è obbligato a prendere il suo posto; e così  via  via.
aspettandone il ritorno per risospingerla ancora, e così  via  di seguito.
il piede levato sarà sostenuto dal terzo compagno, e così  via  via: in modo che tutti i componenti il giuoco formino come
incrociate, poi la terza, la quarta, la quinta, e così  via  via. Ad ogni compagna che resta così incatenata, le altre
il diritto al secondo, al terzo, al quarto giocatore e così  via  via.
je fecero fa’ quela strada de stelle fitte fitte (la  via  lattea) che quanno è ssereno, la notte, se vede in cielo in
je metteva un piede su la capoccia, oppuramente lo mannava  via  cor un carcio indove se sentiva mejo, in nome de
in fresco e ho ttirato er collo a la svéntola! E ccusì  via  via!
ciuca, che stà ccirca tre mmije lontana da Roma, su la  via  Appia antica. Li ’minenti e le ’minente de Roma aùseno
che nun ve ne dico. Dice che cciaveva un palazzo, pe’ la  via  de Monte Polacco, un palazzo accusì bbello, che quello der
posta. Piazza Me-ne-frego-tanti: Piazza Manfredo Fanti.  Via  dell’Anima (defôra ar caffè cce so’ le ssedie): Quel defóra
Quel defóra vuol significare che ti esca l’anima di fuori.  Via  de Testa spaccatte: Di Testa spaccata. Piazza Marco Pépe:
la porta Pia, sur frontone in arto che sta dde faccia a la  via  Venti Settembre, si cce fate caso, c’è un scherzo de pietra
chiama der Sudario perché da tanti anni se vénne a Roma in  via  der Sudario, da un cèrto Pàperi che l’ha inventato, è una
la ppiù mmèjo perché llava lo stommico, sbòtta, e pporta  via  ’gni cosa come la lescìa, è ll’ojo de rìggine. Quanno,
in gran riverèa... C’era una strada appositamente,  via  de li Pàstini, che cc’è incora, indove in quer tempo,
mentre dormite, s’intenne) pe’ ffavve sbatte er core. Ito  via  San Pasquale, èccheve che vve vierà in insogno quer tale,
el Rossini, er Pavone, er Gordoni, er Teatro Nazionale, in  via  Sant’ Omobbono, per annà’ a la Consolazione: er teatro de
a la Consolazione: er teatro de le Muse pe’ bburattini, in  via  de la Renèlla, c’era poi Corea a via de li Pontefici e un
pe’ bburattini, in via de la Renèlla, c’era poi Corea a  via  de li Pontefici e un antro teatrino de Burattini sotto
come er teatro Pace, er Vallétto, er Nazionale in  via  de Sant’Omobbono, eccetra eccetra, nun ce s’annava tanto
da mamma, si mette a sedere; un altro destinato a sorte per  via  della conta s’inginocchia davanti a lui, e mette la testa
a ttempo mio se venneva a la fermacia de li Domenicani in  via  de Piedemarmo. Quanno la cratura stà sbattuta assai je se
e dde le bbalie o dde le donne che allèveno... E accusì  via  discurènno.
il secondo si sceglie il terzo; questo il quarto, e così  via  via. L’ultimo di essi, non appena designato per tale, deve
ordine a la madre che cacciasse tutti li fiji der frate  via  da casa. Allora la mamma, tutta arabbiata, strilló: "Nun
bbene attenta a nu’ scopà’ ccasa, perchè si unò scacciate  via  la furtuna.
pe’ stirà le cianche, la famija guasi sempre se n’annava  via  da casa. C’era sempre quarche pparente o quarche amico
’na corona de fiori bbianchi a li piedi. Appena era ito  via  da casa er morto se pensava a scaccià’ vvia la malinconia
della prerogativa di testimonio, riprende: Riportatelo  via  che nun è esso; ovvero: Lassatelo qui che è esso,
friggitoria, le quali, prima che si costruisse la nuova  via  Cavour, avevano la loro bottega alla Suburra. Parte di
arisponne: Quanto ve’ n’annerebbe? Oppuro: Avete sete? e  via  dicenno. Er giocatore deve arisponne: Quanto ve ne pare a
le case. 68. Er male ariva come ’na cannonata, e vva  via  a oncia a oncia. 69. Er mèdico è ccome er boja: se paga per
spregevole come anche chi lo abitava. Vicolo che sta in  via  Panisperna. Cresceccàla: Pene. Cristo-tignóso: Monte di

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