Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tempo

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l’avete bbuttata, nun ciavete da passà’ ppiù in tutto er  tempo  de la vita vostra; perché si cce passate li porri
fa a la cchiesa de Sant’Antonio a Ssanta Maria Maggiore. Ar  tempo  der papa, tutti li padroni che cciaveveno carozze e
piegati uno o più diti, e nell’annunziare allo stesso  tempo  il numero di quelli che (fra la destra dell’uno e
de’ presenti giuochi, quantunque parecchi dal  tempo  della mia fanciullezza ad oggi abbiano subìto non lievi
che col popolo hanno attinenza. Tanto ero lontano in quel  tempo  dall’idea che siffatto materiale potesse interessare,
con amorevoli cu re a salvare dalle ingiurie del  tempo  questi documenti intimi della psicologia di un popolo. * *
dei giocatori. Come tutti gli altri giuochi, dal mio  tempo  ad oggi, questo ha subìto parecchie modificazioni.
animo a’ soldati, e vi fu ferito da’ Turchi. In detto  tempo  principiò in Roma la Religione di Fate-ben-Fratelli.
bigna venì’ da me, Chi se vò le budella imbarsimà. Avete  tempo  pe’ Roma a scarpinà, Ché a sto posto bigna fermà er pie’.
fece la piazza, prese pe’ vvia Merulana, che in quer  tempo  era tutt’a vvigne e a orti , e sseguitanno sempre quer sôno
e ar doppio giôco de parola, sarà er mestiere, sarà er bon  tempo  che sse dà, ma è ppropio accusì. Quanno quele bbenedette,
scritti in certi libbri antichi antichi. Infatti, tanto  tempo  fa, un ingrese lesse in uno de ’sti libbri: "Tra la vacca e
ce faceveno fa’ ddu’ risate, e cce servìveno pe’ passà’ er  tempo  inconcrudente.
la limòsina. Er vero romano de Roma, puro adesso come ar  tempo  der papa, indificirmente diventa quarche capo sia in der
co’ le murte e le carcere, ma nun c’è ariuscito. Cor  tempo  po esse ch’er giôco de la Passatella sii mar visto da
hanno perso tutto quer bôntempo de li cucchieri der  tempo  passato; sii perchè adesso li troppi pensieri nu’ je
der Padrone, che pô ribbeve, o rimannà’ ppe’ llicenza. Ner  tempo  de la Passatella nun è ppermesso a li ggiocatori de bbeve
tra noi prima del 1870. Furono portate intorno a quel  tempo  di Toscana, e parvero in Roma una novità. Invece non si
col medesimo canto era ben nota ed avviata in Roma fin dal  tempo  del poeta Speciale, rallegrandosi egli alla sera: "Perchè

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