distanza fra due estremi, quali sarebbero per esempio un | cranio | della razza umana caucasica ed un cranio di babbuino, scema |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
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per esempio un cranio della razza umana caucasica ed un | cranio | di babbuino, scema mettendo a confronto da un lato un |
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di babbuino, scema mettendo a confronto da un lato un | cranio | di un nero dell'Australia, o meglio ancora un cranio della |
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un cranio di un nero dell'Australia, o meglio ancora un | cranio | della primitiva razza dell'epoca della pietra, dall'altro |
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primitiva razza dell'epoca della pietra, dall'altro lato un | cranio | di chimpansé nella prima età. |
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alla forma generale il | cranio | delle scimie si distingue subito dal cranio umano per il |
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generale il cranio delle scimie si distingue subito dal | cranio | umano per il prolungamento delle ossa mascellari e della |
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all'indietro; quindi la posizione meno accentrata del | cranio | sulla colonna vertebrale, e quindi ancora la necessità di |
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che se negli animali di piccola corporatura la capacità del | cranio | è rimasta relativamente grande, gli emisferi cerebrali |
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ottundervi l'angolo facciale, dilatare la capacità del | cranio | e mettervi dentro qualche grammo di sovrapeso di quella |
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esistenza nel chimpansé, nella scimia che pe' caratteri del | cranio | primeggia sulle altre. Nell'orang-outang e nel gorilla |
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sull'occipite, d'onde la enorme deformazione del | cranio | nell'orang-outang e nel gorilla adulti. |
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un tipo umano affatto piteciforme, veramente bestiale: il | cranio | è segnalato dalla forte sporgenza dell'orlo superiore |
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delle scimie antropoidi pe' caratteri del cervello e del | cranio | e per la complicatezza de' sacchi laringei, è poi superiore |
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