fatto a Platone da Diogene. Platone definisce l'uomo un | animale | bipede implume, e Diogene gli getta un gallo spennacchiato, |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
questa sola spettacolosa riforma di dire che l'uomo è un | animale | bimano, piuttosto che un bipede. |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
due regni vegetale ed | animale | formano, partendo, ciascuno per sé, dalle forme superiori e |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
animali ed alle piante: eppure la distinzione de' due regni | animale | e vegetale è mantenuta. A nessuno è mai venuto in pensiero |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
Or bene questa relazione è tale che, diminuendo nella serie | animale | le dimensioni generali del corpo, non diminuisca in egual |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
dell'intera massa del cervello che presenterà nella serie | animale | le più grandi variazioni, conformi al vario sviluppo delle |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
dei consorzi, delle industrie, delle guerre, di quest'altro | animale | che si chiama uomo? Certamente non v'è naturalista che |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|
l'uomo per la sua compage, per la sua configurazione, è un | animale | dell'ordine dei primati, appena separato dalle scimie per |
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II -
|