gabinetto, la lasciò seduta sul cesso con un'emorragia. Il mostro (non ancora quindicenne, detenuto da sei mesi) scarno infantile, tratti puerilmente
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corto bastone che le serviva da appoggio camminando. Nessuno la conosceva, nessuno l'aveva mai vista, e sentendola gridare e vedendo quel suo scarno
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illuminava il volto pallido e scarno. Il saluto: «Buon giorno, marchese!», «Servo suo, marchese!», aveva però, o gli sembrava, la stessa intonazione
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visibilmente contrariato dall'inattesa apparizione di quella pietosa figura di convalescente dal viso scarno, dalle occhiaie livide e infossate
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sulle guance e nella dolce attaccatura della gola; e i grandi occhi nerissimi, su quel viso scarno e strano, davano un'espressione piú provocante al
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immenso. Ed era grato a quel mostriciattolo scarno, nero, nano, dal naso spropositato, dalla testa pelata piú di una zucca e che non giungeva a
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. Il marito, diventato piú giallo per stravasi di bile, col volto scarno e gli occhi grigi, sbiaditi, di pesce morto, metteva paura fino agli assassini
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dei paesi tuoi. Era divenuto piú scarno, piú pallido; e nel suono della voce e nel tremito di tutta la persona appariva una straordinaria concitazione
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tosto che sentí le prime parole di padre Francesco da Montemaggiore apparso sul pulpito, come un fantasma, pallido, scarno, con la lunga barba grigia
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volendo, la baronessa ora piú non avesse forza di parlare. Ed era affliggente a vedersi quel viso scarno, di un pallore cadaverico, con gli occhi
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lucevano gli occhi! E vedeva quegli occhi azzurri e il viso pallido e scarno di lei, com'erano l'anno della mal'annata, quando era andata via con tanti
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pettini di ferro: poco distante tre bimbi laceri e sporchi giocavano, o meglio si accapigliavano fra loro. Ad una finestra apparve un viso scarno e
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non faceva che piangere sul cadaverino e in quanto a papà Paolino metteva paura a vederlo. Lungo, scarno, col viso giallo, l'occhio itterico, i
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chinò la testa a un dignitoso saluto. Egli forse non oltrepassava i cinquant'anni; vestiva elegantemente di nero; scarno era il viso ma di linee belle
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, trasalì al vederlo; tanto gli parve trasfigurato. Sotto la Selva umida dei capelli in disordine gli occhi avevano una quieta gioia celestiale, e lo scarno
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povero viso scarno dell'infermo imbiancò e si coperse di sudore, i grandi occhi lucenti si chiusero. Mayda lo portò nel suo proprio letto. Così
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avevano più lo sguardo di Piero Maironi. Era trasfigurato. La persona, forse per le vesti nere, pareva più sottile. Il viso pallido, scarno, spirava dalla
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impressione gli avrà fatto? Giunto al cancello, si voltò a colui che aveva chiamato Benedetto, gli scrutò il viso, un viso scarno, pallido, intellettuale. Non
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viso scarno, fine, pregno d'intelletto, era atteggiato a gravità solenne. "Io credo" diss'egli in un italiano esotico, rigido e tuttavia caldo di Vita
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lavori! - E tu, che cosa fai? domandò il più giovane, mentre un grande colpo di tosse ne scuoteva lo scarno petto. - Questo, disse l'altro e, alzatesi
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s'mmesso al suo cospetto. Ecco l'Apostolico. Un vecchio piccolo, scarno, sciupato da infinite fatiche, di indicibili dolori, con un dolce sorriso paterno
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scarno, senza guardarlo, con una rassegnazione dolorosa. Aveva un abito giallino, povero, che le stava male. Lo sapeva; ma non se ne curava. Odiava le
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pugno sulla tavola e sfidando collo sguardo lucido Rocco, il suo avversario romagnolo; ma questi, più vecchio, lungo e scarno, coi pomelli già rossi
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a un foro praticato nella muraglia. Lo sguattero consegnò il desinare al prigioniero, e Sgricciolina vide da quel foro il suo nonno, diventato scarno
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: - Fra' Amalziabene è servito! Il giorno dopo, l'esile e scarno fraticello incominciò a tossire, e per una settimana si trascinò fuori della cella
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prato, stava il vecchio, col volto scarno come quello di un cadavere, e gli occhi, che avevano tanto pianto, vòlti verso il cielo. La castellana scese
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volto scarno sorridere mentre avrebbe pianto tanto volentieri. Non scorderò mai quelle sue rughe venerande, in cui non dirò come il secentista, che vi
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uomo anziano, dai corti capelli grigi appiccicati al cranio dal sudore della giornata; aveva il viso scarno ed abbronzato, ma la fronte era pallida
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scarno e bonario, non più giovane. Si chiama Schmulek, è fabbro. Walter lo ragguaglia brevemente. Così, "der Italeyner" non crede alle selezioni
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immagine, che mi è familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di
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né la sua, e poi perché il messaggio era scarno e reticente. Ma capì quanto era essenziale che capisse: che quel pezzo di carta fra le mie mani
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mitra. Il corpo, spaventosamente scarno, era quasi interamente nudo, non avendo che una striscia di stoffa giallastra attorno ai fianchi. Aveva però
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: don Vincenzo Manetta, un vecchio secco, lungo e bianco, con un viso scarno e un naso da uccello, due fedine sottili bianche e due gambe magre come
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gridare, né parlare. Ora la infelice fanciulla pareva assopita, ma ogni tanto sussultava, e una espressione di fastidiosa pena le si dipingeva sullo scarno
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falso dietro gli occhiali d'oro, che salutò, cavandosi il cappello, con un atto ecclesiastico; ed era con loro, scarno, con una grossa dentiera
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dalla fatica, dalle privazioni e dai dolori, che pareva averne dieci di più: e nello scarno viso solo gli occhi grandi, neri, bruciavano. Era Carmela
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' assistito, opo un digiuno volontario di tre giorni, dopo essersi inflitto la disciplina er due notti, sulle spalle e sul petto nudo scarno, aveva udito dallo
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lì a vegliare un morto, colti dalla stanchezza, dall'oppressione, dai loro funebri pensieri. I due popolani, in piedi, uno scarno, scialbo, con le
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ritinta di nero, che le faceva cento pieghe sullo scarno petto e sui fianchi, dondolando un piede in uno stivaletto rotto e scalcagnato, rialzandosi sulle
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misterioso e scarno assistito, veva una faccia dove, all'antica giocondità giovanile e alla sicurezza della vita, si mescolava non so quale pallore morboso
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scarno: e a qualche movimento della testa, vi si disegnavano i tendini, come nelle zampe delle galline morte: ed erano scarne le mani abbandonate
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posava sul petto, denudato, scheletrito, e il corpo scarno, piccolo, era coperto da una coltre brunastra, di quelle che si mettono sul dorso dei
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Accademia della crusca
