Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: venezia

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Angelo, vicolo Tignoni n. 14 _ Bergomi Saule, Corso  Venezia  78 _ Mangiagalli Alessandro, Corso Venezia n. 78.
Saule, Corso Venezia 78 _ Mangiagalli Alessandro, Corso  Venezia  n. 78.
PIAZZA DEL DUOMO ALLA PORTA  VENEZIA 
Corso  Venezia  n. 6. _ Baslini, Corso Venezia n. 12. _ Franchi Ulisse, via
Corso Venezia n. 6. _ Baslini, Corso  Venezia  n. 12. _ Franchi Ulisse, via del Pesce n. 2. _ Sanquirico
Rosso: Piazza del Duomo, Corso Vittorio Emanuele, Corso  Venezia  alla Porta. DALLA PIAZZA DEL DUOMO ALLA PORTA NUOVA.
Corso Vittorio Emanuele n. 17 _ Brivio, Corso  Venezia  n. 4 _ Dupin, via della Passarella n. 26 _ Bianchi, via Tre
Cerri Giuseppe, via Passarella n. 8 _ Galli Giovanni, Corso  Venezia  n. 31, e Galli Enrico, via San Zeno n. 9, ecc.
(calzature specialmente di Vienna) _ Veronesi, Corso  Venezia  n. 11, ecc.
1 _ Porati, Corso di Porta Ticinese _ Pozzi Giuseppe, Corso  Venezia  n. 41 _ Riva Palazzi, Piazza della Scala _ Stagnoli, via
via Santa Maria alla Porta n. 1 _ Pozzi Giuseppe, Corso  Venezia  n. 41.
_ *Ancora _ *Angioli _ *Aquila _ *Beccaccia _ Bella  Venezia  _ *Biscione _ *Borsa _ *Cappello _ Cavour _ Città (Ville) _
Giulio (sistema Crozat), via Bigli n. 7 _ Triestina, Corso  Venezia  n. 77.
via Principe Umberto _ Caffè del Rinascimento, Corso  Venezia  _ Caffè del Risorgimento, Corso Magenta _ Caffè del Duomo,
Offellieri. iffi, Piazza del Duomo n. 33 _ Lazzaroni, Corso  Venezia  n. 1 _ Dell'Acqua, via Santa Margherita n. 4, e Galleria
che vedesi a destra nel principio del Corso di Porta  Venezia  risale al 1502, e fu eseguito a spese della città per
Saporiti conte Apollinare, marchese della Sforzesca, Corso  Venezia  n. 56. _ Trivulzio marchese Gian Giacomo, Piazza di
prima proprietà_del conte Archinti. Ritornando sul Corso  Venezia  per la via della Passione, e quindi lungo il Naviglio,
_ Vie: Giardino _ Brera _ Bottonuto _ San Giuseppe _ Corso  Venezia  _ Corso di Porta Romana _ Corso Magenta _ Ponte Vetero,
era in fiamme e  Venezia  imbruniva. Qua e là per le finestre qualche face appariva,
con poco senno, nel 1864. Ritornando al ponte di Porta  Venezia  devonsi rimarcare:
il cielo nuvoloso anche quando è sere- no: i funerali a  Venezia  fanno splendere il sole anche tra la nebbia, tanto sono
lettere Canicida parola che fa gelare il sangue. Né a  Venezia  mancano le novità dei tipi: marinai Indiani, di membra
bianco. Questi so- no i doni che, quanto all'arte, porta a  Venezia  la Peninsula- re: e la mattina, chi passeggia lungo la
una veduta prospettica, di una marina, di una figura: e a  Venezia  vogliono proprio l'anima veneziana. Il mezzo per espri-
sente occorre tanto genio e così lungo studio, per vedere a  Venezia  con i propri occhi i quadri già fatti e vederli
da una conoscenza più larga, più effettiva del vero. Di  Venezia  certi storici, facendosi complici dei poeti, e certi
o vorrebbero almeno guardare dritti alla natura. C'è a  Venezia  due tipi femminili molto diversi: quello roseo e carnoso
toglie quasi alla passione il sapor di peccato. L'amore in  Venezia  nasce dalle ondette della laguna, dalle cadenze labbiali
su quelle delle anche. È singolare come la donna e l'uomo a  Venezia  paiano, tanto nel- l'aspetto quanto nell'animo, più
gli spiegò bene o male il grosso delle cose; vogò subito a  Venezia  a comperare con pochi soldi il Poema senza note. Allora il
Guido da Polenta, si direbbe ch'egli non avesse guardato in  Venezia  ad altro che all' arzaná, dove bolle la tenace pece da lui
ed imparziale francese, Michele di Montaigne, che andò a  Venezia  nel 1580, quando vi dipingeva Paolo e il Tintoretto e vi
le undici della notte. Le gondole ingombravano i canali di  Venezia  e la piazza S. Marco, illuminata a giorno, era sì affollata
allo scalo di  Venezia  alle ore 10 e 15 minuti di sera. Il mio compagno di viaggio
volle ancora regalarmi la seguente osservazione: - A  Venezia  ci sarà un solo cavallo, come rarità, nel Museo Vivente; e
Delle diciannove ore di vapore, che mi asciugai da  Venezia  a Roma, ho pochissime cose da notare: l'effetto notturno
dagli altri. Trovava modo di sdrucciolare spesso a  Venezia  e d'indugiarvisi. Si occupava di economia politica e sapeva
marchese Filippo abbagliò Fosca, benché nel suo palazzo di  Venezia  vi fossero da secoli ricchezze dieci volte maggiori. Ella
si ha l'amicizia delle più belle e colte signorine di  Venezia  e di Torino non è facile innamorarsi a prima vista di altre
stata raccolta dallo zio Cesare. Lo aveva conosciuto a  Venezia  un trent'anni addietro; lo sapeva ricchissimo e senz'altri
i Corsi Vittorio Emanuele e Venezia, e bastioni dalla Porta  Venezia  alla Nuova. Particolarmente nei dì festivi vi si ammirano
un pezzo l’impronta del suo rozzo calzare! Intanto egli è a  Venezia  per cui tanto aveva sospirato. Le lagune coperte di gondole
stranieri e le più cospicue tra le belle signore di  Venezia  in gala, moveva al suono della musica dal palazzo di S.
neanche per l'onore della Corona di ferro. Scrisse da  Venezia  all'amico che c'era una bella combinazione, un posto
còlta in un momento cattivo, dichiarò a Malgoni che lei a  Venezia  non sarebbe andata.... - Ah! tu non vuoi venire? - gridò
dato, egli aveva saputo dimostrare alla polizia centrale di  Venezia  che a Padova si congiurava contro l'ordine costituito e che
povera Nina trovò ancora della sua convenienza di andare a  Venezia  e d'acconciarsi in casa del suo nuovo padrone e tiranno; il
mandato, profittando della confusione in cui si troverebbe  Venezia  all’arrivo del solitario. Gli otto complici
T., che ben volentieri lo prese seco. Con lui venne a  Venezia  e mentre il padrone s’intratteneva nei saloni del palazzo
di Trento a pagina 498 sez. IV. Notturno II. (edizione di  Venezia  anno 1740) esiste una lettera di S. Domenico di Guzman,
eroismo giovanile una bella luce dalla storica difesa di  Venezia  ad ogni costo. Aveva portato a Torino, alla Mecca d'Italia
diritto contra le donne. Ricordi, caro Spantigatone? Qui a  Venezia  la stessa Austria cattolica e apostolica per 50 anni, dico,
da italiano rinnegato ... La Contessa De Ritz diportavasi a  Venezia  anelando di imitare il modo con cui la baronessa Dudevant
sapore proprio per ogni clima, così l'amore ... L'amore a  Venezia  è una specialità di gondola e chiaro di luna ... Pare che
attorno alla stanza e rompendo un vaso di vetro di  Venezia  che era lì sulla consolle. Io intanto cercavo di richiudere
strada lei stessa quando era piccino, il vaso di vetro di  Venezia  che era il ricordo di una sua amica d'infanzia che è morta
e dà di stomaco tutta roba gialla, il vaso di vetro di  Venezia  è in mille bricioli, il ricamo di seta è rovinato e il
123 Istituti vari Pag. 148 LazzarettoPag. 29 Leone di Porta  Venezia  Pag. 22 Librerie italiane e straniere Pag. 150 Liceo Parini
Pag. 60 Porta Romana Pag. 103 Porta Ticinese Pag. 125 Porta  Venezia  Pag. 23 Porta Vittoria Pag. 112 Posta delle lettere Pag. 87
dei furti da loro commessi, delle loro rapine. Distrutto a  Venezia  il Pucintoro; distrutte numerosa merci, saccheggiato il