Sì, sì, quello che non ci volle vendere l'orto che formava | tutta | la sua felicità ... |
LE ULTIME FIABE -
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Si distinguono nell'oscurità per la lieve fosforescenza di | tutta | la persona. Cantano con grande dolcezza, a bassa voce. |
LE ULTIME FIABE -
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momento! ... Io voglio avere una sola vita, da conservare | tutta | alla Regina, e al mio popolo. E prima di sposare, intendo |
LE ULTIME FIABE -
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come uscissero allora dalle mani dei cuochi. Al getto di | tutta | questa roba si sente di fuori una formidabile |
LE ULTIME FIABE -
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sulla sua scrivania invece di quella che ha ora, che è | tutta | strappucchiata e sudicia d'inchiostro. E poi comprerò anche |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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e io non stavo in me dalla gioia, e guardavo | tutta | quella massa di ragazzi dall'alto al basso, perché nessuno |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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dentro l'anima e il corpo, e in un baleno mi andò via | tutta | la vanità d'essere stato un eroe, mentre mi saliva un nodo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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rimasto la gamba destra più corta e dovrà andare zoppo per | tutta | la vita. Ah credi pure, giornalino mio: il vederlo ridotto |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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allo spettacolo di sì terribili conseguenze, mi accorgo di | tutta | la leggerezza che mettiamo spesso noi ragazzi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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appena giorno. Ho letto quasi | tutta | la notte. Che scrittore questo Salgari! Che romanzi!... |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Feltre, Conegliano, mi accolsero calorosamente e serberò | tutta | la vita grata memoria di quelle care popolazioni. |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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che l'opera dei primi deputati del Regno d'Italia andò | tutta | consumata nel fare delle mozioni sospensive, degli ordini |
Un giorno a Madera -
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semplici e delle quistioni pregiudiziali! Poveretti noi, se | tutta | la vita d'una generazione dovesse andar consumata nel |
Un giorno a Madera -
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quando la finanza e gli ordini del giorno non formeranno | tutta | la politica italiana, anche in Palazzo Vecchio sarò meno |
Un giorno a Madera -
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a divertimenti di naumachia, avendovi il comodo di riempire | tutta | l'Arena col rigagnolo scorrente tra il podio e l'Arena |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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dalle mure della città erette da Massimiano; e perché | tutta | la costruzione fosse romana, si levarono dall'antica |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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ùnico amplesso. E tu allora ... oh allora soltanto! sarài | tutta | mia, eternamente mia. - Perdono! - labreggiò la smarrita, |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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resa triste alla luce smorta della candela, le si raccolse | tutta | intorno ai piedi, ampia e soffice. E ritta, come se |
CONTRO IL FATO -
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ai piedi, ampia e soffice. E ritta, come se sorgesse | tutta | bianca da quel piedistallo, Sarah sciolse lentamente i |
CONTRO IL FATO -
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piano la voce del duca. - Entrate - rispose essa breve. E | tutta | una tempesta le si sollevò in cuore, quando lo vide |
CONTRO IL FATO -
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invece non si decideva ad andarsene. Quell'alcova azzurra, | tutta | chiusa, custodita da due amorini alati, era troppo |
CONTRO IL FATO -
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bianca e rosea, un po' stanca, un po' languida, abbandonata | tutta | sul letto ampio e basso, colle spalle ed il petto scoperti |
CONTRO IL FATO -
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sotto quei baci di fuoco che le toglievano a poco a poco | tutta | la forza. - Non voglio i tuoi baci, no, no! - supplicava |
CONTRO IL FATO -
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guanciale e la stupenda massa di capelli d'oro scomposta | tutta | come un'enorme aureola. E per quel pianto egli ebbe |
CONTRO IL FATO -
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e che aveva lasciato ordini perchè gli spedissero subito | tutta | la sua roba a Parigi, essa, felice come una bimba, |
CONTRO IL FATO -
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da tremare. Quando scese in un fresco abbigliamento roseo, | tutta | coperta di trine bianche, era più bella e più attraente che |
CONTRO IL FATO -
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obbligato a rimanere lontano da’ suoi beni e bersaglio a | tutta | la rabbia pretina, tanto più accanita in quanto che |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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vedere una volta perché vi restino impresse nell’anima | tutta | la vita. Le ciglia, gli occhi, i capegli d’ebano il più |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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fisonomie che vedute una volta ti restano impresse per | tutta | la vita. Un naso Romano divideva due occhi azzurri che |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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principe perverso, dedito a tutti i vizi, che era odiato da | tutta | la popolazione e soprattutto dai suoi parenti, i quali non |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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mai dal rendere un omaggio all'amor puro e costante, e | tutta | l'umanità operi, e parli, e scriva di esso o per esso |
Racconti fantastici -
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non sappiamo darci ragione. Molte creature si amarono per | tutta | la vita, pel solo motivo che ebbero la forza di amarsi da |
Racconti fantastici -
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al lato, e, assorta nel colloquio, dimenticò la schiena | tutta | per lei di elettriche scintille ancor ripiena. Povero |
FIABE E LEGGENDE -
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da que’ due era bastato a fissare il loro destino per | tutta | la vita. Ora Attilio, avendo il suo santuario davanti allo |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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porte, superbamente cesellate, narrano ai risguardanti | tutta | la storia dei sacrifizi di beltà consumati dall'eroismo |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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candido e puro marmo l'impuro corpo di lei, che al Salon, | tutta | la Parigi mascolina aveva ammirata e desiderata! Anche il |
CONTRO IL FATO -
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mai visto! E stava ancora ammirando, quando Yvonne entrò, | tutta | bianca e vaporosa come un'apparizione verginale, nella luce |
CONTRO IL FATO -
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audace che si era fatta esporre nuda nel marmo davanti a | tutta | Parigi, che aveva fatto impazzire e morire l'onesto conte |
CONTRO IL FATO -
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anticipato in America! E poichè egli era tanto schietto, | tutta | la commedia di una certa resistenza pudica diventava |
CONTRO IL FATO -
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da noi si sente l'odio e l'amore. Voi non potete immaginare | tutta | l'infelicità della mia vita avvelenata da quell'uomo che |
CONTRO IL FATO -
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vendicarmi: vi ho veduta! vi voglio amare e voglio sentirla | tutta | anch'io, una volta, la felicità inebriante dell'amore, ma |
CONTRO IL FATO -
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questa sete di vendetta, e tutte le mie ricchezze, | tutta | la fortuna e gli splendori della vita che una donna può |
CONTRO IL FATO -
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alla vita - volete che noi godiamo un giorno insieme | tutta | la fortuna inesauribile che mi danno le mie miniere laggiù? |
CONTRO IL FATO -
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gentile, - sussurrò chinandosi verso di lui, offrendosi | tutta | con un invito provocante nello sguardo improvvisamente |
CONTRO IL FATO -
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chiesa, costruita su disegno di Galeazzo Alessi. E | tutta | ornata di stucchi, di fregi, di cornici allumate ad oro |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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| Tutta | la famiglia era a tavola; la signora Soave, con due fettine |
Teresa -
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di deità sconosciute che le additassero orizzonti lontani. | Tutta | la sua anima era attaccata a quell'orologio. - Il brodo non |
Teresa -
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ho la testa che mi vuol scoppiare. - Che si farà | tutta | sera? - La pretora non viene? - No, ha dei forestieri. - |
Teresa -
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timorosa, meravigliata ella stessa di sentirsi così forte. | Tutta | la casa era tranquilla. Le gemelle dormivano, russando |
Teresa -
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le sue cure. L'assorbimento amoroso si manifestava con | tutta | la sua potenza. Dio e Orlandi. In letto, cogli occhi |
Teresa -
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seno, ella ripensò parola per parola, carezza per carezza, | tutta | la scena della sera. Ed era felice. Di dormire, nemmeno la |
Teresa -
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leggerezza ideale che la trasportava. Non prese sonno in | tutta | la notte, ma sognò tra un dormiveglia delizioso, mormorando |
Teresa -
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approvando. In quei giorni la signora Marulli era stata | tutta | della sua bambina. Non l'aveva sgridata, non le aveva fatto |
GIACINTA -
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sotto la sferza del sole e sotto la pioggia, e tornava | tutta | intrisa di mota alla cascina, coi capelli arruffati, pieni |
GIACINTA -
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del suo superiore. Il Gran Proposto si era tuffato con | tutta | la persona in una sedia liquida |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: | tutta | questa rettorichetta a base di golfo e di colline fiorite, |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; | tutta | questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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strette, mal selciate. La via di Mezzocannone è popolata | tutta | di tintori: in fondo a ogni bottega bruna, arde un fuoco |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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canale nero, che passa sotto due archi e dove pare raccolta | tutta | la immondizia di un villaggio africano. Ivi, a un certo |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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salvarli, non basta sventrare Napoli: bisogna quasi | tutta | rifarla. |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Nasce dal basso: l' autore, con fedeltà ossessiva in | tutta | la sua enorme opera, non prende quasi mai la parola, ma |
La ricerca delle radici -
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perché gli buttai nel caminetto la sua vecchia cartella | tutta | strappata e scarabocchiata mettendogli invece sulla |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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mettendogli invece sulla scrivania una cartella nuova, | tutta | dorata che è una, bellezza. E questa è la gratitudine per |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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professor Perussi, dove anche lui fa una cura elettrica ma | tutta | diversa dalla mia perché lui fa i bagni di luce, mentre io |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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sedere su un apposito sedile, e ci riman chiuso dentro con | tutta | la persona, meno la testa, che sporge fuori da un'apertura |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Egli era là, infatti, ed era così buffa quella sua testa | tutta | ritinta sporgente fuori da quel cassone, che non potei fare |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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legato a ghirigori ? - É adesso il mio pastrano... - Tu hai | tutta | quanta l'aurea latinità sul dosso!... Ma, dimmi,è anch'esso |
FIABE E LEGGENDE -
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dire amarli come sono, corpo ed anima, tripes et boyaux. In | tutta | questa enorme opera sarebbe difficile trovare una sola |
La ricerca delle radici -
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Ginnasio di Andropoli. In una piazza | tutta | alberata di piante europee verdi si ergono in Andropoli due |
L'ANNO 3000 -
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pantomasso. La superficie interna di quest'astuccio sembra | tutta | quanta unita, ma è invece formata come un mosaico romano di |
L'ANNO 3000 -
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per cui è possibile nello stesso individuo di portare su | tutta | la superficie del corpo od anche soltanto sopra un |
L'ANNO 3000 -
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solenni, alle quali prende viva parte di curiosità amorosa | tutta | la popolazione e vi assiste sempre anche il Pancrate coi |
L'ANNO 3000 -
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di comunismo. Infatti, le vettovaglie, che dovèan bastare a | tutta | un'annata, non èrano quasi più, parte perdute in un |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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sentirmi così stimato dai ragazzi più grandi, e di godere | tutta | la loro fiducia, mentre gli altri ragazzetti della mia |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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era mai stata fermata per via da un bel Cavaliere e rispose | tutta | umile : - Sono agli ordini di Vostra Signoria. - A vostra |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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avventori. - Vedete quanta gente aspetta ? - Maricchia, | tutta | risentita, gli rispondeva che doveva prender molta roba e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ma, voltati di qua, rivoltati di là, non dormì mai in | tutta | la notte, ripensando alle parole della cameriera ; però non |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Che volete che vi dica, comare mia, la fortuna le è venuta | tutta | un tratto. Ora è una signora, sta in un bel palazzo, e le |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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salutare la comare e tutte e due se ne andarono: Vincenza | tutta | lieta, la signora con un diavolo per capello. Arrivò a casa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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con un diavolo per capello. Arrivò a casa di corsa e | tutta | trafelata andò dal figlio e gli disse: - Quella ragazza tu |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ricevere l' ambasciata ! Perse il lume degli occhi, si gelò | tutta | e cadde in terra lunga distesa, coi denti chiusi, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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correvano al palazzo a vederla esposta su un bel letto, | tutta | vestita di bianco. La madre del Cavaliere seppe che cosa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e credette che fosse così per malattia e si rallegrò | tutta | di poter richiamare il figlio a Trapani. Il Cavaliere, che |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e in sala, circondata da ceri, vede la zita su un letto, | tutta | vestita di bianco, con la madre inginocchiata accanto e le |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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che sul tema sia mai stato tenuto in Italia, e forse in | tutta | l' Europa, dopo la seconda guerra mondiale. Ha messo in |
L'altrui mestiere -
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Incominciava a quattro anni e si protraeva per | tutta | la vita, almeno idealmente e compatibilmente con le durezze |
L'altrui mestiere -
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gravoso e ossessivo, e soprattutto nelle Jeschives occupava | tutta | la giornata, ma non era dogmatico. Il maestro accennava a |
L'altrui mestiere -
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dell' Europa orientale sono state un danno irreparabile per | tutta | l' umanità. Esso non è morto, ma sopravvive male: |
L'altrui mestiere -
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il poeta di Varsavia massacrato ad Auschwitz con | tutta | la sua famiglia e con tutto il suo popolo: "Il sole, |
L'altrui mestiere -
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concitate e interrotte, le strane proteste di Rolland, | tutta | la scena cui poco dianzi aveva assistito le riempirono il |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Chiù-chiù-chiù! Si voltarono e videro una figura magra e | tutta | nera, con un paio di corna in testa, che saltava e faceva |
STORIE ALLEGRE -
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sotterfugi portano sempre disgrazia." "Allora vuol dire che | tutta | la colpa è tua", gridò Cesare, arrabbiandosi. "Sissignore, |
STORIE ALLEGRE -
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la colpa è tua", gridò Cesare, arrabbiandosi. "Sissignore, | tutta | la colpa è tua!", ripeté Orazio stizzito. "Ma perché la |
STORIE ALLEGRE -
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ci avresti risparmiato un monte di dispiaceri. La colpa è | tutta | tua." "Sissignore, tutta tua, tutta tua!", ripeté Orazio. |
STORIE ALLEGRE -
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un monte di dispiaceri. La colpa è tutta tua." "Sissignore, | tutta | tua, tutta tua!", ripeté Orazio. "Bella forza! Ve la |
STORIE ALLEGRE -
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dispiaceri. La colpa è tutta tua." "Sissignore, tutta tua, | tutta | tua!", ripeté Orazio. "Bella forza! Ve la pigliate con me, |
STORIE ALLEGRE -
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sotto il letto." "E domani si fa vista di aver dormito | tutta | la notte, e ci leviamo ... " "E poi di nascosto si |
STORIE ALLEGRE -
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cacciò un piccolo grido di gioia repressa: - Dio! ... È | tutta | lui! E smise subito il broncio. La camera le divampò d'un |
GIACINTA -
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per la persona come una ristoratrice onda di nettare. - È | tutta | lui! I suoi occhi, il suo naso, la sua bocca! E questa |
GIACINTA -
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a quell'amore, a quella vita sua, che rassomigliava | tutta | a lui! Il conte Giulio però non era di questo parere. - Ha |
GIACINTA -
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con gli occhi fiammeggianti di rabbia gelosa! - La vuole | tutta | per sé! - diceva il conte alla suocera, una mattina, |
GIACINTA -
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più forti radici, la gente parteggiava per il clericume in | tutta | l’Italia, massime nella campagna di Roma ove tutti i |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Donna Peppa era lunga lunga, secca secca con la testa | tutta | pelata, la bocca tutta sdentata che pareva un forno, e due |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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lunga, secca secca con la testa tutta pelata, la bocca | tutta | sdentata che pareva un forno, e due occhiacci di rospo che |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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sbrigatevi in un momento. - Donna Tura andò in camera sua | tutta | tremante e confusa. E mentre si pettinava i cernecchi, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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chiama il cocchiere, fa fermare e donna Tura scende e | tutta | piangente imbocca un vicolo e si mette a correre |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Tura fece una bella riverenza e rispose con una vocina | tutta | latte e miele : - Maestà, sono la nuova cameriera portata |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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per guardarle le mani e sentì che la cameriera era | tutta | profumata. - Bene ! Bene ! - esclamò. - Lei è proprio la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e là giunta la fa chiamare. Donna Tura le va incontro | tutta | impettita e la guarda d'alto in basso come se neppure la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e bellezza. - La vecchia allampanata se ne andò allora | tutta | contenta, e la sera sul terrazzino di casa sua cantava con |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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male che l'ho passata liscia e che i danari mi rimangono. - | Tutta | contenta s'incamminò per tornare a casa, ma andava piano |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Qualcosa ha da soffrire. Io andai da un barbiere, mi feci | tutta | scorticare e sotto mi tornò la pelle fresca come a quindici |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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di linee telegrafiche che chiude come in una rete | tutta | la penisola; una penisola vasta trenta volte l'Italia. |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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il colpo basso mi dà la nausea e un livore ingiusto contro | tutta | la mia patria, e mi evoca la figura del letteratoide |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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i rickshaws, le vetturette di lacca e di bambù trainate a | tutta | corsa dagli indigeni ignudi; gli elefanti dalle alte |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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sete, di velluti logori e stinti. Nessun europeo: intorno è | tutta | una folla indigena: nudità di bronzo, bagliore di denti |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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verdi, contro il cielo turchese, s'innalza la mole titanica | tutta | d'oro, terrazzi, guglie, cuspidi, scalee sovrapposte in un |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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come si lavora la zanna dell'elefante; la roccia viva è | tutta | traforata a gallerie, a verande, a scalee; santuarî immensi |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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e tutto è rivestito, placcato d'oro vero, poichè da | tutta | l'India accorrono i fedeli, offrono a piene mani gioielli e |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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e getta sul fuoco, foglio su foglio, dannando alla Dea | tutta | la parentela: - Ma tante Véronique! Mon oncle Alexis! Mon |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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doppia garanzia di vigilanza e previo avviso telegrafico a | tutta | la linea fino a Bombay. E furono venti giorni di viaggio |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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matrigna e d'un Re insanito per un filtro malvagio, narrava | tutta | l'istoria pietosa delle tre giovinette. La matrigna fece |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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amici in situazione più conveniente. La Clelia lottò ancora | tutta | la notte colla tempesta e ben le valsero le superiori sue |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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e le mie sorelle non mi hanno lasciato un minuto in | tutta | la giornata, e ogni pochino erano a domandarmi: - Come va |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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e rinnegò dolori e disinganni e noie, e la vita gli apparve | tutta | piena di gioie! Oh come attese il sole quella notte, |
FIABE E LEGGENDE -
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dov'ella era nata sessant'anni prima, e dove era trascorsa | tutta | quanta la sua onesta e oscura vita? Teresina era |
Teresa -
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cavallo si mosse, Teresina sentì battere il cuore, come se | tutta | la sua vita cambiasse in quel punto. Mandò un altro bacio |
Teresa -
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la scappellò così profondamente ch'ella si sentì diventare | tutta | rossa; don Giovanni Boccabadati, che gli era accanto, |
Teresa -
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stradone lungo lungo, la esaltava leggermente; pensava che | tutta | quella polvere era sollevata per lei, che il cavallo |
Teresa -
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in mezzo alle campagne grasse, di un verde intenso; per | tutta | la pianura, non si vedeva che verde; il verde uniforme del |
Teresa -
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svolazzare. Quella brezza Teresina la beveva avidamente, | tutta | sporta fuori del soffietto, insensibile al sole ed alla |
Teresa -
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per non averlo visto. Il meriggio scendeva, ardente, su | tutta | la campagna. Bruciava il sole, bruciava la polvere; sul |
Teresa -
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della sua pesca. Partiva in barca la sera, stava a pescare | tutta | la nottata, e la mattina dopo all'alba era di ritorno. |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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dal petto in giù, aveva forma di pesce. Nuotava, nuotava, | tutta | grondante, e veniva diritta verso di lui. - Pescatore, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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Verso mezzogiorno, ecco a fior d'acqua la donna-pesce, | tutta | grondante: - Pescatore, ci hai pensato bene? - Ci ho |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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... O donna-pesce! La donna-pesce comparve a fior d'acqua | tutta | grondante. - Che cosa vuoi da me? - Se mi ridai Bambolina, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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menato il Reuccio. La donna-pesce comparve a fior d'acqua | tutta | grondante. Il Reuccio ebbe paura di quella donna dalla coda |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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l'uscio e la fece entrare. La grotta era uno splendore, | tutta | di argento e d'oro e di perle e diamanti. - Tua figlia sta |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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| Tutta | quella notte sognai di William e, devo dirlo, anche di |
Un giorno a Madera -
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lotta di una passione con un dovere; io vi sentiva dentro | tutta | l'umana debolezza e tutta l'umana grandezza; tutto l'uomo, |
Un giorno a Madera -
|
un dovere; io vi sentiva dentro tutta l'umana debolezza e | tutta | l'umana grandezza; tutto l'uomo, tutta quanta la povera |
Un giorno a Madera -
|
l'umana debolezza e tutta l'umana grandezza; tutto l'uomo, | tutta | quanta la povera creatura fatta di fango e di una scintilla |
Un giorno a Madera -
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