Che ha | tanto | sofferto per l'egoismo del mio ex Re! |
LE ULTIME FIABE -
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avete fatto | tanto | male a tutti ... lasciatemi dire ... che nessuno, |
LE ULTIME FIABE -
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festa da ballo della quale esse chiacchieran tra loro da | tanto | tempo. Prega e riprega, la mamma, che è tanto buona, ha |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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tra loro da tanto tempo. Prega e riprega, la mamma, che è | tanto | buona, ha finito per contentarle, e la festa è stata |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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degli abiti di Muzio con commozione. Pure ella che | tanto | lo aveva amato mendico avrebbe quasi desiderato fosse |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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la mano di Giulia, v’impresse un bacio, nel quale versò | tanto | affetto e tanto cuore che la penna non potrebbe descrivere |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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v’impresse un bacio, nel quale versò tanto affetto e | tanto | cuore che la penna non potrebbe descrivere e solo donna |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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guaste nell'anno 1311 dalla fazione Ghibellina; e perciò | tanto | la chiesa di San Giovanni come questo palazzo diconsi alle |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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sono pure i casini laterali, non che gli spazi a giardino | tanto | ai lati, quanto lungo la via Panini, e fuori città, per |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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operato in queste infelici provincie | tanto | desolate dall’eresia. Affrancati dal duca di Monfort già |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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a risplendere in queste contrade. «Il piissimo duca è | tanto | infervorato dallo zelo cattolico che, dovunque ha sentore |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Non ho mai potuto capire il perché i pasticcini che sono | tanto | buoni debbano far male e i purganti che son tanto cattivi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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che sono tanto buoni debbano far male e i purganti che son | tanto | cattivi debbano far bene. Il fatto è che dei pasticcini |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è stato eretto nel 1778, ed è in moltissima considerazione, | tanto | per la quantità, delle macchine che servono alla |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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riprende a dormigliare. Per i Ministri, un Re che dorme | tanto | è quasi una fortuna! Quando si sveglia, però, ha sguardi |
LE ULTIME FIABE -
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nostre future parenti, e anche io ne godo moltissimo, | tanto | più che Caterina ha preparato due bei dolci, uno con la |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ha detto: - Ma vedete un po' che testa ho io! Ho tenuto per | tanto | tempo un orologio che non è mio senza neppure accorgermene! |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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a suo tempo. È colpa mia dunque, se la signora Olga è | tanto | distratta? Ma il più bello è stato quando la mamma e l'Ada |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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trattare i ragazzi!... - E mi son grattato dove mi duole | tanto | a camminare. |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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sapesse disobbedito farebbe sgozzare anche noi. Ma quelle | tanto | piansero e supplicarono che i sei carnefici |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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dottore era | tanto | impaziente di raccontarci la sua storia quanto noi di |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Milano e di passare il luglio a Madesimo, ma conoscevo | tanto | il maestro Chieco e tanto poco il Tirolo, che forse avrei |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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luglio a Madesimo, ma conoscevo tanto il maestro Chieco e | tanto | poco il Tirolo, che forse avrei mutato piano, se quella |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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seguendo un parapetto merlato, un baluardo a riposo, con | tanto | di cipressi e di rose. Fuori dai merli luccicavan l'acque, |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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se mi riesce d'acchiappare questa famosa bicicletta che da | tanto | tempo mi vedo scappare davanti agli occhi. A casa non ci |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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dice che tutto sta a cominciare; che non è poi una cosa | tanto | difficile esser buoni per una settimana sola: basta volere. |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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sor Generale, la si calmi! La sia bonino! ... ". E lì | tanto | dissero e tanto fecero che Leoncino, dimenticandosi tutta |
STORIE ALLEGRE -
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la si calmi! La sia bonino! ... ". E lì tanto dissero e | tanto | fecero che Leoncino, dimenticandosi tutta la bizza che |
STORIE ALLEGRE -
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Maestà, non ho nulla , ma in patria ho lasciato una figlia | tanto | buona e tanto bella che sempre piange per Vostra Maestà. - |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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nulla , ma in patria ho lasciato una figlia tanto buona e | tanto | bella che sempre piange per Vostra Maestà. - Nel sentire |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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mostrarmi ? - Maestà, non ne ho, ma ho una figlia a casa, | tanto | buona e tanto bella che si strozza per Vostra Maestà. - Sì |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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- Maestà, non ne ho, ma ho una figlia a casa, tanto buona e | tanto | bella che si strozza per Vostra Maestà. - Sì ? - disse il |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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morta al vostro ritorno. - E qui gli si gettò ai piedi e | tanto | pianse e tanto lo supplicò, che riuscì finalmente a |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ritorno. - E qui gli si gettò ai piedi e tanto pianse e | tanto | lo supplicò, che riuscì finalmente a strappargli la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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preziosa da mostrargli. - Maestà, ho a casa una figlia | tanto | bella e tanto buona ! Questa figlia manda a dire a Vostra |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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da mostrargli. - Maestà, ho a casa una figlia tanto bella e | tanto | buona ! Questa figlia manda a dire a Vostra Maestà che si |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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la determinazione di andare lei stessa a Palermo dal Re, e | tanto | disse e tanto fece, che il padre le procurò un cavallo e la |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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di andare lei stessa a Palermo dal Re, e tanto disse e | tanto | fece, che il padre le procurò un cavallo e la provvide di |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Rosetta era proprio la figlia del mercante che egli aveva | tanto | disprezzata e le disse : - Ti ho conosciuta e so chi sei. |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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ragazzo, non devo saper niente. E pensare che invece ne so | tanto | più di loro!... |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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per sempre e per sempre abbandonare amici e congiunti che | tanto | l’amavano? Che volete! Essa aveva trovato il suo Eden tra |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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un amico? In quel portamento v’era tutta la maestà ch’essa | tanto | ammirava nel suo idolo di marmo. Infine, mendico o non |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Se la povertà è un marchio d’infamia per il volgo del | tanto | per cento, così non è per il genio. Ma infine i ricchi sono |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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con più agio il giovane Spartaco su cosa per lui di | tanto | interesse. |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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ingente, altri la riducano entro limiti più ristretti, ma | tanto | i primi che questi partono da criteri particolari, e perciò |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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mare è generoso come ogni cosa grande: ama | tanto | la terra che gonfio in lei si espande; della rondin che |
FIABE E LEGGENDE -
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Caterina? Andò subito dall'Ada, la quale andò dalla mamma e | tanto | chiacchierarono tutt'e due su questa faccenda che arrivò il |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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per fare certi giochi tra noi ragazzi... ma è passato | tanto | tempo! - Meno discorsi! - disse il babbo a un tratto - e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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a raccontare tutta la storia del gioco di prestigio he feci | tanto | tempo fa con Fofo e con Marinella facendomi dare l'orologio |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Ah! Ora capisco! Ora si spiega tutto! La signora Olga che è | tanto | distratta non si è mai accorta della sostituzione... - |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Ma non basta! Ho un vecchio devoto scaldapiedi che mi serve | tanto | e manda pure il suo timido tepore. E se talora ho troppo |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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alla rada e ad una balda fregata. Era quella la patria, | tanto | narrata dai vecchi e tanto dai giòvani udita, la già invisa |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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fregata. Era quella la patria, tanto narrata dai vecchi e | tanto | dai giòvani udita, la già invisa patria, e, ora, il più |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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racconto, nelle interlinee, chiaramente appariva, come, non | tanto | le dèboli voci della coscienza morale, quanto le fìsiche |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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inoltrando il racconto, cominciò a intenerirsi; | tanto | che, spesso, gli fu veduta scòrrer la mano sul ciglio ... |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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Patria, tutto si brindeggiò; non obliati, s'intende, in | tanto | toccheggiar di bicchieri - tra il furor degli applàusi e il |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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parlar | tanto | di quella volpe, Leoncino domandò al guardaboschi dello |
STORIE ALLEGRE -
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gliela regalo." "Davvero?" "E gliela regalo volentieri: | tanto | più che starà meglio in casa di lor signori, che in questa |
STORIE ALLEGRE -
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dev'essere quello che non si scrive, perché nulla nuoce | tanto | alla perfezione quanto la necessità di conchiudere. E senza |
Giacomo l'idealista -
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che aveva sempre sonnecchiato in lui. E cosí, dopo aver | tanto | cercata la pace in vita sua, moriva in una mezza collera |
Giacomo l'idealista -
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del mondo, come le noci, si accomodano da sé nel paniere | tanto | piú presto quanto maggiori sono le scosse del viaggio. E |
Giacomo l'idealista -
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senza mai mandar fuori una mezza parola di lamento: solo di | tanto | in tanto scoteva malinconicamente i suoi rami coperti di |
STORIE ALLEGRE -
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mandar fuori una mezza parola di lamento: solo di tanto in | tanto | scoteva malinconicamente i suoi rami coperti di foglie, |
STORIE ALLEGRE -
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ora divenuta comare sua egli più nulla udiva, né vedeva, | tanto | che incespicò lungo la scabrosa via del villaggio che |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sollevare gli animi. L'arte è cosa divina; ma non è male di | tanto | in tanto scrivere anche per i lettori. |
Il cappello del prete -
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gli animi. L'arte è cosa divina; ma non è male di tanto in | tanto | scrivere anche per i lettori. |
Il cappello del prete -
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teneva avvolto intorno alla persona lo sdruscito mantello | tanto | da nascondere anche la parte inferiore del viso ma alle |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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giunta non pareva avere alcun rapporto coll'affare che | tanto | gli stava a cuore, venne inaspettatamente in suo soccorso. |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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tuttodì esclamare: come abbandonarci? è impossibile, è | tanto | tempo che ci amiamo! .... Si suol dire che l'amore non mira |
Racconti fantastici -
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amore che si rafforza col progredire della vita, e sembra | tanto | più ingigantire quanto più si distacca da essa, ci fa fede |
Racconti fantastici -
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Ormai pare che per lo sposalizio tutto sia concluso, e | tanto | la mamma che l'Ada, iersera, dopo una gran predica fatta |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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fuori alla luce del sole tutta la colazione divorata con | tanto | gusto poche ore prima. E ripensando a tutte queste cose, e |
STORIE ALLEGRE -
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mutar vita e di rassegnarsi oramai a rimaner ragazzo fino a | tanto | che il calendario non gli avesse regalato qualche anno di |
STORIE ALLEGRE -
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anche il pianoforte. Una signorina, fra le altre, rise | tanto | e poi tanto, che venne presa da un singhiozzo convulso, e |
STORIE ALLEGRE -
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di letteratura. Qual discussione sensata potrebbe reggere a | tanto | frastuono? Le arti della réclame oggimai costituiscono un |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Mercanti, l'avete percorsa tutta? Sarà larga quattro metri, | tanto | che le carrozze non vi possono passare, ed è sinuosa, si |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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a vendere di tutto, agenzie di pegni, banchi lotto; e ogni | tanto | un portoncino nero, ogni tanto un angiporto fangoso, ogni |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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pegni, banchi lotto; e ogni tanto un portoncino nero, ogni | tanto | un angiporto fangoso, ogni tanto un friggitore, da cui esce |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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un portoncino nero, ogni tanto un angiporto fangoso, ogni | tanto | un friggitore, da cui esce il fetore dell'olio cattivo, |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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friggitore, da cui esce il fetore dell'olio cattivo, ogni | tanto | un salumaio, dalla cui bottega esce un puzzo di formaggio |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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dove il luridume viene a detergersi superficialmente; | tanto | che per insultare bonariamente un napoletano, sul proprio |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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contro gli scogli, e un lungo rombo cupo correva di | tanto | in tanto sotto la terra addormentata. Nella piccola camera |
CONTRO IL FATO -
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gli scogli, e un lungo rombo cupo correva di tanto in | tanto | sotto la terra addormentata. Nella piccola camera che |
CONTRO IL FATO -
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in folla i ricordi e le visioni del passato lontano, | tanto | lontano come le rive dell’azzurro Colorado che l'avevano |
CONTRO IL FATO -
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narrargli tutti i particolari del loro idillio, da lei | tanto | crudelmente troncato, e sostenne il lieve riso di |
CONTRO IL FATO -
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- Luciano! - disse, guardandolo supplichevole. Era | tanto | bella così, un po' pallida, un po' abbattuta, con |
CONTRO IL FATO -
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e che non la sgridava, ma la guardava con due occhi | tanto | cupi e bui, così freddi e pungenti a volte, ch'essa li |
CONTRO IL FATO -
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del cuore risorto. A malgrado dell'odio terribile che da | tanto | tempo gli faceva maledire la diletta, non poteva esimersi |
CONTRO IL FATO -
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nude, sotto le trine sottili, la breve cintura stretta | tanto | da potersi prendere colle dita. Così,... così egli l'aveva |
CONTRO IL FATO -
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lo spingeva a spezzarla come un giocattolo, per rifarsi di | tanto | strazio sofferto; ma ora sentiva che non sarebbe potuto |
CONTRO IL FATO -
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alla baronessa per dovere di cortesia, nascondevano di | tanto | in tanto qualche sbadiglio poco lusinghiero per la povera |
CONTRO IL FATO -
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baronessa per dovere di cortesia, nascondevano di tanto in | tanto | qualche sbadiglio poco lusinghiero per la povera signora, |
CONTRO IL FATO -
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Gleunitz e fu subito accolto con premura e cortesia, | tanto | da quella quanto dagli uomini. - Ben tornato, signor Rook, |
CONTRO IL FATO -
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presentazione reciproca, e cinque minuti dopo, i due uomini | tanto | profondamente ed intimamente nemici, ebbri d'odio l'uno per |
CONTRO IL FATO -
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con lui.... Ma negli occhi di William passavano ogni | tanto | certi lampi così feroci, così intensi d'odio, così pieni di |
CONTRO IL FATO -
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Club a Parigi, e sul quale si sarebbe allora gettato | tanto | volentieri per strappargli la maschera di gentiluomo e |
CONTRO IL FATO -
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della realtà. Ahimè! Il suo sacrificio non l'era mai parso | tanto | terribile, quanto ora ch'ella doveva ineluttabilmente |
GIACINTA -
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che di giorno avrebbe attratto l’attenzione di tutti | tanto | era l’ansia espressa sulla sua fisionomia avea aspettato |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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rimprovero cominciava: «Annetta? ma perché sei rimasta | tanto | fuori?» ambedue misero un grido di sorpresa vedendosi in |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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è parato davanti. Ha allungato il collo. Non è che poi era | tanto | più alto di Barbara. E nemmeno tanto più forte. Non ci |
Io non ho paura -
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Non è che poi era tanto più alto di Barbara. E nemmeno | tanto | più forte. Non ci avrei messo una mano sul fuoco che se il |
Io non ho paura -
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e Barbara facevano a botte, il Teschio aveva la meglio | tanto | facilmente. Se Barbara lo buttava a terra e gli saltava |
Io non ho paura -
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"Sarebbe troppo incomodo per la signorina." Patrizio di | tanto | in tanto, dava un'occhiata alle carte che aveva dinanzi, e |
PROFUMO -
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È studioso, non ha vizi; mi vuol bene, ci vogliamo | tanto | bene! ... Perché crolla la testa?" Eugenia ricordava. Le |
PROFUMO -
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le sue stesse parole ai parenti: "Mi vuol bene! Ci vogliamo | tanto | bene!". Sogni! Fantasie! E per ciò crollava la testa. "Non |
PROFUMO -
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piangere di piacere. Ne ho un mazzo alto così. Viene di | tanto | in tanto un uccellino, e me ne porta una di nascosto. In |
PROFUMO -
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di piacere. Ne ho un mazzo alto così. Viene di tanto in | tanto | un uccellino, e me ne porta una di nascosto. In casa non |
PROFUMO -
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orribilmente disgustosa, per vedersela offrire con | tanto | garbo e tanta gentilezza da quelle figurine graziose, che |
CONTRO IL FATO -
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si vedeva comparire nessuno. - Come tardano! - diceva ogni | tanto | d'Eboli, malcontento di doversi trovare alla fonte insieme |
CONTRO IL FATO -
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di mancare, facendosi notare in mezzo a quelle persone | tanto | grandi in confronto di lei. - Siete già stata alla fonte, |
CONTRO IL FATO -
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sentiva nauseato dall'impudenza di quell'uomo, che sapeva | tanto | bene mentire ed ingannare. - Le sta bene però.... - pensò |
CONTRO IL FATO -
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offendersi della domanda e non rispose. - Volete essere | tanto | buona da dirmi chi v'ha dato quel fiore? - tornò a chiedere |
CONTRO IL FATO -
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Dio! Dio! che posizione orribile! Per la prima volta, dopo | tanto | tempo, dopo la sera fatale, essa era sola con quell'uomo! |
CONTRO IL FATO -
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cuore, se il desiderio d'averla tutta sua in un possesso | tanto | aspettato ch'era stato il sogno della sua vita, o la smania |
CONTRO IL FATO -
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abbracciandola immensa in un amplesso di vita feconda. Ogni | tanto | gruppi di forestieri e comitive di gitanti passavano lungo |
CONTRO IL FATO -
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la spiaggia, pensando a un'infinità, di cose lontane, | tanto | dolcemente tristi. Era la nostalgia che la prendeva ora, |
CONTRO IL FATO -
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largo e lento; sulla prateria lucente dove l'erba arrivava | tanto | alta, tanto alta, che Solange vi si sarebbe nascosta tutta. |
CONTRO IL FATO -
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sulla prateria lucente dove l'erba arrivava tanto alta, | tanto | alta, che Solange vi si sarebbe nascosta tutta. E di sera, |
CONTRO IL FATO -
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uomo che non lo amava? Il suo diletto era Luciano, Luciano | tanto | gentile e buono, che l'accarezzava come una bimba, e nei |
CONTRO IL FATO -
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cattivo. Ecco, egli dimenticava anche la bimba ch'era pur | tanto | bella! - Mamma! - gridò Solange, correndo verso di lei, |
CONTRO IL FATO -
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- Ebbene? - domandò. - Nulla, credo che non tornerà | tanto | presto. Ma essa non fu completamente rassicurata. Era il |
CONTRO IL FATO -
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finito per pregare, cercando di calmarla - come mai sei | tanto | cattiva oggi? - Ah, sì, io sono cattiva? Sei tu che non mi |
CONTRO IL FATO -
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avessero a lasciare Biarritz al più presto. - Ma se si sta | tanto | bene, qui! - aveva insistito ancora lui - tu e la tua bimba |
CONTRO IL FATO -
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stanca; riposate un poco, venite.... La voce e l'atto erano | tanto | buoni, ch'ella non s'oppose, e credette quasi alla |
CONTRO IL FATO -
|
la sera innanzi di partire.... Come ti amavo.... tu eri | tanto | semplice, bella e buona, che certo io non sospettavo il |
CONTRO IL FATO -
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là ai piedi di quell'uomo terribile, che reclamava in modo | tanto | imperioso il suo diritto, e il passato le appariva ora |
CONTRO IL FATO -
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strano sorriso diabolico, allontanando un poco la portiera, | tanto | da lasciare una breve fessura. Pareva proprio Mefistofele, |
CONTRO IL FATO -
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nascosto un inganno; se valeva la pena d'esser rimasta | tanto | scrupolosamente fedele, tanto gelosa della propria purezza |
CONTRO IL FATO -
|
la pena d'esser rimasta tanto scrupolosamente fedele, | tanto | gelosa della propria purezza per piacere ancor più al suo |
CONTRO IL FATO -
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gonfiato dai singhiozzi, giù sul vestito studiato con | tanto | amore per piacere a lui. Ah, ora era proprio scomparsa la |
CONTRO IL FATO -
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la triste verità: a che scopo poi? por farle soffrir | tanto | strazio, per costringerla ad arrossire umiliata davanti a |
CONTRO IL FATO -
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chiamo forte, a rischio di fare uno scandalo. Aveva la voce | tanto | sicura, il gesto così fiero e dignitoso, tutta la splendida |
CONTRO IL FATO -
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le due. In quel salone dove era entrata poche ore prima, | tanto | felice, provò come un capogiro: ma non potè abbandonarsi al |
CONTRO IL FATO -
|
fiamma d'indignazione salirle al viso. - Se poteste essere | tanto | buono di cercarlo.... - Ai vostri ordini, duchessa - disse |
CONTRO IL FATO -
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Reuccio delle Isole Fortunate, ed è quegli che ti chiama da | tanto | tempo con la sua canzone. É vittima d'una malìa opposta |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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a sinistra, avevano il soprannome giocoso di Cartaginesi . | Tanto | gli uni che gli altri erano capitanati da un imperatore: e |
STORIE ALLEGRE -
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in penna, sulla gamba sinistra. Allora che cosa immaginai? | Tanto | per abbonirlo, gli appuntai sul davanti un foglio di carta |
STORIE ALLEGRE -
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era più grande, e non ci voleva entrare: io, però, pigiai | tanto | e poi tanto, che finalmente il capo c'entrò. Figuratevi la |
STORIE ALLEGRE -
|
disse loro: "Lo vedete là, il vostro amico Collodi, | tanto | buono, tanto studioso, tanto garbato co' suoi compagni di |
STORIE ALLEGRE -
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loro: "Lo vedete là, il vostro amico Collodi, tanto buono, | tanto | studioso, tanto garbato co' suoi compagni di scuola? Non |
STORIE ALLEGRE -
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là, il vostro amico Collodi, tanto buono, tanto studioso, | tanto | garbato co' suoi compagni di scuola? Non vedete, poverino, |
STORIE ALLEGRE -
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"Scusi, signor maestro: non potrebbe darmi qualche lezione, | tanto | per cominciare? ... " "Voglio contentarti. Per oggi |
STORIE ALLEGRE -
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a casa tutto indolenzito: e lungo la strada si consolava di | tanto | in tanto, dicendo fra sé: "È vero che ne ho toccate! Ma |
STORIE ALLEGRE -
|
creatura da tempo trascurata, non gli era mai sembrata | tanto | bella, così bianca e rosea, un po' stanca, un po' languida, |
CONTRO IL FATO -
|
un po’ fino a sfiorarle i capelli, e la sua voce era | tanto | cupa e angosciosa, che essa ne fu profondamente scossa. - |
CONTRO IL FATO -
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ti ridi di me, e non sai che farti del mio amore ch'era | tanto | vero e grande! oh Dio!... Finì in un gemito straziante il |
CONTRO IL FATO -
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le tristi impressioni dell'anima. Il signor Rook era stato | tanto | vigliacco? Ah, gliel'avrebbe pagata! Non era l'aver tentato |
CONTRO IL FATO -
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farle odiare il marito e supplirlo così!... Come mai essa, | tanto | intelligente e colta, non l'aveva capito? E tutto queste |
CONTRO IL FATO -
|
mi stava proprio di fronte.... E tu, tu, povero amore, hai | tanto | sofferto? Hai creduto che io non ti amassi più, che ti |
CONTRO IL FATO -
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schermiva ancora un po' dubitosa tuttavia, ma felice, oh, | tanto | felice e credula per l'immenso bisogno di illusione che le |
CONTRO IL FATO -
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desiderose, offrendosi finalmente tutta, povera cara, | tanto | bisognosa d'affetto e di tenerezze. Fu con un sorriso di |
CONTRO IL FATO -
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per- chè al camino non ci arrivava, e tremava, tremava | tanto | che un po' alla volta anche a lei andò tutta la frittata |
Le Fate d'Oro -
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occhi di sole e tre brave donnine da casa. In terra c'era | tanto | pulito che ci si sarebbe potuto leccare; e sui mobili non |
Le Fate d'Oro -
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e si ride- stò. Insomma, non aveva un momento di pace, | tanto | che dopo una settimana di quella vita avrebbe dato tutti i |
Le Fate d'Oro -
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per la strada seppe che la sposa era una povera ragazza, ma | tanto | mai buona e tanto mai bella che nessuna poteva starle a |
Le Fate d'Oro -
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che la sposa era una povera ragazza, ma tanto mai buona e | tanto | mai bella che nessuna poteva starle a confronto, altro che |
Le Fate d'Oro -
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via, i cani stessi gli abbaiavano alle calcagna, ma lui | tanto | fece, tanto s'arrabattò che gli riuscì di mettersi in fondo |
Le Fate d'Oro -
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stessi gli abbaiavano alle calcagna, ma lui tanto fece, | tanto | s'arrabattò che gli riuscì di mettersi in fondo allo |
Le Fate d'Oro -
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di compilare all'uopo una nuova Guida di Milano, resa | tanto | più necessaria in quanto che, dopo la emancipazione dallo |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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