macedone indietreggiava. Attilio, chiamato da’ compagni di | studio | l’Antinoo Romano , |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
l’artista stava intento al lavoro piomba Cencio nel suo | studio | e con voce commossa, si fa così a supplicarlo: «per l’amore |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
di sgherri sfilando lunghesso la via si fermava davanti lo | studio | e vi penetrava chiedendo al proprietario il permesso di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
il briccone che nulla o nessuno si trovava nel suo | studio | che potesse dar sospetto alla polizia e procurava frattanto |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
faccia allo | studio | di Manlio ve n’era un altro, quello dove lavorava Attilio. |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
la vita. Ora Attilio, avendo il suo santuario davanti allo | studio | ov’egli passava quasi intera la giornata, molte volte |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
non appena arrivammo a casa sua, ci chiudemmo nel suo | studio | e di tacito accordo si venne subito all'argomento. Egli |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
|
idolo del Buonarroti e seguiva la sua scuola mista d’ogni | studio | artistico e gentile. Davanti alla stupenda colossale figura |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
il primo, a ventidue anni, dopo sedici anni di | studio | e infiniti libri letti. Le parole del Padre, dunque, che ti |
La ricerca delle radici -
|
un urlo, e allora mio cognato e due clienti che erano nello | studio | si son precipitati nella stanza d'aspetto e son corse pure |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
nella stanza d'aspetto, e quando Ambrogio è andato nello | studio | a parlare col Maralli, lasciando le sue lenti sul tavolino, |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
il tipo della fiera razza degli antichi Quiriti. Nello | studio | di Manlio ov’ella si recava sovente, s’era incontrata con |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
inglese nella Lungara quando soletta tornavasene dallo | studio | di Manlio ed a forza volevano trascinarla con loro. Quello |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
Giulia ascendeva il Gianicolo per fare una visita allo | studio | di lui. Da un giovine allievo sapeva la dolorosa storia del |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
lettore mi perdoni se lo scaravento dalla mezzaluce dello | studio | di un poeta solitario al fragore ed alla strage di una |
La ricerca delle radici -
|
per Cencio una stanza qualsiasi d’affitto in vista dello | studio | di Manlio. Il che gli venne fatto facilmente. In quella |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
derisori, o non si vendevano affatto; ingombravano il suo | studio | o giacevano dispersi pei negozi di belle arti, assieme con |
Racconti 3 -
|
virtuosa e intelligente creatura da noi conosciuta nel suo | studio | e che vi diffondeva un sorriso di serenità e di dolcezza da |
Racconti 3 -
|
sono stato incaricato di radunare parecchi suoi amici nello | studio | dov'egli si è fracassato con un colpo di pistola il |
Racconti 3 -
|
di cui è stato involontaria cagione. Io capitai nel suo | studio | il giorno dopo in cui egli vi aveva fatto trasportare la |
Racconti 3 -
|
a una volontaria prigionia nelle stanze accanto allo | studio | o nello studio, quando non c'era nessun altro che lui |
Racconti 3 -
|
le rare volte che avevo la forza di presentarmi nello | studio | di Eligio Norsi e nei brevi intervalli che mi avveniva di |
Racconti 3 -
|
sei stato messo a parte di tante confidenze, raduna nel mio | studio | i comuni amici e giustificala innanzi a loro, perché essi |
Racconti 3 -
|
al quale chiese il ermesso di assentarsi subito dallo | studio | per recarsi in una farmacia, perché sentiva dì non reggere |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
- Di lì a poco mio cognato se n'è andato nello | studio | perché gli è venuto un cliente, e anche Virginia è andata |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
nella via Manin. _ In questa Piazza vi è da visitare Io | studio | dello scultore cav. Pietro Magni, il quale sta eseguendo il |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
|
giovane di | studio | del Maralli è, invece, un vecchio tentennone che sta sempre |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
a discorrere con Ambrogio che è appunto il giovane di | studio | e che è dello stesso mio parere. - L'avvocato Maralli si |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
spesso - e lei diventasse avvocato troverebbe qui nel suo | studio | la nicchia bell'e fatta. - Oggi intanto ho incominciato a |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
peggio degli ultimi, perché gli indigeni malgrado tutto lo | studio | dei preti per corromperli ed imbastardirli conservano |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
impotenza che lo teneva ostinatamente chiuso nello | studio | dalle otto di mattina alle sei di sera, e che gli faceva |
Racconti 2 -
|
amici eran venuti a picchiare piú volte alla porta del suo | studio | nella solitaria casa, in piena campagna, in una traversa di |
Racconti 2 -
|
E per ciò egli tornava tuttavia a chiudersi nello | studio | di buon'ora e ne usciva a sera tarda. Ma chi avesse potuto |
Racconti 2 -
|
voluto lasciarla tal quale, e la tengo in un canto del mio | studio | per ricordo di colei che mi ha fatto godere le piú dolci |
Racconti 2 -
|
affievolirla o farla sparire. E, per ciò, conservo nel mio | studio | la tarlata spinetta, di cui parecchie corde sono già rotte |
Racconti 2 -
|
trovati per gran tempo al contatto della società, a cui lo | studio | e il ritiro hanno conservato qualche cosa di vergine nella |
Racconti fantastici -
|
pur doloroso e brutto; vivisezione, fisiologia palpitante, | studio | della vita quale essa si mostra, senza rispetti umani e |
Nanà a Milano -
|
che il mutamento avvenuto in lei era cosa degnissima di | studio | attento e profondo, e che il mondo milanese, che s'aggirava |
Nanà a Milano -
|
di essere sincero. Qualche lettore, in questo mio nuovo | studio | della vita milanese contemporanea, troverà delle scene che |
Nanà a Milano -
|
i due amici quasi istintivamente s’avviarono verso lo | studio | d’Attilio, che trovarono dinanzi. la mensa modestamente |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
Nello | studio | (dovrei dire nel santuario o nel cenacolo) - riprese il |
Racconti 2 -
|
et aperietur vobis". Il povero Jello Albulo uscí dallo | studio | con la morte nel cuore. Dall'invocata severità del maestro |
Racconti 2 -
|
ne mettesse meno di tre in fila e ricercati con lungo | studio | e pazientemente combinati, badando ai contrasti, al |
Racconti 2 -
|
il marchese distrattamente. Don Aquilante uscì dallo | studio | scotendo la testa. Passando davanti a l'uscio del salotto, |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
altri in famiglia, avendo nella medesima casa anche il suo | Studio | di pittura . "E come fai a sapere che il vestiario ce lo |
STORIE ALLEGRE -
|
... " Per farla breve, i tre fratelli entrarono nello | studio | dello zio, mentre lo zio era sempre a letto, e da una |
STORIE ALLEGRE -
|
suppellettile, in libreria, macchine, musei, ecc. per lo | studio | della geometria, fisica, storia naturale, geografia, |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
|
in circolo la cupola della Galleria Vittorio Emanuele e lo | studio | di Aldo Rubieri. Una piccola carovana, uscita dall'albergo |
Nanà a Milano -
|
Reale un dopo mezzodì di agosto del 1869 s'avviò allo | studio | di Aldo Rubieri. Per risparmio di ciceroni quella carovana |
Nanà a Milano -
|
Rubieri rispose al messo di Garibaldi, che era venuto là in | studio | a portargli la ordinazione, credendo di fargli un grande |
Nanà a Milano -
|
- Un'altra volta, sarà una settimana, cacciò fuori dal suo | studio | un principe russo che voleva sforzare la porta per correr |
Nanà a Milano -
|
pe' suoi lavori, e raccontavo che aveva cacciato fuor dallo | studio | il principe russo, mentre il giorno dopo aveva spalancata |
Nanà a Milano -
|
- Chi è? - Forestieri che desiderano di visitare lo | studio | e parlare al maestro rispose il Cicerone. E lanciò alla |
Nanà a Milano -
|
stivali lucidissimi; in casa poi aveva accomodato il suo | studio | letterario con infinita cura e lo aveva affidato alle |
Nanà a Milano -
|
certi vecchi artisti dopo averla veduta a posare nuda nello | studio | del suo scultore. La artistica nudità femminile al giorno |
Nanà a Milano -
|
e venne a Milano; fece la campagna del 1859, poi mise | studio | di scultore e si fece nome. Aldo Rubieri si ricordava |
Nanà a Milano -
|
tra i ferri consunti come fresche capigliature. Era lo | studio | del conte Fiorenzo, e quelli erano i fiori coltivati con le |
L'ALTARE DEL PASSATO -
|
e borchiata, la grande porta misteriosa. Si bussava allo | studio | del nonno ed egli appariva sorridente. Ma talvolta non |
L'ALTARE DEL PASSATO -
|
non rispondeva. Allora si spingeva cauti la porta: lo | studio | era buio, il vecchio non c'era. S'indietreggiava, si |
L'ALTARE DEL PASSATO -
|
Ma un'ora dopo io volli che si ritornasse a bussare allo | studio | del vecchio. Egli ci accolse benigno; come al solito ci |
L'ALTARE DEL PASSATO -
|
il giorno non aveva molto tempo da pensare a lei. Nello | studio | dell'avvocato Sandri il lavoro si succedeva senza |
Teresa -
|
suoi pensieri. Scrisse alla fanciulla: "Ho abbandonato lo | studio | di Sandri e la carriera legale. Ho un progetto grandioso; |
Teresa -
|
sospiro, riprese: "Quella splendida mattina di maggio, lo | studio | era invaso da tale giocondità di luce, che i gessi dei miei |
Un vampiro -
|
dubitare? Non temete nulla da me. Nanà quando fu nello | studio | dello scultore fu presa dalla sua solita smania di far |
Nanà a Milano -
|
Per contro, l' anziano che decide di intraprendere uno | studio | in piena libertà di scelta, senza costrizioni di orario, |
L'altrui mestiere -
|
sospiro, riprese: - Quella splendida mattina di maggio, lo | studio | era invaso da tale giocondità di luce, che i gessi dei miei |
Racconti 3 -
|
una burla di un mio nipotino entrato zitto zitto nello | studio | mentre ero distratto dalla lettura. Guardai l'uscio, e |
Racconti 3 -
|
vecchio mal vestito che da qualche tempo veniva nello | studio | a discorrere in gran segretezza col padrone. Il |
ARABELLA -
|
seppe solamente molto tardi che ci fosse uno | studio | in casa, e riconobbe il giovinetto la prima volta, quando |
ARABELLA -
|
una burla di un mio nipotino entrato zitto zitto nello | studio | mentre ero distratto dalla lettura. Guardai l'uscio, e |
IL BENEFATTORE -
|
udivano gli urli del marchese, quantunque l'uscio dello | studio | fosse chiuso; il cavalier Pergola li aveva raggiunti. «Ci |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
il corridoio e di passare davanti a l'uscio dello | studio | dove il marchese urlava giorno e notte da quattro giorni - |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
Un secolo che abusa di fantasia, che stravizza nello | studio | e nella operosità, che si strugge dietro l'ideale di una |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
avea potuto sodisfare ogni suo desiderio, coltivando lo | studio | prediletto delle cose letterarie e filosofiche, |
Racconti 2 -
|
suo nome? - Lo ignoro, milord. - Dove si trova ora? - Nello | studio | del rajah. - È ammalato? - Non lo so. - Posso recarmi a |
I PIRATI DELLA MALESIA -
|
milord. Due sentinelle vegliano dinanzi alla porta dello | studio | con l'ordine di non lasciare passare nessuno. - E non |
I PIRATI DELLA MALESIA -
|
all'ora fissata; la donna arrivò poco dopo. Il severo | studio | del mio amico aveva due balconi, uno a levante, l'altro a |
Racconti 2 -
|
e finisco per riposarmi soltanto nell'eremo del mio | studio | e della mia famiglia, sono particolarmente grato alle poche |
UNA SERENATA AI MORTI -
|
comodo e centrale e dove mio cognato ha messo pure il suo | studio | d'avvocato, che ha un ingresso a sé ma che comunica con la |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
don Gennaro Parascandolo si assorbiva profondamente nello | studio | di un piccolo taccuino, sfogliando le pagine di uno |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
| studio | di Enrico era piccino e modesto, un vero studio da |
Nanà a Milano -
|
studio di Enrico era piccino e modesto, un vero | studio | da dilettante di buon gusto; ma quanta luce e quanta bella |
Nanà a Milano -
|
oggi. - Come si chiama? - Si chiama Marliani, ed ha lo | studio | in Valpetrosa. - Oh, diamine! - sclamò il Sappia. - Che |
Nanà a Milano -
|
* Signorina, il signor padrone la prega di favorire nel suo | studio | perchè deve parlarle. È così che, per bocca d'una cameriera |
LA GENTE PER BENE -
|
d'un suo difetto o della sua professione. Uscendo dallo | studio | del babbo, dopo avere rifiutata una domanda di matrimonio, |
LA GENTE PER BENE -
|
Era una spesa che poteva fare senza sacrificio ormai: lo | studio | prosperava; a trentacinque anni egli poteva dirsi un |
Un fatto di cronaca -
|
i mariti così. Tu hai il gabinetto e i consulti; io, lo | studio | e il Tribunale; un altro i fabbricati, l'officina, |
Un fatto di cronaca -
|
quello dove Jetta riceveva abitualmente e a sinistra lo | studio | di Viola, arredato con senso di modernità e con una |
Un fatto di cronaca -
|
incontro si sentiva turbatissimo. La porta dello | studio | si aperse contemporaneamente a quella dell'ingresso che la |
Un fatto di cronaca -
|
sola adottata nel pubblico insegnamento. Fra pochi anni lo | studio | di questa lingua sarà molto semplificato. Purchè i padri e |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
il loro meneghino con qualche pretesa di municipalismo. Lo | studio | della lingua cosmica fa dunque parte del programma |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
parla in lingua cosmica, ne viene di conseguenza che lo | studio | d'altre lingue si rende superfluo. Se l'Asia o l'America |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
tre ore e più che è arrivata. Io l'ho fatta passare nello | studio | e le ho chiesto se dovessi prepararle un boccone. Ma non ha |
Un fatto di cronaca -
|
- andiamo a vedere la signora parente. La porta dello | studio | era spalancata. Ne attraversò svelto e sicuro la soglia, ma |
Un fatto di cronaca -
|
subito, allibito, con un urlo soffocato. In mezzo allo | studio | stava ritta, viva, florida e ben tangibile, Jetta Viola. |
Un fatto di cronaca -
|
è un avvocato giovanissimo: avrà ventitré anni, e sta nello | studio | insieme al suo babbo, che è avvocato anche lui, ma di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|