è sotto gli auspici di un'Accademia, il cui presidente è il | Sindaco | di Milano, e conta fra i soci onorari illustrazioni |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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fanciulli. Riceveva qualche visita alla sera. Il curato, il | sindaco | ed il farmacista erano divenuti assidui nella sua sala, ed |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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le loro polemiche religiose e politiche. Il curato, il | sindaco | e il farmacista di C... per lui rappresentavano i tre |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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rappresentava il non possumus la forza reazionaria; Il | sindaco | il liberale moderato o moderatore Il farmacista l'uomo del |
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dell'acciaio colla pietra. Ciò nullameno, il curato, il | sindaco | e il farmacista venivano ogni sera ad occupare nella sala |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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gli ardori politici e di ammorbidire le gole. Il curato, il | sindaco | e il farmacista pigliavano un gusto matto a bisticciarsi e |
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soggiorno in paese. Ciascuno alla sua volta, il curato, il | sindaco | e il farmacista, avevano ricevuto dal forestiere una carta |
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fucili ... e pel soccorso alla libera stampa Il curato, il | sindaco | e il farmacista, nell'aprire quell'inatteso dispaccio, nel |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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s'inginocchiarono e si diedero a battersi il petto. Il | sindaco | con colpi sonori, il farmacista accennandoli appena. La |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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e tromboni rimbombarono come uno scoppio di tuono. Il | sindaco | che già si era rimesso a sedere, diè un balzo, e: - |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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ne ha strozzato mezza dozzina. - Per amor del cielo, signor | sindaco | ... ... la prudenza è la prima qualità che ..... - Mi |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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ai suoi bei tempi, aveva fatto lo scrivano di notaio. Il | Sindaco | si volse brusco brusco e con uno sguardo bieco stereotipò |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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O mi lasciate entrar solo in paese, o torno indietro. Se il | Sindaco | ha paura per sè, provveda ai fatti suoi. Ed era entrato |
IL BENEFATTORE -
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io non vi potrò piú dormire. - Sì, gettatelo, - aggiunse il | sindaco | - ne farò dare un altro a questa povera donna. Il letto |
Teresa -
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ad ispezionare la sicurezza delle rive. - E così? - fece il | sindaco | appena li vide. - Nessun pericolo, per il momento; e qui? |
Teresa -
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i bambini? Via i bambini. Via, via, via. Andate a casa. Il | sindaco | lo rabbonì dicendogli piano: - Che mai vuole che facciano |
Teresa -
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al gruppo delle autorità, biascicando tra la spalla del | sindaco | e quella del sottoprefetto: - Monsignore mi manda a vedere |
Teresa -
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si avanzarono, risalendo l'argine. Il sottoprefetto e il | sindaco | li seguirono, e così man mano tutti paurosi, curiosi, |
Teresa -
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giro, attoniti, ammirati. - Voleva ben dire, - mormorò il | sindaco | - non vi è che lui! ... - Orlandi? uno del paese? - No, è |
Teresa -
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per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il | sindaco | parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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la stranezza del suo contegno perchè egli balbettò: - Il | sindaco | la vuole in sacristia. Incredibili parole che, per |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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sembrò interminabile. Nessuno assistè. Il linguaggio del | sindaco | deve essere stato violento al solito: uscito dalla |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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tutte quelle ore ginocchioni pregando. I dì seguenti il | sindaco | passò e ripassò più volte davanti al presbiterio coll'aria |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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momenti dopo, la voce del | sindaco | e del farmacista risuonava dietro il muro del giardino |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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per liberarmi alquanto i polmoni dall'afa dell'incenso. Il | sindaco | diceva: - Vado a casa a prendere un libro dove si prova, |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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di cui mi aveva messo a parte la collerica eloquenza del | sindaco | destava in modo sommo la mia curiosità. L'aspetto da |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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messer Iddio lo volesse. - Che ne dice? - E credete che il | sindaco | riescirà? - Eh! se ci si mette .... ha le autorità dalla |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Kyllea erano arrivate nel pomeriggio del giovedì, e il | Sindaco | si era creduto in dovere di farsi trovare davanti al |
IL BENEFATTORE -
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E la scena era stata assai diversa da quella che il | Sindaco | e gli altri avevano immaginato. La signora Kyllea |
IL BENEFATTORE -
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e ringraziando con rigidi cenni del capo. E poichè il | Sindaco | tornava a ripetere una delle frasi del suo discorsetto |
IL BENEFATTORE -
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che piacere mi hanno fatto - soggiunse rivolto al | Sindaco | e all'Assessore, e aiutandoli a salire in quella dove stava |
IL BENEFATTORE -
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II. Il discorso del farmacista III. Il discorso del | Sindaco | IV. Non possumus V. Rassegna delle idee VI. Eureka VII. |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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vendette del | Sindaco | non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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il suo argomentare incerto. Dalla tribuna dell'organo il | Sindaco | gli saettava delle occhiate d'odio inesprimibile. Il buon |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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uomini si combatteva un formidabile duello: e pur troppo il | Sindaco | aveva il sopravvento. Il dire che la bontà soggioga l'animo |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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corrucciata di un pedagogo o di un aguzzino aspettava il | Sindaco | i suoi Consiglieri. Di quando in quando qualche vecchietto |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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E il cursore a galoppare in cerca dei ritardatori. Il | sindaco | aspettava sempre. Contemplavo da più d'un quarto d'ora |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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i documenti venuti dall'Intendenza, l'impazienza del | Sindaco | si tradiva con certi mugghi sinistri: si capiva che il |
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il solo conforto di quelle ignorate sofferenze! Il | sindaco | proseguì: - Tutto è cambiato adesso; noi abbiamo aperto gli |
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domandò una voce fioca e tremula. - I poveri, ribattè il | sindaco | stizzoso, i poveri ... lavorino; vi dico che cento lire |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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voce, divenuta dolcereccia e untuosa a dire: - Che il sor | sindaco | mi compatisca; ma la espressione non s'usa ..... - E cosa |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Intesi un mormorio confuso, poi, dopo una pausa, il | sindaco | a domandare aspramente: - Che c'è di nuovo? Qualcuno ci |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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- Andiamo andiamo, date qua, che firmi, replicò il | Sindaco | ... egli non ha che delle minchionerie ... - È una |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Luigi che ci ha sempre fatto del bene a tutti ... Mentre il | sindaco | parlava io avevo a stento frenato la voglia di dargli sulla |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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di questa audacia inaudita. Seguì un cupo brontolio. Poi il | sindaco | si affacciò alla finestra. Era livido di collera. - Che |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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mi domandò. - Che Leonardo ha ragione, risposi ridendo. Il | sindaco | mi diè un'occhiata furiosa. Ma tacque. Il che dimostra che |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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che non avrei supposto della guerra dichiarata al | sindaco | per causa di Aminta. Fui non poco sorpreso allora delle sue |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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tanto indipendente si desse fastidio della malignità di un | sindaco | montanaro. Nè questa fu la sola stranezza che venne in quel |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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... Guardate là, intanto, il bamboccio del figlio del | Sindaco | che le ronza attorno, che spesso l'accompagna fino a mezza |
IL BENEFATTORE -
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- E vi ha contata la storia del medico e del signor | sindaco | a modo suo ... - è un birbone! - Beve come una spugna! Oh! |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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l'abatino che pranzò ieri con voi, è figlio spurio del | sindaco | - e questo non ve lo ha detto, e sua madre era la sorella |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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erano incontrati al Muraglione , il canonico Medulla e il | sindaco | con altri galantuomini del Casino. - Ve lo dicevo, signor |
IL BENEFATTORE -
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cognata sorella della moglie, con due donne di servizio. Il | Sindaco | e gli altri tre erano rimasti a contemplare, muti, quello |
IL BENEFATTORE -
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È inutile! Quando si vedeva messo alle strette, il | Sindaco | se la cavava sempre così: - È inutile! Non ne ragioniamo! |
IL BENEFATTORE -
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- rispondeva il Pretore, consultando con gli occhi il | Sindaco | e il brigadiere. Faccia il suo dovere, - disse il |
CARDELLO -
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aria di fretta con cui si presentava a domandare: - Il | sindaco | è in ufficio? L'usciere ormai non rispondeva piú sí o no, |
Racconti 3 -
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piú sí o no, ma apriva l'uscio per far l'imbasciata, se il | sindaco | era in ufficio, o accennava, con gesto di uomo seccato, una |
Racconti 3 -
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domanda che gli ripeteva da tre mesi ogni volta che il | sindaco | non era in ufficio: - Ritarderà è vero, don Calogero? - |
Racconti 3 -
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vi trattiene - brontolava l'usciere. E in quei giorni, il | sindaco | entrando e vedendo scattar in piedi la nera persona del |
Racconti 3 -
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spinto ad accoglierlo. - Niente finora - gli diceva il | sindaco | aprendo le braccia. - Come mai? E sono già tre mesi e |
Racconti 3 -
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signor Sindaco! - Riscriveremo, oggi stesso! - Il | sindaco | lo avrebbe mandato molto volentieri a farsi benedire; ma il |
Racconti 3 -
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gli occhi da spiritato, e allungatosi col corpo verso il | sindaco | per versargli la confidenza in un orecchio, quasi avesse |
Racconti 3 -
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gli gorgogliava nella gola e già stava per uscir fuori. Il | sindaco | sapeva benissimo che cosa significassero le parole: «È uno |
Racconti 3 -
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ancora un'altra perché si sturino gli orecchi lassú -. Il | sindaco | però non era sempre cosí di buon umore; e allora il povero |
Racconti 3 -
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che si scomodi per avvisarmi. Vengo io! - Come se il | sindaco | avesse parlato a un muro! Era fatto cosí don Lucio Bucceri. |
Racconti 3 -
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che non era vero, che monsignore era stato ingannato, e il | sindaco | pure; e che gli avevano fatto una grande ingiustizia |
Racconti 3 -
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era tornato a braccheggiare di qua e di là, visto che il | sindaco | non si era lasciato smuovere dalle insistenti preghiere, e |
Racconti 3 -
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particolare gli si era fissato nella memoria. Quel signore, | sindaco | del paesetto vicino, aveva avuto la delicatezza di |
EH!La vita...(Novelle) -
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nella casetta rustica concessagli gratuitamente dal | sindaco | per alloggio; lo svago, in certe ore della giornata e |
EH!La vita...(Novelle) -
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si stancherà di questa sua vita eremitica - gli diceva il | sindaco | ogni volta che lo incontrava. - Anzi, mi sento fortificare |
EH!La vita...(Novelle) -
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- Venga, segga qui, prenda una bibita - gli aveva detto il | sindaco | vedendolo passare frettoloso davanti ai tavolini del Caffè |
EH!La vita...(Novelle) -
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sui cuscini, ordinò una bibita. L'assaggiò appena. E il | sindaco | disse, sottovoce, a Leoni: - È stato un pretesto per farsi |
EH!La vita...(Novelle) -
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classe, per ricordo; un magnifico album da fotografie pel | Sindaco | perpetuo come egli stesso compiacentemente si chiamava; |
EH!La vita...(Novelle) -
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guadagnato con fatica ci fa diventare sciuponi - rispose al | sindaco | che lo ringraziava dell'album e dei doni alla scuola. Si |
EH!La vita...(Novelle) -
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farmacista: - Non incomodatevi più a lungo; il pranzo del | sindaco | vi aspetta, ci rivedremo stasera. Non se lo fece dire due |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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... Fidava forse nella sua qualità di figlio del | Sindaco | ... Ma quelle belve, se sono in furore, non rispettano |
IL BENEFATTORE -
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che i contadini imbestialiti non trascorressero; il | Sindaco | si era fatto vivo all'ultimo, ed era accorso soltanto dopo |
IL BENEFATTORE -
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con una lontana verginella di SaintCloud; - l'onesto | sindaco | dimostrava alle signore, come c'era da spassarsela per |
UNA SERENATA AI MORTI -
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che esso è un chiarore da cimitero, e che acceca. Il | sindaco | addita le vie attigue, dove c'è tuttavia l'illuminazione a |
UNA SERENATA AI MORTI -
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dell'omnibus un parigino, conoscendo il nostro | sindaco | per forestiero, lo abbia toccato nel gomito con un gesto di |
UNA SERENATA AI MORTI -
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aveva sulle spalle la raccomandazione di un romanzo; il | sindaco | aveva nella faccia il disegno di un cappello; il segretario |
UNA SERENATA AI MORTI -
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is sorrow. Can you help it?)". A questo punto il | sindaco | si rizzò in piedi, fregandosi il pugno negli occhi, quindi |
UNA SERENATA AI MORTI -
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putridume, che lo ingoia, serve da letterario mezzano... Il | sindaco | fu di nuovo in piedi e agguantò pei bottoni il segretario |
UNA SERENATA AI MORTI -
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dice lui, non si vedano le sue lacrime di richiamo. Ma il | sindaco | non piangeva; onde Pino Goldi gli disse: - Caro mio, impara |
UNA SERENATA AI MORTI -
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ed ecco come. L'onorevole aveva manifestato al | Sindaco | e ad altri influenti personaggi il desiderio di essere |
IL BENEFATTORE -
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sala da pranzo. Stavo per prendere un gelato, quando il | Sindaco | venne a dirmi in un orecchio: - Vada nel mio studio, senza |
IL BENEFATTORE -
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se ce n'era entrato qualche poco nella testa di un | sindaco | rurale italiano, appartenendo questi alla categoria dei |
UNA SERENATA AI MORTI -
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seta canterina, egli rigido come la camicia da notte di un | sindaco | di montagna, chiuso come una marmitta, semplice e casalingo |
UNA SERENATA AI MORTI -
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Il treno si incanalava fra le abitazioni; e il dabben | sindaco | leggendo sulle porte e sulle finestre delle trattorie |
UNA SERENATA AI MORTI -
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il prossimo trionfo a lei dovuto e al suo cappellino. Il | sindaco | si sentiva a volte a volte vuotare la testa e poi riempire |
UNA SERENATA AI MORTI -
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la tribuna, a cui sta attento tutto il mondo. Il povero | sindaco | aveva paura di vedersi comparire dinanzi realmente le cose |
UNA SERENATA AI MORTI -
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inattesa perorazione del | sindaco | produsse un effetto galvanico sul curato, il quale nella |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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un areopago di filosofi ... Via! battete le mani, signor | sindaco | presidente! Il grande miracolo è compiuto! I vostri villani |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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alza le braccia: - Oh che disgrazia, oh che disgrazia, il | sindaco | .... - Andiamo, dove l'hanno portato? domandò il signor de |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Beppe, tornato improvvisamente in paese, ha appostato il | sindaco | che all'ora consueta si recava dallo speziale, l'ha forato |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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gli fe' capire che la sua visita non era opportuna. Il | sindaco | continuava nei suoi farnetici. Don Luigi potè intendere |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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conto dei vostri dolori. - Signor pittore, ditemi che il | sindaco | è morto ed io vengo dove vogliono. Ci teneva alla sua |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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io vengo dove vogliono. Ci teneva alla sua vendetta. - Il | sindaco | non è morto ma non tarderà ad esserlo - Sicuro? - Come son |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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con una faccia supplichevole, di tacere, di uscire. Il | sindaco | non capiva, ma seguì nell'orto gli altri due che, fuori, |
Malombra -
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parete. Ella non aveva dato segno di vita all'apparir del | sindaco | né durante il suo discorso, ma si alzò poi che il salotto |
Malombra -
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notte serena senza luna. "C'è chi vuol sostenere" diceva il | sindaco | dilungandosi con il curato e Steinegge verso il cancello |
Malombra -
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di chiarore giungeva sino a lei. "Credano pure" diceva il | sindaco | "qui la è una voce sola: se lei era matta, lui era un poco |
Malombra -
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disse don Innocenzo. "Gran brutte cose" concluse il | sindaco | "gran brutti pasticci! Anche viver da galantuomini è una |
Malombra -
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nessuno" rispose il curato. Dopo un breve silenzio il | sindaco | tolse congedo. Gli altri due lo accompagnarono sino al |
Malombra -
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potesse turbarmi e farmi arrossire. E adesso sentir quel | sindaco | fare quei discorsi orribili!" "No... non mi pare..." |
Malombra -
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dell'ali al disopra della vite la voce terribile del | sindaco | squarciò l'aria tiepida e tranquilla, come lo scroscio di |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Gaspero: ma lui è commendatore e il Maralli no; lui è stato | sindaco | e il Maralli no; lui è amico di tutte le persone più |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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e il suo presbiterio, un medico e una farmacia, un | sindaco | e la sua storia ... - Ecco tutte le mie scene e tutti i |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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impera nel suo sindacato, e glie ne presentò una copia. Il | sindaco | stentò un buon pezzo a riconoscere nella fotografia il |
UNA SERENATA AI MORTI -
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acuminati e scivolò sull'asfalto. Che andare di velluto! Il | sindaco | e il segretario sentirono una forza quasi irresistibile, |
UNA SERENATA AI MORTI -
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che dicevano: - Si aprono le cateratte del cielo. E il | sindaco | continuò: - Tutto si spiega... anche le nostre impressioni |
UNA SERENATA AI MORTI -
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le barricate... Ah! Come è chiaro tutto ciò...! Il | sindaco | diceva queste cose quasi con l'arrabbiatura di chi capisce |
UNA SERENATA AI MORTI -
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della strada ferrata di circonvallazione... L'accento del | sindaco | significava: ? Darei dei pugni a cui non entra un'evidenza |
UNA SERENATA AI MORTI -
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come nei vagoni della strada ferrata o sui piroscafi... Il | sindaco | vedeva trascorrere lungo la sua carrozza una vita sempre |
UNA SERENATA AI MORTI -
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Si starebbe freschi se si aspettasse una provvidenza dal | sindaco | .... Eravamo usciti dal villaggio, e già appariva non |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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quelli del campanaro che mi seguiva zoppicando. L'idea del | sindaco | pareva averlo messo di cattivo umore; giacchè la sua |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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e di servilità. Le deferenze verso la famiglia del | sindaco | erano i principali anzi gli unici punti, su cui Pino Goldi |
UNA SERENATA AI MORTI -
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Quindi egli accompagnava ognora il tu con un signore o | sindaco | o avvocato, non osando mai dire puramente e semplicemente: |
UNA SERENATA AI MORTI -
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ciò si può con qualche fondamento arguire, che l'avvocato e | sindaco | Geromino, oltreché lodato e lodevole per la sua bontà e |
UNA SERENATA AI MORTI -
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o salutatala colla musica e coi mortaletti, - il buon | sindaco | spiegava beatamente sulle ginocchia alla sua signora la |
UNA SERENATA AI MORTI -
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osservò: - Egli è venuto per comprare, - e se ne va dal | sindaco | a rivendere. Il giorno dopo fu segnalato da due grandi |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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grandi avvenimenti. La mattina per tempo venne un messo del | sindaco | a recare le vesti di chierico ad Aminta e a chiedere a |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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di coscienza, debbo avvertirti che abbandonando la casa del | sindaco | tu rinunzi a una fondata speranza di fortuna. Aminta |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Bazzetta ad annunziare con gravità piena di mistero che il | Sindaco | era su tutte le furie, che pretendeva la restituzione di |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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perché si presentassero sulla soglia del mio gabinetto da | sindaco | sessantaquattro flebotomi, e tutti sitibondi di sangue, |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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ed invece non valgono un cece, quando sono raccontate da un | sindaco | di campagna, come è il vostro devoto servitore. |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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sulla bocca, perché, annunciati dal cameriere, entravano il | Sindaco | e la Giunta di R... Movimento generale, strepito di sedie, |
Malombra -
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e sapientemente rappresentato". Dell'amo non parlò. Il | Sindaco | e la Giunta lo guardavano trasognati, con la vaga |
Malombra -
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paese e mica del paese. Non mi ricordo." Qui l'onorevole | Sindaco | uscì, in mal punto, dal suo prudente silenzio. "Pare |
Malombra -
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andare al Municipio ad assalire nuovamente qull'asino di | Sindaco | e indurlo ad accordargli l'acconto, e a firmare il mandato, |
CARDELLO -
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il Piemontese commosso. - Sei un bravo figliuolo! ... Il | Sindaco | dovrà darmi l'acconto, ora che arriva la prima spedizione |
CARDELLO -
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quei benedetti, anzi maledetti ruoli suppletivi, il | sindaco | stava per congedarsi. Era il momento climateri- co. |
PROFUMO -
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punto così tur- bato, che del vertiginoso ragionamento del | sindaco | gli sbattevano dentro gli orecchi soltanto lembi di frasi o |
PROFUMO -
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di afferrare il senso. Infatti, all'ultimo, allorché il | sindaco | gli domandò a bruciapelo: "E lei, lei che ne dice?" |
PROFUMO -
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donna di servizio e il commendatore Giovan Maria Salviati, | sindaco | della città, intervenga anche il giovinetto Giovannino |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Uhm!... Già mio zio, è stato sempre un originale!... - Il | sindaco | sorrideva con una certa aria canzonatoria e stava zitto. |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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il notaro, ha salutato e se n'è andato via. Mentre il | sindaco | prendeva degli accordi col notaro per distribuire ai poveri |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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soprannome a un vecchio paralitico?... - In quel momento il | sindaco | aveva finito di firmar fogli e fissare col notaro, e questi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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- diceva il | sindaco | - è una istituzione consacrata dal carreggio dei romanzi, |
UNA SERENATA AI MORTI -
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la Geromino con accento di fuoco. - Ebbene! - ripigliò il | sindaco | di lei marito - mi vendicherò poi proprio ad usura... Ma |
UNA SERENATA AI MORTI -
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moglie - conchiuse freddamente la sindachessa, e il povero | sindaco | tremò, impallidì. Pino Goldi e i coniugi Geromino si |
UNA SERENATA AI MORTI -
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sua cassa! ... E sapete chi me l'ha uccisa? Quel cane di | sindaco | che morirà per le mie mani come è vero che ci sono Gesù e |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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che i muri e i quadri lo potessero dire, mi disse che il | Sindaco | era un uomo capace di tutto; che bisognava usar prudenza: |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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consolarsi in quelle curve malinconiche e desolate. Io | sindaco | campagnolo, no, corpo delle teste dei miei cavoli! La |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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italiana il tema: Scrivere il discorso che farà il | sindaco | di Genova nel restituire al gonfaloniere di Pisa le catene, |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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che io ho allora sturato? Il mio discorso per il | sindaco | di Genova doveva cominciare così: Messere, la Discordia |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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sotto la volta del mio salotto da pranzo. Geromino | Sindaco | di Monticello (FINIS) |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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di perizia medica. Mentre essi lavoravano in un angolo, il | sindaco | si dibatteva solo nel suo letto. Il suo rantolo |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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con viva ansietà. - Cose gravi, caro mio; l'accusa del | sindaco | sarà falsa; però sussistono i motivi con cui ha voluto |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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detto qual sia il diritto che vanta sulla mia persona il | sindaco | - e che egli esercita con tanta malavoglia come fosse il |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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mia disperazione. Nei suoi frequenti accessi di collera il | Sindaco | mi da i nomi più oltraggiosi mi chiama ... mi chiama ... |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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- Ci rivedremo, caro ... come ti chiami? gli domandai. - Il | sindaco | mi fa chiamare Ignazio, per un suo fine di ironia, ma il |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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del Passio, e il curato impartì ad essi la benedizione. Il | sindaco | e il farmacista non osarono far repliche. Tutti gli occhi |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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vi dirà che la sua meta è la repubblica universale. Il | sindaco | non vuol andare così lontano - egli si arresterebbe alla |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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nazionalità oppresse. Tutto ciò può avverarsi. Ma quando il | sindaco | e il farmacista saranno arrivati? ... Da capo, signori! |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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- sclamò Rubieri. - Sì sì, m'hanno assicurato che il | sindaco | la stima assai, e fa tutto quello che lei gli suggerisce. - |
Nanà a Milano -
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quello che lei gli suggerisce. - Non negherò che il conte | sindaco | abbia una certa deferenza per me rispose Aldo - ma da |
Nanà a Milano -
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lei appartiene alla maggioranza.... - Questo è vero! Se il | sindaco | vuole, del Consiglio ce ne infischiamo. - Dunque una mano |
Nanà a Milano -
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o trecento case di ferro! ... Signori no! ha detto il | Sindaco | ... o Gran Proposto ... come ora lo chiamano ... Milano non |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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e il decoro della città è compromesso! ... - Questo nostro | Sindaco | ... o Gran Proposto ... vuol durar poco nella sua carica! |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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il canonico aveva previsto, il figlio del | Sindaco | (non lo chiamavano altrimenti, quasi il nome di Paolo Jenco |
IL BENEFATTORE -
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è un caos! - Ne parlerò a suo padre che è il | Sindaco | - disse miss Elsa. - Inutilmente - rispose il giovane. - |
IL BENEFATTORE -
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avete nulla a temere nel disimpegno dei vostri affari. Il | Sindaco | riceve in udienza particolare ogni settimana; per essere |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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non possumus e ad altre teorie venerande. La curiosità del | sindaco | non era scevra di terrore. La ghigliottina o la forca si |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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