Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sindaco

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è sotto gli auspici di un'Accademia, il cui presidente è il  Sindaco  di Milano, e conta fra i soci onorari illustrazioni
fanciulli. Riceveva qualche visita alla sera. Il curato, il  sindaco  ed il farmacista erano divenuti assidui nella sua sala, ed
le loro polemiche religiose e politiche. Il curato, il  sindaco  e il farmacista di C... per lui rappresentavano i tre
rappresentava il non possumus la forza reazionaria; Il  sindaco  il liberale moderato o moderatore Il farmacista l'uomo del
dell'acciaio colla pietra. Ciò nullameno, il curato, il  sindaco  e il farmacista venivano ogni sera ad occupare nella sala
gli ardori politici e di ammorbidire le gole. Il curato, il  sindaco  e il farmacista pigliavano un gusto matto a bisticciarsi e
soggiorno in paese. Ciascuno alla sua volta, il curato, il  sindaco  e il farmacista, avevano ricevuto dal forestiere una carta
fucili ... e pel soccorso alla libera stampa Il curato, il  sindaco  e il farmacista, nell'aprire quell'inatteso dispaccio, nel
s'inginocchiarono e si diedero a battersi il petto. Il  sindaco  con colpi sonori, il farmacista accennandoli appena. La
e tromboni rimbombarono come uno scoppio di tuono. Il  sindaco  che già si era rimesso a sedere, diè un balzo, e: -
ne ha strozzato mezza dozzina. - Per amor del cielo, signor  sindaco  ... ... la prudenza è la prima qualità che ..... - Mi
ai suoi bei tempi, aveva fatto lo scrivano di notaio. Il  Sindaco  si volse brusco brusco e con uno sguardo bieco stereotipò
O mi lasciate entrar solo in paese, o torno indietro. Se il  Sindaco  ha paura per sè, provveda ai fatti suoi. Ed era entrato
io non vi potrò piú dormire. - Sì, gettatelo, - aggiunse il  sindaco  - ne farò dare un altro a questa povera donna. Il letto
ad ispezionare la sicurezza delle rive. - E così? - fece il  sindaco  appena li vide. - Nessun pericolo, per il momento; e qui?
i bambini? Via i bambini. Via, via, via. Andate a casa. Il  sindaco  lo rabbonì dicendogli piano: - Che mai vuole che facciano
al gruppo delle autorità, biascicando tra la spalla del  sindaco  e quella del sottoprefetto: - Monsignore mi manda a vedere
si avanzarono, risalendo l'argine. Il sottoprefetto e il  sindaco  li seguirono, e così man mano tutti paurosi, curiosi,
giro, attoniti, ammirati. - Voleva ben dire, - mormorò il  sindaco  - non vi è che lui! ... - Orlandi? uno del paese? - No, è
per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il  sindaco  parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era
la stranezza del suo contegno perchè egli balbettò: - Il  sindaco  la vuole in sacristia. Incredibili parole che, per
sembrò interminabile. Nessuno assistè. Il linguaggio del  sindaco  deve essere stato violento al solito: uscito dalla
tutte quelle ore ginocchioni pregando. I dì seguenti il  sindaco  passò e ripassò più volte davanti al presbiterio coll'aria
momenti dopo, la voce del  sindaco  e del farmacista risuonava dietro il muro del giardino
per liberarmi alquanto i polmoni dall'afa dell'incenso. Il  sindaco  diceva: - Vado a casa a prendere un libro dove si prova,
di cui mi aveva messo a parte la collerica eloquenza del  sindaco  destava in modo sommo la mia curiosità. L'aspetto da
messer Iddio lo volesse. - Che ne dice? - E credete che il  sindaco  riescirà? - Eh! se ci si mette .... ha le autorità dalla
Kyllea erano arrivate nel pomeriggio del giovedì, e il  Sindaco  si era creduto in dovere di farsi trovare davanti al
E la scena era stata assai diversa da quella che il  Sindaco  e gli altri avevano immaginato. La signora Kyllea
e ringraziando con rigidi cenni del capo. E poichè il  Sindaco  tornava a ripetere una delle frasi del suo discorsetto
che piacere mi hanno fatto - soggiunse rivolto al  Sindaco  e all'Assessore, e aiutandoli a salire in quella dove stava
II. Il discorso del farmacista III. Il discorso del  Sindaco  IV. Non possumus V. Rassegna delle idee VI. Eureka VII.
vendette del  Sindaco  non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu
il suo argomentare incerto. Dalla tribuna dell'organo il  Sindaco  gli saettava delle occhiate d'odio inesprimibile. Il buon
uomini si combatteva un formidabile duello: e pur troppo il  Sindaco  aveva il sopravvento. Il dire che la bontà soggioga l'animo
corrucciata di un pedagogo o di un aguzzino aspettava il  Sindaco  i suoi Consiglieri. Di quando in quando qualche vecchietto
E il cursore a galoppare in cerca dei ritardatori. Il  sindaco  aspettava sempre. Contemplavo da più d'un quarto d'ora
i documenti venuti dall'Intendenza, l'impazienza del  Sindaco  si tradiva con certi mugghi sinistri: si capiva che il
il solo conforto di quelle ignorate sofferenze! Il  sindaco  proseguì: - Tutto è cambiato adesso; noi abbiamo aperto gli
domandò una voce fioca e tremula. - I poveri, ribattè il  sindaco  stizzoso, i poveri ... lavorino; vi dico che cento lire
voce, divenuta dolcereccia e untuosa a dire: - Che il sor  sindaco  mi compatisca; ma la espressione non s'usa ..... - E cosa
Intesi un mormorio confuso, poi, dopo una pausa, il  sindaco  a domandare aspramente: - Che c'è di nuovo? Qualcuno ci
- Andiamo andiamo, date qua, che firmi, replicò il  Sindaco  ... egli non ha che delle minchionerie ... - È una
Luigi che ci ha sempre fatto del bene a tutti ... Mentre il  sindaco  parlava io avevo a stento frenato la voglia di dargli sulla
di questa audacia inaudita. Seguì un cupo brontolio. Poi il  sindaco  si affacciò alla finestra. Era livido di collera. - Che
mi domandò. - Che Leonardo ha ragione, risposi ridendo. Il  sindaco  mi diè un'occhiata furiosa. Ma tacque. Il che dimostra che
che non avrei supposto della guerra dichiarata al  sindaco  per causa di Aminta. Fui non poco sorpreso allora delle sue
tanto indipendente si desse fastidio della malignità di un  sindaco  montanaro. Nè questa fu la sola stranezza che venne in quel
... Guardate là, intanto, il bamboccio del figlio del  Sindaco  che le ronza attorno, che spesso l'accompagna fino a mezza
- E vi ha contata la storia del medico e del signor  sindaco  a modo suo ... - è un birbone! - Beve come una spugna! Oh!
l'abatino che pranzò ieri con voi, è figlio spurio del  sindaco  - e questo non ve lo ha detto, e sua madre era la sorella
erano incontrati al Muraglione , il canonico Medulla e il  sindaco  con altri galantuomini del Casino. - Ve lo dicevo, signor
cognata sorella della moglie, con due donne di servizio. Il  Sindaco  e gli altri tre erano rimasti a contemplare, muti, quello
È inutile! Quando si vedeva messo alle strette, il  Sindaco  se la cavava sempre così: - È inutile! Non ne ragioniamo!
- rispondeva il Pretore, consultando con gli occhi il  Sindaco  e il brigadiere. Faccia il suo dovere, - disse il
aria di fretta con cui si presentava a domandare: - Il  sindaco  è in ufficio? L'usciere ormai non rispondeva piú sí o no,
piú sí o no, ma apriva l'uscio per far l'imbasciata, se il  sindaco  era in ufficio, o accennava, con gesto di uomo seccato, una
domanda che gli ripeteva da tre mesi ogni volta che il  sindaco  non era in ufficio: - Ritarderà è vero, don Calogero? -
vi trattiene - brontolava l'usciere. E in quei giorni, il  sindaco  entrando e vedendo scattar in piedi la nera persona del
spinto ad accoglierlo. - Niente finora - gli diceva il  sindaco  aprendo le braccia. - Come mai? E sono già tre mesi e
signor Sindaco! - Riscriveremo, oggi stesso! - Il  sindaco  lo avrebbe mandato molto volentieri a farsi benedire; ma il
gli occhi da spiritato, e allungatosi col corpo verso il  sindaco  per versargli la confidenza in un orecchio, quasi avesse
gli gorgogliava nella gola e già stava per uscir fuori. Il  sindaco  sapeva benissimo che cosa significassero le parole: «È uno
ancora un'altra perché si sturino gli orecchi lassú -. Il  sindaco  però non era sempre cosí di buon umore; e allora il povero
che si scomodi per avvisarmi. Vengo io! - Come se il  sindaco  avesse parlato a un muro! Era fatto cosí don Lucio Bucceri.
che non era vero, che monsignore era stato ingannato, e il  sindaco  pure; e che gli avevano fatto una grande ingiustizia
era tornato a braccheggiare di qua e di là, visto che il  sindaco  non si era lasciato smuovere dalle insistenti preghiere, e
particolare gli si era fissato nella memoria. Quel signore,  sindaco  del paesetto vicino, aveva avuto la delicatezza di
nella casetta rustica concessagli gratuitamente dal  sindaco  per alloggio; lo svago, in certe ore della giornata e
si stancherà di questa sua vita eremitica - gli diceva il  sindaco  ogni volta che lo incontrava. - Anzi, mi sento fortificare
- Venga, segga qui, prenda una bibita - gli aveva detto il  sindaco  vedendolo passare frettoloso davanti ai tavolini del Caffè
sui cuscini, ordinò una bibita. L'assaggiò appena. E il  sindaco  disse, sottovoce, a Leoni: - È stato un pretesto per farsi
classe, per ricordo; un magnifico album da fotografie pel  Sindaco  perpetuo come egli stesso compiacentemente si chiamava;
guadagnato con fatica ci fa diventare sciuponi - rispose al  sindaco  che lo ringraziava dell'album e dei doni alla scuola. Si
farmacista: - Non incomodatevi più a lungo; il pranzo del  sindaco  vi aspetta, ci rivedremo stasera. Non se lo fece dire due
... Fidava forse nella sua qualità di figlio del  Sindaco  ... Ma quelle belve, se sono in furore, non rispettano
che i contadini imbestialiti non trascorressero; il  Sindaco  si era fatto vivo all'ultimo, ed era accorso soltanto dopo
con una lontana verginella di Saint­Cloud; - l'onesto  sindaco  dimostrava alle signore, come c'era da spassarsela per
che esso è un chiarore da cimitero, e che acceca. Il  sindaco  addita le vie attigue, dove c'è tuttavia l'illuminazione a
dell'omnibus un parigino, conoscendo il nostro  sindaco  per forestiero, lo abbia toccato nel gomito con un gesto di
aveva sulle spalle la raccomandazione di un romanzo; il  sindaco  aveva nella faccia il disegno di un cappello; il segretario
is sorrow. Can you help it?)". A questo punto il  sindaco  si rizzò in piedi, fregandosi il pugno negli occhi, quindi
putridume, che lo ingoia, serve da letterario mezzano... Il  sindaco  fu di nuovo in piedi e agguantò pei bottoni il segretario
dice lui, non si vedano le sue lacrime di richiamo. Ma il  sindaco  non piangeva; onde Pino Goldi gli disse: - Caro mio, impara
ed ecco come. L'onorevole aveva manifestato al  Sindaco  e ad altri influenti personaggi il desiderio di essere
sala da pranzo. Stavo per prendere un gelato, quando il  Sindaco  venne a dirmi in un orecchio: - Vada nel mio studio, senza
se ce n'era entrato qualche poco nella testa di un  sindaco  rurale italiano, appartenendo questi alla categoria dei
seta canterina, egli rigido come la camicia da notte di un  sindaco  di montagna, chiuso come una marmitta, semplice e casalingo
Il treno si incanalava fra le abitazioni; e il dabben  sindaco  leggendo sulle porte e sulle finestre delle trattorie
il prossimo trionfo a lei dovuto e al suo cappellino. Il  sindaco  si sentiva a volte a volte vuotare la testa e poi riempire
la tribuna, a cui sta attento tutto il mondo. Il povero  sindaco  aveva paura di vedersi comparire dinanzi realmente le cose
inattesa perorazione del  sindaco  produsse un effetto galvanico sul curato, il quale nella
un areopago di filosofi ... Via! battete le mani, signor  sindaco  presidente! Il grande miracolo è compiuto! I vostri villani
alza le braccia: - Oh che disgrazia, oh che disgrazia, il  sindaco  .... - Andiamo, dove l'hanno portato? domandò il signor de
Beppe, tornato improvvisamente in paese, ha appostato il  sindaco  che all'ora consueta si recava dallo speziale, l'ha forato
gli fe' capire che la sua visita non era opportuna. Il  sindaco  continuava nei suoi farnetici. Don Luigi potè intendere
conto dei vostri dolori. - Signor pittore, ditemi che il  sindaco  è morto ed io vengo dove vogliono. Ci teneva alla sua
io vengo dove vogliono. Ci teneva alla sua vendetta. - Il  sindaco  non è morto ma non tarderà ad esserlo - Sicuro? - Come son
con una faccia supplichevole, di tacere, di uscire. Il  sindaco  non capiva, ma seguì nell'orto gli altri due che, fuori,
parete. Ella non aveva dato segno di vita all'apparir del  sindaco  né durante il suo discorso, ma si alzò poi che il salotto
notte serena senza luna. "C'è chi vuol sostenere" diceva il  sindaco  dilungandosi con il curato e Steinegge verso il cancello
di chiarore giungeva sino a lei. "Credano pure" diceva il  sindaco  "qui la è una voce sola: se lei era matta, lui era un poco
disse don Innocenzo. "Gran brutte cose" concluse il  sindaco  "gran brutti pasticci! Anche viver da galantuomini è una
nessuno" rispose il curato. Dopo un breve silenzio il  sindaco  tolse congedo. Gli altri due lo accompagnarono sino al
potesse turbarmi e farmi arrossire. E adesso sentir quel  sindaco  fare quei discorsi orribili!" "No... non mi pare..."
dell'ali al disopra della vite la voce terribile del  sindaco  squarciò l'aria tiepida e tranquilla, come lo scroscio di
Gaspero: ma lui è commendatore e il Maralli no; lui è stato  sindaco  e il Maralli no; lui è amico di tutte le persone più
e il suo presbiterio, un medico e una farmacia, un  sindaco  e la sua storia ... - Ecco tutte le mie scene e tutti i
impera nel suo sindacato, e glie ne presentò una copia. Il  sindaco  stentò un buon pezzo a riconoscere nella fotografia il
acuminati e scivolò sull'asfalto. Che andare di velluto! Il  sindaco  e il segretario sentirono una forza quasi irresistibile,
che dicevano: - Si aprono le cateratte del cielo. E il  sindaco  continuò: - Tutto si spiega... anche le nostre impressioni
le barricate... Ah! Come è chiaro tutto ciò...! Il  sindaco  diceva queste cose quasi con l'arrabbiatura di chi capisce
della strada ferrata di circonvallazione... L'accento del  sindaco  significava: ? Darei dei pugni a cui non entra un'evidenza
come nei vagoni della strada ferrata o sui piroscafi... Il  sindaco  vedeva trascorrere lungo la sua carrozza una vita sempre
Si starebbe freschi se si aspettasse una provvidenza dal  sindaco  .... Eravamo usciti dal villaggio, e già appariva non
quelli del campanaro che mi seguiva zoppicando. L'idea del  sindaco  pareva averlo messo di cattivo umore; giacchè la sua
e di servilità. Le deferenze verso la famiglia del  sindaco  erano i principali anzi gli unici punti, su cui Pino Goldi
Quindi egli accompagnava ognora il tu con un signore o  sindaco  o avvocato, non osando mai dire puramente e semplicemente:
ciò si può con qualche fondamento arguire, che l'avvocato e  sindaco  Geromino, oltreché lodato e lodevole per la sua bontà e
o salutatala colla musica e coi mortaletti, - il buon  sindaco  spiegava beatamente sulle ginocchia alla sua signora la
osservò: - Egli è venuto per comprare, - e se ne va dal  sindaco  a rivendere. Il giorno dopo fu segnalato da due grandi
grandi avvenimenti. La mattina per tempo venne un messo del  sindaco  a recare le vesti di chierico ad Aminta e a chiedere a
di coscienza, debbo avvertirti che abbandonando la casa del  sindaco  tu rinunzi a una fondata speranza di fortuna. Aminta
Bazzetta ad annunziare con gravità piena di mistero che il  Sindaco  era su tutte le furie, che pretendeva la restituzione di
perché si presentassero sulla soglia del mio gabinetto da  sindaco  sessantaquattro flebotomi, e tutti sitibondi di sangue,
ed invece non valgono un cece, quando sono raccontate da un  sindaco  di campagna, come è il vostro devoto servitore.
sulla bocca, perché, annunciati dal cameriere, entravano il  Sindaco  e la Giunta di R... Movimento generale, strepito di sedie,
e sapientemente rappresentato". Dell'amo non parlò. Il  Sindaco  e la Giunta lo guardavano trasognati, con la vaga
paese e mica del paese. Non mi ricordo." Qui l'onorevole  Sindaco  uscì, in mal punto, dal suo prudente silenzio. "Pare
andare al Municipio ad assalire nuovamente qull'asino di  Sindaco  e indurlo ad accordargli l'acconto, e a firmare il mandato,
il Piemontese commosso. - Sei un bravo figliuolo! ... Il  Sindaco  dovrà darmi l'acconto, ora che arriva la prima spedizione
quei benedetti, anzi maledetti ruoli suppletivi, il  sindaco  stava per congedarsi. Era il momento climateri- co.
punto così tur- bato, che del vertiginoso ragionamento del  sindaco  gli sbattevano dentro gli orecchi soltanto lembi di frasi o
di afferrare il senso. Infatti, all'ultimo, allorché il  sindaco  gli domandò a bruciapelo: "E lei, lei che ne dice?"
donna di servizio e il commendatore Giovan Maria Salviati,  sindaco  della città, intervenga anche il giovinetto Giovannino
Uhm!... Già mio zio, è stato sempre un originale!... - Il  sindaco  sorrideva con una certa aria canzonatoria e stava zitto.
il notaro, ha salutato e se n'è andato via. Mentre il  sindaco  prendeva degli accordi col notaro per distribuire ai poveri
soprannome a un vecchio paralitico?... - In quel momento il  sindaco  aveva finito di firmar fogli e fissare col notaro, e questi
- diceva il  sindaco  - è una istituzione consacrata dal carreggio dei romanzi,
la Geromino con accento di fuoco. - Ebbene! - ripigliò il  sindaco  di lei marito - mi vendicherò poi proprio ad usura... Ma
moglie - conchiuse freddamente la sindachessa, e il povero  sindaco  tremò, impallidì. Pino Goldi e i coniugi Geromino si
sua cassa! ... E sapete chi me l'ha uccisa? Quel cane di  sindaco  che morirà per le mie mani come è vero che ci sono Gesù e
che i muri e i quadri lo potessero dire, mi disse che il  Sindaco  era un uomo capace di tutto; che bisognava usar prudenza:
consolarsi in quelle curve malinconiche e desolate. Io  sindaco  campagnolo, no, corpo delle teste dei miei cavoli! La
italiana il tema: Scrivere il discorso che farà il  sindaco  di Genova nel restituire al gonfaloniere di Pisa le catene,
che io ho allora sturato? Il mio discorso per il  sindaco  di Genova doveva cominciare così: Messere, la Discordia
sotto la volta del mio salotto da pranzo. Geromino  Sindaco  di Monticello (FINIS)
di perizia medica. Mentre essi lavoravano in un angolo, il  sindaco  si dibatteva solo nel suo letto. Il suo rantolo
con viva ansietà. - Cose gravi, caro mio; l'accusa del  sindaco  sarà falsa; però sussistono i motivi con cui ha voluto
detto qual sia il diritto che vanta sulla mia persona il  sindaco  - e che egli esercita con tanta malavoglia come fosse il
mia disperazione. Nei suoi frequenti accessi di collera il  Sindaco  mi da i nomi più oltraggiosi mi chiama ... mi chiama ...
- Ci rivedremo, caro ... come ti chiami? gli domandai. - Il  sindaco  mi fa chiamare Ignazio, per un suo fine di ironia, ma il
del Passio, e il curato impartì ad essi la benedizione. Il  sindaco  e il farmacista non osarono far repliche. Tutti gli occhi
vi dirà che la sua meta è la repubblica universale. Il  sindaco  non vuol andare così lontano - egli si arresterebbe alla
nazionalità oppresse. Tutto ciò può avverarsi. Ma quando il  sindaco  e il farmacista saranno arrivati? ... Da capo, signori!
- sclamò Rubieri. - Sì sì, m'hanno assicurato che il  sindaco  la stima assai, e fa tutto quello che lei gli suggerisce. -
quello che lei gli suggerisce. - Non negherò che il conte  sindaco  abbia una certa deferenza per me rispose Aldo - ma da
lei appartiene alla maggioranza.... - Questo è vero! Se il  sindaco  vuole, del Consiglio ce ne infischiamo. - Dunque una mano
o trecento case di ferro! ... Signori no! ha detto il  Sindaco  ... o Gran Proposto ... come ora lo chiamano ... Milano non
e il decoro della città è compromesso! ... - Questo nostro  Sindaco  ... o Gran Proposto ... vuol durar poco nella sua carica!
il canonico aveva previsto, il figlio del  Sindaco  (non lo chiamavano altrimenti, quasi il nome di Paolo Jenco
è un caos! - Ne parlerò a suo padre che è il  Sindaco  - disse miss Elsa. - Inutilmente - rispose il giovane. -
avete nulla a temere nel disimpegno dei vostri affari. Il  Sindaco  riceve in udienza particolare ogni settimana; per essere
non possumus e ad altre teorie venerande. La curiosità del  sindaco  non era scevra di terrore. La ghigliottina o la forca si