Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: signora

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treno non ce n'è altri? VOCE: Per Milano el xè l'ultemo...  SIGNORA  SPAZZOLETTI: Che bisogno c'era di farmi correre a questo
chiedo tanto... Chiedo solamente che mi si tratti come una  signora  e non come un cavallo. LUIGI: Sei tu che mi tratti come un
ma non creda d'essere un gentiluomo... LUIGI: Ah, lei crede  signora  Marianna di Perugia che un uomo che lavora dalla mattina
Basterebbe, signor Spazzoletti, che non trattasse la su'  signora  come lo straccio della stoviglia sporca, che non la
con me le moine che hai usate a tavola quest'oggi alla  signora  Tortorelli... LUIGI: Ma che ti salta in mente? che mi vai
va alla birreria, a giocare al bigliardo, a far visita alla  signora  Tortorelli e la moglie a casa a sbadigliare. LUIGI: Hai
tornato da scuola dovessi andare con la mamma e l'Ada dalla  signora  Olga a confessare quella che chiamano la mia colpa e a
a raccontarle il fatto del gioco dì prestigio, che la  signora  Olga ha ascoltato con molta curiosità. Poi ha detto: - Ma
le pare! - Ecco! Questo si chiama ragionare! Infatti se la  signora  Olga si fosse accorta subito dell'orologio, tutto si
si sarebbe spiegato a suo tempo. È colpa mia dunque, se la  signora  Olga è tanto distratta? Ma il più bello è stato quando la
della cleptomania. Via via che procedeva il racconto, la  signora  Olga si interessava divertendosi come se si fosse trattato
per la testa e mi ha coperto di baci. Come è buona la  signora  Olga! Come si capisce subito che è una donna piena di cuore
via non ho potuto far a meno di dir loro: - Imparate dalla  signora  Olga come si devono trattare i ragazzi!... - E mi son
 signora  Ernesta Villa era andata dalla Marulli a un'ora insolita,
le undici di mattina: - Devo parlarti a quattr'occhi. La  signora  Teresa credette si trattasse d'uno dei soliti favori
gravissima! - Insomma? ... Piú di un migliaio di lire? La  signora  Villa rise, alla sua volta; ma si ricompose subito: - No;
la mettevano in sospetto. Dove andavano a parare? E la  signora  Villa riprendeva: - Una cosa, certamente, da non credersi;
i suoi doveri; non voglio mancarvi. Però non è facile. - La  signora  Maiocchi - annunciò la cameriera. - Oh, giusto lei! La
- rispose la Marulli. - O siedi, un momentino! ... E la  signora  Villa la forzava, afferrandola pel braccio: - ... Capiti a
la sua fretta. - Dicevo, come tu sai ... - incominciò la  signora  Villa. - Ah! ... - fece la Maiocchi, con aria compunta -
quel Gerace non mi va! - Si tratta di Gerace? - domandò la  signora  Teresa, un po' intrigata. - E ... della contessa. La Villa
guardare ora l'una ora l'altra. - Non ci credi? - disse la  signora  Villa. - Oh, non si parla d'altro, mia cara! La Maiocchi
Sí, sí, credo tutto; crederei anche peggio - rispondeva la  signora  Marulli tranquillamente. - Vi ringrazio, vi sono
la contessa ... - No, il seccatore è lui - la interruppe la  signora  Villa. - Le sta sempre tra' piedi! Vuoi che lo mandi via?
Capisco - riprese la Maiocchi. - Però la reputazione d'una  signora  non va sacrificata a uno sciocco ... Non si parla d'altro,
a uno sciocco ... Non si parla d'altro, ti ripeto! La  signora  Marulli si mordeva le labbra. Tanta carità nel prossimo la
... Non voglio scomodarmi. - Forse hai ragione! - disse la  signora  Villa, piccata. - Da' retta a un'amica - soggiunse la
Marulli mogie mogie, invelenite. - Stupide! - conchiuse la  signora  Villa. - Dovevamo figurarcelo: la mamma regge il sacco alla
regge il sacco alla figliuola. Se la veggano loro! ... La  signora  Marulli era rimasta scossa: - Possibile? Sua figlia stava
Già te lo affibbiano ... per amante. - Che sciocchezza! La  signora  Teresa abbassò gli occhi e non aggiunse piú nulla.
mattina che la  signora  Villa e le Maiocchi, mamma e figlia, eran venute in casa
infossati, pareva avesse pianto. - Che hai? - le domandò la  signora  Villa. - Nulla. Sto bene. - Bene? ... Ma se non ti si
... Ma se non ti si riconosce! La Maiocchi aveva tirata la  signora  Teresa verso la finestra, mentre Elisa e la Villa mettevano
matrimonio ... , non vedi? ... - È lei che l'ha voluto! La  signora  Teresa s'irritava: - Ve la prendete con me! Credete dunque
inesplicabile! - Giulia, vieni qui; guarda che bellezza! La  signora  Villa era in estasi davanti a certe camicie di Vienna. E la
madre? - Bellissimo! Elegantissimo! Una magnificenza! E la  signora  Villa faceva passare in mano dell'Elisa o della sua mamma,
la qualità di una stoffa. Giacinta stava zitta. E quando la  signora  Villa rivolgevasi a lei, rispondeva con un sorriso
degli sposi ... - Una cosa provvisoria - diceva la  signora  Teresa, conducendole a traverso le impalcature e gli arnesi
di gonne che sollevavano della polvere dappertutto. La  signora  Villa saltellava, di qua e di là, sugli arnesi buttati per
n'avvredai, come diceva quello! - Dio! Mi son conciata! La  signora  Maiocchi voleva montar subito in casa per ripulire la coda
di nuovo. Ieri, com'era stato stabilito, è partita la  signora  Merope con quella leziosa di Maria, e bisognava sentire
la mia famiglia era andata ad accompagnare alla stazione la  signora  Merope.
Marina di Malombra alla  signora  Giulia De Bella Dal Palazzo, 2 settembre 1864 Sospetto di
V... con un po' d'arte si deve trovar tutto. Marina La  signora  Giulia De Bella a Donna Marina di Malombra Varese, 4
"Una cosa lagrimevole". "Io la trovo bellissima" mormorò la  signora  con squisita dolcezza d'ammirazione rattenuta, guardando
risposi inchinandomi. "Sublime è stato il suo silenzio". La  signora  lesse:
volentieri, per cambiare aria; e dopo poco è venuta la  signora  Olga a far visita alla mamma e mi ha fatto molte feste,
che rimarrà privo di un occhio per tutta la vita. Però, la  signora  Olga che è una persona molto istruita e che scrive i libri,
io, non avrei sbagliato la mira... - Dopo molti discorsi la  signora  Olga ha tirato fuori l'orologio e ha detto: - Mio Dio! Già
somiglia perfettamente al mio... - Ah, sì? - ha risposto la  signora  Olga - e se l'è riposto in seno, mentre Virginia che le
con le mani alla mamma che non capiva niente. Quando poi la  signora  Olga se n'è andata, Virginia, che ha sempre il vizio di
tanto che, prima di dirla, ho voluto sincerarmi. Quando la  signora  Olga si è soffiata il naso ho osservato che aveva un
Oh! Uh! e sono andate a ricercare l'ultimo giorno che la  signora  Olga era stata da noi, che fu l'altro lunedì, e si son
- E avrei voluto spiegare la cosa, salvando la  signora  Olga da un'accusa ingiusta; ma siccome Virginia è saltata
e foglie scintillanti ai vivi riflessi dei lumi, la bella  signora  Clerici rideva delle sciocchezze di quell'insulso
Ratti che gesticolava come un burattino. Più in là, la  signora  Manzi, bionda e grassona, movendo lentamente il ventaglio,
sedile a foggia di un'esse posto nel centro del salotto, la  signora  Rossi, che ragionava col Merli - parlava sempre lui quel
con gli sguardi pettegoli della Gina, la nipote della  signora  Rossi. Voltavasi anche essa, di tanto in tanto verso di
meglio - rispose questi, guardando dalla parte dove la  signora  Marulli, col vestito nero accollato, orlato da un goletto
testa di donna matura, pareva ragionasse fitto fitto colla  signora  Villa, senza neppure badare ai continui dinieghi di questa.
Da un pezzetto Andrea Gerace non prestava piú orecchio alla  signora  Maiocchi che, seduta dirimpetto a lui, pareva gli parlasse
intorbidati, non ne perdeva il piú piccolo movimento. La  signora  Maiocchi, nella foga del ragionare, non gli aveva badato;
viso. - Ma dunque questa Giacinta vi fa ammattire tutti! La  signora  Maiocchi prese stizzosamente una delle tante partiture
del grande album aperto sul tavolino, rispondeva alla  signora  Maiocchi: - V'ingannate, non mi riguarda. - Andate là! Come
Oh! io sono sempre economo in vita mia. - Sia pure! E la  signora  Maiocchi rideva, ma non pareva ben persuasa. Nel centro del
pareva ben persuasa. Nel centro del salotto, attorno alla  signora  Rossi, alla Gina, alla signora Clerici e alla signora Mazzi
del salotto, attorno alla signora Rossi, alla Gina, alla  signora  Clerici e alla signora Mazzi che si faceva sempre vento
alla signora Rossi, alla Gina, alla signora Clerici e alla  signora  Mazzi che si faceva sempre vento indolentemente, la
a braccio della Gina che aveva ceduto il suo posto alla  signora  Mazzi, non perdeva di vista Gerace. Egli picchiava
- Non ha altro da suonare? - Musica del cuore! - esclamò la  signora  Maiocchi. E vedendo che gli altri ridevano di quella
scostato dal pianoforte. - Musica del cuore! - ripeté la  signora  Maiocchi. - Ton! Ton! Ton! ... Cotesta musica la faccio
... Benissimo! Tutti gli fecero coro. Quella grassona della  signora  Mazzi, a cui il gran ridere dava il convulso, si aggravava
momenti patetici. - Povero pianoforte! - disse allora la  signora  Villa a la Marulli che, a quel chiasso, aveva smesso di
mattina dopo, quando la  signora  Emilia, che non sapeva nulla, gli disse: - È morta la
a rete, un certo movimento. Nella camera nuziale, la  signora  Soave Caccia, adagiata in un seggiolone, coi gomiti sui
gomiti sui bracciuoli, si lagnava dolcemente. - Che notte,  signora  Caterina, che notte! La signora Caterina, un donnone dalla
dolcemente. - Che notte, signora Caterina, che notte! La  signora  Caterina, un donnone dalla faccia pletorica sotto una
e vestite ... a un bisogno ... ma che notte, che notte! Ah,  signora  Caterina, sono proprio sfortunata. La signora Caterina,
notte! Ah, signora Caterina, sono proprio sfortunata. La  signora  Caterina, fermandosi nel mezzo della camera con una fascia
male. Non ci pensi, lei, al Po; pensi a' fatti suoi. La  signora  Soave non rispose altro che con un gemito, lasciando
cosí bene ad una donna. Quando si diceva in paese la  signora  Soave nessuno poteva scompagnare quel nome dal volto
quindici anni appunto il mese venturo - disse ancora la  signora  Soave, dopo aver seguito per un pezzo, in silenzio, il
- È vero. - E l'anno dopo, subito, Carlino. Se ne ricorda,  signora  Caterina? - Eh! altro. Si diventa vecchi. Un secondo
infarina. - È il volere di Dio - concluse, sospirando, la  signora  Soave. Il donnone grande e grosso si pose a ridere, forte,
rotto a tratti da' gemiti della sofferente. - Vede,  signora  Caterina, in questa camera io son nata; in questa camera
a morire. - Ma ne devo sentire ancora? - interruppe la  signora  Caterina, ponendosi le mani sui fianchi - si crederebbe, a
Peppina prima di uscir di casa: aspettami all'alba, che la  signora  Caccia si sbriga presto. Non è il primo giorno che ci
Non è il primo giorno che ci conosciamo, eh! Si fidi. La  signora  Soave, un po' calmata, girò attorno per la stanza uno
di Maria Vergine. Ma piú che tutto, lo sguardo della  signora  Soave si arrestò con compiacenza sopra un bambinello di
e santo attirava in modo particolare la tenerezza della  signora  che si sentiva struggere di amore e di rispetto; con una
di fanciulla, passando tra la fessura, domandò: - Mamma! La  signora  Soave si scosse: - Che vuoi Teresina? Non ti sei coricata
cuore, entrò nella camera attigua. - Mamma, mi permetti? La  signora  Caterina si fece sull'uscio, seria, con un dito sulle
fiocamente di sotto la coperta a fiorami, la voce della  signora  Soave. Teresina entrò in punta di piedi, commossa,
entrò in punta di piedi, commossa, rattenendo il fiato. La  signora  Caterina le presentò una bambinetta appena nata, tutta
- Oh! com'è piccolina. Voleva prenderla in braccio, ma la  signora  Caterina non lo permise. - Dopo, quando sarà fasciata.
di timore. - Lasciala stare la mamma - disse bruscamente la  signora  Caterina. - Sto bene - tornò a mormorare la signora Soave,
la signora Caterina. - Sto bene - tornò a mormorare la  signora  Soave, ricambiando con uno sguardo le carezze della figlia;
la fanciulla, tanto commossa, che quasi singhiozzava. La  signora  Caterina, senza dir altro, la prese per un braccio, e la
rosolaccio del tappeto. - Che intende di fare? - domandò la  signora  Teresa, pallida dal dispetto, brancicando la lettera. - Oh,
Sono, anzi, di manica larga; e se debbo dirlo, una bella  signora  che non abbia un amante mi pare una stupida ... La Marulli
a terra, mollemente. - Ma, dunque, hai perduto la testa? La  signora  Teresa le si era piantata dinanzi, con le braccia in croce,
se si rassegna ... a lasciarsi mantenere da te! La  signora  Marulli alzava la voce, minacciava con la mano. - Mentono!
non irrompesse, insultando. - Mentono? - replicava la  signora  Teresa con feroce ironia. - Mentono? ... Tanto meglio.
avrebbe, in questa circostanza, nessun valore per me. La  signora  Teresa era ammutolita: - Come? Non rispondeva altro? Alzava
- Dovrei, forse ... farmi mantenere da lui? - Oh! ... La  signora  Teresa s'era sentita colpire al petto, a bruciapelo; e
l'insulto sfuggitele di bocca: - Mamma! Mamma! Ma la  signora  Teresa, respingendola, si voltava dall'altra parte per
inginocchiata ai suoi piedi. - Un sorso d'acqua! - disse la  signora  Teresa. E mentre quella correva di là, per servirla con le
Non devi pensarci ... Perdona! - È finita! - rispondeva la  signora  Teresa svincolandosi dalle mani che tentavano di
dal padre e dalla serva. "Abbiamo inteso che la sua  signora  è stata poco bene" disse il cavaliere. "Indisposizioncina"
debbo servire il pubblico. Ma prima chiamerò la mamma." La  signora  Geltrude entrò strascicando i passi, pallida, con occhi un
rimbrottò la sorella maggiore. E, dirigendo la parola alla  signora  Geltrude, continuò: "Lei è quasi sempre malata, povera
Eugenia che le guidava, ella intra- prendeva con la  signora  Geltrude la sua inchiesta di curiosa e di pettegola.
nostro!" "Patrizio n'è contento" si limitò a rispondere la  signora  Geltrude. "Ah, il marito, s'intende! Marito e moglie,
per bene; eppure, tra madre, figlio e nuora, che inferno,  signora  mia! La suocera non ne perdona mai una alla nuora! La
..." "Della nuora, forse?" " ... Nemmeno!" aggiunse la  signora  Geltrude, gettando una occhiata sospettosa a quei denti
o nella selva. Io debbo lasciarla, si- gnorina" riprese la  signora  Geltrude. "Per me è grande sforzo parlare e star a
che non ci lascia d'un passo. È mezza matta, sa? Alla sua  signora  ha fatto gli occhiacci. Su, Pina, fa' gli occhiacci anche
a un tratto e vidi comparire giù dalla porta a sinistra la  signora  Geltrude impugnando un doppiere con le candele accese,
modo farò di tutto per scoprirlo... - A questo punto la  signora  Geltrude si fermò, si rivoltò verso il marito e con voce
linguaggio adoperato, ma aveva parlato col direttore... La  signora  Geltrude quando diceva: imbecille! si rivolgeva proprio al
degli assidui a Villa Candiani, accolto tuttavia dalla  signora  con una gaia benevolenza, perchè sapeva suonare e danzare e
Claudio era stato a Villa Candiani l'ultima volta, la  signora  gli aveva appunto presentato il conte, lasciando capire
ed era felice. Si compiacque all'idea di rivedere la gaia  signora  d'un tempo, di offrirle lo spettacolo della sua felicità,
la sposa; immaginò la moglie biondissima e la bella  signora  bruna lungo il sentiero, tra gli ulivi e gli eucalipti.
s'adunavano gli ospiti. E un ospite già attendeva, una  signora  attempata, dalla canizie scintillante come l'argento sullo
quel primo colloquio senza testimoni venerabili. La  signora  si volse, lo considerò un attimo, s'alzò a mani tese. Ma
Claudio sedette, le due mani prese dalle due mani della  signora  che tremavano d'una schietta effusione. Egli non trovava
all'avvocato Gribaudi. - Nonna? - Di un pupo adorabile. La  signora  accennò al servo, che serviva un rinfresco. Il servo
abbandonata sul marmo, e decise di non parlare se la  signora  non parlava. La signora non parlò che del nipotino. -
e decise di non parlare se la signora non parlava. La  signora  non parlò che del nipotino. - Adorabile, non è vero? La mia
Claudio, ma tacque, prudente; e fu bene, perchè la  signora  disse subito: - Li ho visti l'ultima volta a Pasqua,
di Zeni, e s'accorse di non saper come annunciare alla  signora  la notizia, delle sue nozze felici: ora più che mai il
per calcolo certo, per confidenze del tempo andato, che la  signora  era poco più che quarantenne. - Non parli di vecchiaia a
- Se ne va? L'accompagno un tratto verso Sant'Erasmo ... La  signora  l'accompagnò lungo il declivio. Claudio paventava
- Premettere che scenderò a Sesto soltanto per lei. La  signora  s'allontanò con un sorriso triste, e lo minacciò con la
andati alla stazione a prendere la  signora  Merope Castelli e Maria, che a vederla è una bambina
ch'erano tuttavia, dopo quattro anni di matrimonio; la  signora  Luisa, bruna, con aria indolente e un po' sentimentale; il
fate per essere innamorati, anche dopo quattro anni? - La  signora  Morello li accoglieva spesso con questo saluto. - Come
famiglie giungevano in campagna per la villeggiatura, la  signora  Morello, amante degli scherzi, si metteva a canzonarli: -
con le zie. - Che bella bambina! - - E come è buona! - La  signora  Luisa se la divorava dai baci, non la lasciava un momento.
o una farfalla. - Voialtri la viziate - diceva la  signora  Morello, vedendole venire le lagrime agli occhi ogni volta
non fu piú allegra come prima. - Che hai? - le domandava la  signora  Artale. - Niente. Perché? - Non ti diverti. Stai seria
sento stanca. - Com'è gracile questa bambina! - diceva la  signora  Artale al marito, raggiuntolo sulla terrazza per godersi il
subito il foglio. - Fa' presto, - veniva a dirgli la  signora  Luisa. - L'uomo ha fretta -. Sceso giú con la lettera in
e disse alla moglie: - Bisogna rimandare Chinuccia -. La  signora  Luisa fece col capo un movimento interrogativo. - Mi secca
siamo piú liberi! E poi, la viziamo davvero, come dice la  signora  Morello. Ora, guarda, è lí, a piangere perché non ho preso
fiori di campo quando davo gli ordini al contadino ... La  signora  la trovò che non piangeva piú; masticava però la cocca del
visino di China aveva già un'espressione cosí dura che la  signora  Artale stimò prudente non irritarla di piú. - Voglio
- La bambina fece una spallucciata sdegnosa, sprezzante. La  signora  Artale ne fu scossa. E dopo colazione, appena giunsero i
vocina piena di pianto. - Dici almeno perché - soggiunse la  signora  Luisa irritata di quell'insistenza di bambina capricciosa.
un mazzo di fiori! ... È troppo sensibile - aggiungeva la  signora  Artale compassionandola. Il signor Carlo, imbarazzato,
Il signor Carlo, imbarazzato, taceva. E una volta che la  signora  Morello volle forzar la bimba a baciarlo e a chiedergli
Questa bambina ci darà qualche grave dispiacere - disse la  signora  Morello a suo marito. - Domani la riporterò in città. Se si
quando sua moglie disse: - Che facciamo qui, soli soli? La  signora  Artale, entrata la prima nella camera della malata, sentí
notte, egli e la moglie. E in quella triste circostanza la  signora  Morello lasciò scapparsi di bocca: - Che le avevate fatto?
la condusse nell'altra stanza. Intanto ch'egli parlava, la  signora  Morello sentiva montarsi al cuore tutta la sua grande
veniva eretto verso il 1803 un teatro per marionette dalla  signora  Anastasia Franzini, vedova Barbini in società con Carlo Re,
che stanno di casa accanto a noi e sono figli della  signora  Olga che scrive i libri stampati ed è sempre distratta e
era di un soldo a testa. - Mi farebbe la gentilezza qualche  signora  - ho detto - di prestarmi un orologio d'oro? Lei? - - Io
quando fa i dolci, vi ho buttato dentro l'orologio della  signora  Olga e col pestello ho incominciato a pestarlo ben bene
signori! - ho detto. - Come loro vedono, l'orologio della  signora  Marinella non è più riconoscibile... - - È vero! - hanno
fortuna con le donne; figuratevi se ero timidissimo con una  signora  che potevo avvicinare di rado e che fin la maldicenza senza
aveva sempre rispettata! La mia corte alla bellissima  signora  si riduceva a lunghe insistenti occhiate in teatro, in
declamazione fu straordinario. E leggendo, pensavo: - La  signora  capirà benissimo che le apostrofi all'onorevole, agli
- Vada nel mio studio, senza farsi scorgere; la mia  signora  lo attende. Ah! Era splendida, elegantissima! ... Ella
diffidente. - Tu non sei piú una bambina - prese a dire la  signora  Marulli. -Hai già messo allegramente il tuo piedino nella
Giacinta la fissò, sorpresa. - Non siamo ricche - ripeté la  signora  Marulli, che aveva capito. - Se possiamo fare certe spese
... - Li lascerò fare. A questa brusca interruzione la  signora  Teresa alzò la testa, come se le avessero dato una puntura
una festa data per me ... - Per chi dunque? - domandò la  signora  Teresa, fulminando la figlia col suo terribile sguardo. -
e là convulsamente le pieghe sul davanti del vestito; e la  signora  Marulli seguiva macchinalmente con lo sguardo quel
- No, mamma. - Un'ingrataccia! ... - replicò la  signora  Teresa. - Ma, bada, ve'! È bene che tu lo sappia: a me i
fare ... anche una sciocchezza! Che te ne importa? ... La  signora  Teresa non aspettò che terminasse; le voltò le spalle,
la mamma e Ada, ne ho sentita una carina. Si tratta della  signora  Olga e della sua pretesa cleptomania. Pare dunque che la
cosa, con tutta la delicatezza possibile, il marito della  signora  Olga che è il signor Luigi, un bolognese che discorre in
a crederci; ma quando toccò con mano che l'orologio della  signora  Olga era quello della mamma, si convinse... e, con una
transizione, in lunghe geremiadi economiche, recitate dalla  signora  Soave colla sua voce rassegnata. Non vi erano piú lenzuola
della cucina, era cagione di continui terrori per la  signora  Soave; così come le casacche scucite, le calze inzaccherate
i cocomeri. - Oggi, quando? - Dopo pranzo. - Dove? - Dalla  signora  Letizia, la zia dell'Orlandi, che ha una bella cocomeriera
Vuoi venire anche tu? - Oh! ... ma io non conosco la  signora  Letizia. - Sì che la conosci; la vedi in chiesa le
il cappello in testa, fu bussato alla porta di strada, e la  signora  Letizia, con un velino nero in capo e una mantiglia sul
capo e una mantiglia sul braccio, si fermò sulla soglia. La  signora  Soave andandole incontro, la invitò ad entrare; ma era la
un certo imbarazzo le tratteneva; rimasero sulla soglia. La  signora  Letizia spiegò che, passando davanti alla porta, si era
stava a udire, imbarazzata, divisa tra due pareri. La  signora  Letizia soggiunse: - Mi farà compagnia lungo la strada. La
la faccia. Col cuore grosso, Teresina s'avviò insieme alla  signora  Letizia; non era ancor fuori dalla porta che l'Ida,
una brillante carriera, come avvocato. Strada facendo, la  signora  Letizia parlò di suo nipote; era l'argomento favorito. Del
Santuario della Fontana. - Entriamo un momento? - disse la  signora  Letizia. - Farai tardi - le gridò suo nipote senza
- Farai tardi - le gridò suo nipote senza voltarsi. La  signora  Letizia e Teresina entrarono egualmente, lasciando fuori i
entrarono egualmente, lasciando fuori i due giovani. La  signora  mostrò alla ragazza i lavori fatti da lei per quella
alla gola uno stringimento, come un dolore di ferita. La  signora  Letizia si alzò, dopo aver baciata devotamente la balaustra
fece osservare che era tardi. Il ritorno fu tranquillo. La  signora  Letizia, appoggiata al braccio di Teresina, pronunciava
del suo cavaliere. - Ci rivedremo, nevvero? - così la  signora  Letizia. Teresina ringraziò, salutando, ricambiando la
andato nella sala d'aspetto dove infatti ho trovato una  signora  buffa con una bella mantella di pelliccia, e che appena mi
come questa carta, e voleva certo dirmi qualcosa, ma la  signora  non glie ne ha dato il tempo perché ha detto subito: - Ecco
in fretta: - Eh, già, già... vedremo, sicuro! Intanto ecco,  signora  marchesa, prenda questa boccetta e faccia delle inalazioni
Ah! ... Per Maometto! ... La pagherà cara! ... E la  signora  Esther? Che sia in pericolo?" Allungò il passo, in preda a
esclamò, impallidendo. "Dove sono Tasili ed i beduini? E la  signora  Esther?" Ad un tratto udì delle voci che echeggiavano dalla
cadeva naturalmente o era condotto da altri a nominare la  signora  Arabella, il ragazzo (e a vent'anni egli si sentiva un vero
un fiume di lagrime il giorno che aiutò a portare la povera  signora  svenuta su per le scale. Fu questo patimento o spavento che
spinse e lo fece correre fino alle Cascine in cerca della  signora  Beatrice e che lo persuase a rimanere in una casa, dove
subito che cosa fosse accaduto. "Ho bisogno di parlare alla  signora  Arabella." "Una disgrazia? venga avanti, vado a vedere se è
ad afferrar le parole, la voce del signor Stanislao e della  signora  Geltrude che parlavano tra di loro. Mi giunse solo
Rabbi per trenta quintali di patate... - Con chi parlava la  signora  Geltrude? L'altra voce che io sentivo era certamente quella
sua aria rigida di vecchio militare, permettesse alla  signora  Geltrude di trattarlo a quel modo... L'argomento delle
... Oh! ... Perché diede un grosso dispiacere alla  signora  ... - Che dispiacere? - Ma, non so ... Per l'affare ... di
tralasciato di stirare, mettevasi a far la caricatura della  signora  Rossi che somigliava a una gru, con quel collo tutto grinze
ficcarseli in gola! Allora seguiva tutta la sfilata. - E la  signora  Clerici? - Alla larga! Uno schizzo di fontana quando tira
tira vento. Bisogna accostarsele coll'ombrello. - E la  signora  Maiocchi? - Quella lí, santa economia! cerca un solo marito
ella soffriva tutte le amiche di sua madre. - Però, la  signora  Villa ... - Gesú! Una rigattiera ... Quel vestituccio avana
bravo signore. Spende, spande ... Non diceva mai altro. La  signora  Marulli l'aveva tirata su, a poco a poco, una cameriera
e a luogo chiudere un occhio e anche tutti e due, e con la  signora  andava molto di accordo, benché il carattere di lei ...
telegrafico era arrivato di sera, mentre il salotto della  signora  Marulli era ancora pieno di gente. - ... Una cattiva
Villa vedendole fare una piccola scossa. - Sí - rispose la  signora  Teresa. - È morto a Parigi quel mio parente ... E le porse
quel mio parente ... E le porse il foglio. - Oh!!! La  signora  Villa non aveva saputo frenare un'esclamazione di
quella notizia, senz'avere il coraggio di avvicinarsi alla  signora  Marulli e a Giacinta per imitare gli altri. - E ora? - si
tornata fra le braccia da morte a vita. - Paolo! - disse la  signora  Marulli, con un'occhiataccia per rammentargli di mostrare
Giacinta lo avvertiva: - Ora lasciami. - Farò la corte alla  signora  Rossi. Muori di gelosia! Quei begli occhi mi fanno
del grembiule bianco, le faceva una comica riverenza: -  Signora  contessa!!! - Chi lo sa? - pensava Giacinta. E con lo
la mamma e Ada sono andate a render la visita alla  signora  Olga e quando son tornate ho sentito che dicevano fra loro:
svignare, al più presto, ho l'onore di conoscere la  signora  del mio amico Bazzetta ... - Pur troppo! sospirò quella
una seggiola. Mi accomodai. Allora la faccia della  signora  Bazzetta diventò terribile. Aveva sposato quell'uomo come
vedere nei paraggi di Zugliano. - Le dico, continuò la  signora  Placida (si chiamava con questo nome), le dico; pur troppo!
dei zolfanelli. E fulminò con uno sguardo tale la  signora  Placida e la signorina Ermenegilda .... che in men di un
che ebbero da fanciulle. Ma loro sanno che una  signora  maritata, qualunque sia la sua età, assume il governo della
una carta, ma ci si va in persona col marito o con una  signora  della famiglia di lui. Alle altre, l'invio d'una semplice
inaspettata. Primo era fuori. La cameriera mi disse: * La  signora  è rientrata or ora dalle visite; si sta mettendo in
Ho dato all'Emma quel romanzo e lei v'imparò che una  signora  ammodo non deve mai trascurare il proprio vestire davanti
che sia in una delle grandi situazioni sociali in cui una  signora  rimane quasi estranea alle modeste cure della famiglia, non
signore che non hanno chi le accompagni, tanto più se la  signora  a cui lo offre non può ispirarle nessuna gelosia. Se crede
pure evitare di dargli certi consigli: * Dà il braccio alla  signora  Tale. Oppure a tavola: * Versa da bere alla tua vicina.
salutari, senza dubbio, ma che fanno supporre che quella  signora  sia avvezza a vedere il marito mancar di cortesia, e perciò
insistere se, come uomo, rifiuta d'accettarli. Infine una  signora  educata non deve ammettere altra differenza tra il contegno
d'una piccola potenza, che tiene ricevimento ufficiale. Una  signora  che riceve non deve mettersi un abito di gala, ma neppure
cosa più inurbana che si possa immaginare per mettere una  signora  nell'imbarazzo. Entrare in una casa, e trovare un servitore
vi sono regole senza eccezioni. Un giorno parlando d'una  signora  io dissi: * È molto giovine. Credo che non abbia ancora
meriti, così incontestabili, davanti alle quali anche una  signora  deve inchinarsi. Una mia amica, di un tatto squisito,
chi viene a raccomandarsi è imbarazzante, altrettanto una  signora  per bene deve cercare di rassicurarla, usandole modi
che si vuol onorare di più; ed alla destra del marito la  signora  di maggior riguardo: i due posti alla loro sinistra sono
bisogna far a meno d'invitarlo), se è un sacerdote, la  signora  non gli prenderà il braccio, e si limiterà a metterglisi
vicino di destra. Il padrone di casa darà il braccio alla  signora  che deve stargli vicina, e s'incamminerà pel primo. Dietro
la padrona di casa, che deve rimaner l'ultima. Se la  signora  che dà il pranzo è vedova, o nubile, in faccia a sè metterà
portati in giro ai commensali. Il primo giro comincia dalla  signora  che è a destra del padrone di casa. Il secondo dalla
che è a destra del padrone di casa. Il secondo dalla  signora  alla sua sinistra. I giri seguenti cominciano man mano
dalle signore che vengono di seguito, in modo che ciascuna  signora  alla sua volta sia prima a servirsi. Nel servizio alla
Non cerchino dei ripieghi. Non gioverebbero a nulla. Una  signora  aveva letto in un galateo moderno pubblicato alcuni anni
mondo.... Un momento dopo erano più animati di prima, e la  signora  si credette in obbligo di rompere una fruttiera, più tardi
padrone di casa colla sua vicina di sinistra. - - - Se una  signora  riceve un invito a pranzo, risponde subito ringraziando e
o no, dovrà entro otto giorni fare una visita alla  signora  che l'ha invitata. Regolerà la sua abbigliatura da pranzo
strano, assurdo possa essere il servizio d'un pranzo, una  signora  ammodo si guarderà bene dal censurarlo, o dal metterlo in
Allora le presentazioni saranno parziali, ed il tatto della  signora  soltanto dovrà dirigerle, regolandosi sui rapporti di
le une alle altre si trovin bene insieme. Sa che una  signora  ha grande ammirazione per un poeta? presenterà quel poeta
ad una signorina ed in nessun caso presenterà mai una  signora  ad un uomo; ma sempre l'uomo alla signora; a meno che si
dopo venne suo fratello a prenderla. Era il fidanzato della  signora  di spirito; lei non conosceva neppure di vista quella
Io non mi sgomento affatto al veder una signorina od una  signora  esposta alla terribile commozione di perdere o di
risposte furono scritte a caso senza saper le domande. Una  signora  maritata senza figli, supponendo le domande frequentissime:
Se un artista di professione, uomo o donna, ha fatto ad una  signora  la gentilezza di cantare o sonare ad una serata d'invito,
rifare le pettinature. Sarei ben meravigliata se una  signora  uscisse di là senza aver cercato collo sguardo una scatola
nel mio libro insegnamenti che li combattono. Ma una  signora  che, per disgrazia, avesse un marito di quel genere, dovrà
ballo è troppo sovente trascurata dai padroni di casa. Una  signora  che voglia fare le cose bene, si rivolgerà al suo maestro
tratto tratto se i gioielli sono al loro posto. Ogni  signora  procuri di esser vestita bene e solidamente, ed alla
plateale di quella continua cura dei propri averi. Una vera  signora  deve saperli portare con nobile indifferenza. Sarebbe un
indifferenza. Sarebbe un malcreato chiunque pregasse una  signora  di accordargli un ballo, senza esserle stato presentato, ma
esserle stato presentato, ma se il malcreato ci fosse, la  signora  dovrebbe rifiutargli il favore. Volendo passare dalla sala
e nubili ci andranno col babbo, lo zio, o il marito della  signora  colla quale si sono accompagnate. Le dimenticanze, i doppi
e dà una idea meschina della sua educazione. Se una  signora  che non ama il ballo, è afflitta dalla disgrazia suprema
che brulicano sotto il sole, è il marito danzante d'una  signora  che non balla. In Francia nella casa in cui si dà un ballo
due). Ma.è un pensiero grazioso. - - - In teatro una  signora  occupa sempre il posto d'onore. Se sono due nello stesso
come un soldato al bivacco. Ricevendo visite in palco, la  signora  dovrà salutare, sostenere la conversazione durante gli
Qualunque sia l'entusiasmo che le ferve nel cuore, una  signora  non applaude mai. Le dimostrazioni opposte non sono
non sono convenienti neppure per gli uomini. Davanti ad una  signora  poi, non vi potrebbe essere altri che un mascalzone capace
tanto brevi che non c'è più tempo alle riunioni, una  signora  elegante non ha altro di meglio a fare che ammalarsi. Oh!
evitare ai conoscenti la noia di aspettarle e se tarda una  signora  con cui hanno stretta relazione e che ha il posto vicino a
L'un dall'altro divelle) I poeti e le belle. - - - Dove una  signora  può veramente permettersi una maggior libertà, è in
a fare l'appello come un ufficiale alla sua compagnia: *  Signora  A prende caffè? La signora A aveva molta sete, ma per
ufficiale alla sua compagnia: * Signora A prende caffè? La  signora  A aveva molta sete, ma per complimento dovette dire: * La
dovette dire: * La ringrazio, non si disturbi. *  Signora  B * No davvero, la prego; non si stia ad incomodare. E così
scalo hanno bisogno d'una carrozza o d'una guida. E se la  signora  fosse sola, manderà la carrozza, se l'ha, colla propria
Io neppure, se Dio vuole. Ma se mai sentissero dire che la  signora  Trestelle, o Quattro Asterischi ha questa volgare
questo mio volumetto alla porta della sua casa. Per quella  signora  là soltanto, io noto qui che le padrone di casa debbono
servizio troppo famigliare volesse raccontarli, tocca alla  signora  insegnarle il rispetto che le deve. Sono i padroni di
unicamente per la parte che riguarda le convenienze. Una  signora  deve avere la carta colle sue cifre, e la corona, se
ed è tanto bello il vedere che tutto quanto parte da una  signora  è grazioso, elegante, moderno come lei, che non esito a
di cappello come ad un ministro. La corrispondenza d'una  signora  è più estesa che quella di una signorina; e le presenta un
come dicono i letterati. Le lettere di dovere per una  signora  si suppliscono, volendo, con una carta da visita. E di
sue, ed una del marito bastano per una vedova, per una  signora  sola, per una madre con una o più signorine. Per due
manderà due carte proprie e due del marito. Ad una  signora  maritata manderà una carta sua e due del marito, il quale
contano), un suocero, una suocera, una cognata, ecc., la  signora  manderà tante carte quante sono le signore in famiglia; il
subito dopo si mandano le carte da visita, una della  signora  e due del marito ai nuovi sposi. Ricevendo l'annuncio d'un
di servizio, che dovrà sottoscrivere: "per il signore o la  signora  tale," senz'altro. Il convalescente manderà subito a tutti
ridicolo, perchè la carta è incaricata di dire che la  signora  è pronta a ricevere e non è ammesso che un uomo possa dare
verso i semplici mortali. In tutte le circostanze una  signora  non rende mai la carta ai giovani soli, a meno di essere
ogni figlio che ha perduto il padre o la madre, anche una  signora  giovine manda la sua carta; ma dicono i galatei francesi,
Parliamo d'altro. In Francia le carte di visita di una  signora  non portano mai il suo nome di battesimo. Si usa dire la
non portano mai il suo nome di battesimo. Si usa dire la  signora  Emilio di Girardin; la signora Vittorio, e la signora Carlo
di battesimo. Si usa dire la signora Emilio di Girardin; la  signora  Vittorio, e la signora Carlo Hugo. I galatei francesi sono
la signora Emilio di Girardin; la signora Vittorio, e la  signora  Carlo Hugo. I galatei francesi sono in ammirazione dinanzi
espressione del decoro, perchè il nome di battesimo di una  signora  non deve esporsi ad esser conosciuto dai profani: "Non
buon senso, ed è affatto inutile. Che torto può fare ad una  signora  che si sappia il suo nome? Lucrezia romana la moglie
porta. - Prendetelo voi, bella figliuola. - Non ho braccia,  signora  mia. - Ve l'appunto sul busto; è un buon ago. Il vecchio
della signora! Infatti l'ago non era più al posto dove la  signora  lo aveva messo. - Zitta, figliuola; quest'ago è la nostra
... Ora fa così col capo ... Ora si siede per terra; e la  signora  che l'accompagna fa pure quel che fa lei. Il Re e la
che pensare di quel miracolo. - Chi è, bella ragazza, la  signora  invisibile che vi accompagna? - Maestà, non lo so; son
Ma strofinava inutilmente. - Zitti - fece il Reuccio. - La  signora  parla. Il Re e la Regina, dopo tutto quello che avevano
quello che avevano visto, erano proprio atterriti di quella  signora  invisibile. - Che dice? - Manina, manina, Non è mano di
senza scomporsi, andò di là, prese l'ago datole dalla  signora  e, inginocchiatasi, cominciò umilmente il rammendo del
in veste da camera e pantofole, che esaminava colla  signora  Teresa le mostre delle stoffe ... - Questa qui ... Ti
piú signorile. - Ma di sera si confonde col nero - disse la  signora  Teresa. - E non è da ragazza. - La signora dice bene -
nero - disse la signora Teresa. - E non è da ragazza. - La  signora  dice bene - aggiunse la sarta. Giacinta lasciò che
guanti. Andava proprio a ruba, specie fra i giovanotti. La  signora  Marulli vedendola parlare animatissima e ridere fra un
felice la tua figliuola! - venne a dirle da lí a poco la  signora  Maiocchi. - Osserva ... Dopo la malattia si è fatta piú
schiacciati. - Gerace, una canzonetta delle vostre! ... La  signora  Villa gliel'aveva detto con quella smanceria di voce e di
ch'ella soleva affettare per far piú colpo. - Sí, sí! La  signora  Rossi, la Mazzi, il Porati, il Gessi e gli altri ch'eran lí
tra la folla degli invitati, la Maiocchi ammiccò alla  signora  Villa seduta dirimpetto. L'assiduità del Mochi attorno di
- Quel vecchio dissoluto era capace di tutto! La  signora  Maiocchi notò che Giacinta, tornando in sala sempre al
capisci che è una gran tentazione per certe donne?..... "La  signora  bianco-vestita incontrata, ecc. ". " La signora a cui nel
"La signora bianco-vestita incontrata, ecc. ". " La  signora  a cui nel tram ho mostrato questo giornale, ecc. ". E poi:
i gnocchi? - Più di prima! - fece Ramaglia, ridendo. La  signora  Letizia era molto seccata di quell'invito a desinare,
debolezza ti faccia travedere. Io, quando ho fame..... - La  signora  è servita - annunciò la cameriera. Ramaglia diè il braccio
e la posata. Si arrestò in tempo e guardò rapidamente la  signora  che non gli sembrava meno impacciata di lui. Intanto
esagera... - Ho detto metà della metà! - Sarebbe enorme! La  signora  Letizia sorrise; e, quasi improvvisamente rinfrancata,
intanto; ne ragioneremo dopo. Così il ghiaccio fu rotto. La  signora  Letizia volle scusarsi pel desinare. - Mio marito ha voluto
con una repulsa, tu non sai come intenderla. Giacché la  signora  si è scomodata, può significare.... Che ne dice lei? - Non
può significare.... Che ne dice lei? - Non so... - fece la  signora  Letizia, - Non mi è accaduto mai. Dico soltanto che mi
la corrispondenza, Ramaglia, concitatamente, diceva alla  signora  Letizia... - Mi perdoni... Se avessi saputo!... - Mio
mi scriva ferma in posta. - Ma.... Quantunque la  signora  Letizia lo guardasse severamente, Ramaglia non si sentì
egli non era allegro, quantunque avesse ricevuto dalla  signora  Letizia una letterina che diceva e non diceva, e lasciava
un uomo così esperto, come lui, delle faccende d'amore. La  signora  Letizia stava su la sua, resisteva. Forse, ora, se Ramaglia
sapore all'avventura, una tentazione acre, raffinata. La  signora  Letizia mostrava di paventar ciò e di voler difendersene a
Peretti. Avrebbe dovuto rispondere alla lettera della  signora  Letizia che portava in tasca da tre giorni e che aveva
Non importava niente l'atteggiamento austero che la  signora  Letizia assumeva davanti a lui in presenza di Edmondo.
onesta azione di rinunzia ottenne questo bel risultato: la  signora  Letizia, alla lettera di lui che le chiedeva scusa di
Savani, il capitano Ranzelli e Andrea Gerace. La  signora  Marulli, stretta la mano alla signora Villa che andava via
e Andrea Gerace. La signora Marulli, stretta la mano alla  signora  Villa che andava via facendosi accompagnare dal Merli e dal
Ranzelli s'inchinò, muto, sopra pensiero, intanto che la  signora  Marulli lanciava un'occhiataccia alla figlia. - Testolina!
come per voltarle i fogli, mentre il commendatore e la  signora  Marulli, passavano nel salottino accosto per prendere la
Andrea, visto rientrare il commendatore Savani con la  signora  Marulli, gli andò incontro: - Mi aveva detto di aspettarla!
prendendogli il braccio - Venite. Buona notte, Teresa. La  signora  Marulli attese che fossero usciti dal salotto; poi, con una
sull'uscio. - C'è ... che tua figlia è pazza! - rispose la  signora  Teresa, passando con tanta furia da dare appena tempo al
il vestire, le abitudini, il contegno, il linguaggio d'una  signora  maritata; uscire sola, ricevere e fare visite, viaggiare
senza ardimenti e senza emancipazione. Che una  signora  nubile si comporti così, e sfido tutti gli umoristi del
ridicolo di quell'appellativo comune colle giovinette. Una  signora  nubile si fa chiamare «Signora» dalla gente di servizio, e
hanno passata la quarantina.... - - - Il vestire d'una  signora  nubile (la parola zitellona, on dovrebbe mai sonare sulle
sulle labbra di una persona educata), il vestire d'una  signora  nubile, dev'essere, come già dissi, quello stesso di una
nubile, dev'essere, come già dissi, quello stesso di una  signora  maritata. Potrà portare le pelliccie di martora, lo scialle
madre. Ai bagni di Viareggio, pochi anni sono, c'era una  signora  nubile, che accompagnava una nipotina di diciotto anni. La
semiaperti. - Di già levata! - egli rispose freddamente. La  signora  Viotti entrò, facendo un sol passo. Aveva un soave sorriso
dalla poltrona e gettando il libro sul tavolino. La  signora  scosse le spalle: - Il dottore è uno sciocco -. Presala per
la finestra: - Potevi aspettare qualche altro giorno -. La  signora  Viotti, senza punto badare al tono severo della voce, gli
senza che la riflessione vi concorresse per nulla; la  signora  Viotti - che aveva abbandonato il marito da cui si sapeva
fino a sei mesi addietro, essendosi sposati per amo re - la  signora  Viotti, all'opposto, si sentiva attaccare, di giorno in
villeggianti! ... E mio marito, quando saprà ...! - La  signora  Viotti si disperava, si torceva le mani, si strappava i
di amanti avesse dovuto durare eternamente! Quando la  signora  Viotti, ammonita dal suo fino istinto, sorprese in Eugenio
amico perché s'interponesse? E questi s'era presentato alla  signora  con la gravità d'un diplomatico. Ella, sí, aveva avuto il
qualche scena da parte di lei! Ne arrabbiava. La  signora  Viotti, zitta, rassegnata, deperiva intanto con incredibile
anche, una mattina condusse in casa il dottore; ma la  signora  ricusò di riceverlo. - Che dottore! Perché? - ella diceva
deve morire, muoia almeno credendosi ancora riamata! - La  signora  Viotti lo guardava con occhi dolenti, da vittima invocante
perché non curata in tempo, segue il suo corso; la  signora  può guarire, lentamente; ma ... - A quel ma lasciato cosí
gli sorrideva e gli chiedeva baci. La mattina che la  signora  Viotti, già convalescente, si affacciò allegra su l'uscio
tra il fitto fogliame là dov'egli sedeva assieme con la  signora  Arici, tenendosi per mano, scambiando poche parole, in
avvicinata poco, distratto da una facile avventura con una  signora  molto gelosa e che commetteva l'imprudenza di non
scambiando poche parole in dolce intimità con la bellissima  signora  Arici ... Poi, senza avvedersi del cambiamento di scena, a
appena, per vezzo, con negli occhi neri e grandi (invece la  signora  Arici li aveva limpidamente azzurri, ma egli nel sogno non
poi, sciolte le nere trecce copiosissime e lunghe (la  signora  Arici in realtà era bionda), stringendosi al petto la testa
in questi giorni, neppure casualmente e alla sfuggita, alla  signora  Arici ... Non l'ho mai desiderata, quantunque
benissimo che ella non era semplicemente una signora, ma la  signora  Arici! ... Di che mi meraviglio? ... Forse nella realtà non
proiezioni di pensiero ... Appunto quella notte, la  signora  Arici avrebbe dovuto intensamente pensare a lui!
dottore poteva benissimo adattarsi al suo caso: cioè che la  signora  Arici, chi sa perchè? ... forse nell'occasione di quella
entrato nella lotta, incitato dalla lunga resistenza della  signora  Arici, e anche dalla convinzione che quel dottore non
Si parlava molto della misteriosa malattia della bellissima  signora  Arici; il marito n'era inconsolabile ... E si parlava
ch'egli si fosse stupidamente ingannato giudicando male la  signora  Arici. Le notizie di quella misteriosa malattia lo
dopo, in un giornale italiano la notizia del suicidio della  signora  Arici attribuito a momentanea esaltazione morbosa, egli
fa con Fofo e con Marinella facendomi dare l'orologio della  signora  Olga che pestai nel mortaio e che sostituii poi con quello
la mamma. - Ah! Ora capisco! Ora si spiega tutto! La  signora  Olga che è tanto distratta non si è mai accorta della
ampolliera d'argento che ritrovammo poi in casa della  signora  Olga? - E i miei fazzoletti ricamati? - Anche questa roba
ricamati? - Anche questa roba la portai io in casa della  signora  Olga per divertirmi. - A questo punto s'è avanzato verso di
... Il marito parlava entusiasta del mio amico; la  signora  taceva, assente, già sogguardandomi di tra le brune ciglia
voi ... - Avete già un programma? - L'abbiamo, - disse la  signora  offrendomi una sigaretta. - Sbarcheremo a Genova il 20
hanno per lui una indulgenza somma. Una volta che una  signora  gli ha accordato il titolo tanto lusinghiero di amico di
fare qualche commissione o qualche facile ambasciata che la  signora  gli affidasse, accompagnarla se occorre, non rifiutarsi mai
alla cameriera che attira la sua attenzione. Se una  signora  che gli concede la sua amicizia è ammalata, un uomo non
premure, le cortesie ricevute da lei. Se vede in teatro una  signora  di sua conoscenza non deve mancare d'andare a salutarla in
d'invito un signore è naturalmente il cavaliere della  signora  che ha accanto, e non trascurerà menomamente questa parte,
non avvezzi alla società, pei quali una visita ad una  signora  è un vero supplizio, non per inurbanità, ma perchè vi si
quel piacere finchè il servitore vada a chiamare la  signora  in tavola. Il tempo e la conversazione di una signora sono
la signora in tavola. Il tempo e la conversazione di una  signora  sono troppo preziosi, perchè la cortesia non debba
altre persone non cerchi di accaparrare l'attenzione della  signora  per sè solo. Quando si va in società bisogna lasciare
che un altro non ha rispettata la sua. Seguire una  signora  o una signorina in istrada, passeggiare sotto le sue
codice penale. E nel codice delle convenienze pure. Se la  signora  a cui domanda un ballo rispondesse che ha un impegno, il
Un giovinotto che in viaggio si trovasse in vagone con una  signora  non accompagnata, darà una buona idea della sua educazione
senza insistere troppo per entrare in discorso se la  signora  vi si mostra restia. Si danno però casi in cui la civiltà
un sorriso che non era d'ammirazione: * È il marito della  signora  tale. Uno screanzato. Non conosce neppure le relazioni di
ad arrossire. Una volta sarebbe cascato il mondo se una  signora  avesse fatto un viaggio da sola. Allora il marito doveva
dell'orario più o meno comodo; deve accompagnare la  signora  alla stazione, non abbandonarla prima d'averla veduta a
ed assicurarsi bene che sia aspettata dove giunga. Se la  signora  va ai bagni o alle acque, deve scrivere lui stesso al
induce la moglie a lasciar venire il ladro. Quando una  signora  va ad un ballo il marito deve accompagnarla; e se non può
un fratello maggiore, o un parente a cui affidarle. Se una  signora  ha una serata per ricevere il marito dovrà trovarsi in casa
la biancheria di bucato? Con grande meraviglia di tutti, la  signora  sindachessa Geromino annunziò, che avrebbe accondisceso di
accondisceso di andare al Mabille. Per lo contrario la  signora  Clitennestra Goldi ricusò formalmente di profanare i suoi
seguente a fare le sue devozioni a Nostra Donna. Allora la  signora  Geromino si impuntò maggiormente a non volere rinunziare a
se tu ti accontentassi di rimanere a casa insieme con la  signora  Goldi... - È la mia età, che mi tiene a casa — disse costei
banderuola della loro vettura: loué. Sul ponte Reale la  signora  Geromino diede una forte stretta al braccio di suo marito e
perdita di vista. - Mi fa pena, ho quasi paura! - disse la  signora  Angelica Giacomina al suo sindaco. - Chi sa? penso devano
frettolosi a pagare le loro cinque lire d'entrata. Alla  signora  Geromino parve che si chiudesse dietro le spalle l'usciolo
senza che li decantasse il cantastorie locale. Povera  signora  Angelica Giacomina! Essa, che al mercato del capoluogo
alle imprese della gioia, e sono cupe come usuraie. La  signora  Geromino, cercando un volto di cristiana su cui riposarsi,
di cristiana su cui riposarsi, rinvenne un gioiello di  signora  giapponese. Era bellissima, malgrado le ditate di
e vi assicuro che non era stata una sciocchezza, perchè la  signora  Von Schwächen rappresentava quel che c'è di più grazioso,
che la sua buona sorte gli aveva concesso. Non già che la  signora  Von Schwächen gli avesse dato il minimo pretesto di farlo
della di lei purissima virtù; no, mai! Ma la bella e dolce  signora  non poteva impedire che gli sfaccendati di Entmannt, e
e dei pranzi, senza che la virtù della bella e seducente  signora  Von Schwächen corresse pericolo. Il delitto scientifico -
bevitore poderosissimo; e il fuoco dei begli occhi della  signora  Von Schwächen gli produsse quel giorno tale irritante senso
dalla seggiola per propinare alla salute della bionda  signora  del suo professore. Il quale, mal dissimulando la infernale
resultato fu terribile. E prima ad accorgesene fu la dolce  signora  Von Schwächen, che il marito, chiamato per non so quale
- prima che il professore fosse tornato a casa, la onesta  signora  avrebbe potuto indignarsi, gridare al soccorso e fare ben
che l'accompagnasse qualche volta, e solo, al passeggio. La  signora  Von Schwächen scoprì un giorno, fra gli appunti dei
Non era disabitata: raramente visibile, ci abitava una  signora  anziana, linda e smilza, dai capelli candidi come la villa
candidi come la villa e dal viso un po' troppo rosso. La  signora  Grinkiavicius usciva una sola volta al giorno, sempre alla
mai. Dai bottegai non ricavò molte notizie. Sì, la  signora  era una straniera, vedova da almeno trent' anni, istruita,
soffriva di solitudine; un giorno si fece animo e fermò la  signora  col pretesto di chiederle dov' era un certo vicolo: la
col pretesto di chiederle dov' era un certo vicolo: la  signora  rispose brevemente, con precisione e in buon italiano. Dopo
a Milano ma era della Val Tidone: aveva sentito dire che la  signora  conosceva bene quei paraggi, aveva nostalgia, gli sarebbe
aveva nostalgia, gli sarebbe piaciuto parlarne con lei. La  signora  Grinkiavicius ci guadagnava ad essere vista da vicino ; la
in diversi altri luoghi. _ Così parla molte lingue? La  signora  era ormai visibilmente sulla difensiva, e si impuntò: _ Le
Harmonika in atto di leggere le avventure di Harmonika. La  signora  si impadronì facilmente del volume, sedette vicino alla
libro senza parlare. _ Sono cose vere? _ chiese Umberto. La  signora  tacque talmente a lungo che Umberto temette si fosse
e vi assicuro che non era stata una sciocchezza, perché la  signora  von Schwächen rappresentava quel che c'è di piú grazioso,
che la sua buona sorte gli aveva concesso. Non già che la  signora  von Schwächen gli avesse dato il minimo pretesto di farlo
della di lei purissima virtú; no, mai! Ma la bella e dolce  signora  non poteva impedire che gli sfaccendati di Entmannt, e
e dei pranzi, senza che la virtú della bella e seducente  signora  von Schwächen corresse pericolo. Il delitto scientifico -
bevitore poderosissimo; e il fuoco dei begli occhi della  signora  von Schwächen gli produsse quel giorno tale irritante senso
dalla seggiola per propinare alla salute della bionda  signora  del suo professore. Il quale, mal dissimulando la infernale
resultato fu terribile. E prima ad accorgersene fu la dolce  signora  von Schwächen, che il marito, chiamato per non so quale
- prima che il professore fosse tornato a casa, la onesta  signora  avrebbe potuto indignarsi, gridare al soccorso e fare ben
che l'accompagnasse qualche volta, e solo, al passeggio. La  signora  von Schwächen scoprí un giorno, fra gli appunti dei
alzò gli occhi alle finestre della casa dove abitava la  signora  Carlina. Ella che guardava appunto nella via, aspettando il
come se invocasse da quel legno la propria salvezza. Ma la  signora  Carlina insisteva: - Venga su, venga, signor curato; ho
ritratto infernale di Olimpia. Trascorse una mezz'ora. La  signora  Carlina, che aveva visto il prete entrare nella cappella,
casa del dottore e adagiato sul letto nella camera della  signora  Carlina, la quale aveva mandato a chiamare in gran furia il
irrigidite. La prima cosa ch'egli domandò e che la  signora  Carlina comprese più dal moto della bocca che non dal suono
fardello nell'oratorio, e lo avevano recato in camera. La  signora  Carlina, alzandosi in punta di piedi, mise la estremità del
già ci ardono i piedi, le gambe, il cuore, la testa ... La  signora  Carlina ascoltava con l'orecchio teso; aveva le guance
dolce, innocente, quasi eterea espressione; e la  signora  Carlina, riconfortata, esclamava: - Così siete bello, mio