ringraziò la Fata, uscì dalla finestra coi suoi compagni e | riprese | il viaggio, trasportata dal vento. |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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voi la fate tremare! - Fidelia! mia buona Fidelia! - | riprese | il vecchio dopo breve silenzio, accostandosi alla figlia e |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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... delle sue ... sventure? - Io non conosco la menzogna - | riprese | Fidelia con voce commossa. - L'inventore della pioggia |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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leggiero come una piuma. Terminata la cerimonia, la brigata | riprese | la via della casa del compare, ove un lauto banchetto stava |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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l' orizzonte. Poiché intendeva arrivare prima di notte, | riprese | ad andare di buona lena, senza lasciarsi distrarre dal |
La stampa terza pagina 1986 -
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durò che un attimo. Si separarono, si salutarono, e Plato | riprese | tristemente la strada di casa, strisciando lungo la pianura |
La stampa terza pagina 1986 -
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più degli occhi suoi. Avvenne che il Re, rimasto vedovo, | riprese | moglie e cominciò per le tre fanciulle una ben triste |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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tradurre in prigione, nei sotterranei delle torri. E | riprese | a baciare le tre bestie che grugnivano. La Corte rideva. - |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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più bella. - Il male di qui, di voialtri tutti - ella | riprese | - è questa rassegnazione mussulmana. Dite: - È inutile! - e |
IL BENEFATTORE -
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È vero! - confermò il notaio. - Educati a questo modo - | riprese | Paolo Jenco - noi perdiamo ogni energia. E quando, troppo |
IL BENEFATTORE -
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libato il primo sorso. «Qui, siccome ti ho avvertito», | riprese | Dentato il sergente dei dragoni; «fu la scorsa notte verso |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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transito». «E si sa per ordine di chi sia stato arrestato?» | riprese | Attilio. «Eh! per ordine del favorito, del cardinale |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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origliasse, per curiosità femminile. - Resterai, è vero? - | riprese | Giacinta, accostandoglisi di piú. - Per una settimana, per |
GIACINTA -
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voluto abbandonarla di soppiatto. - Non partirai dunque - | riprese | Giacinta. - Ti farai vedere, ancora una volta, in casa mia |
GIACINTA -
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poco, senza comprendere. - Va bene! va bene! - poi disse. E | riprese | a mangiare. |
GIACINTA -
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accattone. - Vero ... verissimo ... quanto voi asserite - | riprese | il Gran Proposto - i nemici naturali dei governanti sono i |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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dell'elisire, la sorbì fino all'ultima stilla - indi | riprese | con calma: - Voi siete padre di famiglia, mio caro |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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ammutirono come un sol muto. - Signori e signore - | riprese | il Torresani nel generale silenzio; - nella mia qualità di |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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a dire il dottor Maggioli. - No, una mistificazione - | riprese | la baronessa - un capriccio di fantasia artistica (quel che |
Racconti 3 -
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tutto quell'adipe, divenga invisibile! - Non era magro - | riprese | il dottor Maggioli, ridendo anche lui - l'uomo che una |
Racconti 3 -
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«Ha ragione» egli disse. E rimase pensieroso. «Senta - | riprese | dopo lunga pausa. - Io ero risoluto a non abbandonarmi piú |
Racconti 3 -
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stesso ad aprirne una; io apersi l'altra. «Si segga là - | riprese | indicandomi una seggiola - e non dica una parola, non |
Racconti 3 -
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Piumadoro con le mani protese. Questa si risollevò e | riprese | il cammino trasportata dal vento; e capì che quello era il |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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la tua voce mi fa bene al cuore. - Or fanno cinque anni - | riprese | la donna - al cadere del giorno, io sedeva con mia madre |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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nulla abbisognasse. «Troverò il mio posto per riposarmi - | riprese | quegli, e accennando al compagno che si appoggiava alla |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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il bel capo che per un istante si era scostato da lei, e | riprese | a parlare di tal guisa: - Le grandi commozioni della natura |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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io gli porsi non valse a dissetarlo ... - Oh! mi sovvengo- | riprese | l'Albani contemplando con espressione di viva riconoscenza |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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ben lungi ... ben lungi ... da Milano. - Perché dunque - | riprese | l'Inquirente - hai tu voluto, quando eri in vita, affermare |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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a dire il dottor Maggioli. - No, una mistificazione - | riprese | la baronessa - un capriccio di fantasia artistica (quel che |
IL BENEFATTORE -
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tutto quell'adipe, divenga invisibile! - Non era magro - | riprese | il dottor Maggioli, ridendo anche lui. - l'uomo che una |
IL BENEFATTORE -
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- Ha ragione - egli disse. E rimase pensieroso. - Senta - | riprese | dopo lunga pausa. - Io ero risoluto a non abbandonarmi più |
IL BENEFATTORE -
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stesso ad aprirne una; io apersi l'altra. - Si segga là - | riprese | indicandomi una seggiola - e non dica una parola, non |
IL BENEFATTORE -
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al Primate. - Le alterazioni del sistema arterioso - | riprese | quest'ultimo con calma solenne - derivano da grandi |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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un istante disarmato dall'umile atteggiamento del Levita, | riprese | la parola con intonazione più dimessa: «La malattia che ha |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Io vorrei bene, o signori (e qui la parola del medico | riprese | una intonazione più vibrata), io vorrei bene, se la |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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ritratti fotografici che vi erano intercalati. - Levita! - | riprese | il Primate nell'atto di congedarsi - voi perdonerete alla |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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a lei, intanto che scambiavano i baci d'uso. "Io scappo" | riprese | il sindaco, rivolto a Patrizio. "Oggi c'è seduta |
PROFUMO -
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la terrazza o nella selva. Io debbo lasciarla, si- gnorina" | riprese | la signora Geltrude. "Per me è grande sforzo parlare e star |
PROFUMO -
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ed entrò nella casa senza dir motto al conduttore. Questi | riprese | l'alto colla sua gondola, e ristette sopra la porta ad |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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inginocchiato. - Mio fidanzato, mio fratello d'amore - | riprese | Fidelia con dolcissimo accento - dispensandoti dalla |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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l'unghie e un po' con lo scalpello mi misi a grattarla a | riprese | cadenzate, pensando: - Anche se di dentro sentono questo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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un po' brusca l'aveva scossa: attendeva. Il conte | riprese | a passeggiare, brontolando in modo inintelligibile: - Che |
GIACINTA -
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quanto più egli cercava di soffocarla. «Come fanno tutti?», | riprese | don Tindaro? «Com'è dovere, ti faccio osservare io. Sei |
Il Marchese di Roccaverdina -
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di Roccaverdina!» «Per quel figliuolo di dieci anni», | riprese | Zòsima. «Che cosa voleva? ... Chi era costei?» «La povera |
Il Marchese di Roccaverdina -
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... Ognuno fa quel che può.» «Osservo solamente», | riprese | la baronessa, «che gli uomini di una volta erano più |
Il Marchese di Roccaverdina -
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Cardello rizzò la testa e lo fissò impaurito. - Senti, - | riprese | quegli: - se tu volessi allogarti per servitore, faresti la |
CARDELLO -
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- Il burattinaio, - rispose Cardello - Va bene, - | riprese | il Decano sorridendo: - Ma in casa mia occorre di fare |
CARDELLO -
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avea davvero voluto bene come a un figlio. - Che ne dici? - | riprese | il Decano: - Puoi entrare in servizio fin da questo |
CARDELLO -
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avvocato, ridendo. - Sí, una storiella malinconica - | riprese | il dottore - come possiamo saperne soltanto noi vecchi che |
Racconti 2 -
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sul legno senza lasciar traccia. Prataiolo era felice. | Riprese | la via e giunse ad un mulino. Il mugnaio era sulla soglia e |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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caddero sfiniti dalla ridda vertiginosa. Prataiolo, | riprese | le forze, distese la camicia della trisavola e comandò un |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Gran Proposto si fece pallido in viso. - Cittadino Albani - | riprese | l'Anziano Inquirente - moderate i vostri impeti che a nulla |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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- rispose Giacinta macchinalmente. - Si sente male? - | riprese | il Follini, dopo alcuni istanti di silenzio. Ella lo |
GIACINTA -
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di nero." Di questo, Benedetto non aveva memoria. "Sai" | riprese | il Papa "che il profetare non è, per sé solo, sufficiente |
IL Santo -
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più d'una. Quindi le posò, le raccolse, le fece da banda, | riprese | a parlare. "Figlio mio" diss'egli "ti devo domandare altre |
IL Santo -
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il Papa contrasse lievemente le sopracciglia. "Adesso" | riprese | Benedetto "Vostra Santità pensa che io mi attribuisca una |
IL Santo -
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con un lieve abbassar del capo. "Il terzo spirito maligno" | riprese | Benedetto "che corrompe la Chiesa, non si trasfigura in |
IL Santo -
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viso: "Nescio diem neque horam." "Non sono nel manoscritto" | riprese | Sua Santità. "Ma ricordi?" Benedetto mormorò: "In abito |
IL Santo -
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sulla nuda terra, all'ombra di un albero." "Se così sarà" | riprese | il Santo Padre, dolcemente "ti voglio benedire per quel |
IL Santo -
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"Ora ammazza la moglie!". Niente. Dal giorno dopo, egli | riprese | il suo mestiere di gessaio. E con la moglie non una parola, |
Il Marchese di Roccaverdina -
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non era sua figlia!» «Non parlate così, compare Cola», | riprese | il massaio. «Era proprio figlia sua! Un giorno la moglie |
Il Marchese di Roccaverdina -
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sparirono in un batter d'occhio, inghiottiti dal terreno?», | riprese | il contadino che aveva finito di fumare e vuotava la pipa |
Il Marchese di Roccaverdina -
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- disse Lastrucci sorridendo. - Nessuna attenuante - | riprese | Morani. - Oh! Non era uomo volgare. La profonda cultura e |
Racconti 2 -
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risalendo tra le fronde. E disparve. Quando Saturnino | riprese | il lavoro, ad ogni colpo che dava nel legno non riusciva |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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magia di quell'uccellaccio. Saturnino gettò l'accetta e | riprese | deluso la via del ritorno. Gentile, il terzogenito, un |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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la sua cambiale. - Che ti ha spinto a questo? - | riprese | Giacinta. - Ah! forse tu credi che l'abbia mandato qui io? |
GIACINTA -
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la stringeva tra le bracca, la baciava. - Non mentire! - | riprese | Giacinta con la voce raddolcita. - Non me lo merito. Abbi |
GIACINTA -
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che sospirava alla finestra del castello. Il negromante | riprese | la sua forma umana e si presentò a palazzo per offrire le |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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ma la fava si cangiò in volpe e divorò il gallo. Candido | riprese | la sua forma di prima, dinanzi a tutta la Corte sbigottita |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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tornava a insistere: - Non mi portare! Non mi portare! | Riprese | il cammino. Era stato comandato, era stato pagato: voleva |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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sottile sottile, impregnata di pianto, tacque. Saetta | riprese | la strada a corsa per rifarsi del tempo perduto, e, prima |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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«bravo, Silvio!» fecero eco al racconto del cacciatore, che | riprese | ancora dicendo: «Badate che non dobbiamo rimaner qui con |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sospirando. "Ah!", fece l'ingegnere. "Cossa vorla?", | riprese | l'altro dopo una breve pausa. "Questo xe quelo." |
Piccolo mondo antico -
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ironica mansuetudine trionfante: "Più vecchio di Lei". E | riprese | spietatamente la via. "Sono dell'ottantotto, sa!", gemette |
Piccolo mondo antico -
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uno sguardo significante. "Sì, mamma", rispose questa; e | riprese | a voce più alta volgendosi al suo fidanzato: "Franco, la |
Piccolo mondo antico -
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poi il coraggio di ricomparirle davanti. "Povero uomo!", | riprese | la signora Rigey. "Quella è stata una stupidità grande, ma |
Piccolo mondo antico -
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ma in fatto non aperse bocca. "Ghe l'hoo chì la lettra", | riprese | la figura agitando trionfalmente una lettera. "L'hoo |
Piccolo mondo antico -
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peggiori. Gli sposi non ritornavano. "Signor Giacomo", | riprese | l'ingegnere, "per questa notte, niente letto." L'infelice |
Piccolo mondo antico -
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gnente." "Piero!", insistette la signora. "Ma insomma", | riprese | suo fratello senza muoversi. "Lei, cosa farebbe? Lo |
Piccolo mondo antico -
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sempre nel bicchiere. "Allora, un brindisi agli sposi!", | riprese | l'altro, alzandosi. "Se non lo fa Lei, lo farò io: Viva lü |
Piccolo mondo antico -
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vedersi cadere dinanzi una delle sue principali difese; poi | riprese | tranquillamente la marcia, come se nulla fosse avvenuto. - |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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- Uhm! Lo dubito: sono testardi come gli jungli-kudgia. - | Riprese | la carabina e per la terza volta l'alzò, aspettando il |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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un famoso arciere. - I bisonti, dopo d'aver fiutato a più | riprese | il loro capo e di aver manifestata la loro rabbia con |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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avventurieri non sentivano bisogno di riposarsi, avevano | riprese | le loro armi, per sorvegliare le due rive dell'isolotto. |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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provvista di lingue e di carne scelta, la carovana | riprese | la marcia, rimontando verso il settentrione con passo |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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disperdevansi subito. - Non mi vuoi bene quanto dovresti - | riprese | a dire Giacinta. - Perché? - Sera fa, perdesti al gioco ... |
GIACINTA -
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quella lettera per un artificio, per uno spauracchio. La | riprese | e la stracciò sospirando. Il professore, raggiante, le |
Piccolo mondo antico -
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parola gli gonfiò le guance, gli uscì piena e sonora. "Tu", | riprese | il vecchio, "non mi hai udito fino ad ora, dirò così, |
Piccolo mondo antico -
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ma lo zio fu pronto a ritirarle. "Lassa stà, lassa stà!". E | riprese | a parlare. "Adesso senti. È possibile che non ci vediamo |
Piccolo mondo antico -
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abbracciò lo zio con le lagrime agli occhi. "Testamento", | riprese | lo zio, "non ne ho fatto e non ne faccio. Il poco che ho è |
Piccolo mondo antico -
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capitato? E chi aveva chiesto intercessioni? "Debbo dirlo", | riprese | Pasotti, "sono contento. Tua nonna ha le sue idee, ha |
Piccolo mondo antico -
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mi pare inutile", esclamò Franco, alzandosi. "Aspetta!", | riprese | Pasotti. "Il diavolo non sarà poi forse tanto brutto! |
Piccolo mondo antico -
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tramortito dal colpo. "Che testamento?", diss'egli. "Via!", | riprese | Pasotti freddo e beffardo. "C'intendiamo bene!" Una vampa |
Piccolo mondo antico -
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fuori di sé, protestò di non capire niente. "Oh già!", | riprese | Pasotti, beffardo più di prima. "Lo informerò io il |
Piccolo mondo antico -
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delle spalle, ma tacque. "E perché non parlare, tu?", | riprese | Franco. "Perché non raccontarmi tutto subito?" "Perché |
Piccolo mondo antico -
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più. "Mi sono sempre sentita diversa e staccata da te", | riprese | Luisa, "nel sentimento che deve governare tutti gli altri. |
Piccolo mondo antico -
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ira: "Sì, basta basta basta basta!". Tacque un istante e | riprese | duramente: "Sarò un neghittoso, un inerte, un egoista, |
Piccolo mondo antico -
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essere accusati di tutto fuorché d'orgoglio. Ella tacque, | riprese | il suo posto, tentò riprendere il lavoro, maneggiava |
Piccolo mondo antico -
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vedendo che non rispondevano. Poi, dopo una breve pausa, | riprese | con voce lenta: - Quando vogliamo salvare o, meglio, |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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stanzino. "Le guardie intanto non sanno ch'egli è qui," | riprese | la Colomba "e qui non morirà di fame. Tu potrai vedere |
ARABELLA -
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pigliare." "Sicuro che è una cosa orribile e spaventosa" | riprese | a dire Ferruccio, rimettendosi a passeggiare in fretta |
ARABELLA -
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con voce piena di lacrime - Le accetto, per pochi giorni - | riprese | il Piemontese commosso. - Sei un bravo figliuolo! ... Il |
CARDELLO -
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con la rota, col forno e coi medicamenti a sua disposizione | riprese | sùbito a foggiare vasetti, come meglio sapeva, e tazze, |
CARDELLO -
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per tutto quassù, - disse l'aquila, e sparì. Il Conte | riprese | speranza, e spronò il cavallo; ma la neve cadeva sempre più |
Le Fate d'Oro -
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a casa e torno con una fune per tirarvi su. - Il Conte | riprese | animo, e dopo un po' di tempo vide ricomparire la |
Le Fate d'Oro -
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"Guardi: quei là, seduti sul parapetto del ponticello" | riprese | Giulia "sono i nobili del paese! Non vanno in Casino; il |
PROFUMO -
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così!" la interruppe Patrizio duramente. "Prima" ella | riprese | "avevi anche un'altra scusa: la mia malattia. Ebbene: sono |
PROFUMO -
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dolorosamente. Non era facile! "La colpa è anche mia" egli | riprese | a dire, tentando di evitar di rispondere a |
PROFUMO -
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ironicamente incredulo, il Merlini. - Peccato davvero! - | riprese | Ludovico. - Sarebbe documento d'una rarissima esaltazione |
Racconti 1 -
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