Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ragazzo

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in segno di gioia per esser finalmente diventato un buon  ragazzo  come desiderano i miei genitori.
omino maturato prima del tempo, si dava a conoscere per un  ragazzo  più ragazzo di molti altri. Era bizzoso, capriccioso,
prima del tempo, si dava a conoscere per un ragazzo più  ragazzo  di molti altri. Era bizzoso, capriccioso, svogliato,
le lezioni, e obbedirò a mia sorella; insomma sarò un  ragazzo  modello. Voglio invocare tutti i santi del Paradiso che mi
mi perseguitano, dimostrando che in certi momenti anche un  ragazzo  può diventare un eroe, purché abbia del sangue nelle vene
Il Re di Pameria aveva ritirato la mano della figlia. -  Ragazzo  mio, come volete ch'io vi conceda Biancabella? Fra qualche
approvata quella di Carlino Pezzi. Carlo Pezzi, che è quel  ragazzo  che ha la specialità della topografia, mentre cercava di
stanza dava il mio osservatorio, fece conoscenza con un  ragazzo  che serve da manovale ai muratori addetti ai lavori di
ragazzo, lo sai come dicono? Dicono sempre: quello è un  ragazzo  che par proprio un omino." "Verissimo: ma non intendono
per sogno! Intendono dire che il tale o il tal altro  ragazzo  pare un omino, perché non è bizzoso, perché non è scapato,
tale e quale come se ridessero di genio alla vista di quel  ragazzo  così buffo per il suo golettone insaldato. Basti dire che
Se col suo goletto avesse messo di buon umore solamente il  ragazzo  del giardiniere, pazienza! Ma far ridere anche le galline,
C. è il  ragazzo  che portò la valigetta dei ferri al medico. Il sopralluogo
la scoperta la moglie del morto e gridando (svegliò così il  ragazzo  che dormiva dall'altra parte del muro) dette l'allarme alla
lesione occipitale (cm 2 di diametro). Dietro al medico, il  ragazzo  che portava la valigetta dei ferri. Lo stesso ragazzo tornò
il ragazzo che portava la valigetta dei ferri. Lo stesso  ragazzo  tornò all'alba sul posto piantonato, unendosi agli uomini
sinistra. Un sorriso continuo nervoso. È rimasto uguale al  ragazzo  con la fossetta dei connotati ufficiali, il ragazzo robusto
al ragazzo con la fossetta dei connotati ufficiali, il  ragazzo  robusto calmo e lavoratore delle testimonianze. Chi ha
della coscienza.) Non collima con la taciturnità del  ragazzo  o meglio sembra di leggere i suoi sì e no trasposti in
andrà anche lui e sarà nel verbale di sopralluogo "il  ragazzo  che portava la valigetta dei ferri al medico". Fino a
esempio, è pieno di gentilezze e dice sempre che sono un  ragazzo  originale e che si diverte un mondo a sentirmi discorrere.
e ripete sempre: - Giannino in fondo è un bravo  ragazzo  e diventerà qualche cosa. Or ora mi ha sorpreso mentre
dicendomi: - Eccoti le due lire... E te le darò spesso,  ragazzo  mio, a patto che tu mi dica sempre quello che dicono di me
sono cose che mi fanno molto piacere! Tu sei un bravo  ragazzo  e fai bene a dir sempre la verità!..- È un fatto che a
e colto alla sprovveduta da questa domanda di Paolo, il  ragazzo  si smarrì, e balbettò: - Me l'ha detto ... me l'ha detto
Non esser bugiardo - Il dottor Medulla ... - confessò il  ragazzo  piagnucolando sotto la forte stretta della mano che lo
Non gli dirai niente, hai capito? - continuò rivolto al  ragazzo  - se no, ti darò quattro scoppole e quattro calci io. -
rustica casetta, e gridava: - Zappa, all'opra! Zappa! E il  ragazzo  cominciava a far l'atto di zappare, alzando e abbassando le
casetta, e gridava:- Falce, all'opra! Falce! E l'altro  ragazzo  cominciava a far l'atto di mietere, movendo le braccia
ordinare: - Zappa, all'opra! Zappa! E fu una meraviglia. Il  ragazzo  cominciò ad alzare e abbassare le braccia quasi avesse in
cosa. «E il ragazzo?» dimandava Suor Flavia ad Ignazio. «Il  ragazzo  - rispondeva costui. - Non abbiamo noi l’orfanotrofio? Egli
Turi aveva incontrato il  ragazzo  una sera nel punto dove finisce, sul ciglione della Arcura,
che dal mulino di Catalfàro conduce a Bardella. Il  ragazzo  stava accoccolato sur un sasso, con le mani strette dietro
fermato davanti, domandandogli: - Dove vai? Che fai qui? Il  ragazzo  lo guardò sbigottito, grattandosi il capo. - Come ti
picchiavano. - Su, prendi la giacchetta e vieni con me. Il  ragazzo  obbedì. Lungo la strada, massaio Turi continuò a
notaio? - Quindici. - E le scarpe dove l'hai lasciate? Il  ragazzo  sorrise, quasi si sentisse canzonato. - Dove? - insiste
un leggero scappellotto che voleva essere una carezza. Quel  ragazzo  bruno, magro, con quegli occhi neri, intelligenti e pieni
Paradiso quell'anima del Purgatorio, come egli chiamava il  ragazzo  nel pensier suo, e glielo raccomandasse. Per ciò pensava
li acchetò con la voce e col gesto, e prese per mano il  ragazzo  che indietreggiava dalla paura. - Impareranno a conoscerti,
i tacchini del notaio. Lo aveva venduto per un soldo a un  ragazzo  di Palagonía. Ora ne avrebbe costruito uno migliore. Per
e O'Donnell, vivamente commossi nel vedersi davanti quel  ragazzo  ridotto a pelle e ossa, s'affrettarono a portargli una
tanto per raggiungere la costa. Coricati su quel materasso,  ragazzo  mio e riposati: tu devi essere sfinito. Quando ti
di scaricare della zavorra," disse l'ingegnere. "Questo  ragazzo  non pesa molto, ma gli aerostati non vogliono saperne di
delitto, quando si tratta di dare addosso a un povero  ragazzo  che non ha voce in capitolo!) ma io ho incominciato a
Ah, sor Giovannino!... - È un fatto positivo che un  ragazzo  che scappa di casa, quando ritorna, poi, ha di gran belle
restarono soli, e sopravvenne un favorevole silen- zio, il  ragazzo  fu tutto intento a ricostruire quella gran forma carnosa
figlio. Ed è stato curioso vederla presentarsi col grosso  ragazzo  al fianco - ve lo tiene come cucito - radiosa d'orgoglio,
I quali avevano ora ceduto il posto a una flotta che il  ragazzo  manovrava attento e instancabile, come un tempo i reparti,
forse, eco recente: un nuovo già sbiadito riflesso? Il  ragazzo  umano è una scimmia, pensò a un tratto disgustata anche dei
cavo degli occhi, propria delle nausee fisiche.) Quando il  ragazzo  lasciava finalmente il suo tavolo de- streggiandosi per
pulse di quell'età, tanto incresciose e dure alle madri. Un  ragazzo  molle placido e curiosamente imperturbabile. Re- stava
le posate. Vi fu un giorno che a Berenice la vista del  ragazzo  di- nanzi all'oceano di carta, della sorella col lavoro
con la pila dei piatti contro il mento, e ancora il  ragazzo  a dispor le posate, e Berto a ta- vola con la eterna celia
indurrebbero un uomo a... (rotea gli occhi, assicura che il  ragazzo  non ne ca- pirà nulla) e sentimenti... estremi, anche verso
al sole. Dal fondo del corridoio, ode la serva e il  ragazzo  altercare scherzosamente in cucina. È già lì a
Nel pomeriggio festivo, quando essa entrò in salotto, il  ragazzo  era già con Concina nell'angolo del pianoforte. Si mise a
per quel tanto di esteriore che talvolta sfigura il  ragazzo  in crescita, e, più, per quell'inferiore sfiguramento che
rimuovere Paola e Berto dalle loro radicate posizioni, il  ragazzo  dall'atteggiamento diren- avo. Aveva deciso anzi di
il fiato. Certo non lo ha più. E chi può dire dove vada un  ragazzo  coi soldi in tasca? Finì per do- mandarsi se, posto che lo
assurdi, tutto si met- teva a perseguitarla. Ma che il  ragazzo  stia maturando, è uno di quei fatti sulla cui evidenza e
riposo era già andato sciupato. Concina mostrava al  ragazzo  una rivista, sfogliandola sul pianoforte vi chinavano
castigata, si risveglino a un tratto i sensi, un fresco  ragazzo  può ben incarnare la tentazione. Dagli scherzi di cucina,
che dovesse essere tutta colpa del Nino, s'immaginò il  ragazzo  starle ap- presso con quella sua insistenza, quella
di chissà quali ignobili calcoli. (Il mondo d'un  ragazzo  è pur sempre semplice trasparente e candido; tutto, s'è
da lui, chiuse gli occhi e lo cancellò dalla mente. È del  ragazzo  che si tratta. Non aveva potuto esimersi da questo, un
che io racconto, - rispose la vecchia. - Trattatemi come un  ragazzo  e raccontate. - Quando vuol così, così sia, - disse la
E prese a narrare: - C'era una volta qui, in Casentino, un  ragazzo  che non aveva né babbo né mamma. Gli eran morti tutti e due
tanta benignità, che non saprei negarvi nulla; andiamo. Il  ragazzo  s'avviò su per l'erto cammino, e il vecchio lo seguiva
qui con la carne a brandelli. - Vado e torno, - disse il  ragazzo  quando ebbe ottenuto quello che chiedeva, - e vedrete che
Mangia e bevi, e lascia che il vecchio crepi solo. Il  ragazzo  guardò il fiaschetto del vino, e si accostò il pane alla
fu tutta contenta. - Sei bravo davvero e lavori con voglia,  ragazzo  mio; ma chi ti ha insegnato? - San Giuseppe! - rispose
il tesoro! Allora tornarono a Bibbiena, e ingiunsero al  ragazzo  di restituire quello che aveva rubato. - Non ho rubato
prigione come un malfattore. L'antica antipatia contro quel  ragazzo  col testone circondato di capelli rossi come il fuoco, si
"Inforca un asino e corri a Bibbiena a salvare un innocente  ragazzo  che viene impiccato per ladro! Si tratta di quel Fazio,
la stessa storia con qualche aggiunta e variazione. Il  ragazzo  era sul viottolo col fucile. Aveva detto (a un pastore):
Non lo voglio più vedere nemmeno ritrattato, prorompe.  Ragazzo  smanioso di un gioco, gioco da grandi, al quale l'hanno
detto conosce Reich e sa quanto è stato sotto accusa. "A un  ragazzo  basta dirgli che una cosa non si deve fare, il Padreterno
si deve fare, il Padreterno per primo commise l'errore col  ragazzo  Adamo. Errori che si perpetuano." Contestato (PM) il
pallottolina di pece nel posto dove sta a sedere questo  ragazzo  che è Mario Betti, ma noi si chiama il Mi' lordo perché va
crac e s'è accorto che un pezzo dei calzoni di quel povero  ragazzo  era rimasto attaccato sul sedile. Muscolo è rimasto male...
Oh caro! Ah che gioia, che grande gioia mi hai recata,  ragazzo  mio!... Oh che grata sorpresa!... Parla, parla ancora...
constatare i miracolosi effetti della sua cura... Quel  ragazzo  è guarito in pochi giorni!... - Qui ci è stata una pausa, e
È il maresciallo a rivelare il precedente. Al solito il  ragazzo  dice che la confessione gli venne estorta. Cencioso, grosse
bocca a cuore, riccioli _ quindici anni immaturi _ il  ragazzo  sta fermo al confronto con Zaccù. Zaccù si contraddice,
ogni elemento di giudizio. Rinvio per accertamenti. Un  ragazzo  d'onore, lo presenta il suo patrono. Rara avis. Ormai i
300.000. A buon mercato, si osserva. Unico in famiglia il  ragazzo  ha sentito i motivi d'onore (il patrono). Traducibili in
soli... e speriamo che si rimanga così fino a Roma. Vedi,  ragazzo  mio? Questa è la mia cassetta coi miei campionari... Guarda
- Appunto: dal momento che le era stato affidato il  ragazzo  doveva vigilarlo... - Sicuro! - esclamai io tutto contento,
siamo arrivati a Roma. Bel modo, questo, di accompagnare un  ragazzo  affidato da un amico!... Ma io ho avuto prudenza e non gli
in testa dicendo: - È impossibile! È impossibile! Questo  ragazzo  è la mia disperazione! Sarà la mia rovina!... - Io avrei
ne convieni, babbo?" "Sicuro che ne convengo, e quando un  ragazzo  dice: "Io non voglio studiare" nessuno può costringerlo."
lavoro non ci sarebbe stato! Dunque, certe scappate, per un  ragazzo  che si sente nato per far l'artista, son necessarie, e
immaginare che cosa possa diventare di cattivo un povero  ragazzo  obbligato a mangiare fin cinque e sei minestre al giorno,
Speriamo che quando ritornerò a prenderti possa trovare un  ragazzo  diverso da quello che lascio! Mi riescirà di diventare
prima porta, quella grande, costui si fa aprire, entra col  ragazzo  e richiude. Mentre ripassa il signore in pastrano grigio,
segue lungo il corridoio. In fondo c'è un'ombra, un altro  ragazzo  più grande, contro il muro. Sta solo. Non lo guardano.
biancore dall'esterno forma una luce sottile e cruda. Il  ragazzo  è rimasto come abbagliato a occhi stretti. Gl'indicano la
e di là s'apre l'altra porta. Lo spazio è deserto. Il  ragazzo  torna a mostrare il bianco dell'occhio volgendosi di nuovo
ministero. Ha la voce acuta curiosamente immatura. Il  ragazzo  si gira. "Mi preparo privatamente." Risulta dal fascicolo
il pubblico ministero. Come si gira da quella parte, il  ragazzo  è investito dall'ingiunzione di rivolgersi al presidente e
sinistra. "Ah dunque spalluccia," grida Platonico. Il  ragazzo  spalluccia di nuovo. Sopravviene un silenzio. La sfilata
Bellicosamente si rigira puntando un dito non verso il  ragazzo  bensì sul padre. L'uomo scheletrico dagli occhi tristi, con
all'istante dimentica la calza, guardato di sotto in su il  ragazzo  grande lungo le gambe, si ricorda la cosa che vogliono
Nondimeno vuole prima infliggere una lezione al ragazzo, il  ragazzo  non gli piace. Platonico è un lindo scapolo quarantenne,
indifferenza, che cinismo..." Ma esse tenevano di mira il  ragazzo  fin da prima, prima che cominciasse "la predica" (e l'omino
sia caratteristica di certi reati. Indica la panca. Il  ragazzo  è di nuovo scoperto. Scoperto. Sembra considerarlo il
un antagonismo che rende irragionevolmente nemici, il  ragazzo  addirittura torvo. Non succede poi niente. Solo le fattezze
non ha inteso. Tutto di sghimbescio sulla panca, il  ragazzo  si tiene con una spalla alzata come per pararsi. "Ma
Guardandolo negli occhi per essere senza meno creduto, il  ragazzo  risponde con forza rabbiosa: No. "... il modo, Signori. Non
l'uomo sparuto fissa i tristi occhi azzurri sul figlio. Il  ragazzo  sta per traverso, di schiena. Dietro gli si è andata a
una mano e lo tocca, gli dice qualche parola. Allora il  ragazzo  avvampa, violentemente, ingenuamente, si stacca dal muro
in piedi e puntando le mani sulla tavola. "Io", rispose il  ragazzo  ridendo, "fumo qualche volta: ma fumo i sigari di
... " "Ti compatisco!", disse Gigino. "Sei ancora troppo  ragazzo  per i nostri sigari ... Mi vuoi dare un fiammifero acceso?"
Si avanza il dubbio _ pubblico ministero _ se sia stato il  ragazzo  o complice la madre, se non solo la donna. Lui si addossa
così. Passavano i giorni, passavano i mesi, e più il  ragazzo  cresceva e più diventava incorreggibile. Le vicine già lo
col padre. Se non che arrivato ad un certo punto, il  ragazzo  spariva tra gli alberi, tra le macchie, dietro un
l'ho, babbo? Il babbo non credeva niente di quello che il  ragazzo  raccontava. Conducendolo con sé, si proponeva di tenerlo
evitare che sparisse; ma ogni volta, che è che non è, il  ragazzo  non era più là. Al ritorno, il padre lo trovava là, quasi
bene da capo a piedi. - Se si lascia osservare. Mentre il  ragazzo  dormiva, ignudo, babbo e mamma, con un lume in mano, lo
un Orco! - O piuttosto: uno Stregone! La mattina dopo, il  ragazzo  era bell'e pronto ad andar via. - Mi ha chiamato: Vieni!
fermava per stare in orecchio. - Sentite? Vieni! Vieni! Il  ragazzo  sparì, quasi portato via da una folata di vento. Questa
col naso sulla lunga lista. Anche io sono in ritardo. Il  ragazzo  è già in pedana. Un pò gobboni come si mettono a quell'età
corto col risvolto sudicio in cui la nuca affonda. Il  ragazzo  sta cheto immobile sotto il martellamento di un
sta già per finire. Ma bisogna andare adagio, tradurre. Il  ragazzo  con attenzione cerca di capire. Ha il piccolo capo ritto
ometto con le guance così incavate che fanno buco. Ora il  ragazzo  ha paura, lo sento (come un animale preso alla tagliola)
Mi stupisce davvero molto, mai prima avevo visto qui un  ragazzo  grasso. In genere i discoli sono magri e guizzanti come
bianco, gela sulle labbra qualche risolino affiorante. Il  ragazzo  sta lì proprio come un sacco. Così ascolta l'accusa e la
intenzioni, se buone erano, avrebbe finito per sfruttare il  ragazzo  o chissacosa. E il ragazzo, un magnifico esuberante
Nuova come può apparire oggi. A quel tempo era diverso, il  ragazzo  non poteva aver coscienza di ciò che faceva. Successe non
tormentarsi, accusarsi, condannarsi a vicenda. Per un  ragazzo  è diverso. Si scrolla di dosso tutto e torna a piedi scalzo
Walter, "è affar mio." "Non avrai paura delle vertigini,  ragazzo  mio?" chiese l'ingegnere . "Sono un mozzo, Mister Kelly."
altezza, Walter: a 3300 metri." "Non avrò paura" rispose il  ragazzo  con voce ferma. "Ma può scivolarti una mano o un piede e tu
vertigine, scendi." "Il vuoto non mi spaventa" rispose il  ragazzo  con voce ferma. S'aggrappò alla rete e s'innalzò sopra
sole freddo pioggia, riconosco la testina cotta del  ragazzo  pastore. Deve rispondere di lesioni gravi alla sorella con
come in un bassorilievo egiziano. Essa alla transenna, il  ragazzo  alla panca, un momento si guardano con vaga bellicosità, e
"Che cosa volevi mordere?" domanda il presidente. Il  ragazzo  non sa, dice che s'avventò e ritrovandosi in bocca qualche
altissimi, il lampo solcava i neri nuvoloni e il nostro  ragazzo  camminava sempre. Aveva saputo che la sua mamma, an- data
da un carro, e, ferita, era stata portata all'ospedale. Il  ragazzo  voleva molto bene alla sua povera mamma, vedova da lungo
di- segnava lingue di fuoco nell'aria buia della notte. Il  ragazzo  camminava sempre, senza sgomentarsi della bufera; ma una
solo, dritto contro la panca. È un giovane contadino, un  ragazzo  di sedici anni. Anche lui insaccato nella grossa lana di
qualcosa come uno spavento carnale. È una bocca di  ragazzo  In crescenza, nel cui disegno inturgidito recente affluisce
uno zaino a tracolla, lo depose al suo uscio e chiamò il  ragazzo  che passava con le pecore. Santino di Giocondo, un nipote.
"vescovo", e quel nomignolo gli era rimasto. Era un povero  ragazzo  di sedici anni, benché ne mostrasse appena tredici, lungo e
alloggiare in quella casa; ella viveva non si sa di che. Il  ragazzo  era simpatico. Le loro due miserie si vollero bene quasi
fratello: egli avrebbe potuto almeno darti qualche cosa. Il  ragazzo  sorrise lietamente, poi le mostrò la carta da dieci lire e
gliene rimanevano tre per il companatico, perché il  ragazzo  sapeva di poter vivere con solo mezzo chilo; poi ad ogni
era purtroppo vero, ma la vecchia non propose nulla: fu il  ragazzo  che coll'adorabile confidenza della sua età la pregò di
avrebbe dovuto vigilare doppiamente sopra sé stesso. Il  ragazzo  pieno di timore dinanzi a quell'alta autorità, che un viso
vita era ben dura. Ogni giorno l'ingenua confidenza del  ragazzo  riceveva atroci smentite: come tutti i buoni, specialmente
vivono solitari, di fare un sacrificio a qualcuno. Ma il  ragazzo  alla prima occasione rendeva l'invito aggirandosele intorno
Ella non saliva al granaio se non per spazzarlo perché il  ragazzo  si rifaceva il letto e si tirava l'acqua necessaria da sé.
- Pagami un soldo di caradà... non ne ho... non ne ho! Il  ragazzo  provò alla gola uno stringimento improvviso di pianto a
v'era al mondo  ragazzo  d'aspetto più povero e miserabile di Saaud; aveva la
il colletto a Saaud. Fortunatamente la camicia del  ragazzo  era troppo stracciata per tentare la cupidi- gia dei
diceva: - Alla Mecca presto vai, Consolato tu sarai! - Il  ragazzo  si alzò e vide poco lungi da sè alcuni rimasugli di cibo.
e una voce gli ripetesse: - Consolato tu sarai! - E il  ragazzo  cinse con le braccia il collo del cavallo, piangendo:
orecchie quasi rifiutandosi di ascoltare. Alle guance del  ragazzo  immobile, fissi gli occhi vetrini, il colore s'intensifica
gli tirai nell'occhio ha detto al babbo: - Che vuole? quel  ragazzo  fu lì lì per accecarmi e dopo, il giorno in cui sposai
di me... Io l'ho saputo, e questo indica che Giannino è un  ragazzo  di sentimento, non è vero, Giannino? Perciò io gli voglio
"se dovessi scambiarlo con qualcuno, lo scambierei con un  ragazzo  ... " "Un ragazzo io? ... Ma non sai che fra dieci anni
con qualcuno, lo scambierei con un ragazzo ... " "Un  ragazzo  io? ... Ma non sai che fra dieci anni sarò di leva e mi
ti vergogni di esser tanto pauroso?" "No". "Hai torto: un  ragazzo  della tua età dovrebbe avere molto più coraggio ... " "Lo
e quando fu a mezzo cammino vide venirgli incontro un  ragazzo  tarchiato in canottiera, forse un marinaio. Notò con
Erano fatte di ossa dure, rigide, difficili da vincere. Il  ragazzo  emise un sospiro come fa chi deve fare appello a tutta la