Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: povero

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quel che diceva il mio  povero  ex Re ...
una triste notizia; il signor Venanzio è morto stanotte.  Povero  signor Venanzio! Era un po' uggioso, ne convengo, ma era un
molto che se ne sia andato. Mi pare di vederlo ancora...  Povero  signor Venanzio!
Maestà! (Sbuffa più volte di seguito.) Vi ricordate di quel  povero  contadino, che possedeva un piccolo orto dietro il palazzo
gola e, pallido come un morto, ripetevo dentro di me: - Oh  povero  Cecchino! Oh povero Cecchino! - In un momento io e il
un morto, ripetevo dentro di me: - Oh povero Cecchino! Oh  povero  Cecchino! - In un momento io e il Bellucci ci si ritrovò
lungo soffio: il quale finì da ultimo in un dirotto pianto.  Povero  Cecchino, davvero! Malgrado tutte le cure che gli hanno
avere. Naturalmente mi son guardato bene dal chiedere al  povero  Cecchino Bellucci i dieci pennini nuovi e il lapis rosso e
all’ordine del giorno negli orridi sotterranei di Roma.  Povero  Dentato! il bravo sergente de’ dragoni che facilitò
vergogna e l’infamia sul capo dell’infelice torturato. Il  povero  Dentato così scontava il suo amore per l’Italia e per Roma
Ecco! come da tanti secoli è trattato questo nostro  povero  paese, ed il mondo tollera questi carnefici, li protegge,
sbuffa così forte! ... Veglio io ... (Osservando il Re:)  Povero  Re! Russa ... deliziosamente! (La Regina riprende a
ma insieme calza stivali, beve acquavite, frusta il suo  povero  cavallo, confitto nella miseria atavica delle campagne
ha quattrini. E perché? Perché, se Dio amasse il povero, il  povero  non sarebbe più povero"). Tewje non esiste più: lo hanno
i suoi fratelli, chiamandolo con urli disperati. Ma il  povero  scimmiottino non aveva più fiato di rispondere. "Che cosa
silenzio. "Penso di tornarmene a casa mia ... " "T'inganni,  povero  Pipì! Tu non tornerai a casa." "Pazienza! Resterò qui."
senza aggiungere altre parole, si chinò, e preso il  povero  scimmiottino per la collottola, se lo pose nella tasca
altra consolazione che quella di vedere le zampettine del  povero  scimmiottino, che uscivano fuori dalla tasca del
aggiungendo che la buona Silvia mandò un sospiro pel suo  povero  Manlio. John coll’appetito di dodici anni, stimolato da una
dodici anni, stimolato da una passeggiata ben lunga per un  povero  tar,
non sanno immaginare che cosa possa diventare di cattivo un  povero  ragazzo obbligato a mangiare fin cinque e sei minestre al
e non mi si dice nulla? Ah, c'è una festa in famiglia e il  povero  Giannino si tiene all’oscuro di tutto, condannato a mangiar
del futuro!... Quanti corron baleni dalla luce allo scuro?  Povero  Steno!... è dessa, la blanda incantatrice, quella che segui
tuo, ma ruggono ancor nel tuo cervello le sonore risate del  povero  Lionello!...
è ) 24 giugno 1883 Caro Cesare, Hai da sapere che il  povero  Chieco sta da quindici giorni in un Castel Catino del
strozzalo. Quindi tu vieni qua e stai tre giorni con il  povero  Chieco. Il primo giorno riposerai, il secondo ascolterai la
mi guardare le donne belle del Tirolo che sono tutte mie.  Povero  Chieco, e come si fa?
accecò quel vecchio tentenna per il bene di questo  povero  popolo, e lo lasciò sulla perversa e miserabile via de’
si sentiva di tanto in tanto un urlo, un guaito del  povero  signor Paolo divorato dalla podagra. Questa volta era
malato, lo andava confortando cosí; ma non era sincera. -  Povero  babbo! La sola persona che non m'abbia mai fatto del male!
i piedi rigonfii, stirati sopra un monte di cuscini. -  Povero  babbo! - tornava ad esclamare internamente, vedendo la
strana narrazione. Una settimana dopo la disgrazia del suo  povero  babbo, trovata nel taschino della veste la boccettina che
Figuratevi quante capriole dové fare, al buio, il  povero  scimmiottino. Ma il momento più brutto per lui fu quando si
che passava per caso da quella parte. "Sono io! ... sono un  povero  scimmiottino che muore di fam ... " Ma non poté finire la
di averlo bucato!" "Cinque mesi?", strillò di dentro il  povero  Pipì, "ma dopo cinque mesi troverai nel sacco appena i miei
nel sacco. "Ohi! son morto! ... ", gridò di dentro il  povero  Pipì: e non disse altro. Intanto il sacco, a quell'urto
il sacco si aprì in due parti, e lasciò vedere un  povero  scimmiottino, tutto malconcio, che dava appena gli ultimi
si dica così. Si racconta dunque che c'era una volta un  povero  diavolo, il quale aveva sette figliuoli, che se lo rodevano
ranocchio. - Io son contento - rispose. E la mattina quel  povero  diavolo se lo prese in collo, e cominciò a girare per la
le imposte sul viso. - Bella grazia! - disse quel  povero  diavolo. E riprese ad urlare: - Chi mi compra Ranocchino!
Ma nessuno lo voleva, un cosino a quella maniera! Quel  povero  diavolo non avea coraggio di tornare a casa, dove gli altri
perfino ai sassi. - Che cosa è stato, che piangi così? Il  povero  diavolo si voltò e vide una vecchia seduta a traverso la
era già diventato un ranocchio e saltellava qua e là. Il  povero  padre rimase spaventato. - Fatti coraggio! - gli disse la
rovesciò quel mucchio d'oro nel grembiule e andò via. Quel  povero  diavolo l'attendeva all'uscita. - Tieni! E gli riempì le
di fame? Vendiamola! - La corona reale non si tocca. Quel  povero  diavolo tornò nella grotta in cerca della vecchia, e si
opponeva, ci ha tutti ammazzati. Detto questo, spirò. Quel  povero  diavolo si sentì rizzare i capelli. I figliuoli morti e la
bolliva nella caldaia. Venne la vecchia e dietro a lei quel  povero  diavolo con un carro, su cui erano distesi i cadaveri dei
un Sole. La Reginotta lo riconobbe pel bimbo che quel  povero  diavolo volea vendere, e gli domandò scusa d'avergli
morte deve stupire di tanta differenza fra i funerali del  povero  e quelli del ricco! Deve stupirsi di tanto apparato alla
dovrebbe essere quella di migliorare la condizione del  povero  e non è così sventuratamente. I governi pensano alla
volessero privarsi d’una parte del loro superfluo. Il  povero  manca del necessario per sostentarsi e il ricco nuota tra
ad afferrare un corpo umano che si moveva a stento. Era il  povero  John che si dibatteva contro la morte, dopo aver lottato
tutta per lei di elettriche scintille ancor ripiena.  Povero  Fauno! e in estasi, già da due lustri, aspetta che ripassi
si direbbe quasi capriccioso. Quante mortificazioni un  povero  diavolo deve soffrire se ha la disgrazia di essere deforme!
sinché io non sia di ritorno». Noi sappiamo quanto il  povero  Muzio amasse la bella straniera, pure un’ombra di sospetto,
po' di trotto e un po' di galoppo, si presentò dinanzi al  povero  Generale, e fece l'atto di chiedergli la spada. Leoncino
due piedi un trattato di pace. E la pace fu firmata. Ma il  povero  Leoncino non sapeva rassegnarsi a quest'atto d'umiliazione;
ancora al 1849 ed alla scena fatale in cui il nostro  povero  Muzio all’età di due anni fu derubato del suo patrimonio a
e maledetto, la maggior parte del sesso più forte! Il  povero  Siccio, per l’amore che portava al bambino ed alla casa, fu
e a strigliarlo, come se fosse stato un cavallo. Quel  povero  cappello in alcuni punti era diventato bianchiccio a
fischi, un baccano indiavolato, da levar di cervello. Il  povero  Gigino, che avrebbe pagato Dio sa che cosa per aver le ali
così screanzato, che il cocuzzolo volò via di netto, e il  povero  Gigino rimase con la sola tesa penzoloni intorno alla
sfuggir di bocca una volta, pochi giorni prima di morire: -  Povero  figliuolo! Povero figliuolo! Chi gl'insegnerà a fare un
volta, pochi giorni prima di morire: - Povero figliuolo!  Povero  figliuolo! Chi gl'insegnerà a fare un buco nell'acqua? Il
il Principe aveva avuto il capriccio di travestirsi da  povero  diavolo, col più logoro vestito di uno dei suoi servi.
parole della Principessa sua madre in fin di vita: -  Povero  figliuolo! Povero figliuolo! - Era da compiangere davvero!
Principessa sua madre in fin di vita: - Povero figliuolo!  Povero  figliuolo! - Era da compiangere davvero! Aver trovato chi
E intanto non trovava. Un buco nell'acqua! Era possibile?  Povero  Principe! Aveva perduto l'appetito, non si riconosceva,
occhi in viso alla signora, descrisse la disperazione del  povero  suo padre, quando vide le guardie sull'uscio venute per
anche per me, se il signor Tognino fa questa figura a quel  povero  uomo. Pensi, un vecchio di sessant'anni! un vecchio di
questo castigo. Pensi che è come condannare a morte un  povero  vecchio coi capelli bianchi. È come dire a un povero
un povero vecchio coi capelli bianchi. È come dire a un  povero  giovine di vent'anni: va, sei disonorato per sempre... No,
sorella maggiore. "Capisco il suo dolore e il suo spavento,  povero  Ferruccio, e la ringrazio di essere venuto a parlarmene.
di sentire una vampa di rossore scaldarle il viso. "Questo  povero  giovine è venuto ad implorare grazia per suo padre. Mi si
in ginocchio colle lagrime agli occhi." "Quel signor  povero  giovine favorirà a prender l'uscio e dopo l'uscio le scale
che mirava ad ingrossare le cose: "Al padre di questo  povero  giovine ho già perdonato una volta; ma ora vedo che mi paga
di belva ferita, che il contegno modesto e umile del  povero  figliuolo non aveva provocato. Arabella entrò in mezzo e
che non è segno di forza il mostrare di aver paura di un  povero  vecchio." "Sa lei quel che si dice?" interrogò di nuovo il
un'altra volta, se le piacerà. Ora si tratta di quel  povero  vecchio..." "Di quel povero vecchio..." ripeté con grossa
piacerà. Ora si tratta di quel povero vecchio..." "Di quel  povero  vecchio..." ripeté con grossa ironia, ridendo sulle sue
grossa ironia, ridendo sulle sue parole. "Già, già: di quel  povero  vecchio... e anche un po' di quel povero giovine..." e nel
"Già, già: di quel povero vecchio... e anche un po' di quel  povero  giovine..." e nel sorriso sarcastico guizzò una passione
con voce lenta e irritata: "Ebbene, sissignore, anche quel  povero  giovine mi preme..." E uscì, chiudendo dietro di sé i
pel loro mestiere. "Non è dunque la paura di un  povero  vecchio che mi ha fatto comparire duro e intransigente
per la donna che stende le braccia all'uomo ignoto, pel  povero  poeta, altro prigion del loto, che assalta il ciel
o ad apprestargli le limonate. Sorridendo, gli diceva: -  Povero  Calogero! Povero Calogero! - Da lì a poco, il delirio lo
le limonate. Sorridendo, gli diceva: - Povero Calogero!  Povero  Calogero! - Da lì a poco, il delirio lo riprendeva: - Come
per una mano e gliela strinse, esclamando commosso: -  Povero  Calogero! Povero Calogero! - E al povero Calogero venivano
e gliela strinse, esclamando commosso: - Povero Calogero!  Povero  Calogero! - E al povero Calogero venivano le lacrime agli
commosso: - Povero Calogero! Povero Calogero! - E al  povero  Calogero venivano le lacrime agli occhi, non per quelle
stringere la mano, e udendo le affettuose parole:  Povero  Calogero! - pur provando il terrore del pericolo corso dal
per fartene una brutta assai! - gli diceva il Piemontese -  povero  Calogero! - Dica: Povero Cardello - egli rispose: - come mi
- gli diceva il Piemontese - povero Calogero! - Dica:  Povero  Cardello - egli rispose: - come mi chiamavano al mio paese
un atroce delitto, quando si tratta di dare addosso a un  povero  ragazzo che non ha voce in capitolo!) ma io ho incominciato
la zia Bettina. - Vedete un po' come ha ridotto quel mio  povero  Bianchino! - Toh! - ha esclamato il babbo guardando il cane
- È stato lui! Ed è tinta a olio che non va più via!...  Povero  Bianchino mio!... - Che male c'è? - ho borbottato io con
dal collo, dall'aperta finestra mestamente lanciollo. -  Povero  mio, m'accorgo che tu sei sempre quello!.. - Ti mutasti tu
- Ah!... - E con un ruggito Muscolo si è scagliato sul  povero  Mi' lordo e afferratolo per un braccio lo ha tirato fuori
un gran crac e s'è accorto che un pezzo dei calzoni di quel  povero  ragazzo era rimasto attaccato sul sedile. Muscolo è rimasto
e con gli animali, figuriamoci quanto fosse cattiva col  povero  Fiorino! E Fiorino, quando rimaneva solo, pian- geva
alla spelonca, echeggiava dei suoi lamenti. Una sera il  povero  bambino piangeva, stropicciandosi le manine sudice sul
Le lucciole si mossero a stormi di- nanzi a Fiorino, e il  povero  bimbo tornò alla capanna della strega. - Monello!
e allora tutte le piccole ancelle si diedero a gridare: -  Povero  Fiorino! Povero Fiorino! - Meriti un premio, - disse la
le piccole ancelle si diedero a gridare: - Povero Fiorino!  Povero  Fiorino! - Meriti un premio, - disse la pic- cola Fata - e
ricompense di molto oro e quant’altro potevano desiderare.  Povero  popolo di Roma! E chi dobbiam contar noi sotto quella
pasta dell’umana famiglia? Dalla stessa storia del nostro  povero  Muzio sembrerebbe di no. E Muzio amava Giulia? Muzio
camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del  povero  vedovo. - Dio mio, sclamò, come destandosi a sua volta da
Ciò che sapeste per l'angosciosa espansione di quel  povero  Beppe, è il primo filo di tutta una lugubre istoria che
accanto al suo Mauro non avrebbe condotto che Blitz, il  povero  Blitz, il povero pessimista sporco . La vigilia
Mauro non avrebbe condotto che Blitz, il povero Blitz, il  povero  pessimista sporco . La vigilia dell'Epifania mentre stava
cuore era ancor tenero di speranze e di sogni. Ora questo  povero  cuore pareva assiderato anche lui in una pace profonda. Il
pel suo verso. - Perchè non me lo avete insegnato voi? Il  povero  dottore, che aveva sprecati tanti mesi di corte, non
al paralitico: Prendi il tuo letticciuolo e cammina; al  povero  Lazzaro: Sorgi dalla tua fossa. Ebbene, vecchio e tribolato
indosso, non ancora ben distesi dal sole, gli abiti del  povero  Cesarino. "Come hai saputo che partivo stasera?" "La mamma,
davanti. "Non avrei creduto che dovesse finire cosí.  Povero  papà!" "La mamma lo fa per il vostro bene" fu presto a dire
in lei. Non mai Arabella gli era parsa cosí somigliante al  povero  Cesarino come quella sera che la rivedeva nell'abito
nello scompartimento riservato ai cani che viaggiano.  Povero  Giovedí!.. non voleva distaccarsi dal suo padrone.
la mamma mi ha dimandato se io sapevo com’era morto il mio  povero  papà. Essa non sa ancora tutta la verità ... ."
innanzi alle quali è religione chinare la testa." "Lo so,  povero  zio!" esclamò con pieno abbandono la ragazza, alzando il
forse lo stesso colpo di mare il quale aveva portato via il  povero  John slanciava come un sacco sulla parete di sottovento,
non abbassate il velo! L'uomo ignoto che segue, come un  povero  cane, i passi onde intrecciate le vostre corse strane, che
romana sotto il comando dell’arditissimo bergamasco. Il  povero  popolo di Roma era docile alla direzione di quei forti e
 Povero  conte Alvaro!... ecco ci pensa la sera (era già ben lontana
lo si sa) foste voi meno briganti derubando e sgozzando un  povero  popolo che vi credeva amici. Voi, non solo siete briganti,
che in suo onore dicesse una parola di orazione funebre. Il  povero  principe con tutta la sua volontà di fare il bene n’era
la verità, non mancavano mai di fare un po' di elemosina al  povero  vecchio. E anche Pipì lo soccorreva frequentemente: ma
intera! Credevo quasi di morire!" "Davvero? ... Oh  povero  Arabà! ... ", disse Pipì con falsa compassione. E dopo se
Quel raglio fu l'unica consolazione che avesse il  povero  Pipì durante il suo misterioso viaggio, rinchiuso in un
tranquillamente dal punto in cui è stato interrotto. Il  povero  signor Venanzio, dunque è morto: e questo l'ho scritto fino
per questo di avere abbreviato la vita d'un minuto a quel  povero  disgraziato. Però, per quanto la notizia della morte del
un modo curioso, con uno stile pieno di ironia come se il  povero  signor Venanzio nell'ultima ora della sua vita si fosse
due occhi come se la volesse mangiare. Eppure a sentire il  povero  signor Venanzio, che spiegava tutte le ragioni per le quali
- Ora io mi ricordavo benissimo che questo fatto al  povero  signor Venanzio l'avevo detto proprio io, ragione per cui
le barbe che avevo pescato io nella bocca sgangherata del  povero  signor Venanzio. A quella vista, naturalmente, non seppi
avvocato! E ha fatto per porgergli l'astuccio col dente del  povero  signor Venanzio, ma il Maralli l'ha respinto con un gesto
notaro per distribuire ai poveri i denari lasciati loro dal  povero  signor Venanzio, la Cesira mi ha detto: - Ha visto, sor
cartone una pastiglietta di poligala. "È la nuora di quel  povero  signor Tognino? povero uomo, morto giovine anche lui.
di poligala. "È la nuora di quel povero signor Tognino?  povero  uomo, morto giovine anche lui. Ma...! nido fatto gazza
che gli conviene fidarsi di me. Mi sta a cuore anche a me,  povero  figliuolo, perché ho conosciuta la sua mamma e con queste
Quindi gli conviene mettersi nelle mie mani". "O  povero  martire!" scoppiò a dire lagrimando la Colomba. "Non
doloroso. "Benedetta gente!" riprese dopo un istante il  povero  Galimberti, che non aveva il cuore di sasso. "Tutto quello
le donne, le donne…" seguitò un gran pezzo a ripetere il  povero  uomo, quando rimase solo, rotto e sfasciato anche lui sotto
"Te li ricomprerai prima di montare sul bastimento." "Oh  povero  me! povero me!", gridò lo scimmiottino simulando un gran
prima di montare sul bastimento." "Oh povero me!  povero  me!", gridò lo scimmiottino simulando un gran dispiacere.
tolda osservando il movimento e delle nubi e del mare e del  povero  legno, che somigliante a persona travagliata, gemeva