Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: pippo

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Ma come avvenne? - domandò il giovane biondo. - Avvenne che  Pippo  voleva domare una cavalla saura, e uscimmo per la campagna
dove la strada diventava erta per una salita faticosissima,  Pippo  mi disse: " Ora sta attento, che le dò un sacco di frustate
noi c'è poco da fare. " Come vedi, era tutto un programma.  Pippo  frustò la bestia infatti, dirigendola alla salita; la
ci lanciò ambedue, lunghi quant'eravamo in un fossato, dove  Pippo  si ruppe una gamba, io mi ruppi un braccio, e la cavalla si
del vicino paese; ma non è ben certo. È certo però che  Pippo  Corradi non poteva fare la minima cosa, senza che subito
a Pietranera e mettevano lui in canzonella. Poi, quando  Pippo  Corradi, molto incostante nei gusti, tradí la magia bianca
mano, delicatamente, e imboccatolo, pensò di sbalordire  Pippo  con una scala semitonata; ma cacciò una stecca. Allora
turco; gli pareva di non avere piú la testa al posto appena  Pippo  prendeva a ripassarsi il maledetto La donna è mobile , cioè
gara sviluppa le umane facoltà, questo di Nino d'Arco con  Pippo  Corradi basterebbe. Infatti, visto che il Corradi aveva già
da ufficiale telegrafico di Golastretta, dopo che  Pippo  Corradi aveva accumulati nelle mani gli uffici della posta
osservando tutte quelle macchine già messe a posto, di cui  Pippo  Corradi gli snocciolava con gran facilità i nomi strani,
aveva preso a scapricciarsi con quel frequente tremolio; e  Pippo  Corradi, sospettando il tiro del collega, si rodeva il
a Pietranera. Quando il ragazzo tornò con la risposta di  Pippo  Corradi: - È una sciocchezza; state tranquilli! - s'udí
facesse il rapporto alle autorità. Egli pensava soltanto a  Pippo  Corradi che si sarebbe divertito alle sue spalle, saputa la
se tutto questo non fosse bastato, ecco, il giorno dopo,  Pippo  Corradi, tic-tac-tic-tac, che telegrafava: "Oggi alle 2@ 2
le giornate eran già corte e il freddo si faceva sentire,  Pippo  stava sulla porta del suo albergo per vedere se giungeva
- Potresti darmi una camera per me solo e una buona cena?  Pippo  si cavò il cappello e rispose: - In quanto alla cena non
assicurazione era fatta in tono così perentorio che a  Pippo  non rimase altro che ubbidire, e, stronfiando, seguì messer
Gentile, sul quale cadevano tutti i sospetti. Ma lasciamo  Pippo  e torniamo al cadavere. Il Bargello e messer Gentile
nel sagrato, e quindi tornò all'Albergo Rosso. L'oste  Pippo  era ancora fra la morte e la vita, ma Rosa stava bene e
era così affranta che fu portata nella camera fatale, dove  Pippo  ebbe ordine di recar la cena. Uno dei cavalieri era rimasto
bevevano nella sala comune. Quando la minestra fu pronta,  Pippo  mise due scodelle in un vassoio e salì la scala; ma appena
la Rosa vedendo quei due cadaveri, quella fuga e il suo  Pippo  inebetito! Ella lasciò bruciare la cena e corse in paese a
chiedere aiuto. A un tratto l'osteria fu piena di gente, e  Pippo  fu circondato da una folla che lo interrogava, lo scoteva,
che lo interrogava, lo scoteva, per farlo tornare in sé. Ma  Pippo  non dava segno di senno. A un tratto, alcuni dei cavalieri
ricomparvero, ordinarono a tutti di uscire, presero  Pippo  di peso e lo misero in mezzo di strada, e con una face di
e non era più che un mucchio di rovine. Questa volta  Pippo  non si riebbe dalla paura: egli rimase ebete per tutto il
capivo il perché. Vedevo un ciuffo de' capelli rossi di don  Pippo  e un braccio nudo dall'altra parte." "Io però" osservò
e spendeva moltissimo: in questo eran tutti d'accordo. Don  Pippo  n'era innamorato. Tutt'altro! Alcuni parlavano di certe
venuti a questo? - È tutta bontà di Dio e di prete Cirillo,  Pippo  - rispondeva la bella moglie. - Oh, perché non è qui anche
ira pubblica nell' appendice del magno foglio del mattino.  Pippo  non aveva ancora quell' andatura maestosa e cattedratica,

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