Ma come avvenne? - domandò il giovane biondo. - Avvenne che | Pippo | voleva domare una cavalla saura, e uscimmo per la campagna |
Il maleficio occulto -
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dove la strada diventava erta per una salita faticosissima, | Pippo | mi disse: " Ora sta attento, che le dò un sacco di frustate |
Il maleficio occulto -
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noi c'è poco da fare. " Come vedi, era tutto un programma. | Pippo | frustò la bestia infatti, dirigendola alla salita; la |
Il maleficio occulto -
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ci lanciò ambedue, lunghi quant'eravamo in un fossato, dove | Pippo | si ruppe una gamba, io mi ruppi un braccio, e la cavalla si |
Il maleficio occulto -
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del vicino paese; ma non è ben certo. È certo però che | Pippo | Corradi non poteva fare la minima cosa, senza che subito |
Racconti 2 -
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a Pietranera e mettevano lui in canzonella. Poi, quando | Pippo | Corradi, molto incostante nei gusti, tradí la magia bianca |
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mano, delicatamente, e imboccatolo, pensò di sbalordire | Pippo | con una scala semitonata; ma cacciò una stecca. Allora |
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turco; gli pareva di non avere piú la testa al posto appena | Pippo | prendeva a ripassarsi il maledetto La donna è mobile , cioè |
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gara sviluppa le umane facoltà, questo di Nino d'Arco con | Pippo | Corradi basterebbe. Infatti, visto che il Corradi aveva già |
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da ufficiale telegrafico di Golastretta, dopo che | Pippo | Corradi aveva accumulati nelle mani gli uffici della posta |
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osservando tutte quelle macchine già messe a posto, di cui | Pippo | Corradi gli snocciolava con gran facilità i nomi strani, |
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aveva preso a scapricciarsi con quel frequente tremolio; e | Pippo | Corradi, sospettando il tiro del collega, si rodeva il |
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a Pietranera. Quando il ragazzo tornò con la risposta di | Pippo | Corradi: - È una sciocchezza; state tranquilli! - s'udí |
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facesse il rapporto alle autorità. Egli pensava soltanto a | Pippo | Corradi che si sarebbe divertito alle sue spalle, saputa la |
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se tutto questo non fosse bastato, ecco, il giorno dopo, | Pippo | Corradi, tic-tac-tic-tac, che telegrafava: "Oggi alle 2@ 2 |
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le giornate eran già corte e il freddo si faceva sentire, | Pippo | stava sulla porta del suo albergo per vedere se giungeva |
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- Potresti darmi una camera per me solo e una buona cena? | Pippo | si cavò il cappello e rispose: - In quanto alla cena non |
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assicurazione era fatta in tono così perentorio che a | Pippo | non rimase altro che ubbidire, e, stronfiando, seguì messer |
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Gentile, sul quale cadevano tutti i sospetti. Ma lasciamo | Pippo | e torniamo al cadavere. Il Bargello e messer Gentile |
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nel sagrato, e quindi tornò all'Albergo Rosso. L'oste | Pippo | era ancora fra la morte e la vita, ma Rosa stava bene e |
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era così affranta che fu portata nella camera fatale, dove | Pippo | ebbe ordine di recar la cena. Uno dei cavalieri era rimasto |
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bevevano nella sala comune. Quando la minestra fu pronta, | Pippo | mise due scodelle in un vassoio e salì la scala; ma appena |
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la Rosa vedendo quei due cadaveri, quella fuga e il suo | Pippo | inebetito! Ella lasciò bruciare la cena e corse in paese a |
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chiedere aiuto. A un tratto l'osteria fu piena di gente, e | Pippo | fu circondato da una folla che lo interrogava, lo scoteva, |
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che lo interrogava, lo scoteva, per farlo tornare in sé. Ma | Pippo | non dava segno di senno. A un tratto, alcuni dei cavalieri |
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ricomparvero, ordinarono a tutti di uscire, presero | Pippo | di peso e lo misero in mezzo di strada, e con una face di |
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e non era più che un mucchio di rovine. Questa volta | Pippo | non si riebbe dalla paura: egli rimase ebete per tutto il |
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capivo il perché. Vedevo un ciuffo de' capelli rossi di don | Pippo | e un braccio nudo dall'altra parte." "Io però" osservò |
Malombra -
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e spendeva moltissimo: in questo eran tutti d'accordo. Don | Pippo | n'era innamorato. Tutt'altro! Alcuni parlavano di certe |
Malombra -
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venuti a questo? - È tutta bontà di Dio e di prete Cirillo, | Pippo | - rispondeva la bella moglie. - Oh, perché non è qui anche |
Il cappello del prete -
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ira pubblica nell' appendice del magno foglio del mattino. | Pippo | non aveva ancora quell' andatura maestosa e cattedratica, |
La Stampa e la Politica -
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