occuparmi di filosofia e di cose di pensiero, mentre la | patria | arde e il petto di noi, che siamo rimasti in vita, non deve |
I sogni dell'anarchico -
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resterà in vita vivrà un vendicatore. Vendetta per la | patria | distrutta, per le nostre case incenerite, per l'aratro, |
I sogni dell'anarchico -
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vendetta per tanti delitti commessi, per questa nostra | patria | violata, esecrata; vendetta per l'Italia che piange, che |
I sogni dell'anarchico -
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Milano è distrutta, ne vedere l'abiezione estrema della | patria | amata! Al giuro, amici, al giuro! La compagnia nera della |
I sogni dell'anarchico -
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chiercuti. Ma Roma! La Roma del genio e delle leggende, la | patria | dei Fabi e dei Cincinnati, l’emporio delle meraviglie |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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e l’animo mio fu ringiovanito dal loro fervido amore di | patria | e dell’umanità. Vicenza, Treviso, Udine, Belluno, Feltre, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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la causa del nemico; combattere per l'assassinio della | patria | libertà! Si difende da loro; lotta da prode; ma i nemici |
I sogni dell'anarchico -
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ferite. Quanto gli dolgono; mi è per la patria, per la | patria | diletta; e finalmente riceve un gran colpo al petto. La |
I sogni dell'anarchico -
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se anche per esse ci si renda al castigo; rendèteci la | patria | nostra! ... Non la chiediamo per noi, che ne siamo |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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di nobili palpiti; che non vi può essere vero amore di | patria | senza vero, sentito, intenso amore alla Chiesa. Egli sente |
I sogni dell'anarchico -
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concittadini e possa insegnar loro a non più lasciare la | patria | terra in preda allo straniero ed ai preti suoi manutengoli, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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superbo squarcio di poesia | patria | del grandissimo scrittore dell’Italia antica io ho voluto |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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dei torrenti, che gli destavano una nostalgia grande di una | patria | lontana, della sua. vera patria, che non era ancora la |
I sogni dell'anarchico -
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lontana, della sua. vera patria, che non era ancora la | patria | celeste; che si trovava sulla terra; dove, ci non lo |
I sogni dell'anarchico -
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Ma egli le volse sdegnoso i! capo e parti in cerca della | patria | lontana, del paese dei suoi sospiri. Il sorriso si spense |
I sogni dell'anarchico -
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l'impossibile per gua- rirla. Il mercante doveva tornare in | patria | sopra una delle sue galere, che faceva il traffico col |
Le Fate d'Oro -
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tutte le differenze; i popoli schiavi aspirano alla | patria | per smarrirla all'indomani nella fratellanza universale. La |
Oro Incenso e Mirra -
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per smarrirla all'indomani nella fratellanza universale. La | patria | è il mondo, non vi è dunque più patria. Quale è la nostra |
Oro Incenso e Mirra -
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fu una torre nello stato che era una fortezza, nella | patria | che era un mondo contro il mondo; poi nel medioevo la torre |
Oro Incenso e Mirra -
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trasformò in città: allora l'orda si mutò in popolo, e la | patria | arrivava fin dove gli ultimi armati dell'orda potevano |
Oro Incenso e Mirra -
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tela eternata; e pensavo a mia madre ed agli amici, e alla | patria | lasciata. Trovai quel parco. In mezzo era un castello: di |
FIABE E LEGGENDE -
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ora la Grazia, fareste, Noi, offensori di essa. La | Patria | non ha più nulla a sperare da voi, nè voi dalla Patria. «Ed |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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di quei militi della libertà di Roma. Liberare la | patria | o morire! era il loro proposito, e poco loro importava di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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come allora, noi tuteleremo la libertà di questa nostra | patria | infelice e marceremo alla riscossa quando essa voglia |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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- Quanto cercava. La terra sospirata dai miei sogni; la | patria | terrena, che mi fa pregustare le dolcezze dell'eterna; un |
I sogni dell'anarchico -
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fate da birri in vece mia, ma non la toccate! Oh! Roma! | patria | dell’anima! tu, sei veramente la sola! l’eterna! Al disopra |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sulle Alpi, l'autunno a Venezia. Assolutamente la mia | Patria | dev'essere visitata così ... Entravano i bimbi pel bacio |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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ambizione locale, ma perde di vista il bene supremo della | patria | e della religione . - Conte, conte, conte - scattò |
Giacomo l'idealista -
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Dio di saper intendere che cosa sia il bene supremo della | patria | e della religione, tanto quanto lo può intendere un seguace |
Giacomo l'idealista -
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Dio di saper intendere che cosa sia il bene supremo della | patria | e della religione. A noi non importa tanto il vincere |
Giacomo l'idealista -
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e la salubrità fisica e morale del lavoro e la fratellanza | patria | ed umana, noi per siffatto modo avremo indicati agli |
UNA SERENATA AI MORTI -
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un solo giorno di umiliazione e di sciagura della povera | patria | mia!». Intanto l’infelice Camilla all’alito soave dell’aria |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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mascherato da liberale, col pomposo pretesto di servire la | patria | e di lavar le macchie delle bandiere non contaminate! |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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a salutare Anfitrite liberatrice, come il mare fosse la | patria | loro, non hanno d’uopo di spiegazioni. |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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valorosi ufficiali della marina del rajah a cui la vostra | patria | ha armato il braccio per sopprimerci senza misericordia, |
IL RE DEL MARE -
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e prode per natura, sentiva nell’anima l’umiliazione della | patria | ed ardeva di vederla liberata da’ suoi oppressori stranieri |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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ad esempio, resterà pur sempre posto per l' amor di | patria | e per l' obbedienza cosciente. Sorge spontanea la domanda: |
La stampa terza pagina 1986 -
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Perdonerà, ma vi può essere un pericolo. - La patria, la | patria | anzi tutto, - osservò quel sant'uomo di mio zio Michele. - |
VECCHIE STORIE -
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far colazione con suo zio. - Abbi pazienza, nipote mio: la | patria | anzi tutto. - E mio zio rideva. La parola colazione il |
VECCHIE STORIE -
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l'Italia. Maledetta l'ora che ho deciso di ritornare in | patria | attraversando in ferrovia tutto l'Industan! A quest'ora |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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ufficiale della letteratura italiana! Delizie che in | patria | dànno cinque minuti di malumore e non altro. Ma là, in |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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.... Altri fra quei fortunati di prora non avevano | patria | o l'avevano maledetta, o temerarii si gettavano in un nuovo |
Un giorno a Madera -
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di bello da mostrarmi ? - No, Maestà, non ho nulla , ma in | patria | ho lasciato una figlia tanto buona e tanto bella che sempre |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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il padre con che cuore s' imbarcasse e tornasse in | patria | ! Appena la nave fu in vista, tutte e tre le figlie furono |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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assaporare la tenuità di un affetto gentile; quantunque la | Patria | fosse lor stata avversa, e il suo nome non sovvenisse che |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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quell’indegno Romano che non sente l’umiliazione della sua | patria | e che non è pronto a bagnare il suo ferro nel sangue de’ |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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lettere greche, latine e sanscrite ed in filosofia e storia | patria | ed universale egli era un ignorantone nella animalità |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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è l'imparità, è l'indegnità di sostenere la causa della | Patria | e della Ragione, quando si è in peccato carnale. Così egli |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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un bambino. Quando ne avrò quaranta, sarà lo stesso. La | patria | potestà è terribile tra noi, come presso gli antichi |
IL BENEFATTORE -
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scellerati padri vostri, che precipitarono questa bella | patria | in tanta abbiezione! Tornate amici. Tornate fratelli! |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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