poetici, nostri ed altrui, con danno di tutti. Anche a | Pasquale | era successo poche volte, e sempre la consapevolezza di |
Lilit -
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e vigorosi. In un quarto d' ora il lavoro era fatto: ma a | Pasquale | questa folgorazione, questo processo fulmineo in cui la |
Lilit -
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cranio. I colleghi alle scrivanie vicine non gli badavano: | Pasquale | si concentrò selvaggiamente sul foglio che aveva davanti, |
Lilit -
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appunto come una cosa viva. Era la poesia più bella che | Pasquale | avesse mai scritto. Stava lì sotto i suoi occhi, senza una |
Lilit -
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esile sotto il carico di una statua gigante. Erano le sei; | Pasquale | la chiuse a chiave nel cassetto e se ne tornò a casa. Gli |
Lilit -
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davanti all' opera fondamentale della propria vita? | Pasquale | era sicuro che i suoi futuri biografi non lo avrebbero |
Lilit -
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niente da fare: ricordando l' incidente della sera prima, | Pasquale | ripose il foglio nel cassetto con grande attenzione. |
Lilit -
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dopo il foglio non c' era. La faccenda diventava seccante. | Pasquale | mise sottosopra tutti i suoi cassetti, richiamando alla |
Lilit -
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di mezzogiorno, e tutti si alzarono per andare a mensa, | Pasquale | vide che il foglio sporgeva dal sottomano di un buon dito. |
Lilit -
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all' intonaco per due terzi; un terzo pendeva verso terra. | Pasquale | prese la scala, staccò il foglio con precauzione, e di |
Lilit -
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n. Sporgevano come i peli di una barba mal rasa, e parve a | Pasquale | che vibrassero perfino un poco. Era ora di andare in |
Lilit -
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vibrassero perfino un poco. Era ora di andare in ufficio, e | Pasquale | era perplesso. Non sapeva dove mettere la poesia: aveva |
Lilit -
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opposto dello scrittoio. Oramai si stava facendo tardi; | Pasquale | aveva un appuntamento importante alle nove e mezzo, e non |
Lilit -
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tre o quattro, li spianò con cautela, ma erano illeggibili. | Pasquale | trascorse la domenica successiva in tentativi sempre meno |
Lilit -
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qui a passare l'ultima notte? - Ero ai Tre Turchi ... | Pasquale | annunziò una deputazione. La deputazione si componeva di un |
Senso -
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un fallimento improvviso; e dovendo partire domani sera ... | Pasquale | annunziò un'altra deputazione. Entrarono due donne. L'una |
Senso -
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denti, che aveva radi e cavallini, un fischietto acuto. - | Pasquale | verrà a portarle il caffè; faremo colazione assieme un'ora |
Senso -
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dopo fuggito il padre, morì. Allora la disgraziata ... - e | Pasquale | agitò due volte la mano destra innanzi alla fronte, poi |
Senso -
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ode, subito dopo, pronunzia il nome del marito. Anche san | Pasquale | è protettore delle ragazze da marito e bisogna dirgli per |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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e bisogna dirgli per nove sere l'antifona: O beato san | Pasquale | - mandatemi un marito - bello, rosso, colorito - come voi |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Mentre sale la scaletta esterna comune, la moglie di | Pasquale | lo chiama per sapere se ha visto il marito. "Non l'ho visto |
Vietato ai minori -
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per Milano. Sono stati inaugurati gli Asili notturni in via | Pasquale | Sottocorno fondati dalla ammirevole generosità di Edoardo |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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camera reverendissima stonava la scatola di cerini, che | Pasquale | aveva lasciato, dove dall'una parte si vedeva un caporale, |
Senso -
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la malinconia dei grandi fabbricati inutili; quello di San | Pasquale | a Chiaia, è addirittura chiuso; il venditore napoletano non |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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piovere grazie, era comparso, uscendo dal Duomo. Era san | Pasquale | Baylon, il santo protettore delle ragazze, quello cui esse |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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quello cui esse fanno la novena per trovar marito, san | Pasquale | che manda il marito alle fanciulle, un santo accomodante, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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cadde, lentamente roteando, una rosa sul braccio di san | Pasquale | e tutte sentendo l'omaggio, il desiderio, in quell'atto, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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rispose di lì a poco il fraticello, - devi prendere il cero | pasquale | che è nella cappella del tuo castello, e recarti con |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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agli ultimi d'aprile, - il mugnaio compié il precetto | pasquale | ed il confessore gli impose di riconoscere legalmente il |
CENERE -
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ventina di lire, la domenica, per l'affitto delle sedie. | Pasquale | mio piglia quindici soldi, i giorni di lavoro, venticinque |
STORIA DI DUE ANIME -
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chiesa, lavare i vetri, spolverare tutto, e si scarica su | Pasquale | mio, mentre egli fa il signore, il sediario e le sue |
STORIA DI DUE ANIME -
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degna: il Padre Eterno non mi ha voluta. Io vidi Pasquale, | Pasquale | vide me, non avevamo un soldo, nè io, nè lui, salvo la |
STORIA DI DUE ANIME -
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ti insegnerò tante altre preghiere, una delle quali per San | Pasquale | che ci avvertirà dell'ora della nostra morte. E così sia. |
CENERE -
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signor Capon-Folchetto (corrispondente parigino), il prof. | Pasquale | Turiello (corrispondente napoletano). Aggiungete alle spese |
La Stampa e la Politica -
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di Ariel, da san Raffaele protettore delle fanciulle, a san | Pasquale | protettore delle donne, un po'in dialetto napoletano, un |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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da frate, insieme ai rosarii, ai reliquiarii, al cero | pasquale | che formavano due trofei, ai due lati del letto maritale; e |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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croce nera di legno senza Cristo, il ra- metto dell'ulivo | pasquale | doveva esser vecchio di anni, non rimaneva che lo stecco. |
Il fosso -
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deicida". Questa formulazione, che compare nella liturgia | pasquale | in tempi remoti, ed è stata soppressa solo dal Concilio |
Se questo è un uomo -
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