Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: orazio

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John? Oh! John poi era l’essere più felice di questa terra.  Orazio  lo aveva armato di una delle carabine prese ai briganti che
in tutte le sue escursioni di caccia. Un giorno  Orazio  e John si trovavano nella foresta cacciando un cervo. John
ed allontanossi seguendo le istruzioni del suo compagno.  Orazio  rimase alla posta. Le disposizioni d’Orazio furono
Col primo tiro lo colpì, ma l’animale non cadde; allora  Orazio  lasciò andare il secondo colpo e la belva diede un lamento
colpo e la belva diede un lamento e stramazzò. Aveva appena  Orazio  scaricato i due tiri della sua carabina quando un movimento
autorità e sangue freddo che ne fu sorpreso il nostro prode  Orazio  e fermossi. Armato da capo a piedi il nuovo venuto aveva un
calzava elegantemente affibbiate. «Io non ti sono nemico  Orazio  - disse Gasparo (poiché era egli stesso) - anzi io vengo ad
rovina de’ tuoi compagni». «Che non mi sei nemico - rispose  Orazio  - lo prova il tuo contegno; tu avresti potuto uccidermi se
del governo dei preti offriva invece il suo concorso ad  Orazio  colla sola condizione di esser accolto nella banda
Posson dire lo stesso i preti?». Qui giungeva John, ed  Orazio  pensò bene di marciare colla preda ed il nuovo compagno
 Orazio  si mise a percorrere in su ed in giù la spiaggia con
che si sforzava di tenersi a galla. Questa scoperta spinse  Orazio  ad avvicinarsi vieppiù verso l’onda e nell’andirivieni di
con sovrumani sforzi co’ flutti imperversanti. Colse  Orazio  nelle robuste sue braccia il giovane Inglese e lo trasportò
che era inutile pensare all’imbarco durante quella notte.  Orazio  inoltre, benché non fosse uomo di mare, s’era accorto prima
dir nulla a nessuno; specialmente a' miei fratelli. Guai se  Orazio  e Pierino sapessero qualche cosa!". Nel dir così, si trovò
Tirreno. Poi Clelia era così bella! così gentile! ed  Orazio  uno di quei tipi che affascinano la gioventù, ed era
al riposo. «Riposatevi qui per un momento», disse  Orazio  alle donne, e mettendo alla bocca un piccolo corno ch’ei
di guardia, situata sopra uno dei detti tumuli, capanna che  Orazio  certo doveva conoscere e della quale i suoi compagni non si
il piccolo John, ma un fiasco d’Orvieto di cui  Orazio  aveva provvisto le viaggiatrici vi supplì dovutamente e
piedi vicini al fuoco, come se fosse in un letto di piume.  Orazio  dopo aver percorso la spiaggia un gran pezzo ad onta
Chiamino pure briganti come il prezzolato dal prete il mio  Orazio  Coclite. Ove il suo brigantaggio si confini a voler
sia più educato dai settari di Lojola. «Signora! - disse  Orazio  con una voce che fe’ rimescolare ancor più la nostra buona
dolorosamente col pensiero a quei cari. «Essi - rispose  Orazio  - sono probabilmente lontani in alto mare e speriamo fuori
uragano!». Un silenzio assoluto succedeva a queste parole.  Orazio  che non cessava di spiare l’apparire dell’alba, quando
carabina fu destato John ed in pochi minuti i quattro con  Orazio  alla testa uscivan dalle macerie dirigendosi verso
bisognava scoprire il lido pria di addentrarsi nel bosco ed  Orazio  salito su d’un monticello di sabbia con dietro John
ch’erano rimaste in una specie di avvallamento del terreno,  Orazio  disse: «I nostri amici sono fuori di pericolo, tocca ora a
piuttosto ad aperture dovute alle corna del bufalo.  Orazio  che era sempre alla testa della comitiva composta di
della speranza di poterli rivedere presto. Non tardarono  Orazio  e John a raggiungere le loro compagne portando a stanga un
metà tenne in colonna ed ordinò alle trombe la carica.  Orazio  co’ suoi giovani Romani, avrebbe potuto scansare il
si tenne pronta ogni cosa per la difesa. L’ordine dato da  Orazio  alla sua gente era di non tirare da lontano, aspettare il
fisionomia del nemico le care sembianze della sua Irene.  Orazio  aveva una canna della sua carabina carica e poteva
nemico e lasciò andare il colpo ma il braccio robusto di  Orazio  deviò l’arma, che andò a ferire uno degli assalitori che
le donne, con un inchino graziosamente le salutò, mentre  Orazio  le diceva: «Irene, ti presento Silvia e Clelia, la sposa e
«Tu m’aspettavi dunque stasera?» disse amorosamente  Orazio  ad Irene. «Oh sì! me lo diceva il cuore, che non avresti
solo, e in un altro lettino accanto al suo, dormivano  Orazio  e Pierino. "Peccato!", disse Cesare con un gran sospiro,
sopra il pezzo di foglio: Pagherete ai miei nipoti Cesare,  Orazio  e Pierino lire cento, che segnerete a mio debito. Lo zio "E
rimedio ce l'avrei ... " "Dillo, dillo subito!", gridarono  Orazio  e Pierino. "Ci state voialtri a vendere i libri di scuola?"
caddero col cranio fracassato dalle terribili scuri di  Orazio  e di Muzio, dallo spadone d’Attilio e da altri istromentì
una palla di revolver avea trafitto nel cuore il valoroso  Orazio  mentre, rovesciati colla scure i primi assalitori,
ove la voce del diletto della sua vita la chiamava e, visto  Orazio  che era rimasto giacente sopra alla barricata, la bella
lo indovina. John! il bravo John salvato dal naufragio da  Orazio  a cui s’era legato con singolare affezione. Avendo avuto
principe della campagna romana, - diceva Attilio ad  Orazio  - ne hai già vedute molte, ma questa pugna che stiamo
la morte, comunque essa venga». «Anzi, - rispondeva  Orazio  - essi mangiano, bevono, e tripudiano come se fossero a una
che lo Yacht doveva avvicinarsi alla costa ove si trovava  Orazio  con le due donne, a circa tre miglia a tramontana di porto
di trovarsi appunto la notte al luogo determinato; con  Orazio  era convenuto che dovesse segnalare la sua presenza
e prode fratello d’armi. In quattro legioni suddivise  Orazio  la banda; e queste furono comandate da Attilio, Muzio,
naso impiastricciato di cerotti». «E quell’altro? - dimandò  Orazio  - che viene a cavallo alla testa credo del corpo
voi siete della lingua del sì signor spagnuolo?» gli disse  Orazio  un po’ stizzito. « I Como nò , - articolò in spagnolo il
fuori dalle mura di Roma». Ma l’esercito papale avanzava ed  Orazio  da esperto capitano ne misurava il progresso, senza
e l’ineguaglianza delle forze spinsero il prode  Orazio  a decidersi per la ritirata, non però senza mostrare ai
fortemente ma eseguisse l’ordine di ritirata in scaglioni,  Orazio  andò verso Muzio già pronto a ricevere il nemico che si
a quel magnifico e valoroso soldato della libertà ch’era  Orazio  e venne a conoscer esser lui lo sposo legittimo di sua
 Orazio  dopo aver accolto e lodato i nuovi amici e fratelli pensò
divinità principale, alla barba dei divotissimi fedeli.  Orazio  ed i suoi compagni non dormivano frattanto. Informati da
una minuta esplorazione dei sotterranei conosciuti da  Orazio  e da taluno de’ suoi, particolarmente dal vecchio Gasparo,
sussurrava Gasparo, col suo vocione. «Avanti!» esclamarono  Orazio  ed Attilio, rimasti pazientemente silenziosi sino a quel
T....». «Del principe T.? il fratello d’Irene», sclamò  Orazio  varcando d’un salto la tavola ed afferrando il traditore
la suggestione del capo dei trecento di Roma fu capita da  Orazio  e sciolse dalla gola di Cencio le sue mani frementi. «Se vi
Silvio cadeva accanto a Gasparo, colle due coscie trafitte.  Orazio  ebbe l’orecchio sinistro portato via da un pezzo di
consecutive quella brava gente fu costretta di retrocedere.  Orazio  caricatosi Silvio sugli omeri lo trasportò nella prima casa
che gl’insorti avevano barricato ma non chiuso.  Orazio  e Muzio dopo avere barricato il portone del lanificio
queste John, che ancora se ne stava a bocca aperta. Avendo  Orazio  dato di piglio a quel suo magico corno, comparvero come per
guadagnarono loro l’ammirazione e la fiducia universali.  Orazio  allora «a tavola» gridò, facendo sedere Silvia alla sua
a quella." "E il premio delle cento lire?", domandarono  Orazio  e Pierino. "C'è anche il premio." Lesti lesti saltarono il
farsi fra loro un po' di coraggio. E intanto che Cesarino e  Orazio  si sfogavano a piangere dirottamente, Pierino balbettò
arrabbiandosi. "Sissignore, tutta la colpa è tua!", ripeté  Orazio  stizzito. "Ma perché la colpa è mia? ... " "Perché dovevi
laguna, in compagnia delle nostre belle romane, di Muzio,  Orazio  e Gasparo, ascoltava un vecchio Cicerone che gli narrava le
devii la passeggiata per altra parte perché Irene ed  Orazio  non abbiano ad abbattersi nella salma del loro caro. Ti
uno sguardo di gratitudine per averlo accettato. Frattanto  Orazio  ed i compagni fecero un giro d’ispezione alle guardie e
sacerdozio camminava a capo basso attanagliato nei polsi da  Orazio  e da Attilio mentre Muzio apriva la via, non facile ad
di Roma facevano atto di presenza nelle robuste mani di  Orazio  e de’ suoi compagni e servivano d’efficace aiuto al nudo
masnada degli stranieri». «Qui in questa selva - disse  Orazio  - noi terremo testa all’intero esercito del Papa. Qui gli
fra i diruppi e le piante a precipizio. Erano i compagni di  Orazio  e parte dei trecento che riuniti nella selva Ciminia dopo i
finalmente dei nemici degni di noi in questo paese».  Orazio  rispose: «Io bevo alla liberazione della nostra Roma da
mare a lato i marosi le sembravano assai meno spaventevoli.  Orazio  e Muzio stavano insieme in un canto del salone conversando
il finto popolano di Venezia. La mano di ferro di  Orazio  strinse il polso dello sgherro come una tenaglia; Muzio con
per mettere i suoi amici a parte dell’imminente duello.  Orazio  specialmente il cui animo ardente ei conosceva e che non
all’altra estremità della mensa, collocato fra Attilio ed  Orazio  niente meno! Assuefatta a vedere il suo diletto col
autorità all’infuori di quella dell’onesto lor salvatore  Orazio  e la propria per supplirvi. Non fu difficile quindi
di matrimonio, anticipatamente scritto, fu presentato da  Orazio  alle firme degli sposi, poi a quelle dei testimonii, dopo
gli piantò una canna nell’occhio sinistro e glielo svelse.  Orazio  aveva servito con onore la Repubblica romana. Ancora
del biondo figlio della Britannia. Egli accennava ad  Orazio  ed Irene che tanto lo avevano amato ed eran stati i suoi
quasi due millenni la fama di Mecenate, il dotto amico di  Orazio  e Virgilio. Per tutte le massaie del mondo, il nome di
braccia di lui. Dopo pochi giorni di preparativi io seguiva  Orazio  in questa foresta e qui dimoro da più anni. Non dirò, per
alla sorella l’avvenimento fatale ed egli chiamato  Orazio  e la sposa nella propria stanza aveva data loro la ingrata