dubito. Ho l'anima percossa da sinistri presentimenti. La | lettera | dello sfortunato Malthus ha scosso la mia fede ... Temo che |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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che tua cognata venisse a cognizione della qui allegata | lettera | che ho fatto vedere anche alla Carolina, e dice che va |
Demetrio Pianelli -
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anche per la salute dell'anima e quella del corpo." La | lettera | allegata diceva: " Stimatissima signora Beatrice! "Non è |
Demetrio Pianelli -
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anche a lui la sua parte di responsabilità. Trascrisse la | lettera | su un bel foglio quadrato coll'aiuto della falsariga, senza |
Demetrio Pianelli -
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U! Ho io scritto questa | lettera | terribile, questa vocale spaventosa? L'ho io delineata |
Racconti fantastici -
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che v'ispira .... Questo U! ... questo segno fatale, questa | lettera | abborrita, questa vocale tremenda! E l'avete ora veduta? |
Racconti fantastici -
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vita? Perché .... voi non vedete in questo segno che una | lettera | mite, innocua come le altre; perchè l'abitudine vi ci ha |
Racconti fantastici -
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terribilmente le cime - quell'arco inferiore, sul quale la | lettera | oscilla e si dondola sogghignando - e nell'interno quel |
Racconti fantastici -
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di profondo, di tenebroso in quel suono? Dio! che | lettera | terribile! che vocale spaventosa!! Vi voglio raccontare la |
Racconti fantastici -
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la mia vita. Voglio che sappiate in che modo questa | lettera | mi ha trascinato ad una colpa, e ad una pena ignominiosa e |
Racconti fantastici -
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cuore: certo il tempo della rivelazione era giunto! Quella | lettera | ed io eravamo nemici; accettai la sfida, mi posi il capo |
Racconti fantastici -
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i rapporti che legavano ai destini dell'umanità questa | lettera | fatale; ne trovai tutte le fila, ne scopersi tutte le |
Racconti fantastici -
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Collalto aveva scritto al mio babbo una | lettera | col pepe e col sale (come ha detto lui) informandolo di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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e pregandolo di venirmi subito a riprendere; ma poi la | lettera | non è stata più impostata e anzi mio cognato ha smesso il |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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non dare un dispiacere ai tuoi genitori... Ma bada bene! La | lettera | rimane qui nel cassetto del mio scrittoio, e alla prima che |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Collalto che ha riso anche lui... e non ha spedito più la | lettera | al babbo. - Giannino - ha detto mia sorella - ha promesso |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Susanna tirò fuori qualche cosa di bianco, una carta, una | lettera | che si era bagnata e macchiata di sugo rosso, stando tra il |
La virtù di Checchina -
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di pomidoro a fiaschetti e un mazzetto di agli. - È una | lettera | - disse la serva; - me l'ha data il postino per lei. Sulla |
La virtù di Checchina -
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denti. - Sì, ho freddo - mormorò la padrona, ficcandosi la | lettera | in tasca, istintivamente. - Fuori non ne fa tanto, è |
La virtù di Checchina -
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vi mise la lettera, voltò due o tre foglietti, poi aprì la | lettera | e la lesse, come se leggesse una pagina di preghiera. Oh |
La virtù di Checchina -
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di Checchina crebbe: se la beghina parlava della | lettera | a Toto, come avrebbe fatto ella? E stringeva la lettera in |
La virtù di Checchina -
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lettera a Toto, come avrebbe fatto ella? E stringeva la | lettera | in tasca, fra le dita, convulsamente, come se avesse voluto |
La virtù di Checchina -
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Trevi, si agghiacciò dallo spavento. Aveva lasciata la | lettera | del marchese di Aragona nella tasca del vestito di casa - e |
La virtù di Checchina -
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Ero tornata - disse poi, subito - perchè ho dimenticato la | lettera | di Isolina, vi era una cosa importante da farmi spiegare: è |
La virtù di Checchina -
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la gonnella: - La spazzolavo - disse. Checchina riprese la | lettera | senza aprirla e se ne andò, pensando: l'avrà letta, non |
La virtù di Checchina -
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di nuovo - e Susanna, a casa, che aveva forse letta la | lettera | e che dalla finestra l'aveva vista voltare per il |
La virtù di Checchina -
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lì, andava a casa e Susanna gli narrava tutto, dalla | lettera | a quel ritorno, a quella nuova uscita, alla combinazione di |
La virtù di Checchina -
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in profonda agitazione. Pensava anche alla cesta e alla | lettera | arrivate da Modica quel giorno. L'aveva portata un giovane |
Il Marchese di Roccaverdina -
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quantunque già avesse capito da chi potessero provenire | lettera | e cesta. «Mia zia Spano ... Solmo la chiamavano qui. Bacia |
Il Marchese di Roccaverdina -
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era rimasta con crescente turbamento, davanti a quella | lettera | da lei buttata sul tavolino quasi le avesse scottato le |
Il Marchese di Roccaverdina -
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come a lei, moglie, non era riuscito; le parve che quella | lettera | e quella cesta nascondessero un tranello per far riprendere |
Il Marchese di Roccaverdina -
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Resisté; intanto ordinava alla serva di mettere cesta e | lettera | in un ripostiglio nascosto. «Che ti ha detto quell'uomo?», |
Il Marchese di Roccaverdina -
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di interrogarla, ed ella avrebbe voluto gridargli: «La | lettera | è di là! La cesta è di là!», quasi il marchese stesse muto |
Il Marchese di Roccaverdina -
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da Modica?» «No. Che cosa vuole?» «Ve lo dirà lui e la | lettera | che ha portato. Ha portato anche una cesta.» «Ah!», fece il |
Il Marchese di Roccaverdina -
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per esempio, che la notizia di quella cesta e di quella | lettera | non vi ha prodotto nessuna impressione? Quale, non so. |
Il Marchese di Roccaverdina -
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in questo momento ... Chiamate Maria, fatevi dare la | lettera | ... Conterrà forse cose che potrebbero farvi molto piacere |
Il Marchese di Roccaverdina -
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non sapeva persuadersi che unicamente la cesta e la | lettera | avessero prodotto quell'esplosione di gelosia, quel grido |
Il Marchese di Roccaverdina -
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e non ci pensai più. Otto giorni dopo ricevetti un'altra | lettera | con il timbro di Vezzano, dove una tale Purgher scriveva |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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silenzio, una dolorosa interruzione. D'un salto la prima | lettera | mi veniva da Valparaiso, poi da Cobija, da Lima, da |
Un giorno a Madera -
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un raggio di speranza teneva vivo William. Dopo l'ultima | lettera | ricevuta da Quito nell'estate del 1856, non ebbi più una |
Un giorno a Madera -
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morte di sua sorella; e Franco stesso aveva aggiunto alla | lettera | dello zio un biglietto con queste parole: Cara nonna, mi |
Piccolo mondo antico -
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"Apri". Franco posò il lume sul cassettone e aperse la | lettera | voltando le spalle al letto. Parve pietrificato; non fiatò, |
Piccolo mondo antico -
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neppure una sillaba; aveva semplicemente rimandata la | lettera | dell'ingegnere e il biglietto di Franco. Lo zio ci mise un |
Piccolo mondo antico -
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per lo spavento avuto da Virginia, quando è arrivata una | lettera | di quel caro signor Prèside il quale ha voluto fare il suo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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rapporto. - Lo vedi? - ha gridato il babbo mettendomi la | lettera | del Prèside sotto il naso. - Lo vedi? Non si finisce di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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- È verissimo, ne convengo. Ma è colpa mia, se è venuta la | lettera | del Prèside proprio nel momento in cui il babbo mi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Palmira," provò a dire Beatrice "se però ti trovasse la | lettera | di Altamura? non ti parte che avrebbe ragione?" "È per |
Demetrio Pianelli -
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suo vestito rimasto in terra in mezzo alla stanza. Era una | lettera | di Eloisa, una cugina, maritata a un tenente di guarnigione |
Demetrio Pianelli -
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cugina, maritata a un tenente di guarnigione a Modena, una | lettera | di complimenti e di piccole commissioni. Melchisedecco |
Demetrio Pianelli -
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smalto nero, senza perdere scadenze. Scrissi una educata | lettera | di protesta, esponendo i termini della questione, e pochi |
Il sistema periodico -
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mi ritornò sott' occhio una particolarità dell' ultima | lettera | che mi era sfuggita: non era un errore di battuta, era |
Il sistema periodico -
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della edizione tedesca di Se questo è un uomo, con una | lettera | di accompagnamento in cui gli chiedevo se era veramente lui |
Il sistema periodico -
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aveva cancellato tutto, deliberatamente o no; la mia | lettera | e il mio libro erano per lui un' intrusione ineducata e |
Il sistema periodico -
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carta intestata in caratteri vagamente gotici. Era una | lettera | di apertura, breve e riservata. Sì, il Müller di Buna era |
Il sistema periodico -
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eccetera. Quasi simultaneamente, mi giunse a casa la | lettera | che attendevo: ma non era come la attendevo. Non era una |
Il sistema periodico -
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che attendevo: ma non era come la attendevo. Non era una | lettera | modello, da paradigma: a questo punto, se questa storia |
Il sistema periodico -
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avrei potuto introdurre solo due tipi di lettera; una | lettera | umile, calda, cristiana, di tedesco redento; una ribalda, |
Il sistema periodico -
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ruvida, meno rotonda. È raro che giaccia in un piano. La | lettera | era lunga otto pagine, e conteneva una fotografia che mi |
Il sistema periodico -
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Due giorni dopo, per i canali aziendali, arrivò una | lettera | della W. che, certo non per caso, portava la stessa data |
Il sistema periodico -
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che, certo non per caso, portava la stessa data della lunga | lettera | privata, oltre alla stessa firma; era una lettera |
Il sistema periodico -
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lunga lettera privata, oltre alla stessa firma; era una | lettera | conciliante, riconoscevano il loro torto, e si dichiaravano |
Il sistema periodico -
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e si arrabattava per mantenerla quieta. Nella sua prima | lettera | aveva parlato di "superamento del passato", "Bewältigung |
Il sistema periodico -
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le scarpe per farle asciugare. Teresina le seguì. Quella | lettera | le bruciava il palmo della mano; non sapeva dove metterla. |
Teresa -
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appoggiata ai vetri guardava a piovere; aveva messo la | lettera | in tasca, e vi teneva sopra la mano, stringendola con |
Teresa -
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sonni agitati: - sì, la dichiarazione era attesa. Ma quella | lettera | non diceva una sola parola d'amore, e le chiedeva invece, |
Teresa -
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di rimettersi alquanto, almeno in apparenza. Nascose la | lettera | in seno; ma era troppo alta, la sentiva scricchiolare ad |
Teresa -
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e ad ogni tratto andava tastando colle dita se la | lettera | fosse al posto. Che voleva Orlandi da lei? Era possibile |
Teresa -
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nel chinarsi, ella sentiva ancora lo sfregamento della | lettera | sulle carni delicate del seno; allora stringeva le labbra, |
Teresa -
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di lui, capì subito ch'egli aveva pensato ad una data | lettera | e gli chiese, mentre il caffè stava posando, se fosse in |
Piccolo mondo antico -
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quell'allucinazione. Si tratta d'una lettera, proprio d'una | lettera | che io ho fatto vedere due anni sono alla signora Teresa. |
Piccolo mondo antico -
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io ho fatto vedere due anni sono alla signora Teresa. Una | lettera | del povero don Franco Suo nonno. Bene, adesso cominciamo |
Piccolo mondo antico -
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papà, negli ultimi giorni della sua vita mi parlò di una | lettera | di don Franco che avrei trovato nel cassettone dov'erano |
Piccolo mondo antico -
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da fare." Il povero papà viene a mancare, io cerco la | lettera | nel cassettone, non la trovo. Frugo tutta la casa, non la |
Piccolo mondo antico -
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bene. La sera vado a letto e faccio un sogno. Sogno la | lettera | di Suo nonno. Noti che non ci avevo mai più pensato. Sogno |
Piccolo mondo antico -
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sconsolato. "Legga." Si cavò di tasca e porse a Franco una | lettera | giallognola, di piccolo formato, senza busta, con le tracce |
Piccolo mondo antico -
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po' di tempo, mi consiglio con la signora Teresa, le mostro | lettera | e testamento. Mi dice che avrei dovuto informar Lei subito, |
Piccolo mondo antico -
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Si picchiò all'uscio; era la signora Giovanna con una | lettera | urgentissima. Bianca prese la lettera senza guardarla, |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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Giovanna con una lettera urgentissima. Bianca prese la | lettera | senza guardarla, pregò sua madre di scendere a pranzo, di |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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che le empivano il cuore. Si ricordò a un tratto della | lettera | che aveva in mano, l'accostò ai vetri per decifrarne il |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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non sapeva che si facesse, andava per la camera con la | lettera | in mano cercando a tastoni una candela che non v'era. |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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1879 "Cara, non si turbi, non si sgomenti; legga questa | lettera | come io la scrivo con la tranquillità più serena. Non è |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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Mi dia la buona notte, cara Bianca; dispongo perché questa | lettera | Le sia inviata appena spento il lume. Avvertito da una voce |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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Dopo le asciutte risposte di Bianca non osava toccare della | lettera | urgentissima, quantunque comprendesse bene che il segreto |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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e basta. Ma lei non la intendeva così! Aveva egli seco la | lettera | di Torranza? No. Quando gli era pervenuta? Questa mattina |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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canzonare presentando un traditore. * * * Mi è venuta una | lettera | della mamma la quale mi dice tante belle cose e mi ha |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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con me; siete stata falsa e cattiva. L'ultima vostra | lettera | che ho voluto rileggere non so piú quante volte, dubitando |
Racconti 3 -
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dalla sera in cui il postino mi ha recato la vostra | lettera | «raccomandata» (avevate forse paura che io fingessi di non |
Racconti 3 -
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come me. Avrei potuto darvi ad intendere che la vostra | lettera | mi ha lasciato indifferente e che vi sono anzi grato di non |
Racconti 3 -
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durerebbe ancora; ed io vi avrei scritto da Parigi una | lettera | probabilmente molto diversa dalla presente. L'eccesso mi ha |
Racconti 3 -
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amico, non saprei ancora spiegarmi il mistero della vostra | lettera | di rottura. Sarei stato cosí sciocco da stentare lungamente |
Racconti 3 -
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portava il bollo di Santafusca. La mano tremò tanto, che la | lettera | scivolò dalle dita e cadde in terra. Chiuse in fretta |
Il cappello del prete -
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in quella dimanda: Che lo avessero già scoperto? La | lettera | era firmata "Jervolino, segretario". Era insomma il |
Il cappello del prete -
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fosse degnato di dare. Del prete nulla. Anzi, il tono della | lettera | non poteva essere piú rassicurante. - Va bene! - esclamò "u |
Il cappello del prete -
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esprimere i sentimenti. Mi sentivo inetto come se quella | lettera | avessi dovuto scalpellarla sulla pietra. Il vicino attese |
Lilit -
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e mi porse invece un altro brandello di carta: era una | lettera | importante, era meglio stendere una minuta. Incominciò a |
Lilit -
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ufficiale, non una ragazza rapita alla maniera spiccia. La | lettera | che mi dettò era una complicata lettera d' amore e di |
Lilit -
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maniera spiccia. La lettera che mi dettò era una complicata | lettera | d' amore e di dettagli domestici. Conteneva domande il cui |
Lilit -
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chiamato fuori lui, la ragazza sapeva come fare. Quando la | lettera | fu finita, Grigo cavò fuori una razione di pane e me la |
Lilit -
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Ella chiese a se stessa come mai ardiva nascondere una | lettera | e vagheggiare un appuntamento davanti alla terribilità di |
Teresa -
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il busto, per farla rinvenire, e la lettera, la fatale | lettera | ... Diede un balzo sulla sedia. - Che hai, Teresina? - |
Teresa -
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In letto, cogli occhi sbarrati, il corpo immobile, colla | lettera | stretta sul seno, ella ripensò parola per parola, carezza |
Teresa -
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il suo nome. Come si chiamava Orlandi? Nella firma della | lettera | prima del casato c'era l'iniziale E. Forse Edmondo, come |
Teresa -
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pur stato carino, o Edgardo ed anche Eugenio. Baciò la | lettera | a piú riprese teneramente, parlandole come a persona, |
Teresa -
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delizioso, mormorando nomi d'amore. Aveva spiegata la | lettera | sul guanciale e vi posava sopra la faccia, colla bocca in |
Teresa -
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veri scorpioni, corpo di Bacco! pieni di veleno. La | lettera | correva in questi termini: Ill'ustrissimo Sigor Cote , Se |
Giacomo l'idealista -
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alle sue smanie piagnucolose, e corse a far leggere la | lettera | alla contessa, perché fosse avvertita in tempo di questa |
Giacomo l'idealista -
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Donna Cristina aveva ricevuto alcuni giorni prima la | lettera | di Giacomo e in seguito a una nuova visita di don Angelo |
Giacomo l'idealista -
|
l'ispirazione del cuore riconoscente, stava preparando una | lettera | di conforto al generoso amico, che non rifiutava d'essere |
Giacomo l'idealista -
|
A questo punto era arrivata e stava quasi per chiudere la | lettera | nella quale il suo cuore, nella felice improvvisazione del |
Giacomo l'idealista -
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Prego si accomodi. - Ella ha scritto giorni fa una | lettera | a un certo Filippino Maritica, cappellaio in Napoli. - |
Il cappello del prete -
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Maritica, cappellaio in Napoli. - Precisamente. - La | lettera | accompagnava... - Una scatola..., sissignore. - Con un |
Il cappello del prete -
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dubbii, i suoi scrupoli, i discorsi fatti con Martino, la | lettera | scritta a monsignor vicario, e presentò la risposta di |
Il cappello del prete -
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con le sue spalle tutto lo stanzino. Si fece consegnare la | lettera | di monsignore, la polizza della "scatola con cappello", che |
Il cappello del prete -
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che si chiama? - Sir Mac Lewis. - Mac Lewis? Ma io ho una | lettera | per lui. Presentatemi subito. Fui accolto con una |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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siete imperdonabile: - interruppe il marito, - avete una | lettera | per noi, siete in India da un anno e non venite a trovarci! |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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la duchessa. – Mi piace la vostra lettera, sapete! È la | lettera | d’una donna che sa vivere, che conosce la vita!… – A qual |
La morte dell'amore -
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stranamente se ha creduto al mio dolore! – E dopo la | lettera | d’implorazione, ne avrete scritta un’altra di disprezzo… – |
La morte dell'amore -
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lontana imagine di quel che mi ribolle dentro… – La vostra | lettera | dice?… – "Caro signore, le sono oltremodo obbligata della |
La morte dell'amore -
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i miei giorni più tardi… Probabilmente, questa mia | lettera | le parrà poco sentimentale: ma le sentimentalità, signor |
La morte dell'amore -
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compierla… – Certamente! Così, voi avete abbozzato un’altra | lettera | ancora? – Sì, ed è questa… – Sfogliato il suo taccuino, la |
La morte dell'amore -
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o per quell’altra ragione, il partito è uno solo. – Quale | lettera | debbo dunque mandare? – La vecchia dama rispose: – Nessuna |
La morte dell'amore -
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vi pare? Ad ognimodo io non farei male a scrivere una bella | lettera | a monsignor vicario per togliermi d'addosso anche questa |
Il cappello del prete -
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che gli venivano da sí alto pergamo, e lesse due volte la | lettera | al Martino, che disse: - Io vedo in queste parole un gran |
Il cappello del prete -
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tutti. Venne agosto, con un dono straordinario per me: una | lettera | da casa, fatto inaudito. A giugno, con spaventosa |
Lilit -
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senza veramente sperare in un successo; invece la mia | lettera | era arrivata senza intralci, e mia madre aveva risposto per |
Lilit -
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intralci, e mia madre aveva risposto per la stessa via. La | lettera | dal dolce mondo mi bruciava in tasca; sapevo che era |
Lilit -
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me era Bandi. Alla debole luce della lampadina, lessi la | lettera | miracolosa, traducendola frettolosamente in tedesco. Bandi |
Lilit -
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in ordine le carte del patrimonio Astura, scrisse una lunga | lettera | all'avvocato di Franco e telegrafò di nuovo annunciando la |
CAINO E ABELE -
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così benefico, gli scaturì dal cuore e prendendo l'ultima | lettera | di lei, in cui facevagli in tono quasi solenne la promessa |
CAINO E ABELE -
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strano, tutto psichico, gli parve a un tratto che da quella | lettera | gli venisse una fiducia nuova, una calma insperata. Perché |
CAINO E ABELE -
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fretta nel momento della massima esaltazione, e stracciò la | lettera | all' avvocato. Assai prima delle otto riceveva un |
CAINO E ABELE -
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inglese di mano femminile. Roberto guardò a lungo quella | lettera | senza aprirla, Non conosceva nessuna signora a Roma, dove |
CAINO E ABELE -
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la firma, ma nel leggerla scrollò il capo mestamente. La | lettera | era della marchesa Paola Salvati e la povera signora gli |
CAINO E ABELE -
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ricevere, ma gii scriva lei, gii dica che aspetto una | lettera | sua e che quelle rose-quelle care rose mi hanno tenuta in |
CAINO E ABELE -
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momento. E tornando in camera scrisse al fratello una breve | lettera | ringraziondolo di quello che aveva fatto, dimostrandogli |
CAINO E ABELE -
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ma per nobilitarlo con un sentimento buono. In quella | lettera | accennò alla visita a donna Paola, gli descrisse lo stato |
CAINO E ABELE -
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ne è indegno, non vale a niente: già in una precedente mia | lettera | io le parlai della contraddizione per la quale proprio |
La morte dell'amore -
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lettere. Quando vi fui vicino, quando cercai in tasca la | lettera | mia, parvemi che qualcuno m’afferrasse per tirarmi |
La morte dell'amore -
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di quelle carte aveva forse bisogno di commenti? Nella mia | lettera | io mi davo vinto, dicevo a quella donna che l’amavo ancora, |
La morte dell'amore -
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ed infiammato dalla divina speranza, io pensavo all’altra | lettera | che le avrei subito scritta: "Ebbene, non occorre più ch’io |
La morte dell'amore -
|
Sempre, in tutto, la vostra volontà sarà la mia…". Ma una | lettera | avrebbe messo troppo tempo a dirle queste cose: io mi sarei |
La morte dell'amore -
|
per lei". Orbene; quando io ebbi finito di leggere questa | lettera | me ne andai al caffè, perché avevo fame. Fu la prima volta, |
La morte dell'amore -
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sino alle due del domani. Svegliandomi, mi rammentai della | lettera | ricevuta la vigilia, e la rilessi. Non c’era bisogno di |
La morte dell'amore -
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mi posi a tavolino le scrissi così: "Ho ricevuto la vostra | lettera | e vi ringrazio della buona memoria che serbate di me. Siate |
La morte dell'amore -
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un servigio: mi fido soltanto di te. Portami questa | lettera | al Re di Spagna, e attendi la risposta; ma nessuno deve |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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dove tu vada e perché. - Maestà, sarà fatto. Prese la | lettera | e partì. A metà di strada incontrò quella vecchina: - Dove |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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- Ah, poverino! Tu non sai quel che ti aspetta. Quella | lettera | è un tradimento! Se tu la presenti al Re, sarai subito |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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questa, invece: farà un altro effetto. Allora lui prese la | lettera | della vecchina, e quella del Re la buttò via. Ringraziò e |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
|
insieme alla mamma, e tutte e due stavano commentando una | lettera | che tenevano in mano. - Guarda, Giannino, - mi ha detto |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
- Guarda, Giannino, - mi ha detto subito la mamma - questa | lettera | è per te... - E allora, - ho osservato subito - perché |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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da me? - Leggi. - Allora ho letto, pieno di meraviglia la | lettera | che ricopio qui tale e quale: CAVALIER TEMISTOCLE CIAPI |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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caro Giannino... - mi disse la mamma dopo che ebbi letto la | lettera | del notaro. - Pensa a quello che facesti in quei giorni che |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
quel che gli facesti... - E poi, - osservò mia sorella - la | lettera | parla chiaro: sebbene, ice, nessuna delle disposizioni |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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io sarei salito zitto zitto nella carrozza annunziata dalla | lettera | del notaro. Al babbo, la mamma e l'Ada avrebbero detto di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Esclamava, forte: "Povera Teresina!" Metteva l'ultima | lettera | al di sopra delle altre, in una cassettina di legno di |
Teresa -
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via di San Francesco trovarono il procaccio Egli aveva una | lettera | per Teresina. - Allegra - esclamò la pretora. - Ora non |
Teresa -
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ma sono interrotto. Domani, quando riceverai questa | lettera | sarò a pranzo della contessa Bernini, una parente degli |
Teresa -
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che, invece degli invitati, entra Caterina con una gran | lettera | e la porge all'Ada. Luisa e Virginia le si fanno attorno |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
e come prima si presenta invece Caterina con un'altra | lettera | che le mie sorelle aprono trepidanti: è un'altra delle |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
lei. Un giorno, tra gli altri, il babbo notaio ricevette la | lettera | d'un pretendente alla mano di lei; un giovinetto della |
Nanà a Milano -
|
il coraggio di chiedere la mano della vergine bellezza. La | lettera | giunse dopo pranzo, mentre don Ignazio, colle due donne e |
Nanà a Milano -
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a chiederla in moglie, e aveva veduto in testa di quella | lettera | una cosa che l'aveva fatta sorridere; e foggiò subito in |
Nanà a Milano -
|
Supposero che ella credesse sul serio che quella | lettera | col ferro di cavallo venisse da un maniscalco. La |
Nanà a Milano -
|
Per qualche tempo i cartolai che tenevano della carta da | lettera | col ferro di cavallo per cifra, stupirono di non vedersene |
Nanà a Milano -
|
cui non si voleva curare, il suo Enrico aveva scritta una | lettera | di fuoco. Ella non sapeva d'essere tradita per colei. - La |
Nanà a Milano -
|
la conoscenza di suo padre e di sua madre, e dentro alla | lettera | mette di nascosto un anello di diamanti. Raffaello prende |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
ragazza, entra, fa passare l' ambasciata e consegna la | lettera | alla madre. Quando Maricchia ebbe letta la lettera e vide |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
la lettera alla madre. Quando Maricchia ebbe letta la | lettera | e vide che il Cavaliere la chiedeva davvero in isposa, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
e piroette e subito gli rispose, ed anche lei mise nella | lettera | l'anello di diamanti che aveva comprato per lo sposo. Il |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
perché domani è il primo dell'anno e devo scrivere una | lettera | ai miei genitori per chieder perdono delle mie mancanze di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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della sua mano, che doveva comunicarsi ai fogli da | lettera | nel non breve contatto, mentr'ella riempiva le otto o dieci |
Racconti 1 -
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la incresciosa interruzione. Scrissi a Silvia una | lettera | affannata, piena di sospetti, di paure, di gelosie. Ero |
Racconti 1 -
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avvenire. L'ora del tuo ritorno si avvicina ..." E la | lettera | seguiva, fantasticando le pazze gioie di quell'ora. Come |
Racconti 1 -
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per essa -. Due giorni dopo il portinaio mi recava un'altra | lettera | dell'Ebe. Fui sul punto di stracciarla senza leggerla, ma |
Racconti 1 -
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proprio reagí subito contro quell'assalto di tenerezza. La | lettera | mi parve di un'abilità diabolica. Sotto quell'apparente |
Racconti 1 -
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altrimenti. Ero troppo superbo: ella indovinava. Posai la | lettera | sul marmo del caminetto e non andai, né risposi. Quel |
Racconti 1 -
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che in quel momento non provavo. - Oh sí ... una | lettera | ... E per via di essa che ho bisogno del tuo perdono! - |
Racconti 1 -
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il mio amor proprio come uno scherno crudele; né la | lettera | dell'Ebe poteva avere per me un significato diverso. Amante |
Racconti 1 -
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tra le mani e stetti cogli occhi chiusi ad ascoltare. La | lettera | diceva cosí: "Non meritereste che vi scrivessi. Il mio |
Racconti 1 -
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tremante, ogni parola, ogni frase, ogni periodo della | lettera | riceveva un'espressione direi quasi un nuovo significato |
Racconti 1 -
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annodare la gola e strozzare il respiro. A metà della | lettera | aveva fatto un gesto quasi per strapparla di mano |
Racconti 1 -
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lesse dunque, anzi declamò: " A Gaspare Carpigna, | lettera | dell'altro mondo ". A tutti parve una frase comica e pazza |
VECCHIE STORIE -
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luce un bellissimo maschio e la Regina subito scrisse una | lettera | al figlio, la consegnò a un corriere fidato e gli disse di |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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il corriere fa addormentato, gli frugò in tasca, prese la | lettera | scritta dalla Regina, la lesse, poi la risigillò e gliela |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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il serpente gli dette da cena, da dormire, gli prese la | lettera | dalla tasca e gli ce ne mise un'altra scritta da lui, in |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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- soggiunse poi. Però Mariuccia aspettava con ansia la | lettera | del marito, sperava che contenesse mille tenerezze, e ogni |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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e ogni giorno chiedeva al Re e alla Regina : - È venuta la | lettera | dal campo? - La Regina, che continuava a odiarla, per farle |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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dispiacere, trasgredì l' ordine del marito, le disse che la | lettera | era giunta e gliela fece anche leggere. La sfortunata |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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di conto più che la pupilla degli occhi vostri. Ma la | lettera | l'abbiamo serbata, - disse la Regina. Basta. Tutta la gioia |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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la Regina. Basta. Tutta la gioia del Reuccio svanì. Vide la | lettera | e sentenziò : - Questa non l'ho scritta io. Qui c'è |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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che si univa a quello di tutti coloro che l'amavano. - Una | lettera | per madonna Isabella - disse un paggio ricciuto, |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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Messer Diomede Carafa le scriveva ancora d'amore, una | lettera | piena di fuoco che a volte scoppiava nell'impeto della |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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Eccola - disse Mochi, cavando da una tasca del soprabito la | lettera | d'Andrea. E mentr'ella leggeva e rileggeva quel foglio che |
GIACINTA -
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era già alzato per chiamare sua moglie e far leggere quella | lettera | anche a lei, ma gli parve di commettere una cattiva azione. |
Racconti 1 -
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la signora Luisa. - L'uomo ha fretta -. Sceso giú con la | lettera | in mano per consegnarla al contadino, egli vide China che |
Racconti 1 -
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fissandolo in faccia, quasi per aver la risposta della sua | lettera | nel porgergli il mazzo. - Portalo su - egli le disse |
Racconti 1 -
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freddamente. - Che sospettavano? Doveva mostrar la | lettera | per incolparsi? ... Com'era già donna quella bambina! Lo |
Racconti 1 -
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e di nonna: e appena ebbe letto due volte la incredibile | lettera | della bambina: - È bene che sia morta! - esclamò |
Racconti 1 -
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somma. - Vado io! - disse Tartarughino. - Legatemi la | lettera | al guscio. Vado e torno sùbito. E si mise a piangere perché |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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Disse alla donna: - Contentiamolo! E gli legarono la | lettera | sul guscio. Tartarughino si mosse lentamente, infilò la |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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1 giugno Margherita mia Ricevo in questo momento la tua | lettera | e rispondo subito. Sono un po' stordito; in questi giorni |
CENERE -
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chiusi sospirando il vecchio quaderno, mi accorsi d'una | lettera | col francobollo, austriaco, che mi avean gittata sulla |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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IV. Notturno II. (edizione di Venezia anno 1740) esiste una | lettera | di S. Domenico di Guzman, patrono di Torquemada e di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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del procaccio, ella aveva ricevuta una lettera; una vera | lettera | d'amore questa volta, con parole brucianti, con frasi che |
Teresa -
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nelle miriadi delle stelle una combinazione che formasse la | lettera | E. E quando quella lettera a caratteri ardenti si disegnava |
Teresa -
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una combinazione che formasse la lettera E. E quando quella | lettera | a caratteri ardenti si disegnava nell'immenso azzurro, le |
Teresa -
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di Paolino delle Cascine! Provava a rileggere la sua famosa | lettera | e ad ogni frase sentiva anche lui la voglia di ridere. E |
Demetrio Pianelli -
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ti prego di perdonarmi se non ti ho più scritto dopo la tua | lettera | che hai spedito in marzo dell' anno scorso, e che mi è |
Lilit -
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villaggio, e tutto quello che occorre sapere affinché una | lettera | parli come parlerebbe un messaggero. Lo scrivano che ti |
Lilit -
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