tempesta. «Quel colpo di mare tremendo - disse Thompson a | Giulia | la quale non aveva voluto ancora lasciare la tolda - ci ha |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Marina di Malombra alla signora | Giulia | De Bella Dal Palazzo, 2 settembre 1864 Sospetto di aver |
Malombra -
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con un po' d'arte si deve trovar tutto. Marina La signora | Giulia | De Bella a Donna Marina di Malombra Varese, 4 settembre Hai |
Malombra -
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macigni che ivi formavano mosaico. Per buona sorte | Giulia | non era confusa come il nuovo compare e col contegno suo |
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i suoi agi è sempre preferibile ad una tempesta marittima. | Giulia | andava in estasi dinanzi alla semplicità antica di quegli |
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per il suo arrivo in Roma, che rappresentasse la bellissima | Giulia | sostenente il suo compare barcollante e in procinto di dare |
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a vista degli abitatori. L’arrivo dello Yacht della bella | Giulia | era sempre una festa per gli abitanti della Solitaria, che |
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lento seguiva da lontano la giovine e svelta brigata. | Giulia | con Aurelio e Manlio scesero sulla spiaggia, ed ebbero |
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spiaggia, ed ebbero oneste e liete accoglienze da ognuno. | Giulia | presentò ai suoi amici gli ospiti Romani e tutti insieme |
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servaggio del prete gli infelici Romani». E riprendendo, | Giulia | continuava: «io, Inglese di nascita, ma italiana di cuore, |
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e dei Cincinnati, l’emporio delle meraviglie umane, era per | Giulia | un incantesimo. Conosceva ogni cosa bella di Roma. Aveva |
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e cresciuta nella bella e lieta Inghilterra, come poteva | Giulia | separarsene per sempre e per sempre abbandonare amici e |
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posava davanti alla creta del maestro. Che importava a | Giulia | la bassa condizione di lui! Non v’era forse su quella |
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nel suo idolo di marmo. Infine, mendico o non mendico, | Giulia | amò Muzio dal primo istante in cui lo vide. Era povero? E |
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Da quella sera il suo pugnale gli era diventato sacro e | Giulia | da quella sera non fu più insultata per la via. Il giorno |
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di Manlio avevano stabilito di recarsi al palazzo Corsini, | Giulia | ascendeva il Gianicolo per fare una visita allo studio di |
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lascio pensare a voi, dopo tanti disagi e tanti pericoli. | Giulia | e Aurelia con gli occhi umidi di lagrime contemplavano |
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sguardo curioso dall’uno all’altro, dal bellissimo volto di | Giulia | al non men bello di Clelia, si dirigeva verso la stalla per |
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Dopo mille domande e risposte e ragguagli, Manlio volto a | Giulia | diceva: «l’esilio dunque ci resta, non ci vedo altra via. |
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| GIULIA | amava il figlio Giorgio, la neve, i gabbiani, il suo |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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nel giallo di una montagna ostile disseminata di cadaveri. | Giulia | riconobbe il suo volto smarrito tra quei morti abbandonati |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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gente era in vacanza a godersi il lungo ponte di Natale. | Giulia | rabbrividì. Aprì il forno della cucina a gas e lo accese: |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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cinque giorni prima il ragazzo era partito per il Galles. | Giulia | era proprio sola nella grande casa. Dalla strada, oltre il |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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grigio albeggiare versava tristezza nella spaziosa cucina. | Giulia | si strinse addosso la vestaglia di un pallido azzurro, ma |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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L'ultimo giorno dell'anno o l'ultimo giorno del mondo? | Giulia | si sentiva percossa, sfilacciata e triste come il suo |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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Lui si era trovato benissimo. « Tesoro », aveva replicato | Giulia | con affettuosa ironia, « hai mai pensato che una vacanza in |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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a una grande e moderna abat-jour. Erano quasi le otto e | Giulia | sapeva che a quell'ora i Mattu erano in piedi. Le rispose |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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la voce dolce di Salinda il cui volto, molto grazioso, | Giulia | aveva visto soltanto in fotografia. « Giorgio is sleeping |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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is sleeping », disse. « Ha fatto tardi ieri sera? » indagò | Giulia | sospettosa. « Soltanto mezzanotte », la tranquillizzò |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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Salinda. « C'è stata una piccola festa tra ragazzi. » | Giulia | si sentì esclusa. Non ebbe neppure il coraggio di gridare |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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» chiese Salinda, sempre dolce e comprensiva. « No », disse | Giulia | rassegnata. « Volevo sapere se è tutto a posto », mentì. In |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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figura di spicco dell'antifascismo, eroe della Resistenza. | Giulia | si era ripromessa di partire verso le undici per essere |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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serie di immaginette sacre ottocentesche in cornici dorate. | Giulia | evitò di guardare il Cristo dal quale si sentiva |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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di scarpe, ma sembrava destinato a una clamorosa sconfitta. | Giulia | si avvicinò alla cassa dietro la quale troneggiava una |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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d'unto sul suo vestito migliore. Un gettone », disse | Giulia | impaziente allungando duecento lire. « Fuori servizio », |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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pubblico. « Ma io devo assolutamente telefonare », insistè | Giulia | sull'orlo della disperazione. « Fuori servizio », ripetè |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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Coca-Cola e juke-box. Il telefono c'era e funzionava. | Giulia | compose il numero del tecnico che conosceva a memoria. « |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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il numero del tecnico che conosceva a memoria. « Sono | Giulia | de Blasco », fece appena in tempo a dire all'addetto che |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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stringendo la cornetta lercia di un telefono pubblico, | Giulia | pianse senza ritegno. Pianse sulla sua vita sbagliata, sul |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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e non si spegne più. Quel giorno accidioso di dicembre | Giulia | piangeva per molte cose, ma soprattutto perché aveva un |
DISPERATAMENTE GIULIA -
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prim’ordine» e per questo cercava l’amistà di quel nipote. | Giulia | contemplava la trasformazione degli abiti di Muzio con |
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poi come pentito di quella manifestazione tornò a sedere. | Giulia | che lesse nell’atto d’impazienza del giovane qual vulcano |
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bellissima lei stessa, non correva pericoli? No! l’amore di | Giulia | per il suo Muzio, era di pura e forte tempra, amore che non |
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due donne, a circa tre miglia a tramontana di porto d’Anzo. | Giulia | aveva dato ordine al capitano di fare in guisa di trovarsi |
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contro la traversia? Pure altro rimedio non v’era, e | Giulia | acconsentì. Già i marinari dalla prora stavan col |
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scuse nè pretesti." Patrizio stava per alzarsi da sedere, | Giulia | lo fermò pel braccio. "Non si scomodi. Sempre con questi |
PROFUMO -
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Vuol dire che dev'essere così." "Quanto alla morte" disse | Giulia | "il Signore non ha fatto una bella cosa. Io ne ho una |
PROFUMO -
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quel tale?" le disse il dottore, chinandosele all'orecchio. | Giulia | arrossì. "Sempre mala lingua! Vada via, ad ammazzare quei |
PROFUMO -
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non toccargli questo tasto!" disse Ruggero che rideva. | Giulia | entrò saltellando nel salottino di Eugenia. "Come sono |
PROFUMO -
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"Tu intanto va' dalla zia Vita e torna subito" disse | Giulia | a Ruggero. "A giulebbarmi un'altra predica! Scommetto ..." |
PROFUMO -
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giulebbarmi un'altra predica! Scommetto ..." "A proposito!" | Giulia | prese le mani di Eugenia. "Mi lasci vedere. Egli dice che |
PROFUMO -
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"Ha perduto; le mie sono più grandi." "Uguali" replicò | Giulia | "non faccia la modesta, ma più belle! Ho vinto un paio di |
PROFUMO -
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"Mi ha scritto che n'ha già parlato in famiglia" riprese | Giulia | "e che i suoi ne sono contenti, la mamma più di tutti, |
PROFUMO -
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si sentiva presa da immenso sconforto. Le confidenze di | Giulia | le risuscitavano nella memoria tutto il suo dolce passato. |
PROFUMO -
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pur troppo lasciati in dimenticanza; voglio parlare di | Giulia | e de’ suoi compagni così prodigiosamente scampati dal |
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imbarcossi in un palischermo e si diresse verso lo Yacht. | Giulia | accolse gentilmente la comitiva, composta di persone d’ambo |
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a disposizione vostra». Chiamato il capitano Thompson, | Giulia | spiegò la cosa al bravo marinaio, al che Thompson rise |
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ed in questo stava ancorato l’elegante Yacht della nostra | Giulia | pronto a’ suoi ordini. L’arrivo di Giulia nel porto se non |
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della nostra Giulia pronto a’ suoi ordini. L’arrivo di | Giulia | nel porto se non fu una festa per le autorità pretine, |
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predilezioni tra i rozzi, ma leali e generosi marinai. | Giulia | poi aveva troppi meriti perché non fosse adorata |
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la soffocazione. In questa posizione tragicomica trovò | Giulia | i suoi compagni di viaggio. Dopo essersi abbandonata |
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parecchie signore e parecchi cavalieri. Le signore cinsero | Giulia | di un grazioso cicalio di salutini, di risatine discrete, |
Malombra -
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che badava ad altro. "Giboyer, neh?" "Oh giusto!" rispose | Giulia | ridendo. "Non parlo mica della commedia." "Laura non poteva |
Malombra -
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a donna Mina per salutarla, con un fervore insolito. | Giulia | tornò al suo thè. Dame e cavalieri rimasero in piedi, |
Malombra -
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di filandieri, credo, che fila dei libri clandestini." | Giulia | gittò due parole nell'orecchio a un giovane, che andò |
Malombra -
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strinsero attorno insistendo con la voce e il gesto. Donna | Giulia | gli mandò senza muoversi una delle sue vocine toccanti. |
Malombra -
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sala da musica, gemendo: "Ma... non saprei... veramente." | Giulia | gittò altre due parole nell'orecchio del suo primo ministro |
Malombra -
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fantasia sulla Sonnambula. "Ecco il temporale" disse donna | Giulia | a Silla, mentre il maestro tuonava sulla tastiera per |
Malombra -
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"si chiama...?" "Oh come corre, come corre!" rispose donna | Giulia | con una risatina sottovoce. "Questa signorina non si può |
Malombra -
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non era il nostro amico di Berlino e un po' così..." (Donna | Giulia | si fece scintillare sulla fronte, con un atto grazioso |
Malombra -
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stese la mano sorridendo e trattenne quella di Silla. Donna | Giulia | aveva una bella riputazione di civetta. Si diceva però |
Malombra -
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la mia amica, ci fu relegata sola, con uno zio tiranno..." | Giulia | balzò in piedi, interrompendosi, e corse nell'altra sala, |
Malombra -
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finisce piano piano il suo quarto di g iro." Intanto donna | Giulia | cantava con poca voce ma con molta arte un'appassionata |
Malombra -
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ch'era pallidissima e aveva le lagrime agli occhi. Donna | Giulia | cantava: Ho pianto in sogno, ho pianto: Ero tradito e sol. |
Malombra -
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di sognarne un altro, amaro anche questo. L'amica di donna | Giulia | era Marina. Marina avea tanto pensato a lui! Ah, quello |
Malombra -
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di lode per il poetucolo, rosso rosso. Egli ebbe da donna | Giulia | uno special sorriso a cui parve tenesse molto. "Dunque?" |
Malombra -
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accoglienze d’Attilio e d’Orazio, il suo forte liberatore, | Giulia | si occupò un poco anche del suo amante, che in tanta |
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che il ricordo de’ suoi natali gì’imponevano, pur nondimeno | Giulia | lo complimentava ora sulla sua eleganza, complimento che |
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proprio così! Angelica, Benedetta e, più di esse, | Giulia | e Ruggero invadevano il suo posto, si frapponevano fra |
PROFUMO -
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davanti alla buca, voltandosi spesso indietro, sperando che | Giulia | si fosse decisa a seguirli; e si sentì sollevata, vedendola |
PROFUMO -
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proprio sotto la volta e mezza velata da piante selvatiche. | Giulia | avrebbe voluto affacciarsi; ma gli scalini intagliati nel |
PROFUMO -
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volta, si misero a volare all'impazzata tra gli strilli di | Giulia | e di Eugenia che scappavano via. La zia Vita" di fuori, |
PROFUMO -
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fa tardi." "Sempre spericolata!" esclamò Benedetta, mentre | Giulia | raccontava la paura avuta. "A che servivano quelle cellette |
PROFUMO -
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era rimasta sovrappensiero. E procedendo a occhi bassi, tra | Giulia | e la signora Vita, si sentiva ancora ad- dosso gli sguardi |
PROFUMO -
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di Dio. Ah, che miele!" "Zia, zia, almeno tre!" la pregava | Giulia | ridendo. "Questo qui pare di cera." "E sia! ... Tre, in |
PROFUMO -
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di pane e di salame alla mezzadra, a Pina, ai bambini. E se | Giulia | e Ruggero le additavano il cestino coi fichi, si faceva |
PROFUMO -
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e le portò in trionfo a Roma. Ventura sarebbe stata per | Giulia | e le sue compagne, se fossero cadute in potere di un tal |
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muti e per un pezzo stettero a considerare Clelia e | Giulia | con aria mista d’ammirazione e di rispetto. Finalmente |
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ossa, ed impallidì alla minaccia di ucciderle il genitore; | Giulia | sola colla impavida freddezza caratteristica della sua |
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vita mostrò forte e maschio contegno. «Non potreste - disse | Giulia | avanzandosi verso il masnadiero - prenderci quanto |
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girando lo sguardo dall’una all’altra delle due giovani. | Giulia | non si scosse dinanzi alla gravità del pericolo ma andava |
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Ma il più vicino dei malandrini afferrò e tenne salda | Giulia | in guisa che la povera Clelia trovossi sola a lottare col |
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potersi dire vinto ed atterrato. Le cose erano a tal punto: | Giulia | veniva portata via dal brigante verso la macchia, le due |
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di studi, una mia amica, che anzi gli aveva parlato di me: | Giulia | Vineis. Che decidessi con calma: avrei potuto cercarlo all' |
Il sistema periodico -
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infelice se, entrando in laboratorio, non avessi trovato | Giulia | Vineis, tutta tranquilla, seduta accanto al suo bancone. |
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prossenetici, senza mai stringere un' amicizia specifica. | Giulia | era una ragazza bruna, minuta ed espedita; aveva |
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non prendere troppo sul tragico le fisime del Commendatore. | Giulia | era una di quelle persone che, apparentemente senza fare |
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stava dietro alla Loredana, ma per il momento lei | Giulia | non aveva ancora potuto stabilire se c' era già andato a |
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che si facessero cucine complicate in un laboratorio, ma | Giulia | mi disse che in quel laboratorio, oltre a un certo |
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soliti conigli. Buon lavoro e buona sera. Quando riferii a | Giulia | l' esito di questo colloquio, il suo giudizio fu immediato |
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invece che agli antociani. Era veramente un peccato che lei | Giulia | non fosse disponibile, perché si rendeva conto del tipo che |
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via in conigli gli anni migliori della giovinezza. Questa | Giulia | era un po' strega, leggeva la mano, frequentava le indovine |
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a vicenda di esserci identificati coi protagonisti: | Giulia | smilza e mora con la eterea Michèle Morgan dagli occhi di |
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e noi no, non e vero? Quando il film stava per finire, | Giulia | mi annunciò che io l' avrei accompagnata a casa. Io dovevo |
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accompagnata a casa. Io dovevo andare dal dentista, ma | Giulia | disse; "Se non mi accompagni, grido "Giù le mani, porco!"" |
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grido "Giù le mani, porco!"" Io tentai un' obiezione, ma | Giulia | prese fiato e nel buio della sala incominciò: "Giù le ...": |
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allora telefonai al dentista e l' accompagnai fino a casa. | Giulia | era una leonessa, capace di viaggiare dieci ore in piedi |
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femminile della richiesta. Venne un furioso temporale, | Giulia | resistette a due fulmini, al terzo cercò rifugio contro di |
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Commendatore stesso ne parlava con insofferenza stizzita, e | Giulia | ammetteva di odiarla per istinto, senza sapere il perché, |
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afflizione; appena valeva a rallegrarmi la presenza di | Giulia | nella camera accanto, che cantava con voce velata "è |
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il mio lavoro, provocatoria e beffarda. Ci eravamo accorti, | Giulia | ed io, che le stesse mani ignote lasciavano in laboratorio, |
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la dispersione non fu più possibile identificarli. Venne | Giulia | tra un coniglio e l' altro, e mi disse a bruciapelo che |
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Il suo discorso era in principio un po' generico, ma | Giulia | non era il tipo che si tiene i segreti in corpo ad |
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era inconcepibile, scandaloso. C' era quest' uomo, che | Giulia | mi aveva altre volte descritto come generoso, solido, |
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militare, naturalmente: e mentre così pensavo, e mentre | Giulia | continuava a litigare con me come se fossi stato io il suo |
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vita. Davanti al 40 di Viale Gorizia c' era una panchina: | Giulia | mi disse di aspettarla, ed entrò nel portone come un vento. |
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due genitori da operetta sarebbe stato irremovibile, che | Giulia | sarebbe scesa in lacrime, e io avrei potuto consolarla; e |
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invidie e dai desideri astratti, sterile e senza scopo. | Giulia | uscì dopo due ore, anzi, eruppe dal portone come un |
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sforzo per congratularmi con lei in modo credibile, ma a | Giulia | non si possono far credere cose che non si pensano, né |
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chiese: _ A cosa stavi pensando? _ Al fosforo, _ risposi. | Giulia | si sposò pochi mesi dopo, e si congedò da me tirando su |
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e vivificatore, accanto poi a creature, come Clelia, | Giulia | ed Irene; oh! per Dio! io sono per una cena nella foresta |
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laboriosa, sparivano con una celerità sorprendente. | Giulia | era in estasi! Essa per la prima volta divideva quella |
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che da chi ama con amore squisito, celeste, insuperabile. | Giulia | trovava nuovo diletto in udire nella sua bella lingua la |
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è quella a cui il mio paese deve la sua grandezza - diceva | Giulia | - ed i miei concittadini l’apprezzano sopra ogni altra e |
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Benedetta, che le si era seduta accanto. Angelica e | Giulia | si accomiatarono subito. "Benedetta ama le persone mature. |
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"Benedetta ama le persone mature. È seria lei!" disse | Giulia | con una spallucciata, girando attorno a se stessa, come le |
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Eugenia. "È schiavo dell'ufficio." "Giulia! Giulia!" Ma | Giulia | non dava retta ai richiami di Angelica; e aperto a fessura |
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bene" rispose Patrizio. "Altrimenti verrà lei sola" disse | Giulia | a Eugenia. "È fissato." E rivolgendosi a Patrizio domandò: |
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dopo aver letto. "Non ve l'ho scritto io, signorina." | Giulia | passava la mano sul dorso dei volumi, contandoli |
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rideva insieme con lei, strillando quasi la strozzassero. | Giulia | accennò con la mano a Eugenia e ad Angelica perché |
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in bianco." "Dei nobili spiantati, bisogna dire" soggiunse | Giulia | ridendo. "La famiglia del barone Ciocia ha il privilegio di |
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Veronica, o la croce soltanto. "E i flagellanti?" domandò | Giulia | alla signora Di Maggio. "Seguono il Santo Sepolcro. Ecco le |
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me ne ricordo appena." "Ruggero sbadiglia dalla noia" disse | Giulia | a Eugenia. "Avrebbe voluto andarsene con gli amici, a |
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si fosse cangiata in tumulto. "Papà è là. Guardi!" disse | Giulia | a Eugenia. "I carabinieri tentano di far largo ..." "Che |
PROFUMO -
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l'attirava, facendole scorrere un gran brivido per le ossa. | Giulia | aveva le lacrime agli occhi. La zia Vita piangeva a |
PROFUMO -
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premurosamente sul balcone. Eugenia accorse seguita da | Giulia | e dalle signore Vita e Di Maggio. "Si sente male?" domandò |
PROFUMO -
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a lungo, forse ..." "È malaticcia, povera signora!" diceva | Giulia | alla zia. "Ha un viso che non mi piace. Non vi sembra, |
PROFUMO -
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aveva avuto l'imprudente curiosità d'informarsi da | Giulia | se Ruggero aveva mantenuto la sua promessa. "Ha voluto |
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la fissò, turbata: "Che intendi dire?" Tutt'a un tratto | Giulia | scoppiava in pianto, e le gettava le braccia al collo. |
PROFUMO -
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selva, o su la terrazza, o in camera di Eugenia, mentre | Giulia | era distratta o lontana e occupata a stuzzicare l'Agente |
PROFUMO -
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discorso un bel quarto d'ora, in uno di quei giorni che | Giulia | non veniva con lui; e gli era parso un gran che, quantunque |
PROFUMO -
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Un primo soffio di Libeccio avea sfiorato la guancia di | Giulia | e in quel soffio ella intravvide l’inutilità e il pericolo |
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e prospere nazioni dell’orbe». L’argomento trattato da | Giulia | era un po’ estraneo ai nostri Romani ignari delle cose di |
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circa alle cose di Roma?» chiese Attilio. «Egli, - rispose | Giulia | -, approva il nobile contegno dei pochi romani che |
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mosse verso di lei. «Ma sedete, od io parto!» esclamò | Giulia | alzandosi e mettendo la poltrona tra lei e l’indecente |
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lasciava andare sulla seggiola come colpito dal fulmine e | Giulia | sedutasi pure cominciò: «La mia visita non è senza grave |
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il prete: «lo saranno», rispose colla certezza di mentire. | Giulia | con un gesto d’incredulità troncava il dialogo e |
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«avanti!» gli gridò: segnandogli il sentiero, per il quale | Giulia | ed il suo rapitore erano scomparsi. Quasi mosso da un |
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traccie del fuggente ed in pochi minuti ritornava lieto con | Giulia | verso gli amici. Il brigante quando sentì la tempesta |
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rimandava subito Pina dalla quale s'era fatta accompagnare, | Giulia | non la finiva più di ragionare del suo Corrado; le leggeva, |
PROFUMO -
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esclamava, cavandone una di tasca. "Già la so a memoria." | Giulia | le recava spesso i saluti di Ruggero, che non vedeva l'ora |
PROFUMO -
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"Vestito così sbricio, pare più alto, è vero?" le susurrò | Giulia | in un orecchio. "Bel giovane, non c'è che dire. Son lie- ta |
PROFUMO -
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niente. Le mie figliuole vanno matte della sua signora. | Giulia | poi! A me fa gran piacere ch'ella pratichi una persona così |
PROFUMO -
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baronessa | Giulia | de Rothachild Pavillon de Pregny GINEVRA Mia signora e |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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la fredda lama di un pugnale penetrargli nelle viscere! | Giulia | avea letto nell’occhio dell’amante la tempesta del suo |
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mille affetti e ricordi di famiglia, d’amici e di patria! | Giulia | amorevolmente baciò in fronte il giovane inglese, poi |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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con singolare espansione, e la presentarono ad Irene di cui | Giulia | non ignorava la romantica storia e tanto desiderava di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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fece un gesto che significava: Non mette conto! Allora | Giulia | riprese lo scialle buttato, entrando, su una seggiola. - |
EH!La vita...(Novelle) -
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spettacolo continuava incalzando. - Ecco la vita! - esclamò | Giulia | con voce commossa. - Vado via. Non voglio che qualcuno mi |
EH!La vita...(Novelle) -
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- Addio! - balbettò Leoni su la soglia della porta: e a | Giulia | parve che quella parola le arrivasse da gran distanza. Egli |
EH!La vita...(Novelle) -
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giapponese da fiori. Si sentì turbato dal sospetto che | Giulia | tentasse di riprender possesso di lui. Ma la lettera |
EH!La vita...(Novelle) -
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di quando in quando, come ne aveva espresso il desiderio. | Giulia | aveva, dunque, mal interpretato il divieto: - Basta, ti |
EH!La vita...(Novelle) -
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una sorte simile a quella di lei. Illusa, illusa anch'essa! | Giulia | e Ruggero, già molto avanti, ridevano. "Beati loro! Non |
PROFUMO -
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fanno altro" si lamentò Benedetta, stringendo le labbra. | Giulia | tornò sola addietro: "Ho una voglia di correre, una |
PROFUMO -
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quei là, seduti sul parapetto del ponticello" riprese | Giulia | "sono i nobili del paese! Non vanno in Casino; il loro |
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agli orli. Di tanto in tanto qualche scoppio di risa di | Giulia | e Ruggero che precedevano. Eugenia, preso il braccio di |
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esclamò Eugenia. "Se fossimo soli!" Smaniava, vedendo che | Giulia | e Ruggero, accortisi di aver lasciato troppo indietro gli |
PROFUMO -
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consiglio del vecchio operaio. Muzio si avvicinò a | Giulia | e Clelia che non erano lontane e mettendo innanzi la |
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Marina Crusnelli di Malombra alla signora | Giulia | De Bella ... 26 agosto 1864 Graziosissima toilette! Ma come |
Malombra -
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altre dice- vano. Tutt'a un tratto, appena Patrizio uscì, | Giulia | si levò da sedere. "Questa finestra dà su la selva?" E, |
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loro aspetto, noi riconosciamo le nostre eroine: Clelia, | Giulia | ed Irene. La povera, la derelitta Camilla inconscia ancora |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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l'opera sua. "Benedetta e io restiamo qui" gli sussurrò | Giulia | in un orecchio, rientrando dalla camera dell'inferma. "È |
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"Oh Dio! Oh Dio!" cominciò a balbettare sommessamente. | Giulia | le fe' segno di frenarsi, accennando a Patrizio che pareva |
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si erano inginocchiati anche gli altri, tranne Eugenia e | Giulia | che la sosteneva da un lato. Eugenia si sentiva trattenuta |
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rantolo della morente. Patrizio non sentì niente, nè vide | Giulia | e Ruggero portar via la povera Eugenia che si agitava |
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venete bellezze, le tre bellissime eroine nostre, Irene, | Giulia | e Clelia. La gioventù veneta assuefatta a contemplare le |
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e tutto sarebbe finito! Ma Eugenia, o rimaneva di là con | Giulia | che ora veniva quasi tutti i giorni, o andava fuori con lei |
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Eugenia, balzando dal letto. Ah! Neppure alla povera | Giulia | il triduo alla Madonna era giovato. "Mi faranno fare una |
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erano a Rosolini, presso una famiglia amica dei Favi. | Giulia | vi si trovava ospitata come una figlia. Corra- do era già |
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... Una sola parola!" E tornava a ripetere: "Non è vero. | Giulia | mi ha confidato tutto. Non è amata, non ama; io, io solo |
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primi posti in un batter d’occhio furono occupati da loro. | Giulia | vedendosi un mercenario alla destra, si pentì di avere |
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erano visti da solo a solo! ... Eppure, la mattina, quando | Giulia | si raggirava per la stanza attigua ravviando, ripulendo - |
Racconti 1 -
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vicino alla credenza, dava alcuni ordini alla serva e a | Giulia | sopraggiunta. Giustina, andata dietro al babbo, l'aveva già |
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dalle sue labbra convulse, nei giorni seguiti all'arrivo di | Giulia | da lei richiamata. - Tu che sai! ... - le aveva ripetuto |
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dalla pioggia. - Signora, c'è l'uomo coi fiori - disse | Giulia | sull'uscio. - Sono le cinque? Aveva ordinato quei fiori per |
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tutto, con arte gentile, scegliendoli dal gran canestro che | Giulia | le portava dietro. Giulia, di tratto in tratto, arrischiava |
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questi ... Giustina tentava di schermirsi: - Può venire | Giulia | lascia andare -. Tenendola stretta stretta tra le braccia, |
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Uscirò senza far rumore. È meglio che nessuno sappia ... | Giulia | sopra tutti. - Come vi piace. Buona notte -. Giustina, |
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quel silenzio e a quel buio! La mattina dopo, molto tardi, | Giulia | le domandava: - Signora, si sente male? - No, perché? - Il |
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Enrico! ... - Ah, il torto è tutto di suo marito! - disse | Giulia | alla suora che a quel nome aveva abbassato gli occhi. |
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