nel mezzo della nottata, nel pauroso silenzio della camera | fiocamente | illuminata dalla lampada riaccesa quando l'insonnia si |
GIACINTA -
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La porticina si aprì ed entrammo. Il magazzino era | fiocamente | illuminato dal chiarore che veniva da un finestrino aperto |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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tetro da piangere: una sola lampadina elettrica illuminava | fiocamente | il grande capannone di legno, e si distinguevano nella |
Il sistema periodico -
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con un dito sulle labbra. - La lasci entrare - mormorò | fiocamente | di sotto la coperta a fiorami, la voce della signora Soave. |
Teresa -
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l'altra cosa. - Qual cosa? - La cosa che penso, - mormorò | fiocamente | il malato. E non parlò più. E chiuse gli occhi. Ma quando |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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febbre malarica, assai frequenti a Selinunte. La camera era | fiocamente | illuminata da una sola candela e Roberto si accorse dello |
CAINO E ABELE -
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tuo marito? - Sì, purché non soffra nella salute, - rispose | fiocamente | Annarella. - Vuoi legargli le mani, due o tre volte, perché |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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Crescenzo: tu non sai in che imbarazzi ci troviamo… - disse | fiocamente | Cesarino. - Lo so, lo so, - disse l'altro, non sapendo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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