Il monastero che si presentava agli sguardi stupiti di | Fedoro | e del cosacco, era degno della sua fama. Era un insieme di |
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che il vento sbatacchiava con un tintinnio assordante. | Fedoro | e Rokoff, ancora abbagliati dalla magnificenza di quel |
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sacerdote fece alcuni passi, inchinandosi profondamente. | Fedoro | ritenne opportuno rispondere con un altro inchino, meno |
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gl'inchini e salmodiando, a mezza voce, delle preghiere. | Fedoro | e Rokoff, quantunque facessero sforzi sovrumani per |
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i due europei su un divano, pronunciando alcune parole che | Fedoro | non riuscì a capire. Non ricevendo risposta, il Lama si |
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certo strano che non parlassero il tibetano. Fortunatamente | Fedoro | non aveva perduto completamente il suo sangue freddo. |
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del Tibet. Stette un momento silenzioso, guardando ora | Fedoro | e ora Rokoff con una cert'aria imbarazzata. Pareva che |
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Pareva che volesse fare una domanda, ma che non osasse. - | Fedoro | - disse Rokoff a mezza voce - sta in guardia. Mi pare che |
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ai figli del grande Illuminato. - Parlate - rispose | Fedoro | - quantunque, prevedendo un grave pericolo, si sentisse |
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per sempre quella di Tascilumpo. Altro che pelle d'oca! | Fedoro | sudava a freddo. - Hai capito nulla? - chiese a Rokoff. - |
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- Vi narrerò come sono avvenute le cose. - Dite pure. | Fedoro | gli espose chiaramente quanto era accaduto dopo il |
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crollando di quando in quando la testa pelata. Quando | Fedoro | ebbe finito, lo guardò in viso, poi disse: - Quello che mi |
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e gettarlo fuori dalla porta o anche giù dalla finestra. - | Fedoro | - disse inarcando le robustissime braccia. - Si tratta di |
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minacciosa: - Non toccatemi o vi spacco il cranio! Anche | Fedoro | aveva respinto violentemente il suo carceriere o carnefice |
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e subito retrocesse, pallido come un cadavere. - Guarda, | Fedoro | - disse con voce soffocata. - Che cosa fanno subire a quei |
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che mi colpiranno al cuore. - I bravi della hoè! - esclamò | Fedoro | impallidendo. - Della "Campana d'argento" - aggiunse |
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gli orecchi. Di quando in quando si alzava e guardava ora | Fedoro | ed ora il cinese per accertarsi che né l'uno né l'altro si |
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Vegliava da un'ora, scambiando qualche parola sottovoce con | Fedoro | o col cinese, quando si sentì prendere da un'improvvisa |
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dal maggiordomo del ricco cinese. Su un altro letto | Fedoro | dormiva profondamente, senza fare alcun gesto che |
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numerosa servitù del ricco cinese, echeggiavano dovunque. | Fedoro | e Rokoff, non essendo stati spogliati dai misteriosi nemici |
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di seta bianca. - Morto! - esclamò Rokoff, indietreggiando. | Fedoro | si curvò sull'assassinato, aprì la casacca, strappò la |
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ho veduto aprirsi una porta o qualche cosa di simile. | Fedoro | si recò a visitare la parete battendola col calcio della |
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sul russo. - Ah - disse poi. - Che cos'hai? - chiese | Fedoro | con inquietuline. - Dico che se conoscevate il segreto |
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cosce nascoste entro il tavolato, in quei buchi che già | Fedoro | aveva notati. Alcuni aguzzini seminudi, veri tipi di |
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quattro soldati armati di fucili colle baionette inastate. | Fedoro | ebbe appena il tempo di gettarsi dinanzi all'amico, il |
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l'ordine di fare fuoco su di voi. - Andiamo - disse | Fedoro | a Rokoff, dopo avergli tradotto quanto aveva detto il |
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ai traditori e ai più pericolosi delinquenti. Nel vederli, | Fedoro | aveva provato un lungo brivido. I due mandarini si |
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un gesto di scoraggiamento, più simulato però che reale. | Fedoro | fu preso da un impeto di furore. - Voi non ci ucciderete, |
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Il mandarino alzò le spalle, poi fece un gesto. Prima che | Fedoro | e Rokoff potessero sospettare ciò che significava, si |
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quei manigoldi ebbero finito, sollevarono violentemente | Fedoro | e Rokoff e li cacciarono a forza entro una gabbia di bambù, |
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detto, fosse dotato d'una forza più che straordinaria. | Fedoro | invece, accasciato da quell'ultimo colpo, si era lasciato |
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momento ai due prigionieri, poi lo appese sotto la gabbia. | Fedoro | era diventato orribilmente pallido e si era avventato |
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il più piccolo movimento senza mandare urla spaventose. - | Fedoro | - disse Rokoff, che aveva gli occhi schizzanti dalle |
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terminata la colazione, Rokoff e | Fedoro | prendevano i fucili per andare in cerca dell'orso, mentre |
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per le spalle. - Fermati! Non sparare! - aveva detto | Fedoro | precipitosamente. - Perché? - chiese il cosacco, sorpreso. |
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Io non capisco più nulla. - Ed io capisco meno di te, | Fedoro | - rispose Rokoff. - Scommetterei che quando attraverseremo |
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storpiare i vostri cavalli. Poi volgendosi verso Rokoff e | Fedoro | aggiunse: - A tavola, signori e fate onore al mio pranzo. |
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il suo bicchierino che rimaneva sempre pieno. Né Rokoff né | Fedoro | vi avevano fatto caso. Quel liquore era eccellente e da |
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gli elogi fatti a quel meraviglioso liquore. Già Rokoff e | Fedoro | avevano tracannato il, decimo od il quindicesimo bicchiere, |
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tornavano a ricomparire e si udivano dei bisbigli. Rokoff, | Fedoro | e la loro scorta percorsero cinque o seicento passi, |
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quale pendeva una lunga coda di cavallo bianco. Rokoff e | Fedoro | avevano appena girato uno sguardo all'intorno, quando da |
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istanti i due europei, poi s'avanzò verso di loro, e come | Fedoro | aveva previsto, s'inginocchiò battendo tre volte la fronte |
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uccello per guidarlo anche fra le tenebre. - È vero - disse | Fedoro | - ma il genio del male pareva che in quel momento fosse più |
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ancora molte incarnazioni, prima di tornare uomo - rispose | Fedoro | sempre imperturbabile. - Forse fra mille anni si degnerà di |
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nel lago di Boracee sotto forma di scorpioni. - Basta, | Fedoro | - disse Rokoff, il quale non comprendeva nulla. - Domanda |
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recipienti, chicchere, bricchi, coprendo tutta la tavola. | Fedoro | li lasciò fare, poi con una mimica molto espressiva, indicò |
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di ghiaccio dentro la camicia. Stava per spogliarsi, quando | Fedoro | gli mostrò parecchie tonache di feltro pesantissimo, che |
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amico? Qui la metempsicosi vive sovrana. - Non ti capisco, | Fedoro | - disse Rokoff. - Ignori dunque che i buddisti credono che |
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fare? - Il Bogdo-Lama di quel convento desidera vedervi. | Fedoro | aggrottò la fronte, fingendosi indignato. - Noi non siamo i |
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sul Tengri-Nor. Non indugiate, la scorta vi attende. | Fedoro | tradusse a Rokoff l'esito di quel colloquio, non senza |
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indossava il pittoresco costume dei Butani, si avanzò verso | Fedoro | e Rokoff, e dopo essersi inginocchiato tre volte dinanzi a |
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sua aria liquida, lo hai già veduto. - E se fosse morto? | Fedoro | non osò rispondere. Il drappello intanto continuava a |
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il vento, in certi passaggi, soffiava con tale furore, che | Fedoro | e Rokoff temevano di venire strappati dalla sella e |
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un profondo burrone. Giunti dall'altra parte, agli occhi di | Fedoro | e di Rokoff apparve un enorme edificio che s'innalzava |
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i topi lo facciano sparire! . . . . . . . . . . . . . . . | Fedoro | e Rokoff erano rimasti come inebetiti dall'orrore, dinanzi |
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- non ti appartengono! Vattene! Vedendolo, anche | Fedoro | si era afferrato alle canne, gridandogli: - Canaglia! |
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nauseabondo, formata da chissà quali generi alimentari. | Fedoro | e Rokoff, che dalla sera innanzi non avevano assaggiato |
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che all'indomani sarebbero stati rimessi in libertà. - | Fedoro | - disse Rokoff, quando furono soli. - Capisci qualche cosa |
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non vedrà tramontare il sole domani sera, parola di Rokoff! | Fedoro | non rispose e si accomodò alla meglio per dormire. Ciò era |
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non era stata sufficiente a calmare i lunghissimi digiuni, | Fedoro | e Rokoff videro la loro gabbia circondata da otto robusti |
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questi spilorci; avrei pagato ben volentieri il nolo. | Fedoro | non aveva risposto. Guardava con viva inquietudine i |
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le insurrezioni mongoliche: - Fan-kwei-weilo! Weilo! | Fedoro | aveva mandato un grido d'orrore. In mezzo a quel mare di |
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le loro albe ed i loro tramonti, poi basta. - È vero, | Fedoro | - rispose l'uomo barbuto, facendo una smorfia che voleva, |
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alle code che si troveranno alla portata delle mie mani. | Fedoro | interpellò il ragazzo che portava la lanterna, ormai mezza |
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andrà bene. - Eccoci - disse in quel mentre il ragazzo. | Fedoro | ed il suo compagno erano giunti dinanzi ad una sontuosa |
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degli orecchi. - Rokoff! Tu diventi brontolone - disse | Fedoro | celiando. Un cinese, un maggiordomo di certo, obeso come un |
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Fedoro, il quale comprendeva benissimo il cinese. - Io sono | Fedoro | Siknikoff, rappresentante e comproprietario della casa di |
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amico. - Seguitemi: ho ricevuto ordini a vostro riguardo. | Fedoro | mise in mano al monello un tael, somma ragguardevole in |
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prima la visita di Sing-Sing. Non si farà aspettare. | Fedoro | aveva pronunciato quelle parole, quando il maggiordomo |
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di dimensioni straordinarie, il cinese si avanzò verso | Fedoro | stendendogli la mano all'europea, senza però |
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salvarmi la vita. - Che cosa dite, Sing-Sing? - chiese | Fedoro | stupito da quel linguaggio incomprensibile. - La verità - |
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ed ho già annunciato ai miei amici la vostra visita. | Fedoro | ed il cosacco, quantunque assai preoccupati da |
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il russo ed il cosacco, poi se li fece sedere accanto, | Fedoro | a sinistra, posto d'onore, e Rokoff a destra. Quasi subito |
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richieste. Sing-Sing ne dava l'esempio. Quando però fumava, | Fedoro | che lo osservava di frequente, lo vedeva immergersi come in |
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cucina cinese. - Comprendi qualche cosa? - chiese | Fedoro | a Rokoff, il quale pareva interamente assorto a seguire le |
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ai nostri pranzi, lo so. - Ho assistito ad altri, - disse | Fedoro | - quindi potevo prendere parte anche al vostro. Sing-Sing |
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contrasto, dopo tanta allegria! ... - Sing-Sing, - disse | Fedoro | - perché dite ciò? Spiegatevi una buona volta; quale |
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però: potreste esporvi anche voi al medesimo pericolo. | Fedoro | guardò Rokoff. - Noi aver paura? - disse questi. - Ah! No, |
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almeno un terzo del deserto, il capitano mostrò a | Fedoro | e a Rokoff una catena di altissime rocce, sulle quali si |
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Non era ancora sorta l'alba, che già il capitano, Rokoff e | Fedoro | erano in piedi ansiosi di dare la caccia agli jacks che |
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fuoco sulle femmine - sussurrò il capitano agli orecchi di | Fedoro | e di Rokoff. - I maschi hanno la carne troppo coriacea. - |
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rupe che gli stava presso, scalandola precipitosamente, ma | Fedoro | non poté mettersi in salvo. Mancandogli il tempo di |
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quasi si fosse avveduto che dalla parte del precipizio | Fedoro | non poteva sfuggire, con un fulmineo giro lo aveva |
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Lo jack, sempre più inferocito, lo incalzava da presso. - | Fedoro | - gridò Rokoff, il quale caricava frettolosamente la |
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Presto, cerchiamo un rifugio! - Qui! Qui! - disse Rokoff. | Fedoro | e il capitano stavano per slanciarsi verso la rupe, quando |
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- esclamò Rokoff, che era riuscito ad issare il capitano e | Fedoro | sulla rupe. - Se ci sorprendevano sul loro passaggio, ci |
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al cuore? - Sì, signor Rokoff. - Si trattava di salvare | Fedoro | da una morte certa. - E che morte! - esclamò il russo, |
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alle loro congiunzioni colla spina dorsale, mentre Rokoff e | Fedoro | s'impadronivano del fegato e del cuore. Avevano già |
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sì, ma incolume. Aveva appena aperto gli occhi che vide | Fedoro | e il capitano precipitare a dieci metri più sopra assieme a |
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Prima a comparire fu la testa del capitano, poi anche | Fedoro | emerse agitando disperatamente le braccia. - Che non sappia |
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l'amico. - Ferito? - chiese il capitano, vedendo | Fedoro | pallidissimo. - No ... No ... è il freddo e anche |
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parole collo sconosciuto in una lingua, che né Rokoff né | Fedoro | riuscivano a comprendere. A mezzanotte lo "Sparviero" |
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sbarcava delle coperte e delle carabine. - Venite - disse a | Fedoro | e a Rokoff. - Noi ci fermeremo qui. - Noi! - esclamò |
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silenziosamente la mano al capitano, poi s'avvicinò a | Fedoro | e a Rokoff e strinse le loro destre, dicendo in buona |
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Rokoff e il suo amico | Fedoro | dormirono? Non lo seppero mai e non si curarono nemmeno di |
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che poteva, per sviluppo e forza, stare a pari con Rokoff. | Fedoro | ed il cosacco, scorgendolo, si erano arrestati, guardandosi |
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perdonate, signori? - Di che cosa! - chiesero ad una voce | Fedoro | e Rokoff. - Di avervi fatto bere troppo? - Ah! Signore! - |
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invece preferito lasciarle a gelare, per trovarsi solo con | Fedoro | e scambiare le sue impressioni sul misterioso personaggio |
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dove già lo aveva preceduto lo sconosciuto. Rokoff e | Fedoro | non trovarono di meglio che d'imitarlo, premurosi di |
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meridionale - disse il capitano, il quale aveva raggiunto | Fedoro | e Rokoff che stavano a prora, osservando l'imponente |
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colpi di fucile rimbombarono, seguiti da altrettanti. Anche | Fedoro | e lo sconosciuto avevano fatto fuoco, quasi |
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acutissime si alzarono sotto lo "Sparviero". Il capitano, | Fedoro | e Rokoff, si erano vivamente precipitati verso la |
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numerosi in Cina e soprattutto nella Mongolia - rispose | Fedoro | - nonostante le leggi severe decretate dall'imperatore. - E |
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Stavano per slanciarsi attraverso il bosco, quando | Fedoro | si arrestò dietro un gruppo di pini colossali, esclamando: |
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facendo una smorfia. - Io credo che v'inganniate, signor | Fedoro | - osservò il capitano. - Non vedete che il feretro è vuoto? |
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motivo imperioso richiedesse il suo appoggio. Sapendo | Fedoro | che le giunche da guerra portano cannoni e numerosi |
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le eliche e gli strumenti? - Hai ragione Rokoff - disse | Fedoro | balzando dal letto e infilando rapidamente i calzoni. - Hai |
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Vieni nella mia cabina e prendi anche tu la rivoltella. | Fedoro | si vestì e lo seguì frettolosamente. - Odi? - chiese |
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la botola e saltò fuori, tenendo la rivoltella puntata. | Fedoro | lo aveva subito seguito, ma un furioso colpo di vento aveva |
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scese rapidamente. Era appena giunto a terra e Rokoff e | Fedoro | stavano scendendo l'uno dietro all'altro, quando un lampo |
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un grido, scomparendo in mezzo a un cespuglio. Rokoff e | Fedoro | con un solo salto erano balzati a terra, preparando le |
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- gridò il cosacco. - I soldati! - Dove? - chiesero | Fedoro | e il capitano. - Eccoli là che si avanzano fra gli alberi. |
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all'isolotto, onde ripararsi dietro di esso. Il capitano e | Fedoro | si erano sdraiati a poppa, tenendo i fucili in mano. I |
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di elettricità, rendendo estremamente nervosi Rokoff, | Fedoro | e i loro compagni. - Siete inquieto? - chiese il cosacco al |
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con un pezzo di lana strappata dalla fodera della giubba. | Fedoro | tornava rapidamente in sé, rigettando di quando in quando, |
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ora si disperdevano e ora si raggruppavano di nuovo. - | Fedoro | - disse Rokoff, quando fu vicino all'amico. - Stiamo per |
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che faranno loro vedere le stelle e anche il sole. | Fedoro | si era alzato. I monaci non erano lontani che cinquanta o |
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della forza di Rokoff. - Andiamo ad incontrarli - disse | Fedoro | risolutamente. - Anche rimanendo qui ci troverebbero |
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l'aspetto di fantasmi, specialmente fra questa oscurità. | Fedoro | mosse incontro a loro alzando le mani e dicendo in cinese: |
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inaudita, assolutamente sbalorditiva. Dapprima Rokoff e | Fedoro | avevano creduto di trovarsi dinanzi ad uno dei soliti |
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servire per dare all'aerotreno la direzione voluta. | Fedoro | e Rokoff erano rimasti immobili, colla bocca aperta, |
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cucinato in Giappone, deve essere ancora squisito. Rokoff e | Fedoro | si guardarono l'un l'altro con stupore. - Anche queste |
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attraverso le montagne dei Tiencia. Dove andava? Rokoff e | Fedoro | avrebbero desiderato saperlo, ma non osarono chiederlo. Il |
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- E che cosa c'entra colla famosa campana? - Signor | Fedoro | - disse il capitano, volgendosi verso il russo. - Non |
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- No - disse il cosacco, con tono risoluto. - Esporre | Fedoro | ad un simile pericolo mai; d'altronde possiamo spingere |
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che alimentava il fuoco. - Mentre vi asciugate, io e | Fedoro | andremo a vedere da qual parte potremo scendere - disse il |
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- A me l'onore di tentare pel primo la discesa. Prima che | Fedoro | avesse potuto rispondere, l'intrepido comandante si era |
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resisteva tenacemente, tenendosi ben stretto alla corda. | Fedoro | lo seguiva cogli sguardi, fremendo. Se un nodo si fosse |
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la sua voce. - Deve aver toccato il fondo - disse | Fedoro | a Rokoff il quale si era rapidamente svestito. - A te ora - |
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a rientrare, gridando e facendo gesti disperati. Rokoff e | Fedoro | si divertivano immensamente del terrore dei cinesi e anche |
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il capitano, slanciandosi verso il macchinista. Rokoff e | Fedoro | avevano staccato rapidamente due fucili che si trovavano |
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un grido di furore. - Canaglie! Ci rovinano! Rokoff e | Fedoro | avevano risposto con due colpi di fucile, abbattendo uno |
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spinta dell'aria e sbalzato innanzi, atterrando di colpo | Fedoro | e Rokoff, i quali non avevano avuto il tempo di aggrapparsi |
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- disse il capitano. - No, signore - risposero a una voce | Fedoro | e Rokoff. - Ciò vuol dire, dunque, che il mio "Sparviero" è |
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il quale stava provando il filo della scimitarra. - | Fedoro | ... è finita - disse Rokoff. - Fra pochi secondi ci |
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di gridare. Che cosa avveniva in alto, lassù nel cielo? | Fedoro | e Rokoff, stupiti da quell'improvviso silenzio e |
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le vesti e non vide alcuna macchia di sangue. Nemmeno | Fedoro | aveva la casacca lorda. - Che io sogni? - si domandò. Un |
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per uscire da quella specie di tenda, quando Rokoff udì | Fedoro | gridare con accento atterrito: - La mia testa! La mia |
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. . . . . . . . Rokoff, udendo tutte queste spiegazioni che | Fedoro | gli aveva dato sui Buddha viventi, aveva perduto gran parte |
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fracassarmi le gambe. Prima di coricarci andiamo a udire se | Fedoro | sa trovare un mezzo qualunque per andarcene. Si dice che i |
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pranzo. Tutto il vasellame era scomparso e con esso anche | Fedoro | e la sua poltrona. - Che l'abbiano portato via? - si |
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e giunse in una stanza da letto precisa alla sua. | Fedoro | non era stato rapito. Dormiva beatamente su un soffice e |
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il loro desiderio. Quando entrarono nella stanza, trovarono | Fedoro | cacciato sotto le coperte e che mandava dei sospironi |
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montagne che parevano sorte improvvisamente sull'altipiano. | Fedoro | e Rokoff ritennero inopportuno insistere su quel discorso, |
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provi il mal di mare. - E a me pare di soffocare - disse | Fedoro | - sento il cuore e le tempie battere precipitosamente, |
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verso un gruppetto di betulle nane. Il capitano, Rokoff e | Fedoro | si erano precipitati sulle carabine. - Fuoco! ... Tre spari |
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| Fedoro | e il capitano non erano pronti a trattenerlo, il cosacco |
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e non interruppe la conversazione che aveva cominciata con | Fedoro | sul numero dei montoni e dei cammelli e sulle ricchezze che |
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un bacio, sulle punte delle dita, alla futura moglie! Se | Fedoro | non scoppiò in un'omerica risata fu un vero miracolo e |
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e anche alcune di quel famoso liquore del monte Athos, che | Fedoro | e Rokoff avevano esperimentato dopo la celebre pesca delle |
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regalato anche a loro delle bottiglie perché si ubriachino. | Fedoro | si alzò colla scusa di respirare una boccata d'aria fresca |
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pareva che non sapesse più in quale mondo vivesse. Rokoff, | Fedoro | e il capitano si erano alzati, estraendo le rivoltelle. - |
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Alle due del pomeriggio il capitano additava a | Fedoro | e a Rokoff un fiume larghissimo che scorreva dall'ovest |
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e dei Remington. Il capitano era balzato a terra assieme a | Fedoro | e a Rokoff, gridando in lingua mongola. - Pace! Pace! Non |
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il suolo a soli cinquanta passi dall'accampamento. Rokoff, | Fedoro | e il comandante, dopo essersi armati di fucili a palla, |
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fors'anche hellung. - Il monaco è ambizioso, - disse | Fedoro | a Rokoff. - Perché? - chiese questi, che non aveva capito |
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che successo! - Ah! Briccone! - esclamò Rokoff, a cui | Fedoro | aveva tradotte le parole del calmucco. - È più furbo di |
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whisky aveva reso estremamente pesanti, che Rokoff e | Fedoro | si videro costretti a sorreggerlo per non fargli perdere la |
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| Fedoro | e Rokoff venivano scaraventati nel lago dalla scarica |
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toccata terra, il primo pensiero del capitano era stato per | Fedoro | e Rokoff. Che cosa era accaduto di loro? Erano caduti nel |
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e quindi chiedere ospitalità al monastero; era inquieto per | Fedoro | che non sapeva nuotare e che non possedeva la robustezza |
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i fucili da caccia e innalziamoci ancora! ... Rokoff e | Fedoro | sono lassù! Lo sconosciuto, strappato dal suo torpore da |
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Sulla cima della piramide, proprio sulla vetta, si vedevano | Fedoro | e Rokoff a dibattersi disperatamente e si udivano a urlare |
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il fuso, dove il macchinista stava facendo sorseggiare a | Fedoro | un bicchiere di vecchio ginepro, per rimetterlo un po' |
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S'avvicinò allo "Sparviero" sul cui ponte il capitano, | Fedoro | e gli altri due lavoravano martellando lunghe lamine di |
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nel caso d'un gravissimo pericolo. Tornarono verso il fuso. | Fedoro | si unì al macchinista e allo sconosciuto, il quale lavorava |
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vigorosamente, appoggiata dagli Sniders del macchinista; di | Fedoro | e dello sconosciuto, il quale anche in quel terribile |
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e tornarono verso lo "Sparviero". Il macchinista aiutato da | Fedoro | e dallo sconosciuto, aveva allora terminato d'inchiodare il |
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che spunti il sole. - Brutta prospettiva. Che non vengano | Fedoro | e gli altri? Abbiamo già sparato cinque colpi di carabina e |
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bastavano ancora! ... Che pelle dura hanno questi animali! | Fedoro | e i suoi compagni, dispersi i lupi, tornavano. - Un orso! - |
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